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Autore: x_teamloula    06/10/2013    6 recensioni
Effy Hemmings.
James Mcvey.
Libri, foto, vestiti ovunque;questa era la mia stanza,e poi sopra al letto c'ero io, forse la cosa più incasinata di tutte.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ed anche quell'estate era ormai giunta al termine.
Erano le sette di sera ed il sole stava quasi per tramontare, uscii dalla veranda di quell'adorabile villetta e , attraversata la strada, mi ritrovai a camminare sulla sabbia, colorata di bianco con qualche granello che andava sul color rosso corallo. Era una bellissima serata, meteoreologicamente parlando: il vento smuoveva i miei capelli lunghi, non faceva freddo ma tirava una leggera brezza. 
Sospirai mentre sfilavo le mie stravecchie converse , ormai non piu' bianche, per immergere un'ultima volta i piedi nell'acqua marina, iniziai a passeggiare a riva, fino a quando arrivai agli scogli. Salii senza alcuna fatica, mi sedetti e iniziai a scrutare il cielo, il sole si intravedeva ancora, spiccava un colore arancione, appena sopra di esso vi erano sfumature viola,rosa pesca e un tocco di blu... un vero e proprio spettacolo! 
Ecco,anche questa estate era giunta al termine e , di conseguenza, anche la mia vacanza. 

***

"Effi,svegliati.." - mia madre mi scosse leggermente, aprii gli occhi e mi scappò un sorriso piuttosto forzato. 
"Buongiorno, che ore sono?" - chiesi, strofinando per bene l'occhio.
"Sono le 7.15, so che partiamo alle 12 però ho pensato che tu volessi fare un ultimo bagno prima di tornare nella fredda e spaventosa Londra!" - ricambiò il sorriso, dolcemente.
Mi stiracchiai, aveva ragione. Avevo assolutamente intenzione di fare un ultimo bagno lì, in Italia.
Tirai fuori dalla valigia il primo costume che mi era capitato tra le mani, andai in bagno e lo infilai, sciacquandomi il viso per bene. 
Misi uno short e una canotta, presi un asciugamano e corsi in veranda dove mio fratello mi stava aspettando.
"Giorno Luke!" - cacciai l'ennesimo sorriso smorzato. 
"Effi" - fece lo stesso. 
Uscimmo dalla veranda e , proprio come avevo fatto la sera prima , attraversammo la strada e ci ritrovammo in spiaggia.
"Si vede lontano un miglio che non vuoi ripartire" - ammiccò lui, dopo un po'. 
"Ehi andiamo, gli addii non piacciono mai a nessuno,specialmente se si tratta dell'estate!" - cercai di scherzarci su.
"Già, Londra è così... triste" 
Mi limitai ad annuire, mi sfilai i vestiti e andai dritta in acqua, senza importarmene se fosse calda o fredda o assediata dalle meduse. 
"Dai muoviti, idiota!" - chiamai mio fratello , sorridendo.
Lui fece lo stesso, con un tuffo si ritrovò proprio accanto a me. E così tutti i pensieri si azzerarono dal momento in cui cominciammo a scherzare, in qualsiasi modo fosse possible.
Mio fratello era qualcosa di straordinario, quello in grado di capirmi con solo uno sguardo, gli volevo un bene dell'anima.
"Allora, tra una settimana inizia la scuola.." 
"E dai Luke, non mi sembra il momento adatto per parlare di scuola!" - feci una smorfia.
Gli sfuggì un sorriso - "Hai ragione!" 
Uscii dall'acqua e mi avvolsi attorno al mio asciugamano, legai i capelli in uno scombinato chignon e mi sedetti sui fatidici scogli. 
Luke amava nuotare, io ero troppo sfaticata così infilai le cuffie e mi abbandonai all'ultima ora di sole. 

"Effy, effyyy!" - la voce di mio fratello mi fece sobbalzare, mi ero addormentata.
"Ohi..che succede?" - dissi, un po' stralunata..dopotutto addormentarsi al sole non è proprio il massimo.
"Sono le 10 e qualcosa, che dici di salire e di ricontrollare le valigie?" 
Annuii, raccolsi le mie cose e ci dirigemmo verso la villetta.
"Spero che ti troverai bene nella mia scuola!" - mi sorrise.
"Oh, non ne potevo piu' di stare in quel manicomio. E poi mi accompagnerai ogni giorno, cosa posso chiedere di piu' dalla vita?" - mi aggrappai al suo braccio sorridendo, onestamente ero spaventata. I cambiamenti non mi sono mai piaciuti, che si tratti di cambiare città, cambiare casa, cambiare taglio di capelli...

Mi girai intorno, osservando attentamente la stanza e scrutando tutti i cassettoni. "Spero di non aver dimenticato nulla" - ammiccai. 
In quel momento uscii dalla stanza,trascinandomi indietro la grande valigia e con lo zaino a tracolla. 
Ritrovai Luke fuori la sua. 
"Pronto?" - chiesi perplessa.
"Pronto.." - con un sospiro iniziò a scendere le scale, lo seguii guardandomi indietro. 
"Dai ragazzi, fate presto! Non vorrete mica perdere l'aereo?" - ci incoraggiò mio padre sullo stipite della porta di ingresso, accanto a mia madre.
"Beh, sarebbe un'idea!" - sogghignò mio fratello.
Salimmo sul taxi che ci aspettava fuori il vialetto, quello che ci avrebbe portato all'aeroporto. 
Dopo il check in e qualche ora di attesa "finalmente" salimmo, mi fiondai sul posto vicino al finestrino con accanto Luke, i nostri genitori erano qualche fila indietro.
Ed ecco che tra due ore saremmo tornati a vivere la solita monotonia, il solito incubo.

 
SPAZIO AUTRICE:
Saaaalve a tutte, vampettes! Allora questa è la mia prima ff sui 'The Vamps' , sul nostro James sodhsd c: 
Che ne pensate? Me la lasciate una piccola recensione please? cwc daaai piccole dfohsdiusids
Yup,detto questo non so cos'altro aggiungere,lol.
Questa è la mia pagina su faaaccialibro(?) appena creata, schiacciate un me gusta:
https://www.facebook.com/pages/Citazioni-improbabili-dei-The-Vamps/238765872944543 
Bye chicaaaaas xx ! 
#That'sGeorgina.
  
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