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Autore: HellWill    07/10/2013    0 recensioni
"Ci sono momenti in cui ti spezzi. Cambia tutto senza che cambi nulla. Ti svegli la mattina dopo e ti sembra che il mondo sia sottosopra, che la tua immagine non sia quella che si riflette nello specchio, che i sorrisi siano falsi e il cuore batte troppo."
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ci sono momenti in cui ti spezzi. Cambia tutto senza che cambi nulla. Ti svegli la mattina dopo e ti sembra che il mondo sia sottosopra, che la tua immagine non sia quella che si riflette nello specchio, che i sorrisi siano falsi e il cuore batte troppo. Ti sembra che il cibo sia insapore, o così saporito da disgustarti, le note ti sembrano stonate e i rumori ti feriscono l'udito. I colori sono sfalsati, il bianco non ti sembra poi così bianco e il nero è grigio, tutto è grigio, eppure i colori ci sono, anzi sono troppi in confronto a quello che ti senti dentro. Ti stendi a pancia in sotto sul letto e sulla pancia e sotto le costole senti i chiodi, e ti chiedi perché respiri ancora, come fai a respirare ancora. Perché dentro ti sei spezzata. Ci sono momenti in cui ti sei spezzata e ti svegli la mattina dopo ed è cambiato tutto senza che sia cambiato nulla, e ti sembra di impazzire. Il telefono che non squilla o che squilla sempre, la pagina vuota in cui dovresti buttare un po' di creatività a comando per la scuola, o per il lavoro. La vita continua e a te non sembra possibile. C'è un posto vuoto e nessuno se ne accorge, eppure tutti lo sanno, c'erano tutti lì con te, e ora? Ora la vita continua. Sguardi di compassione anche se non c'è compassione, tutti si aspettano che tu continui ad andare avanti, tutto qui, si deve solo andare avanti. Ma come fai ad andare in un negozio e comprare anche solo un paio di mutande, le stesse mutande di sempre, se è tutto cambiato? Ci sono momenti in cui hai dentro così tante macerie che per sentirti in pace dovresti solo visitare le antiche rovine di qualche città abbandonata. Pensare com'erano belle quando c'era tutto ed era tutto al suo posto e guardarle come sono ora, impolverate e ammuffite ed incomplete, con dentro i cadaveri della gente che lì dentro ci abitava. In quel caso ti sentiresti un poco meglio. Capiresti che non sei l'unica a sentirti così. C'è, da qualche parte, una vecchia città in rovina che ti rispecchia completamente. Che era bella, ma poi si è spezzata. Proprio come te.
   
 
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