«Non passi tutto il tempo che sul letto a dormire; non sei poi così di compagnia, perché quando sei sveglio vuoi solo mangiare o uscire. Sei sporco e troppo pigro, per convincerti che puzzi troppo e quando devi lavarti ci vuole una vita; mangi venti dollari di cibo ogni giorno e pretendi anche che io prepari tutto per te. Mi fai dormire sul divano, perché hai trovato mio letto così comodo che ormai è diventato il tuo. Spendo un sacco di soldi per il tuo parrucchiere; per non parlare delle tue cure: solo quello stupido spray mi costa 30 dollari, e in più il dr. Smith si trattiene 15 dollari per ogni tua visita settimanale. Sei inutile, non sai fare niente; non sei educato e provi sempre ad aggredire mia madre, quando viene a farci visita.
Beh, non posso certo darti torto.
Se qualcuno che non sono io prova a salutarti o accarezzarti tu non ne vuoi sapere; sei sempre così apatico e indifferente... In più ti piace uscire solo quando piove, e quando rientriamo mi riempi la casa di impronte fangose. Ma hai idea di quanto voglia mrs. Johnson per pulire? No di certo, tanto a sborsare sono io. Non so come mai tu sia così dispettoso, se ti esce naturale o ti diverti a farmi impazzire.
Eppure, quando arrivo a casa tardi dal lavoro sei sempre lì all'ingresso per salutarmi. Quando mi sdraio sul letto accanto a te e, goffamente, mi salti addosso mi sento la persona più felice del mondo, e sono sicuro che starmi accanto piace anche a te.
Sappi che, per quanto tu possa essere inutile, dispettoso, pigro e dispendioso, non ti darei via per nessun altro. Perché tu sei il mio stupido, scontroso migliore amico. E sei un cane.»