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Autore: JES3    07/10/2013    0 recensioni
È una storia molto tranquilla, che parla di una ragazza che insegue il suo sogno di diventare una grande Mangaka, ma nel suo percorso si troverà a vivere grandi emozioni.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Si ferma di fronte a me. Sono nel panico, a testa bassa inizio ad arrancare scuse, ''senti mi dispiace, io non volevo offenderti, è solo che potevi stare anche un po' più attento, insomma la doccia potevo farla anche a casa, magari era anche meno fangosa, però non farmi del male'' ''ma stai bene?'' mi dice abbassando il finestrino, io sollevo lo sguardo, non so che intenzioni ha, ma potrei accettare di tutto da lui, è la perfezione, è bellissimo, sembra uno di quei modelli di Abercrombie, sono un essere spregevole, come si fa ad augurare a un tale essere di morire affogato? 

''Mi dispiace tantissimo, andando veloce non mi ero accorto che tu fossi sul ciglio della strada'' dice avvicinandosi alla portiera del passeggero e allungando una mano ''dai sali, non stare lì fuori a prendere altra acqua'' Non dico niente, per una volta nella mia vita sono senza parole, non ci penso neanche due volte e salgo, accidenti potrebbe anche avere brutte intenzioni, sarà anche carino ma vai a sapere che gli passa per la testa a questo! ''Ti porto a casa mia un attimo perché sono di fretta va bene?'' il mio cervello si sblocca con quelle parole ''cosa? No scusa fammi scendere non voglio che mi traumatizzi a vita, avrei anche il coraggio di denunciarti, non sono come quelle donne che vanno in televisione dalla D'urso a raccontare la loro tragica storia coperte da chili di sciarpe per nascondere il volto!'' Il tizio scoppia in una grossa risata e dopo, ancora ridendo, dice ''ma che hai capito? Guarda che non voglio farti niente, voglio solo sdebitarmi in qualche modo e devo urgentemente andare a casa, quindi prometto che al massimo ti offro un solo bicchiere di vino! Non ti drogo e non ti lego a nessun letto tranquilla!'' Mi scappa un sorriso, sembra una brava persona, non credo che finirò in tv per colpa sua. ''Comunque mi chiamo Nolan, tu ?'' ''Elena'' Nolan? Che nome singolare, è difficile trovarne in Italia. Non avevo notato che aveva una macchina così bella, è super pulita e tutta in pelle all'interno. ''Senti Nolan non è che c'è un posto libero dove lavori tu?  Ti devono pagare bene!'' Forse sono stata un po' troppo schietta infondo non lo conosco per niente, magari è un figlio di papà. Ride di nuovo ''accidenti non ti devo stare molto simpatico, comunque sono un avvocato, hai studiato legge?'' AVVOCATO? Non ho mai conosciuto un avvocato, non pensavo neanche che ci fossero avvocati così carini. ''Legge? Direi che non fa proprio per me, troppa roba scritta, preferisco quella disegnata, sono una fumettista'' La parola giusta sarebbe, sotto,sotto,sotto fumettista, ma lui mi ha detto che è un avvocato quindi.. 

''Accidenti, che lavoro interessante, non capita tutti i giorni di averne una in macchina!'' Sorrido compiaciuta. La macchina si ferma davanti a una casa di quelle super moderne, se dentro c'è anche la piscina posso dichiararlo il giorno più bello della mia vita. Entriamo, non c'è l'ombra di nessuna piscina, poco male, la casa è fantastica arredata a opera d'arte. Nolan scompare per qualche minuto e dopo torna con degli abiti ''mettiti questi, ti staranno un po' grandi ma sono senza dubbio meglio di quelli bagnati''. Mi da anche i suoi vestiti? Cos'è scherzi a parte? Mi sembra di essere in una fiction, tirate fuori le telecamera cavolo!

Vado nel bagno e mi cambio, c'è un odore buonissimo, penso che nasconda uno di quei deodoranti per ambienti da qualche parte, c'è solo uno spazzolino sul lavandino. È sigle. Ottimo. 

''Senti ma non è brutto stare in questa casa tutto da solo?'' ''Un po' si, delle volte mi sento un po' solo, ma non sono uno che sta molto a casa, anzi a causa del mio lavoro sono spesso in aula.Ma la mia vita deve essere noiosa vista da gli occhi di una fumettista, no?'' Per cosa mi ha preso? Agatha Christie ? Faccio solo dei disegni su un foglio, niente di più, non posso neanche disegnare ciò che voglio. ''Beh, non proprio, sogno di diventare una Mangaka, a quel punto potrei dire che la tua vita è noiosa.'' ''Una cosa?'' mi chiede con occhi straniti, un punto in meno per il fighetto. ''Una disegnatrice di manga'' ''Ma non disegni fumetti? Che differenza c'è?'' Con questa domanda ho una voglia frenetica di tirargli un piatto in faccia, ma devo ricordarmi che sono sua ospite ''senti, lascia perdere se continui rischi di farti molto male e alla fine andrai tu dalla D'urso'' Nolan inizia di nuovo a ridere ''sei davvero buffa lo sai?'' Buffa non è proprio una delle cose che una donna ama apparire davanti a un ragazzo, ma almeno è qualcosa. 

''Cosa dovevi fare di così urgente?'' ''Mandare una mail a una mia cliente, purtroppo sta lottando per riavere suo figlio, gliel'hanno portato via per colpa di suo marito, è un uomo molto potente e ha fatto di tutto per avere l'affidamento che non gli spettava'' Dice abbassando lo sguardo, sembra tenerci molto alle cause che affronta, un po' posso capirlo, io mi metto a piangere ogni volta che muore qualcuno in qualche anime e addirittura quando disegno scene simili in Corto Maltese. ''Mi spiace per lei'' dico a bassa voce, lui alza la testa e mi sorride teneramente, poi va verso il frigo e prende una bottiglia di vino e due bicchieri. ''No, ti ringrazio, ma a me non piace il vino!'' dico prima che inizi a versarlo nei bicchieri, lui si blocca ''scusami, non te l'ho neanche chiesto, allora gradisci qualcos'altro? Infondo te lo devo, anzi se vuoi vado in vasca e mi affogo!'' Cavolo allora ha sentito! Divento tutta rossa, mi metto una mano tra i capelli e gli chiedo scusa ''tranquilla, me lo meritavo, stavo solo scherzando'' è davvero molto dolce, è da un po' di tempo che non ho un ragazzo, non sono mai stata brava a trovare quello giusto, ma lui mi pare un tipo apposto, mi piacciono le persone come lui. Ma perché sto pensando una cosa del genere? Infondo mi ha portata a casa sua solo per togliersi il senso di colpa di avermi buttato tutta l'acqua fangosa addosso. ''Che ne dici di uscire Sabato? Ti porto a bere una birra visto che il vino non ti piace! Ti piace la birra?'' Mi sveglio dai miei pensieri e confusa dico ''Si.. Si certo mi piace la birra, accetto volentieri!'' Ma, mi ha davvero chiesto di uscire? 

Prende le chiavi della macchina e ci dirigiamo verso di essa, si è dolcemente offerto di riportarmi a casa visto che fuori piove ancora molto. Scendo di corsa appena arriviamo davanti al mio appartamento, per evitare il momento imbarazzante del ''come diavolo lo saluto?'' Ci salutiamo con un cenno della mano. Guardo la sua macchina che si allontana. Cavolo non mi è mai piaciuta così tanto la pioggia. 

  
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