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Autore: I_S_Acquamarine    06/10/2013    8 recensioni
piccolo momento della mia storia "Il diavolo e l'acqua santa". in particolare la prima volta che Kakashi vede Naruto nella sua culla dolcemente addormentato dello studio del Terzo Hokage dopo l'attacco della Volpe a Nove Code. spero vogliate leggerla e che mi sia uscita bene.
l'idea mi è venuto vedendo una fan art in giro per la rete.
vi auguro una buona lettura e spero che vogliate lasciarmi un vostro parere
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kakashi Hatake
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
- Questa storia fa parte della serie 'Il diavolo e l'acqua santa'
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Eccomi qui con una piccola storiella su un momento della mia storia “Il diavolo e l'acqua santa.”

Pensavo di metterla nella storia come capitolo extra, ma è così carina che merita di essere una storia a se stante. Spero vi piaccia.

Buona lettura a tutti e mi raccomando: RECENSITE!!!

Iaele





PRIMO SGUARDO E... SONO DIVENTATO PAPA'


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La Volpe a Nove Code aveva appena distrutto metà villaggio, aveva stroncato molte vite e, per fermarla, il Quarto Hokage si era sacrificato.

L'Hokage, il mio maestro, morto.

Morto per proteggere tutto il villaggio.

Morto per proteggere tutti dalla furia del demone.

Costretto a sigillare la Volpe in suo figlio, Naruto, condannandolo alla solitudine e all'isolamento.

Quel povero bambino non conoscerà mai i suoi genitori, non avrà mai una famiglia, un amico, qualcuno con cui parlare.

Che potevo fare?

Cosa potevo fare per quel bambino?

Cosa potevo fare per aiutarlo come il padre aveva aiutato me?

Dovevo prenderlo con me?

Ma cosa potevo offrirgli?

Io che avevo capito le cose nel modo più duro, come potevo insegnargliele?

Eppure volevo fare qualcosa per lui.

Per quanto insignificante volevo fare qualcosa che gli avrebbe alleviato la solitudine e il dolore.

Perchè tutto questo accadeva a un piccolo frugoletto con nessuna colpa se non quella di essere nato?

Mi dirigo verso l'ufficio dell'Hokage per chiedere conferma di quello che è successo.

Lo so che è idiota, ma una parte di me sperava ancora che tutto ciò fosse falso.

Che in qualche maniera il Quarto si fosse salvato, che il piccolo Naruto non fosse rimasto orfano, che non fosse diventato una forza portante.

Purtroppo, una volta arrivato ebbi la conferma che quello che era successo era la verità.

Il mondo mi crollò addosso.

Avevo perso mio padre a sette anni e non avevo mai conosciuto mia madre.

Durante la guerra avevo perso il mio migliore amico.

Qualche tempo prima avevo perso la mia migliore amica.

Ora avevo perso il mio maestro.

Avevo perso anche l'ultimo dei miei affetti più cari.

Non mi era rimasto più nulla.

Solo ricordi e rimorsi.

Chiesi informazioni del piccolo Naruto.

Era la nuova forza portante della Volpe. Povero piccolo.

Non ci pensai neanche molto, decisi di prenderlo con me.

L'unica cosa che potevo fare qualcosa per lui, per farlo sentire meno solo, era essere per lui quello che il Quarto era stato per me: un padre.

Il Terzo mi indicò la culla con il piccolo che stava dormendo.

Mi avvicinai per guardarlo.

Era così piccolo, così indifeso, così dolce.

Aveva l'aspetto di un piccolo angioletto.

Lo fissai sentendo il magone salirmi.

Un esserino così piccolo con un peso così grande sulle spalle.

Non resistetti, lo presi in braccio per guardarlo meglio.

Era così simile al padre!

Il piccolo Naruto si svegliò, ma non si mise a piangere. Mi fissò e basta.

Mi fissò con due occhi così celesti e attenti.

Come se cercasse di capire chi fossi e cosa volessi.

Poi, senza motivo apparente, sorrise e allungò le sue manine verso il mio viso.

Rimasi sorpreso.

Come poteva lui, piccolo e fragile, fidarsi così di me?

Colui che non era riuscito a proteggere nessuna delle persone a cui teneva?

Come?

Qualcosa di caldo mi riempì il petto.

La fiducia di quel bambino mi aveva spiazzato e sorpreso.

Lo strinsi di più al petto cercando di non stringerlo troppo e cercando di nascondere le lacrime.

Un singolo sorriso di quel bambino aveva completamente abbattuto le mie difese.

Completamente distrutte.

L'Hokage non disse e non fece nulla. Semplicemente se ne andò per permettermi di riprendermi.

Aveva capito che avevo bisogno di un momento per me.

Per rimettere in ordine le idee.

Non avrei permesso che Naruto crescesse completamente da solo.

Non avrei permesso che soffrisse per quello che il villaggio avrebbe pensato di lui.

L'avrei protetto e l'avrei aiutato a capire cosa fosse importante nella vita.

Gli avrei dato tutto quello di cui ero capace.

Avrei fatto tutto il possibile per vederlo felice.

Suo padre mi aveva ridato il sorriso e io l'avrei dato a lui.

Quel sorriso che aveva adesso.

Così sereno, così bello, così spontaneo.

Avrei fatto di tutto perchè rimanesse sulle sue labbra e illuminasse il suo volto.

Qualsiasi cosa per lui.

Qualsiasi cosa per il mio piccolo Naruto.

Qualsiasi cosa per quello che, da adesso, sarebbe stato mio figlio a tutti gli effetti.

<< Ciao Naruto, sono il tuo nuovo papà. >> dissi accarezzandogli la guancia.

Era bastato uno sguardo per farmi sciogliere.

Uno sguardo solamente.

Uno sguardo ed ero diventato papà.






Credo che si commenti da sola quindi non aggiungerò altro.

Tranquilli, tra qualche giorno arrivo con il prossimo capitolo della storia principale. Non vi abbandono.

Spero vi sia piaciuta

Iaele

   
 
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