Fanfic su artisti musicali > Miley Cyrus
Segui la storia  |      
Autore: xLouthinlips    07/10/2013    1 recensioni
"Penso che se non gli avessi offerto un passaggio,almeno ora sarei a casa ,nel mio letto caldo,ma no,volevo comportarmi bene per una volta,e questo è il risultato,ma che merda,fissavo il soffitto,non riuscivo proprio a dormire,avevo paura, e io di cose spaventose ne avevo passate,indossavo ancora la giacca di Justin,aveva un odore strano,un odore tra erba e thè alla pesca,combinazione perfetta.
Fanculo le pecorelle,fanculo tutto,io proprio non ci riuscivo a dormire,mi guardo intorno,la stanza buia,un brivido lungo la colonna vertebrale ,l'ansia mi stava mangiando viva,mi sollevo di scatto e apro la
porta della mia stanza,la chiudo e appoggio la schiena su di essa,respiro,cavolo,mi sentivo proprio cretina,frugo in tasca e trovo le chiavi della camera di Justin,le infilo nella serratura ed entro,chiudo
lentamente la porta,non voglio che si svegli,cerco di non ridere visto che è davvero buffo quando dorme,mi avvicino lentamente,poggiando un ginocchio per volta sul letto morbido,gattonando verso di lui,non riusciva a dormire,lo capisco dal fatto che non c'è una parte del letto fredda,si è agitato tanto,mi infilo sotto
Genere: Dark, Drammatico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 1
Justin’s point’s of view:
Le gocce d’acqua che scorrevano dai miei capelli mi incorniciavano il viso,dalla fronte alle labbra carnose,per poi scorrere verso il mento e cadere sul cemento bagnato,l’unica cosa che riuscivo a sentire era la 
dolce melodia che provocava la pioggia,avevo proprio scelto il giorno sbagliato per uscire e ‘divertirmi’ ,l’unica cosa che potevo fare era aspettare il cessare della pioggia , seduto su una panchina con una 
sigaretta tra le dita,le macchine sfrecciavano sull’asfalto,schizzandomi qualche goccetto d’acqua,passano due minuti e la pioggia non  smette,non vuole proprio smettere,così inizio ad incamminarmi ,gettò via la 

sigaretta e infilo le mani in tasca,tenendo la testa bassa,sento un clacson,mi volto di scatto e vedo un sorriso smagliante,incorniciato da labbra rosso fuoco.

:-“Hai scelto proprio la giornata sbagliata per uscire”-.

:-” Oh,guarda bella,se non me l’avessi detto tu non l’avrei mai capito,grazie per l’aiuto,eh”-. faccio fuori uscire una risatina e ricomincio a camminare,a passi lenti.

:-“Dai ,salta su”-.

Non ci penso due volte,meglio lei che le supra inzuppate d’acqua,mi avvio verso il lato del guidatore.

:-“Cosa credi di fare stronzo,questa è la mia auto..pft”-.

Avrei voluto scaraventarla fuori solo per lo ‘stronzo’ ma infondo,aveva ragione,infondo stava per offrirmi un passaggio e mi conveniva essere gentile,alzo gli occhi al cielo e mi avvio verso il lato del passeggero 

,spalancando la portiera e appoggiando la mia schiena sui sedili in pelle,infilo la mia mano in tasca,prendendo una sigaretta e iniziando a fumare con lo sguardo rivolto verso il finestrino.
Sposto lo sguardo verso di lei mentre faccio fuori uscire il fumo spargendolo nell’aria,solleva una mano dal volante e solleva un sopracciglio e con fare ironico mi dice 
: -“Allora,dove la porto?”-.

Mi avvicino a lei espirandole il fumo sulle labbra e sussurrandogli il posto,subito dopo la ragazza cala lo sguardo,imbarazzata e parte,tenendo lo sguardo fisso sulla strada mentre io mi ricompongo ,non si 

poteva negare che non fosse carina,magari avevo qualche possibilità ,anche se non vado matto per le ragazze dai capelli rasati,su di lei,stavano bene,aveva un ossatura piccola,era una bambolina,mi dava 

l’impressione di dover essere difesa,eppure era lei che mi aveva offerto un passaggio,era lei che guidava,diciamo che mi sentivo inferiore,molto.
Faccio un ultimo tiro e getto quel che rimane della sigaretta dal finestrino,con la coda dell’occhio la guardo
:-“Justin”-.

Mantiene lo sguardo fisso sulla strada e dice con voce calda
:-“Miley”-.

:-“Allora Miley,c’è l’hai il ragazzo?”-.

:-“Senti stronzo,nemmeno ti conosco,non provarci”-.

:-“Però mi hai offerto un passaggio”. inarco un sopracciglio :-“o sbaglio?”-.

Inizia a gesticolare,è nervosa,per la prima volta da quando siamo partiti solleva lo sguardo dalla strada e mi guarda negli occhi.
:-“La buona azione di oggi,insomma,mio,ma che cazzo,non lamentarti,cioè,ti sto offrendo,senti lascia stare t..”-:

L’auto frena all’improvviso e il suo discorso confuso viene interrotto da un rumore,decido di uscire,lei mi segue.

:-“fantastico,una ruota bucata, e ora?”-. appoggia le mani sui fianchi,distribuendo il peso su una gamba,poggio la schiena all’auto ,infilando le mani in tasca e fissando il cielo notturno,comincio a ridere,era tutto 

così strano.

:-“Che ridi?”-.

:-“Mi sa che oggi non è neanche la tua di giornata eh ?”.

Cade un silenzio su di noi,comincia a buttare aria fresca ,lei appoggia le mani su entrambe le sue spalle,così facendomi capire che ha freddo,non esisto a togliermi la giacca e lanciargliela,mi ringrazia con un 

cenno del capo ,seguito da un sorriso,quella labbra rosse,le guance  ardenti,rosse e calde,le mani livide dal freddo,fece scorrere una mano tra i capelli,sistemandosi il ciuffo ,e mi disse
:-“Allora..ora che facciamo?”-.
:-“Qui vicino c’è un hotel,se vuoi ti pago la stanza e domani chiamo qualcuno per riportarti a casa..”-.
:-“Va bene,grazie”-.
Oh merda,di nuovo quel sorriso,dovrebbe smetterla,cavolo,c’era qualcosa di strano in lei,quel sorriso mi uccideva, e la conoscevo si o no da qualche ora..si mise di canto a me e cominciammo a camminare ,in 

completo silenzio,era imbarazzante,mi si chiudeva lo stomaco,ma per fortuna ,almeno un po di fortuna,raggiungemmo l’hotel .

:-“Salve,vorrei prenotare due stanza per una notte”-.

afferrai le chiavi e fu l’ultima cosa che dissi quella notte,raggiungemmo il corridoio ,dove si trovavano le nostre camere.

:-“Buonanotte autista sfigata “- scoppiai in una risata,mentre infilavo la chiave nella serratura 

:-“Sei uno stronzo,veramente”-. scrollai le spalle ,le lanciai le chiavi della mia stanza

:-“sei hai bisogno..”-.

:-“no,non ho bisogno di nulla,ma chissà,le prendo lo stesso,buonanotte,stronzetto.”-.

fissai il suo sorriso fiero,per poi entrare in camera e sedermi sul letto morbido,sbuffando,perché doveva essere tutto così difficile?perché non sono come tutti gli altri?Perché non posso uscire,corteggiare 

qualcuno senza che succeda qualcosa di grave,perché io..era meglio non avvilirsi con altri problemi,mi tolsi la maglia e mi infilai sotto le coperte,cercando di addormentarvi.

Miley’s point’s of view:

Penso che se non gli avessi offerto un passaggio,almeno ora sarei a casa ,nel mio letto caldo,ma no,volevo comportarmi bene per una volta,e questo è il risultato,ma che merda,fissavo il soffitto,non riuscivo 

proprio a dormire,avevo paura, e io di cose spaventose ne avevo passate,indossavo ancora la giacca di Justin,aveva un odore strano,un odore tra erba e thè alla pesca,combinazione perfetta.
Fanculo le pecorelle,fanculo tutto,io proprio non ci riuscivo a dormire,mi guardo intorno,la stanza buia,un brivido lungo la colonna vertebrale ,l’ansia mi stava mangiando viva,mi sollevo di scatto e apro la 

porta della mia stanza,la chiudo e appoggio la schiena su di essa,respiro,cavolo,mi sentivo proprio cretina,frugo in tasca e trovo le chiavi della camera di Justin,le infilo nella serratura ed entro,chiudo 

lentamente la porta,non voglio che si svegli,cerco di non ridere visto che è davvero buffo quando dorme,mi avvicino lentamente,poggiando un ginocchio per volta sul letto morbido,gattonando verso di lui,non 

riusciva a dormire,lo capisco dal fatto che non c’è una parte del letto fredda,si è agitato tanto,mi infilo sotto le coperte,mi accorgo che è senza maglia,beh,che dire,non male lo stronzo,per quanto potessi 

avvolgermi tra le coperte,sentivo sempre più freddo,mi volto verso di lui,fissando il viso ,era davvero carino,questo non si nega,sento la pelle d’oca,non avevo più le coperte.

:-“Justin!”-. sussurro quasi urlando

spalancò gli occhi e gli poggiai una mano sulle bocca per impedirgli di gridare.

:-“Sei cretina?..cazzo,stavo morendo,avvisami almeno”-.

:-“S-scusa..”-.

Si sporge verso di me,mostrando i pettorali.

:-“hai freddo?..”-. senza che io avessi ancora detto nulla,mi ritrovai tra le sue braccia,e la testa appoggiata sul suo petto,avvampai all’istante,mi diede un bacio umido sulla fronte, e fece scorrere le sue dita sulla 

mia schiena,mi provocò subito dei brividi,sbottai.
:-“J-Justin..”-.
:-“cosa c’è?..cerco di farti rilassare,su,dormi..”-.

Justin’s point’s of view:

La luce che entrava dalla finestra mi accecava gli occhi,era l’ora di alzarsi,feci un respiro profondo,afferrai delicatamente la mano di Miley,posata sul mio petto,era calda,delle dita sottili,pareva così fragile,posai 

i piedi a terra e mi avviai verso il bagno,appoggiai le mani sui lati del lavandino,mi sciacquai la faccia ,lasciando scorrere le goccioline fredde sul viso,e pensare che la notte prima,a bagnarmi,era la pioggia,tornai 

in camera e vidi lei seduta nel bel mezzo del letto,testa appoggiata sulle ginocchia e sguardo ancora sognante.
La fissai mentre continuavo ad asciugarmi il viso

:-“Buongiorno angioletto”-. le dissi.

:-“Non sono un angioletto,diciamo che sono un anima perduta,ecco”-. 

quella ragazza era bella quanto strana,lanciai l’asciugamano sul letto e spostai il mio sguardo su l’orologio da polso.

:-“Vai a metterti qualcosa addosso,sono quasi le 08:00 ,dobbiamo andarcene da qui”-. 

fece un grosso sbadiglio,allargando le braccia,e inarcando la schiena.

:-“va bene,stronzetto,corro”-.

Non nego che quel ‘stronzetto’ stava per stancarmi e se l’avesse ripetuto di nuovo,sarei esploso,ma cosa potevo farci,ormai per lei ero ‘stronzetto’ non Justin.

Decido di aspettarla in corridoio,inizio a far ruotare i pollici e a pensare,ci comportavamo come se ci conoscessimo da tempo,ed era solo una notte,non conoscevo il suo cognome,non conoscevo nulla,so solo 

che si chiama Miley,e che ne ho viste persone belle da morire,ma il sorriso,cavolo,quello era bello da vivere,saresti potuto tenerti in vita con quel dannato sorriso,passano un bel pò di minuti  e decido di entrare 

nella sua camera.

:-“Che succede?”-. stava piangendo,seduta sul letto,quelle mani livide dalle dita sottili le coprivano il viso ,quel sorriso non c’era più,allora si,che saresti potuto morire.

:-“Ora cosa succederà”-. aveva la voce rotta,appoggiò la testa tra le gambe :-” te ne andrai anche tu”-. sollevo di scatto il capo,guardandomi con gli occhi zuppi di rabbia e rancore.

:-“Non capisco,non riesco a capire,perché prima o poi vanno tutti via?Forse sono io che non ci sono più,forse gli altri non mi vedono,mi sento morta,cazzo,perché tutti pensano che sia sbagliata?perché lo 

sono,io non voglio che tu te ne vada,non voglio,non voglio ritrovarmi di nuovo sola,sembra ridicolo,ti conosco da una notte,ma la paura di restare sola,abbandonata,di sentirmi di nuovo male,mi sta 

divorando,ogni giorno che passa,sembra che agli occhi degli altri io diventi sempre più invisibile,sembra che ..non provi più nulla,quella sensazione di vuoto,quella sensazione..mi sta uccidendo,ma il problema 

è che non può farlo,perché io mi sento già morta”-.

Appoggiai le ginocchia per terra,ero di fronte a lei,le afferrai le mani  e con il pollice le asciugai le lacrime e le accarezzai  le guancia 

:-“Non è detto che dovremmo smetterci di sentirci quando ti  accompagnerò a casa,Miley,metti da parte i brutti ricordi,non puoi cancellarli,devi metterli da parte,perché servono,ti rendono una persona 

migliore,ti aiutano a crescere,ti rendono più forte,non si possono dimenticare,non sto qui a dirti cazzate,non posso dirti ’ non dar peso a quello che dice la gente ’ perché anche quelli che ti fanno credere che a 

loro non importa un  emerito cazzo di quello che pensano di loro , mentono,perché,noi,viviamo di questo,non puoi ricevere insulti e il giorno dopo svegliarti,fissare il soffitto, e sorridere,pensando che vada 

tutto bene,ci saranno giorni in cui sarai felice,non farai caso a niente,ci saranno giorni in cui sarai triste, e persino un ‘scema’ ti farà piangere,e poi arriveranno quei giorni in cui ,spalanchi gli occhi ,ti fissi allo 

specchio e non senti proprio nulla,ed è lì,che dovrai iniziare a preoccuparti,siamo umani,tu non sei sbagliata,forse sei semplicemente superiore,inferiore oppure  diversa.”-.

La strinsi forte la mano,d’un tratto era fredda,non disse più nulla.
:-“Forza,ti porto a casa”-.   mi avviai verso l’uscita della camera,silenziosa mi seguì ,non parlammo per tutto il tragitto,prendemmo il primo autobus e ci accomodammo,sembrava di essere ritornati alla sera 

prima.silenziosi e imbarazzati.

La feci sedere sulle mie gambe.

:-“Come ti chiami?”-.

:-“Miley “-. spostò lo sguardo su di me :-“Miley Cyrus”-.

:-“Justin Bieber,ma  tu puoi continuare a chiamarmi stronzetto,se ti va”-. risi.

:-“Scendo qui”-. si alzò di scatto e si diresse verso la porta di uscita,le afferrai il polso .

:-“ti va di uscire domani?non accetto no,passo a prenderti alle 20:00 “-.  avvampò all’improvviso,e si diresse verso l’uscita,appoggiò la schiena alla porta di casa sua,salutandomi con la mano e un sorriso,si,quel 

dannato sorriso,che la notte mi avrebbe impedito di dormire,passai il resto del tempo in autobus con le cuffie nelle orecchie e i brividi per gli accaduti della notte precedente .


Miley’s point’s of view:

La sua giacca avvolgeva ancora la mia corporatura esile,infilai la chiave nella serratura per poi passare per il salotto dove nessuno mi notasse,mia madre non mi notava,mio padre nemmeno,sarei potuta morire 

,gridare,urlare e graffiare i muri,nessuno ci avrebbe fatto caso,ed ecco perché mi sentivo morta,un anima vagante,giravo intorno al tavolo,dove la mia famiglia pranzava,appoggiai le mani sul bordo in marmo e 

guardavo mia madre,i ciuffetti di capelli che le cadevano sugli occhi,le nocche screpolate,il viola che le ricopriva lo sguardo,non l’avevo mai vista così trascurata,all’improvviso una coltellata al cuore,mi fissa,mi 

aveva vista,forse non ero morta,semplicemente aspettavo che qualcuno mi notasse,quando invece dovevo essere io a cogliere l’occasione giusta,le mie riflessioni vennero interrotte da un urlo.
Mi guardai intorno,e in due secondi il salotto era vuoto,forchette per terra,cibo rovesciato,sentivo mia madre gridare al piano di sopra,corro,quasi volando.

:-“Ben,io l’ho vista!”-. disse con voce singhiozzante.

:-“Katy devi smetterla,smettila,perché  non te ne rendi conto?!”-. mio padre lanciava pugni al muro,mia madre inzuppava il pavimento con le lacrime e mia sorella ,nulla,non voleva esserci,non voleva vedere 

tutto quel dolore,io nemmeno,ma ero come pietrificata,non riuscivo a muovermi,era come se dovessi per forza,vedere,non capivo,non capivo nulla.

:-“KATY,SMETTILA,NOSTRA FIGLIA E’ MORTA! NON ESISTE,NON C’è ,PERCHE’ NON TI ENTRA IN QUELLA CAZZO DI TESTA?!”-.


Le mie pupille si dilatarono,tutto l’azzurro mare diventerò nero pece, io ero fredda,impotente,morta.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Miley Cyrus / Vai alla pagina dell'autore: xLouthinlips