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Autore: Himeno    06/10/2013    9 recensioni
Due ragazzi che non conoscono ancora l'amore e che sono uno il contrario dell'altro, possono innamorarsi? Angelo e Diavolo. Il loro amore potrebbe nascere a causa di un gioco? la mia prima ff su questo cartone favoloso! Leggete e ditemi che ne pensate^^ kiss
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti | Coppie: Raf/Sulfus
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Love Game'
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Capitolo 24

 

Che cosa è il vero amore. E’ cieca devozione, incontestabile umiliazione di se stessi, estrema sottomissione, fiducia e convincimento incrollabile in se stessi e contro il mondo intero, consacrarsi interamente anima e cuore a chi ti ferisce, come io ho fatto.

 

 

Non ero riuscita a finire tutta la minestra in sala da pranzo perciò, con un vassoio, mi portai gli avanzi e le medicine in camera mia. Dopo circa mezz’ora finii con calma il mio pranzo e presi l’aspirina. Fu questione di un attimo che appena mi coprii con il piumone, mi addormentai.

 

C’era una signora bionda in lontananza. Vestiva con un leggero abito bianco e mi sorrideva.

 Non riuscivo a vedere bene il suo viso perciò mi avvicinai a lei e sentii che mi stava chiamando.

“Raf… bambina mia”Che voce dolce…

Finalmente la vidi. Era identica a me. Non è possibile.

“Mamma… sei proprio tu?”

Non avevo mai conosciuto mia madre visto che è morta nel mettermi al mondo. Mi hanno raccontato che era dolce e gentile come un angelo ma che purtroppo era di salute cagionevole. Quando aspettò me, i dottori avevano cercato di convincerla ad abortire perché era certo che il suo cuore malato non avrebbe resistito alle fatiche del parto. Come infatti fu. Conosco il suo aspetto solo grazie alle fotografie che ha papà in camera sua. Ho preso molto da lei.

“Mamma mamma!” andai ad abbracciarla e lei mi accolse tra le sue braccia. Scoppiamo entrambi a piangere.

“Oh mia piccola Raf, finalmente riesco a stare con te anche se solo in sogno e per poco tempo”

“E’ stata tutta colpa mia! Se non fosse per me, tu saresti ancora viva”

“Non dire questo. Tu sei stata la mia gioia più grande. Ti ho amata fin dall’inizio, da quando ho saputo di aspettarti”

“Ma…”

“Non rimpiango di averti partorita. L’unica cosa che mi dispiace è di non aver avuto la possibilità di starti accanto fisicamente. Ho potuto vegliare su di te da lontano e vedere come crescevi e diventavi una bella ragazza. Sono così fiera di te” Mi baciò la fronte e io smisi di piangere sorridendole.

“Sono così contenta di vederti, mamma. Fin da piccola, ho sentito la tua mancanza e papà non si è mai risposato. Continua a vivere con il tuo ricordo ed è grazie a lui che ti ho sentita vicina. Mi ha parlato tanto di te. Manchi tanto anche a lui”

“Lo so, tesoro. Anche voi mi mancate. Però, ho visto ciò che ti è successo, Raf, ed ero preoccupata”

“Già, adesso vivo a casa Zolfanelli”disse affranta.

“Tuo padre ha sbagliato a comportarsi così e non ti biasimo se sei arrabbiata con lui. Cerca di capirlo, però. Ha lavorato all’azienda da una vita e ha cercato di non farci mai mancare niente. Ma è sempre stato un uomo debole e insicuro. Purtroppo dopo la mia morte, è peggiorato. Poco prima che tu nascessi, feci promettere a Lorena che si sarebbe presa cura di Arkan e di te. Ho visto che ha fatto il possibile per voi, e di questo le sono infinitamente grata, tuttavia alla fine tuo padre non è riuscito a resistere alla sua debolezza”

“Cosa posso fare? Sì, sono arrabbiata con lui ma gli voglio tanto bene. Non posso tornare a casa finché papà non mette di nuovo in sesto l’azienda oppure… che io vinca quella scommessa con Sulfus”arrossii sull’ultima frase.

“E’ stato sciocco da parte vostra fare quella scommessa, lo sai, vero? Raf, è pericoloso giocare con i sentimenti. Io so che lo ami ma proprio per questo “gioco” non riesci ad essere onesta con quel ragazzo”mi guardò con rimprovero.

“Nemmeno lui è mai onesto con me” brontolai mettendo il broncio e facendo ridere mia madre. Una risata fresca e cristallina.

“Non fare la bambina. Tu sei buona e non devi aspettare che sia lui a fare la prima mossa. Credimi, lo so per esperienza. Se era per tuo padre, avremmo avuto il primo bacio a 50 anni” scherzò lei facendo ridere anche me.

Dopo aver riso per un po’, lei tornò seria e mi prese il mento con una mano voltandomi a guardarla.

“Sulfus ha avuto una vita molto difficile ed è normale che abbia quel carattere. Cerca di avere pazienza con lui. Può sembrare la persona più orrenda dell’universo ma vedrai che il suo cuore è puro e capace di amare. È quello giusto, Raf. Non lasciartelo scappare”

“Ma come faccio a far cadere il muro che lo circonda? Non so il momento esatto in cui ho cominciato ad amarlo però sento delle cose che non ho mai provato con nessun altro. Se è vero amore potrò riuscire a cambiarlo? Ha sciogliere il ghiaccio che c’è intorno al suo cuore?”

“Il ghiaccio ha già cominciato a sciogliersi. Vedrai che riuscirai a infrangere tutte le sue difese e ha renderlo felice. Entrambi lo sarete se riuscirete a stare insieme superando le difficoltà che vi si presenteranno”

“Grazie, mamma. Prometto che sarò più onesta con me stessa e con gli altri d’ora in poi. E appena sarò tornata a casa, aiuterò papà a migliorare”dissi determinata per poi abbracciare per l’ultima volta mia madre.

“Sii felice, bambina mia. Io sarò sempre lassù a guardarvi. A presto, Raf”disse per poi dissolversi nel nulla.

“A presto, mamma”

 

Sentii qualcosa di caldo e morbido sulle mie labbra e un respiro sul mio viso. Alzai piano gli occhi e vidi Sulfus che mi stava baciando. Avrei potuto allontanarlo, rifiutare il suo bacio, ma non ne avevo alcuna intenzione. Ho fatto una promessa a mia madre e d’ora in poi sarò onesta. Alla fine ammetterò i miei sentimenti per quel diavolo dagli occhi color ambra.

 

***************************************

L'amai semplicemente perché non potevo resisterle. Una volta per tutte: spesso, anche se non sempre, mi resi conto, patendone, che l'amavo contro ogni possibile ragione, promessa, pace, speranza, felicità, contro ogni possibile scoraggiamento.
 
Continuai a tenere le mie labbra premute su quelle di lei. Non volevo assolutamente finire quel contatto. Il mio cuore sembrava che stesse per scoppiare e un nuovo calore mi stava pervadendo. Mai prima d’ora ho provato tutto ciò. Mai.
Eppure ammetto di aver paura. Sì, io ho paura dell’abbandono. Già una volta ho provato ad amare e ne sono rimasto scottato. Ci è stato quel periodo della mia infanzia in cui volevo bene a mio nonno e a mia madre e infine sono stati proprio loro a insegnarmi, nel modo più duro possibile, che l’amore è un sentimento inutile. Desideravo conoscere mio padre, per quanto mi sono ripetuto che non mi interessava chi fosse. Per anni mi sono sentito vuoto. Le uniche persone che mi sono rimaste accanto sono Marcus, Tilda e Gas. Solo loro mi capiscono e sanno quello che ho passato quando mio nonno era vivo. Alle mie feste di compleanno ero sempre solo, nessun amico a partecipare. Il vecchiaccio ha pensato solo a crescere un potenziale erede dell’azienda e non un nipote. Ripeteva sempre che la solitudine e il dolore rafforzavano una persona. Forse, ma io non volevo diventare più forte. Non mi dispiace esserlo, certo, tuttavia non era la mia ambizione. Tutti mi invidiano per essere popolare e erede di una famiglia ricchissima ma nessuno ha mai guardato più in là di questo. Io volevo essere visto per quello che sono e non per quello che possiedo.
Ora che ho finalmente sentito un calore nel petto grazie a Raf, non voglio rinunciarvi. È come una droga che una volta assaggiata non puoi più farne a meno. Pensavo di continuare a vivere nel buio ma questa ragazza ha cambiato il mio mondo. Anche se non riesco ancora ad avere fiducia in lei. In nessuno.
Faccio per staccarmi a malincuore da lei ma Raf mi avvolge il collo con le braccia facendomi rimanere lì con quel bacio che sembrava durare all’infinito. La guardò sbalordito. Sta ancora con gli occhi chiusi ma è possibile che si sia svegliata. Oppure… sta sognando di baciare qualcun altro. Questa seconda opzione non mi piace. Voglio che apra gli occhi e veda che quello che la sta baciando veramente sono io. Soltanto io. Non voglio che si immagini un altro ragazzo al mio posto.
Con un impeto di gelosia e possesso, comincio a muovere le labbra sulle sue baciandola con più forza e passione finché lei non socchiuse la bocca facendo entrare la mia lingua dentro al suo palato. La assaporai di nuovo come quel primo vero bacio. Nel mentre mi vado a distendere sopra di lei, coperta dal piumone, reggendomi sui gomiti per non pesarle troppo. Dopo qualche secondo, alla fine vidi i suoi occhi aprirsi e guardarmi. Strano… non era per niente sorpresa che la stavo baciando. Allora era sveglia e cosciente quando mi aveva tenuto stretto a sé per non far smettere il bacio prima. Perché non mi ha rifiutato? Perché non mi ha schiaffeggiato?
Mi stacco da lei e mi metto in ginocchio sul letto.
-Eri sveglia dunque- dissi riprendendo fiato da quel bacio.
-Sì- rispose semplicemente respirando con affanno. Il bacio aveva lasciato senza fiato anche lei.
-Per quale motivo non mi hai respinto? Ti sono antipatico, no? Ti disgusto-
-No… io… non ti rifiuterò mai. Quando ti ho trattenuto è perché non volevo che quel bacio meraviglioso finisse. Non potrei mai immaginare di baciare qualcun altro- ammise arrossendo e con sguardo serio.
-Raf…- doveva essere un sogno. Non poteva essere vero.
-Sulfus, io ti…-
-NON DIRLO! Non dire cose di cui puoi pentirti- urlai con amarezza. Non meritavo di essere amato. Soprattutto da un angelo come Raf Serafini.
-Acconsentire a quel Love Game è stata una sciocchezza. Ora non mi importa più chi vince o chi perde. So solo che…-
-NO!-
-…ti amo-
E con quelle due semplici parole, fui spacciato.
 
Continua…
 
E vi lascio con il fiato sospeso XD muahahahah vi è piaciuto questo capitolo o è stato troppo smielato? Dite che sono andata troppo di corsa per la fatidica dichiarazione? Ma tanto non è finita qui. C’è ancora un po’ di storia da scrivere. Alla Temptel non le farò fare il sopramobile, anche se per poco, la voglio utilizzare :P E poi ci sono dei piccoli misteri da svelare.
Le citazioni a inizio dei punti di vista sono del romanzo “Grandi speranze” di Charles Dickens. Un libro favoloso che vi consiglio di leggere ;) Che altro dire? Ci vediamo alla prossima! Baciotti <3
   
 
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