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Autore: angiolettopazzo93    06/10/2013    2 recensioni
NB: tutti umani
Niente vampiri, licantropi, streghe o ibridi! Solo tre ragazze che si trasferiscono in una grande città, New Orleans. Una fanfiction incentrata sul Klaroline, ma proverò ad infilarci altre ship. Spero di avervi incuriosito!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caroline Forbes
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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-Cosa aspetti? Suona?- Mi incita Elena. Siamo davanti all’appartamento di Rebekah, in attesa di entrare per la cena con i suoi fratelli, cena a cui non voglio andare perché... Beh si sa.

Vorrei poter suonare ma qualcosa mi blocca perciò Elena mi scansa e lo fa al posto mio. Un rumore di passi ci avvisa dell’arrivo di qualcuno, la padrona di casa presumo, a meno che Klaus ed Elijah non portino scarpe col tacco!

-Ciao! Voi dovete essere Elena e Bonnie, Caroline mi ha parlato di voi, io sono Rebekah- La bionda apre la porta e si presenta –Prego entrate!- A vederla non sembra sia nel nostro stesso condominio: le pareti sono di un color pesca molto tenue, i mobili sembrano quelli che si vedono nei cataloghi di design moderno e alle pareti sono appesi alcuni quadri di pittori famosi; lei invece è completamente diversa da oggi pomeriggio: capelli mossi sciolti, una maglia blu lunga, leggins neri e le immancabili scarpe col tacco.

Entrate in cucina troviamo i suoi fratelli seduti su un divano in pelle grigia intenti a bere dello scotch. –Le presentazioni! Loro sono Elena, Bonnie e Caroline-

Elijah si alza per presentarsi ad ognuna seguito a ruota da Klaus ma a differenza sua sembra un uomo d’altri tempi nel suo smoking e col suo modo di fare impeccabile; arrivato davanti a me sembra molto incuriosito – E tu devi essere Caroline, Niklaus mi ha parlato di te, sei la sua assistente giusto? Mi scuso da parte sua per le angherie che dovrai subire-

-Wow allora voi maschi Mikaelson non siete tutti arroganti-

Sogghingna, poi ci invita a sederci al tavolo apparecchiato in maniera perfetta e Klaus come da manuale si siede accanto a me. Intanto Rebekah corre in cucina a prendere la cena, ne esce con quattro cartoni di pizza. Me l’aspettavo, non sembra il tipo che cucina.

-Il tuo ragazzo non è venuto? Non mi dispiace affatto ma una bella ragazza come te non dovrebbe stare da sola-

-A dire il vero non l’ho nemmeno invitato, sai deve lavorare!-

-Klaus giusto?- Bonnie si intromette per evitare che nasca una discussione –Caroline mi ha detto che hai una figlia, dov’è?-

-Dalla madre- Risponde freddamente, lei prova a continuare il discorso ma Elijah le fa cenno di no con la testa poi mima con le labbra “Lascia stare”, e così fa.

 

La cena prosegue tra chiacchere e battutine a parte di  Klaus che la smette solo quando si assenta per fare una telefonata.

-Allora qual’è il problema con la madre di Claire?- Chiede Bonnie a bassa voce non appena lui esce dalla stanza. Rebekah non perde tempo a rispondere.

-E’ una stronza!-

-Non è molto carino da dire- La rimprovera il fratello.

-Però lo è! Non è mai stata una grande figura genitoriale e in più non ha un lavoro. Infatti la piccola è stata affidata a Nik-

Ascolto il tutto bevendo un bicchiere di vino rosso, non molto adatto mangiando una pizza ma almeno è buono, sovrappensiero me ne verso un po’ addosso –Cavolo!- Esclamo, il vino rosso è un casino da togliere –Scusate, Elena mi dai le chiavi? Vado su a cambiarmi...-

A casa butto la maglia nella lavatrice e ne infilo una lilla e prendo le scale per scendere ma arrivata al secondo una voce mi distrae, Klaus al piano di sotto è al telefono, sembra piuttosto arrabbiato.

-Me ne frego che domani devi partire presto! Perché? Perché per tutta la settimana non ha fatto altro che ripetere quanto fosse felice di passare questo fine settimana con te e quanto siete state assieme? Sei ore? E’ tua figlia Haley non una sconosciuta! E quindi cosa dovrei fare? Venirla a prendere e dirle che sua madre è dovuta andar via e non ha trovato il coraggio di dirglielo in faccia?-

No. Questo è sbagliato, non dovrei ascoltare, è una conversazione privata fra lui e la madre di Claire, quindi si chiama Haley... Intanto Klaus continua a parlare ma ora sembra essersi calmato anzi sconfitto e scoraggiato, appoggia la testa su una mano sospirando.

-Va bene però glielo devi dire tu. Mezz’ora e parto...- Riattacca e resta fermo immobile a pensare. Senza far rumore risalgo le scale e rientro subito seguita da un Klaus rabbuiato

-Tutto bene?- Gli chiedo a bassa voce, sembra sorpreso dalla mia domanda, infatti mi osserva per qualche secondo prima di rispondere accompagnando il tuto con un sorriso palesemente finto.

-Si, grazie per avermelo chiesto-

Dopo circa dieci minuti si scusa e se ne va ma anche io decido di tornare a casa e mettermi a letto vista la giornata che ho trascorso. Finalmente posso prendermi un po’ di tempo per pensare a Tyler e al nostro bacio ma on so perché tutto ciò a cui riesco a pensare sono Klaus e la sua espressione sconfitta sulle scale.

Chissà cos’è successo con quella Haley...

 

 

***

 

 

E anche la seconda settimana è andata. Devo ammettere che rispetto alla prima è stata decisamente più leggera, forse perché i compiti erano meno noiosi, forse perché mi sto ambientando o forse perché non appena avevo un minuto libero mi chiudevo nell’archivio al secondo piano con Tyler, tanto non ci va nessuno, ma non abbiamo ancora fatto sesso, per quello aspettiamo il prossimo weekend, quando Elena e Bonnie torneranno a Mystic Falls ed io avrò casa libera.

-Ehi bionda porta questo al capo!- Il giornalista che scrive le recensioni sui film e sugli spettacoli (non mi ricordo il nome) butta un foglio scarabocchiato sulla mia scrivania, lo odio! E’ uno di quelli che si sente sopra a tutto e tutti e mi tratta come una serva. Non è nemmeno necessario alzarmi dalla sedia perché proprio in quel momento Klaus esce dal suo ufficio e prende il foglio.

-E questo cosa sarebbe?- Faccio spallucce, lui sbuffa e va da lui -Tim! Dobbiamo parlare-

In sua assenza Tyler ne approfitta per venire da me a darmi un bacio -Tutto ok? Sembri stanca-

-Tranquillo, stanotte ho dormito poco e come se non bastasse la macchinetta del caffè a casa mia si è rotta-

-Se vuoi ti sveglio io- Sussurra al mio orecchio ammiccando.

-Non vi pago per flirtare!- Klaus alla nostra destra ci rimprovera –E in quanto a te Lockwood mi devi ancora dare l’articolo sul giocatore che si ritira, spero per te che non ci siano errori-

-Se no? Mi licenzi? Lo sai che non c’è nessuno bravo come me in tutta la Louisiana, e li altri sbavano per un posto in un grande giornale, non gli importa di New Orleans-

-Non mi sfidare! Love ho bisogno di te per una conferenza stampa, preparati che tra cinque minuti usciamo-

-Ma...- Non riesco a ribattere perché lui ha già chiuso la porta dietro di sè. Da un lato sono contenta di partecipare alla mia prima conferenza ma dall’altro lo farò da assistente, quindi da nullità, e starò con Klaus! Do un bacio a Tyler e metto la mia roba in borsa.

Dieci minuti dopo sono nell’enorme macchina nera di Klaus, diretti verso non so dove.

-Che cosa andiamo a fare?-

-C’è stata un’inchiesta su dei poliziotti corrotti, oggi ci sarà il verdetto e una conferenza stampa con gli imputati. Queste cose preferisco seguirle io, non voglio che qualche incapace faccia casini-

-E a cosa ti servo io?-

-Qualcuno dovrà pur tenermi la roba e portarmi il caffè!- Scherza, ma appena vede la mia espressione torna serio –E’ una cosa che faccio con tutte le assistenti. Voglio mostrarti tutti gli aspetti dell’essere un giornalista. Senti ti dispiace se accendo la radio?-

-No fai pure...-

Schiaccia un paio di tasti sul volante per cercare la stazione giusta e dalle casse accanto a me sento “You shook me all night long” degli AC DC.

-Ferma la macchina!- Ordino in preda al panico –FERMALA!- Urlo. Klaus accosta senza fiatare. Appena lo fa apro la portiera ed esco.

-Si può sapere cosa ti è preso?- Chiede arrabbiato.

-Quella canzone, stavo ascoltando quella canzone quando...-

-Quando?-

Scoppio a piangere.

-Circa due anni fa...-

 

 

 

Cosa sarà mai successo? Vi avviso che il prossimo capitolo sarà scritto in terza persona perché voglio descrivere la vita dei nostri protagonisti in quel periodo e per farlo in modo completo provo così, speriamo in bene!

Grazie a chi recensisce, a chi segue la mia storia e a chi l’ha messa tra le sue preferite. Un bacione!!!!

  
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