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Autore: Arimi_chan    01/04/2008    1 recensioni
ciao raga!!!questa è la mia nuova ff...spero la leggiate e commentiate...è una storia diversa dalle altre...con un finale inaspettato...enjoy it...simmy..."Ti starò sempre vicino"bisbigliò Bill. "No, non è vero"pensò."Te ne sei andata, te ne sei andata per sempre." Rilesse quella lettera all'infinito, era l'unica cosa che gli rimaneva di Michelle.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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ricordi

ricordi

 

 

 

Giugno 2009

ore 12.00

Berlino, Hotel Hilton

 

 

 

Era passato esattamente un anno, quello fù uno dei giorni più brutti della sua vita...

Quell'addio, solo il ricordo gli provocava un mix di emozioni e sensazioni che non riusciva

ancora a contenere.

 

Bill pensava ancora a quei momenti...lei, Michelle, la suamigliore amica, la sua amante,

la sua compagna di giochi.Le mancava, eccome se le mancava, possibile che dopo un

anno nessuna fosse ancora riuscita a prendere il suo posto?

 

"Bill!!"urlò qualcuno fuori dalla stanza 503 dell'hotel.

"Cazzo Bill apri!!"

Bill "tornò" nel mondo reale, capendo che qualcuno stava bussando alla sua porta.

"Finalmente!"disse Tom entrando.

"Che vuoi?"chiese bill scocciato.

"Ha detto David che domani torniamo a Magdeburg, e ci rimarremo per una settimana,

non sei felice?"

"Ma davvero?Non puoi immaginare quanto sia felice!"rispose Bill con un sorriso alquanto finto.

"Va bè, chi ti capisce è bravo!Torno in camera mia che c'è una bella ragazza che mi aspetta!"

Tom fece per andarsene quando Bill gli urlò contro.

"Cerca di fare meno rumore!Stanotte non ho dormito per colpa tua!"

Tom arrossì, poi scomparve.

Bill iniziò a preparare le valigie, quando ebbe finito si distese sul letto e pensò a quel giorno.

 

 

 

 

22 Giugno 2008

Magdeburg

 

 

Era una calda mattina di inzio estate, Bill era da poco tornato a casa dal tour mondiale che

aveva tenuto i Tokio Hotel lontano dalla Germania per quattro mesi.

Il suo primo pensiero fù quello di chiamare Michelle.

Uno squillo...un altro...un altro ancora...

"Pronto?"rispose una voce femminile dall'altro lato del telefono.

"Ciao Michelle, sono Bill, sono appena tornato in città, ci vediamo?"chiese dolcemente il

cantante.

"Oh ciao Bill,certo che ci vediamo.Passo io per le otto?"

"Certo!A dopo.Ti amo!"la salutò il cantante.

"Ti amo anch'io!"

Chiusero così la chiamata-

 

 

                                                                       * * *

Erano le otto e trenta, e di Michelle neanche l'ombra.In più il telefonino era spento.

"Cosa sarà successo?"si chiedeva Bill.Decise di aspettare ancora un pò.

Due ore dopo il telefonino di Bill squilla.Numero privato, chi poteva essere?

Bill rispose al telefono.

"Pronto?"

"Bill, Bill corri in ospedale, Michelle...ti prego vieni..."

La stanza aveva iniziato a girare...cosa poteva farci Michelle in ospedale?E perchè gli girava

la testa?

Bill prese subito le chiavi della macchina e si catapultò in ospedale.

Chiese informazioni alla receptions e lo mandarono alla sala operatoria numero 5.

Si avviò per un lungo corridoio e poi, intravide i genitori di Michelle e Nicole, sua sorella.

"Cosa sta succedendo?"chiese Bill in preda all'agitazione.

"Stava venendo da te , un pazzo non si è fermato e..."non riuscì a continuare, si buttò fra

le braccia del cantante singhiozzando.

"La ragazza aveva in mano questo nel momento dell'incidente."disse un dottore uscendo dalla

sala operatoria.La porse ai genitori della ragazza, che notando la scritta < per Bill > la

diedero al ragazzo.

"Dottore, come sta mia figlia?"chiese la madre con ansia.

"Ha perso tropposangue...abbiamo fatto il possibile, mi dispiace."

Delle orribili urla si levarono all'istante.Bill era in trance, non ci poteva credere, la sua Michelle

non c'era più.

Improvvisamente squillò il telefono di Bill...Tom...il ragazzo rispose.

"Dove cazzo stai?"

"Sto in ospedale, Michelle..."il suo viso s'inondò di lacrime.

"Bill cosa è successo a Michelle?"chiese subito Tom preoccupato.

"Non c'è più, Tom..."

"Ehy aspetta, non è possibile.E' uno scherzo vero?"Tom era scioccato.

"Come pensi che io abbia voglia di scherzare in un momento del genere?Cavolo Tom,

Michelle è..."

Si bloccò, non riuscì a dire quella parola che gli faceva scoppiare il cuore dal dolore.

"Sto arrivando!"disse Tom.

Quando il rasta arrivò in ospedale trovò il fratello seduto per terra, con la schiena al muro

e la testa fra le gambe, piangeva.

Subito lo abbracciò e cercò di parlargli.

Tom, l'unico che potesse capirlo, il suo gemello, l'unico che avesse volute vedere.

"Come stai?"

"Non lo so, non riesco ancora a crederci!Mi ha lasciato solo questa."disse indicando la busta.

"Cosa c'è dentro?"chiese curioso Tom.

"Non lo so , non l'ho ancora aperta."

"Aprila, dai!"lo incoraggiò Tom.

Bill aprì la busta.C'erano le foto che avevano fatto in America per le vacanze di Natale.

Insieme c'era una lettera.

 

"Caro Bill,

non ci vediamo da più di tre mesi, mi manchi tantissimo, non

pensavo di poter soffrire così tanto.A volte penso che sia stato

un errore mettermi con te, ma quando guardo le nostre foto,

mi faccio coraggio e mi dico che tutto andrà bene, e capisco di

assere la persona più fortunata della terra.Eravamo amici da

anni, ed ero felice di conoscerti e del tuo successo, poi, quella

sera di Agosto cambiò la nostra vita.

Ricordi?

Quel bacio, il bacio che sognavo da tempo, che aspettavo con

impazienza, finalmente arrivò.

Sono quasi due anni chestiamo insieme e che ci amiamo, ed il

nostro rapporto si è rafforzato sempre di più.

Sei fantastico, non potevo immaginare di avere un uomo migliore.

spero di rivederti e riabbracciarti presto.

Ti starò sempre vicino.

Ti amo,

bel ragazzo dagli occhi color cioccolato."

 

                                      Tua per sempre

                                          Michelle

 

 

"Ti starò sempre vicino"bisbigliò Bill.

"No, non è vero"pensò."Te ne sei andata, te ne sei andata per sempre."

Rilesse quella lettera all'infinito, era l'unica cosa che gli rimaneva di Michelle

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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