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Autore: Non ti scordar di me    06/10/2013    4 recensioni
Siamo nel 1938... all'epoca della persecuzioni ebree. La storia è ambientata in Italia.
Bonnie è un'ebrea, viene deportata nei campi di concentramento. Damon è un generale con un segreto che non riuscirà a mantenere a lungo... Cosa succederà tra i due?
Aggiungiamo Meredith ed Elena come ebree, Stefan un generale, Sage il vice capo, Tyler uno spasimante di Bonnie... E' la storia è fatta!
PS. I Salvatore non sono umani
Come finirà questa storia? E' un po' drammatica, ma ha un bel lieto fine...
Bacini :-*:-*:-*:-*:-*:-*
Cucciolapuffosa
Genere: Drammatico, Malinconico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Stefan Salvatore, Tyler Smallwood | Coppie: Bonnie McCullough/Damon Salvatore
Note: Otherverse, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
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Un amore impossibile…nel 1938

Capitolo 2: Viaggio movimentato.

Bonnie Pov’s

 

Mi dimenavo, urlavo e scalpitavo in braccio al generale. Mi guardai intorno e vidi diversi camion con dentro tanti bambini che cercavano la loro mamma, i genitori che cercavano le loro mogli… di tutto e di più.

Il generale mi poggiò a terra. Incrociai il suo sguardo… forse dovevo provare a fuggire. O forse no? O la va o la spacca. Diedi una gomitata allo stomaco del corvino e mi allontanai da lui piangendo.

Sbattei contro qualcuno… stavo per perdere l’equilibrio, ma qualcuno mi afferrò i fianchi. Oddio! Fai che non sia il generale… fa che non sia lui…

“Piccola… ti hanno presa!” mi disse Tyler. Lo abbracciai e gli feci un sorrisino amaro.

“Dimmi che ti rivedrò!” gli imposi io. Nel caos generale nessuno ci vide. Lui sbatté la testa… perché non mi risponde? Perché?

“Piccola…Non posso prometterlo…” mi disse prendendomi le mani. Diversi generali, che ci notarono si stavano avviando verso di noi.

Tyler mi guardava triste… Mi prese il viso tra le mani e mi lasciò un bacio a stampo… Come se fosse stata l’ultima volta che ci rivedremo, ma non poteva essere! Io lo avrei rivisto!

“Tyler… non fare così …ci rivedremo…” riuscì a sussurrare tra una lacrima e un singhiozzo. Da lontano vidi che un generale, piuttosto arrabbiato, stava venendo da me. Era ufficiale! Sarei morta, ancora, prima di aver messo piede nei campi di sterminio. Non mi resi conto che Tyler mi stava fissando dolcemente…

Sentì qualcuno strattonarmi via da lì con forza. Ma che maleducato! Finii a terra con una spalla dolorante… che male! Mi contorsi a terra dal dolore, mentre Tyler fissava il ragazzo con odio.

“Insulsa ragazzina! Non ti permettere mai più di sfuggirmi… La prossima volta vedi cosa ti succederà!” mi minacciò lui con voce grave. Continuai a piangere… che aguzzino! Quest’ultimo continuava ad urlare contro di me, mi intimava di alzarmi, ma non ce la facevo. Dopo diverse sue lamentele mi prese in braccio, mi stava portando via … si bloccò al suono di una voce… una voce fin troppo familiare.

“Non la toccare… se le torcerai un solo capello, ti faccio passare le pene dell’inferno!” gridò lui.  Io cercai di dimenarmi, di sussurrargli qualcosa…ma non ne avevo le forze.

Il generale lasciò la presa e mi fece cadere in terra… Urlai di dolore, battei proprio su quella spalla!Mi accovacciai su me stessa, cercando di calmarmi…

“Ops… mi è scappata di mano. Che fai ora?” lo provocò. Tyler incrociò il mio sguardo e si avventò su di lui. Cerco di tirargli un pugno seguito da un calcio… ma lui era più forte. Lo scaraventò dall’altra parte della strada, mentre gemeva di dolore.

“Tyler!” urlai preoccupata. Come poteva? Non provava pietà? Non provava pena per una povera ragazza!? Ma che persona era…

Il generale si avvicinò a me e vidi sulla targhetta che si chiamava Damon Salvatore… che cognome! Il suo cognome era Salvatore? Un cognome non appropriato per un tipo come lui…

Damon mi prese il braccio e mi scaraventò dentro il camion. Dentro esso c’erano tante donne che piangevano, altre che cercavano di riposare. Più in là vidi Elena… non inveiva contro i tedeschi e nemmeno cercava di fuggire… anzi stava parlando civilmente con un generale…. Che se non sbagliai si chiamava Stefan Salvatore… chissà forse Damon era suo fratello? Eppure si ignoravano …

Mi sedetti su quelle scomode panchine. Mi ricordai che avevo ancora indosso il mio medaglione. Era un bella collana: un piccolo filo d’oro con un pendaglio a forma di cuore che si apriva a metà con due foto: una di mia sorella e una mia.

La guardai con nostalgia… vorrei sentire la sua voce, vorrei stare ancora, a casa mia o in quella lugubre stanzetta.

Iniziai a piangere cosa che facevo ininterrottamente da circa un’ora. Sul mio volto si dipinse una smorfia… In questa momento riuscivo solo a pensare a Tyler e a mia sorella.

“E’ tua madre, numero 1274?” chiese Damon. Come mi aveva chiamato? Numero 1274? Ma è lunatico! Come si permette di chiamarmi con un insulso numero?

“Mi chiamo Bonnie…” farfugliai io, alzai di poco lo sguardo. Damon – se, effettivamente, si chiama, così – mi stava osservando.

Che aveva da guardarsi? Ci fissammo negli occhi per pochi minuti… abbassai lo sguardo, stavo diventando rossa… Oddio, perché uno sconosciuto mi stava facendo emozionare in questo modo?

“E’ tua madre…Pettirosso?” chiese, usando nemmeno stavolta il mio nome, ma un dolce diminutivo… deglutì. Perché gli interessava la MIA vita?

“E’ mia sorella Mary Mccollough…” iniziai a singhiozzare… lo faceva a posta? Voleva farmi piangere? Era riuscito nel suo intento.

Damon aveva lo sguardo perso, continuava a fissare il vuoto. Fissava il vuoto assoluto. Era normale finché non nominai mia sorella…cosa gli ricordava quel nome? Non è che… ma NO! Un generale poteva avere tutte le donne che poteva avere… lui non andrebbe MAI da un ebrea! Ma che pensieri facevo?

Ti sei invaghita di lui… sexy, bel generale.. mi diceva un stupida ed insignificante coscienza. Io non potevo innamorarmi di un aguzzino!

Elena, invece, non la pensava al mio stesso modo. Stava seduta vicina al generale con degli occhi verdi smeraldo e della pelle vitrea … i due prima stavano parlando … ma da parlare sono arrivati ad abbracciarsi! Che amica!

“Era il tuo ragazzo?” domandò Damon. Io avevo un ragazzo? Non lo sapevo io…lo sapeva lui, informato il ragazzo. Forse si riferiva a Tyler… di sicuro si riferiva a Tyler. Al solo pensiero che si fosse fatto male mi venivano i conati di vomito. Scoppiai a piangere e i miei riccioli rossi mi coprirono il volto, che momento imbarazzante!

“Non. E’. Il. Mio. Ragazzo! Ma se gli avete fatto del male io…” stavo continuando, ma venni interrotta.

“Tu fai cosa? Già è tanto che tu riesca a sopravvivere 24 ore in un campo come quello!” continuò con una risata amara. Lo ignorai

Mi guardai attorno… nessuno stava guardando il nostro teatrino, tutti erano intenti a riposare o a piangere… Mi girai, dando le spalle al generale.

Dopo pochi minuti sentii qualcuno tirarmi il lembo della gonna. Vidi una tenera bimba che mi fissava con le lacrime agli occhi…Povera bimba.

“Hai perso la tua mamma, piccola?” chiesi gentilmente. Usai il sopranome “piccola”, anche Tyler lo usava con me… mi ricordo che mi infastidiva molto eppure sentivo il bisogno di sentirmi dire “piccola” da lui. Volevo ritornare indietro alle nostre litigate, a quando andavo a scuola, a quando avevo tredici anni… Vorrei tornare indietro nel tempo.

“Tu le assomigli molto…” singhiozzò triste. Le lacrime bagnarono il viso della bambina. Era così fragile. Capelli lisci e scuri con due occhi verdi colmi di tristezza. Volevo consolarla, ma come potevo? Non avevo nemmeno la maggiore età! Avevo bisogno io di mia madre! Figurati se potevo consigliare a lei… come andare avanti.

Le tesi le braccia per prenderla in braccio, ma qualcuno mi precedette. Un persona la prese per i fianchi facendola girare su se stessa e facendola ridere. La sua risata fu contagiosa, in meno che non si dica sia io, che la piccola che lo sconosciuto scoppiamo a ridere. Notai che era il giovane con cui la mia amica parlava amichevolmente. Teneva sulle gambe la bambina facendola sorridere e facendole recuperare il sorriso. Il ragazzo notò, anche me, e mi rivolse un sorriso.

“Piacere, sono il generale Stefan Salvatore.” Disse serio. Che occhi! Quella fu la prima cosa che mi colpì di lui… ma tutti i fratelli Salvatore hanno un magnetismo, per caso?

“Sono Bonnie…ma, ehm … perché..?” Cosa potevo dirgli in una circostanza simile. Potevo farci amicizia? Lui era un odioso generale, figlio di papà che non conosce il dolore… perché parlavo con lui?

“Ti chiedi perché un tipo come me possa essere un generale? Una persona che uccide senza pietà? Un figlio di papà?” mi chiese fissando la piccola. Non avevo che rispondere. Aveva centrato il punto. Colpita e affondata… Ma come aveva fatto a leggere ciò che pensava? Che fosse empatia!?

“Lo so che lo stai pensando…” disse cupo. Forse gli ho trasmesso una sensazione di disgusto nei suoi confronti …

“Io sono Bonnie. Sai non penso che tu sia una cattiva persona… credo!” dissi facendolo scoppiare a ridere.

“Non ho mai voluto fare il generale…” disse facendo cadere lì il discorso. Era più che evidente che non voleva sbandierare i suoi segreti con una sconosciuta. Iniziammo a parlare della guerra, di ciò che pensavamo.Cercava di compatirmi e di farmi forza… Non come suo fratello! Quell’arrogante del generale Damon Salvatore! Eh si… era suo fratello. Stefan- mi aveva detto di chiamarlo per nome- mi ha confermato che erano fratelli. I due opposti… D’un tratto il camion si fermò.

Dio fa che sopravviva!

ANGOLO DELL’AUTRICE: GRAZIE A TUTTI VOI, CHE AVETE LETTO LA MIA STORIA. RINGRAZIO SPECIALMENTE Kire99, Tneroro98,  Bonbon15 e Lulu_styles . Grazie per i vostri complimenti.

Passiamo al capitolo. Chi vuole uccidere Damon per come ha trattato Bonnie *alza la mano*. Damon si mostra arrabbiato contro Bonnie.. e rimane sorpreso nel sentire il nome di sua sorella… cosa le sarà successo?! Stefan è sempre il solito. Elena si è interessata a lui…ehehehe ne vedremo delle belle. E’ stato dolcissima la scena con la bambina. Inizialmente volevo farla fare a Damon quella scena, ma mi sono detta che lui non l’avrebbe mai fatto… Così l’ho Fatta fare a Stefan!!! Chi condivide la mia idea? *rotolo di paglia e rumore di grilli* ahahahaaha

La piccola non ho scritto il suo nome, ma la rivedremo. Si chiama Sarah… come il film “La chiave di Sarah”.

Continuo a un minimo di una recensione. Fatemi sapere ciò che pensate della mia storia.

Bacioni :-*:-*:-*:-*:-*:-*:-*:-*:-*:*:-*

Cucciolapuffosa

   

 

 

 

  
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