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Autore: Zomi    06/10/2013    8 recensioni
-Che succede? Hai litigato con il guarda roba?- sogghignò addossandosi con una spalla allo stipite della porta.
Nami sbuffò nuovamente, alzando al cielo gli occhi e liberandosi la vista dalla frangia.
-Più o meno…- bofonchiò, guardandolo in viso -… non ho niente da mettermi-
Zoro si guardò in torno, studiando i vari vestiti sparsi per la stanza e quelli che restavano immobili nel mezzo del corridoio.
-Oh si…- alzò al cielo gli occhi, ironico -… lo vedo-
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nami, Roronoa Zoro | Coppie: Nami/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SMILE
 
 

I vestiti volavano da ogni parte.
Gonne, maglioni, calze a rete, perfino qualche reggiseno svolazzava nella stanza, azzardandosi a planare nel corridoio, schiantandosi contro la parete beige di fronte alla porta spalancata della cabina delle ragazze.
Con sguardo assonnato, Zoro si affacciò sul corridoio, osservando il lancio ossessivo di abiti. Grattandosi il capo spettinato, si mise in ascolto del leggero borbottare che proveniva dalla stanza, sobbalzando quando un urlo isterico risuonò minaccioso e preoccupante, tipico delle tonalità nervose della cartografa di bordo.
-Che diamine combina quella mocciosa di Nami?- mugugnò, storcendo le labbra.
Con passo duro e pesante, si affaccio sulla porta, buttandovi all’interno lo sguardo assonnato.
Rannicchiata a terra, con mezzo busto immerso nell’armadio, Nami sbuffava e sbraitava, afferrando i suoi vestiti a mani piene e, dopo un rapido sguardo, li gettava nell’aria, strillando come una matta.
-Uffa, uffa, uffa!!!- sbuffò gonfiando le guance e sedendosi con un tonfo a terra.
Con le braccia incrociate al petto, e il visino immerso tra i capelli di rame, la bella se ne stava lì, rannicchiata a terra, scalciando le vesti che le erano a tiro.
-Tutto ok, mocciosa?- inclinò su un lato il viso Zoro, facendole notare la sua presenza.
La rossa soffiò storcendo le labbra, rivolgendogli uno sguardo sconsolato sotto la cascata di capelli.
-No- borbottò.
La fissò seduta a gambe incrociate sul pavimento nocciola della camera, lo sguardo mogio, le labbra ammucchiate in un broncio infantile e i capelli spioventi sugli occhi a nascondere il morale abbattuto.
Ghignò digrignando i denti: sembrava proprio una mocciosa.
-Che succede? Hai litigato con il guarda roba?- sogghignò addossandosi con una spalla allo stipite della porta.
Nami sbuffò nuovamente, alzando al cielo gli occhi e liberandosi la vista dalla frangia.
-Più o meno…- bofonchiò, guardandolo in viso -… non ho niente da mettermi-
Zoro si guardò in torno, studiando i vari vestiti sparsi per la stanza e quelli che restavano immobili nel mezzo del corridoio.
-Oh si…- alzò al cielo gli occhi, ironico -… lo vedo-                                      
-Non usare quel tono da presa in giro: sono seria!!!-
-Mocciosa, guardati: sei circondata da gonne e maglie varie. Come puoi dire di non avere niente da metterti?-
-Ma è la verità!!!- si alzò in piedi, intirizzendo i pugni lungo i fianchi e soffiando furiosa –Non ho niente di adatto da mettere per scendere sulla prossima isola!!!-
-È solo un’isola- si schiacciò il palmo sulla fronte, contratta a capire la contorta logica femminile.
-No, non è “solo” un’isola- gonfiò le guance Nami, imitando le virgolette con le dita –Ah, ma che te lo dico a fare: non capiresti-
Già, non avrebbe capito che voleva essere bellissima per lui, solo per lui, e che tutti quei stracci che la circondavano ormai lui li aveva visti e rivisti su di lei migliaia di volte, non suscitandogli alcun interesse.
Doveva assolutamente trovare qualcosa che attirasse la sua attenzione: una gonna, una maglia, un top… diamine, sarebbe stata perfetta anche una delle gigantesche camicie hawaiane di Franky, se avesse servito per attirare le attenzioni del bel spadaccino.
-Bah… non ha importanza: è un’isola come tante- sbottò Zoro, alzando le spalle.
-No, no, no e ancora no- scosse il capo, ondeggiando con i ricci ribelli –E io non ho niente da mettere!!!!-
-Sei solo una mocciosa- sbuffò lo spadaccino, dandogli le spalle –I vestiti non sono così importanti-
-Lo dici tu che sei uomo, prova a essere donna per tre secondi e vediamo- ringhiò, riprendendo a gettare in aria i suoi abiti in cerca di qualcosa di adatto.
-E poi…- lo sentì allontanarsi lungo il corridoio -... chi si accorge di cosa indossi? I tuoi vestiti scompaiono quando sorridi-
Nami si bloccò con le braccia alzate in aria, tra le mani una maglia a righe.
Che aveva detto?
-Che hai detto?- si affacciò veloce alla porta.
-Io?- si fermò nel mezzo del corridoio Zoro –Non ricordo- si grattò la nuca.
Oh si che se lo ricordava, solo che non amava ripetersi.
Con lei poi, con la sua mocciosa…
Nami sorrise solare, saltellando sulle punte.
-Scemo- lo rincorse, per poi saltargli addosso e abbracciarlo per le spalle, baciandolo su una guancia.
-Ma che fai, razza di scema?!?- arrossì il verde, scrollandosela di dosso e fissandola ridacchiare mentre gli correva davanti.
-Io? Niente… sorrido- gli sorrise, volteggiando nella sua gonnellina a pieghe, prima di scomparire dietro l’angolo del corridoio.
-Mocciosa…- si sfregò la guancia Zoro, accarezzandosi dolcemente la pelle dove le labbra della rossa si erano posate -… vedi che l’hai trovato qualcosa da mettere…?-





   
 
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