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Autore: Calice    01/04/2008    3 recensioni
Lei per colpa degli altri ha perso la voglia di vivere. Lui per colpa degli altri ha quasi perso la vita.
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Apollo, Silvia de Alisia
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Profumo di Vaniglia

 

Ecco!  Lo sapevo! E io che mi lamento quando Dream aggiorna tardi! E lei ha anche una marea di fan fic! Io non ne riesco a portare avanti una! Ahh, me tapina! Va bene… so che nel chappy precedente non si è capito molto ma spero di poter rimediare con questo qui… (scrivi malissimo! ndVoi) Daiiii, non sono proprio cosi male!(AH,NO?) OK,forse un pochettino…muhhheee (Si, ma ora non piangere) VA BEEENE!:)(Come che ti sei già ripresa?) Qualcuno doveva pur presentare la ficcy, no?

 

Guardò irritata il cellulare che squillava insistentemente... l'avrebbe volentieri buttato giù da un ponte se ne avesse avuta l'opportunità. Guardò il nome sul display e riattaccò in faccia al destinatario. Cacciò un urlo quando sgomenta si accorse dell'orario... "AHHHHHHHHHHHHHHHHHHH! Tsugumi mi ucciderà questa volta, poco ma sicuro!" si mise a correre per le strade della città senza pensare alla gente che intorno a lei la guardava in malo modo. Si fermò con il fiatone accanto ad un edificio di pietra grigia con una grande scalinata bianca e salì di corsa le scale. Era l'Hamilton Halley Hospital, l'ospedale più famoso della regione. Tsugumi era stata ricoverata per la sua gamba che si era rotta cadendo per le scale e Silvia le aveva promesso (mano sul cuore) di venirla a trovare e di essere puntuale. Guardò per un attimo l'insegna che campeggiava sopra di lei"HHH" ovvero le iniziali dell'ospedale e sotto l'infinita lista di reparti nei diversi piani: neurologia, cardiologia, ottica, dermatologia..."Puoi stare più attenta!"le disse una ragazza che aveva urtato violentemente facendola finire a terra. Portava i capelli morbidi e lisci di uno strano rosso biondo raccolti in una coda alta con pochi ciuffi che le sfuggivano prepotentemente dalla pettinatura ai lati del volto e due grandi occhioni verdi come l'erba d'estate. Si rialzò elegantemente con movimenti sinuosi che Silvia invidiava tanto alle modelle della tv e tolse della polvere posatasi sul vestito spazzolandolo delicatamente con le mani piccole, esili. Dai suoi movimenti si notava una grazia innata e una femminilità che poche ragazze possedevano senza eccedere. Una spruzzata di lentiggini stava sul nasino alla francese e sugli zigomi alti che la rendeva molto particolare, la pelle era pallida e bianca forse troppo, tanto sembrava fosse eterea e trasparente. Aveva un buon profumo, come di vaniglia che entrava dolce e fresco nelle narici. Ad occhio e croce doveva avere la sua stessa età, constatò la biondina, solamente era molto più carina di lei, pensò un pò gelosa della bellezza dell'altra. Ciò che colpiva di più in lei non era però il viso scavato e il sorriso dolce, gentile ma il corpo: era magrissima e si potevano quasi contare le costole sotto il vestito bianco panna e corto dalle spalline sottili color avorio che indossava, chiunque l'avesse guardata avrebbe pensato che non mangiava da giorni e forse aveva ragione. "Scusamiscusamiscusami!""fa niente!"disse quella rialzandosi da terra"piacere,io sono Cassie""Silvia"rispose lei con una punta di imbarazzo"Oh mamma mia, devo scappare! Scusami ancora e piacere mio di averti conosciuta Cassie"urlò lei che già correva. Guardo la porta davanti a sè con un misto di indecisione e confusione... nella fretta si era dimenticata qual'era il numero di stanza di Tsu! Si mosse verso la maniglia e si bloccò. E se avesse disturbato qualcuno? Oh, al diavolo! Intanto ci avrebbe provato. Toccò il freddo metallo con la sua mano sottile e delicata e si avvicino ad un separè grigio. Dietro c'era un ragazzo. No, decisamente quello non era la sua amica Rosenmaier... tutto il suo corpo era attaccato a delle macchine ed era completamente dipendente da loro. Sembrava abbronzato e da quel che si poteva vedere dalla camicia che aveva indosso era altletico e muscoloso, la corporatura di un atleta. Lo guardò più da vicino. La pelle era abbastanza scura e lucente solcata da un lato da una profonda cicatrice a x che solcava il viso. I capelli erano rossi come il fuoco e ribelli, morbidi al tatto ed estremamente belli notò la ragazza quando si sedette accanto al letto e iniziò quasi per un riflesso incondizionatamente a toccare delle ciocche di capelli di quel ragazzo sconosciuto. Non sapeva come mai, ma era riluttante a lasciare quella stanza e soprattutto il suo occupante per andare dalla ragazza tedesca. Continuò a toccarlo per poi scendere lentamente sul volto a seguire i lineamenti per poi posarsi sulle palpebre. Desiderò che quegli occhi si aprissero, di poter vedere bene il loro colore e le loro sfumature. Desiderò ascoltare il suono della sua voce e lo immaginò nella sua vita di tutti i giorni come si comportava, cosa aveva visto e cosa era successo perchè si ritrovasse li, in quella stanza immersa nell'oscurità e senza nemmeno una punta di colore. Annusò l'aria e nelle narici sentì forte un delicato profumo di vaniglia che sapeva di aver già odorato ma non ricordava dove... All'improvviso alzò lo sguardo, era talmente rapita dal viso dell'addormentato che non aveva notato sul comò accanto al letto di ferro una marea di lettere e di fogli colorati che sembravo chiamare in una pioggia di lacrime, parole e sorrisi sempre lo stesso nome "APOLLO!"e sussurravano in una monotona litania la stessa frase "Apollo svegliati!". Lo mormorò anche lei e lo chiamò. Provo il forte istinto di scappare via (infondo doveva ancora passare dalla sua migliore amica) ma venne sopraffatta dalla curiosità. Prese tra le mani una di quelle lettere. Era un foglio di block-notes strappato velocemente da un quaderno a quadretti. Poche righe, un nome e la sensazione di star facendo qualcosa di sbagliato. Poggiò di nuovo quel foglio e vide per terra un vaso con degli splendidi fiori che prima (troppo assorta nei suoi pensieri) aveva fatto cadere."Che maldestra!"si disse e iniziò a raccogliere un bellissimo fiore colorato, ne vide un altro lo raccolse e si fermò guardandolo: era un fiore di vaniglia, meraviglioso e dal suo caratteristico profumo dolciastro. Tra le foglie c'era un bigliettino giallo come il sole con scritto in un bellissima e semplice calligrafia"A te Apollo. Tua Cassandra Deava". Non lesse oltre e riprese la sua borsa. Lo guardò ancora ma non si risedette e iniziò a canticchiare una canzone. Il canto era la cosa che più adorava e quando poteva si estraniava da tutto a da tutti pensando alle note, alla melodia, alle parole, all'emozioni che l'autore doveva aver provato scrivendole. Solo musica...

 

Feel these four walls closing in

Face up against the glass

i'm looking out mmmm

"Is this my life?"

I'm wondering

it happened so fast

how do i turn this thing around?

is this the bed i chose to make

There's greener pastures

I'm thinking about mmmm

wide open spaces far away..all i want is the wind in my hair

To face the fear

but not feel scared

 

Era una delle sue canzoni preferite... l'aveva cantata per farsi ammettere nella sua scuola di musica e l'avrebbe ricordata sempre impressa nell'anima.Anche lei avrebbe voluto andarsense e sentire soltanto il vento nei capelli.

 

wild horses i wanna be like you

Throwing caution to the wind , I'll run free too

wish i could recklessly love like i'm longing too

I wanna run with the wild horses

Run with the wild horses

 

Correre libera come i cavalli selvaggi nelle praterie sconfinate, insieme a loro e con il vento...

 

I see the girl i wanna be

Riding bareback

carefree along the shore

if only that someone was me

jumping head first

headlong without a thought

To act and damn the consequence

how i wish it could be that easy

But fear surronds me like a fence

I wanna break free

 

Voleva essere libera finalmente come si sentiva pochi attimi prima accarezzando la pelle di quel ragazzo e il suo profumo di bosco. Tanto era concentrata nella sua canzone da non sentire la porta alle sue spalle aprirsi e quell'ormai familiare zaffata di vaniglia solleticarle il viso.

 

all i want is the wind in my hair

To face the fear

but not feel scared

 

Recklessly abandoning myself before you

I wanna open up my heart

tellin' you how i feel

 

Finì il suo pezzo e si voltò incontrando il viso di Cassie. Sorrise ancora una volta imbarazzata e irritata, non sapeva davvero il perchè ma quella ragzza riusciva a metterle una tensione e una soggezzione incredibili! Non sopportava però di essere stata sorpresa a cantare, semplicemente non le piaceva farlo davanti agli altri... Non aveva mai cantato davanti a nessun'altro che non fosse la sua maestra di canto, la donna che più ammirasse, Celiane, forse anche per questo i suoi le facevano pesare questa cosa e non condividevano la sua passione. Le era sempre dispiaciuto ma ora era riuscita a farlo davanti a lui, forse grazie alla consapevolezza che non poteva sentirla. Cassie la guardo dapprima sorpresa, poi ammirata "Sei molto brava! Te l'hanno mai detto?", Silvia arrossi di botto, non era abituata ai complimenti... L'altra si girò verso il letto e cominciò ad accarezzare il volto del ragazzo "Apollo ha fatto anche a te un certo effetto, vedo" constatò rivolgendosi alla biondina. Si avvicinò di più all'orecchio del ragazzo e iniziò a parlargli "Catturi l'attenzione anche se non vuoi Amore, penso sia la tua condanna e la tua benedizione". Disse l'ultima frase quasi sussurrando ma Silvia senti distintamente la parola Amore. Provò una strana sensazione come di rabbia o di odio e tentò subito di scacciarla via. Cominciò a sentirsi terribimente fuori posto e fece per andarsene quando Cassie, improvvisamente conscia della sua presenza, la chiamò. "Che ne dici di venire a pranzo con me? Ti devo chiedere un favore! PLEEASEE!" la guardò con occhioni da cucciolo e Silvia si chiese come poteva allo stesso tempo odiarla e sentirla amica, vicina, cosi accettò. Era un modo come un altro per stare fuori casa il più possibile.

 

Cercherò di aggiornare il prima possibile e spero possa piacere la storia (ne dubito!ndVoi) Non avete nient’altro da fare che gli uccellacci del malaugurio? Cmq la canzone è “Wild Horses”di N.Bedingfield…

CERCASI PERSONAGGIO DI AQUARION COME COMMENTATORE! Sapete Dream si è presa Apollo, Laica ha preso Silvia, Himi ha avuto sia Apollo che Apollonius e io? Mi sento tanto solaaaa!!!

 

SPAZIETTO RECENSIONI!!!(quasi quasi mi dimenticavo!)

 

Clover: GRAZIE!!! Te lo mai detto che ti adoro!!?? Ah, no? Vabbè allora TI ADORO!!!

 

krystal86: THANKS!! Eh si, poveretto ma prima o poi succederà che… che…

 

Roby: Hai davvero ragione su questo, ho fatto un inizio un po’ ingarbugliato ma è questo il bello! Bisogna sciogliere la matassa! Chi è davvero Cassie? Cos’è accaduto ad Apollo? Solo un semplice incidente? E cosa centra Silvia in tutto questo?

 

Himi87: (me che stende un tappeto rosso) SONO STATA RECENSITA DA HIMI! SONOSTATARECENSITADAHIMISONOSTATARECENSITADAHIMI!!!(ok, è andata completamente! AMBULANZA!!)

 

laicachan: (Fatemi finire i commenti!!!)(me che stende un altro tappeto rosso) SONO STATA RECENSITA DA LAICA! SONOSTATARECENSITADALAICASONOSTATARECENSITADALAICA!!!( AMBULANZA!!)

 

baby_dark: Ecco l’aggiornamento ma scusa se ci ho messo tanto! Una lumaca è più veloce di me!

 

Hanon Hosho(Haimon): aspetta di vedere ciò che succederà ad Apolluccio quando si risveglierà!(sempre SE si risveglierà!)

  
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