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Autore: mariisullivan    07/10/2013    12 recensioni
Il Park Hyatt Sydney era uno degli hotel più lussuosi di tutta l'Australia e forse, oseremo dire, di tutto il mondo.
Ed è proprio qui che le vite dei nostri protagonisti s'intrecceranno e s'intersecheranno.
Un'ereditiere, una cantante, un pediatra, una batterista, un commerciante, una veterinaria, un'avvocato, un'ex spacciatore, un addestratore di cani e una maestra d'asilo: cosa succederà nelle vite dei nostri protagonisti? Chi saprà fare le scelte migliori? Chi saprà affrontare le difficoltà senza abbandonare? Chi s'innamorerà prima?
The Rocks, 2000 Sydney, 7 Hickson Road.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Hickson Road.

 

- Chocolate.

 

Il clima di Sydney è piacevolmente temperato tutto l'anno, con più di 340 giorni di sole.
In estate, da Dicembre a Febbraio, la temperatura media massima di Sydney è di circa 26°. In inverno, da Giugno ad Agosto, la temperatura è di circa 16°. Durante la primavera, da Settembre a Novembre, tutto è molto equilibrato, invece durante l'autunno, da Marzo a Maggio, si verifica il maggior numero di precipitazioni.
Quella mattina d'Aprile faceva particolarmente freddo a Sydney: tra pioggia e vento era quasi impossibile uscire e così Liam Payne, proprietario del più lussuoso hotel d'Australia, il Park Hyatt Sydney, ordinò ai suoi dipendenti di mettere in funzione tutti i riscaldamenti.
Quasi tutti i piani dell'hotel erano pieni zeppi: la hall era piena per le persone del check-out; il primo piano era pieno per il centro benessere; il secondo per il casinò; il terzo per la palestra e il quarto per il ristorante e la zona relax; l'unico piano totalmente vuoto, fatta eccezione per i dipendenti, era quello della piscina.
Liam si recò nel suo ufficio, al piano terra, per controllare alcune carte: aveva tantissimi dipendenti ma questo non gli impediva comunque di essere sempre presente e vigilante.
Aveva l'hotel a 5 stelle più famoso di tutta l'Australia, non poteva permettersi passi falsi.
Mentre controllava alcuni archivi sul suo iMac, il cellulare cominciò a vibrare.
Controllò che suo figlio, che dormiva nella culla, non si fosse svegliato e allontanandosi verso la finestra rispose.
«Mi spieghi che fine hai fatto, amico?» urlò una voce dall'altra parte del cellulare.
«Buon pomeriggio anche a te, Louis.» rispose retorico Liam.
«Sei in hotel?»
«Dove vuoi che sia? Nicholas dorme e qui c'è un casino di gente. La pioggia impedisce ai clienti di andare via.»
«Hai check-in e check-out oggi?»
«Solo check-out, i check-in sono domani.» rispose Liam sospirando
«Qualche nuova pollastrella?» domandò scherzoso Louis.
«Sei sempre il solito. Ti aspetto?»
«Dammi 10 minuti e sono da lì.»
«Non portare nessuno dei tuoi cani altrimenti t'ammazzo!» lo avvertì Liam.
«Ma sono così teneri e coccolosi.» Louis cercò di persuaderlo con una voce acuta ma Liam lo ammonì.
«Tu e nessun altro. Fine della storia.»
«Si, mamma!» lo prese in giro Louis.
Liam riattaccò e sorrise sconfitto dalla stupidità del suo migliore amico.
Louis Tomlinson, 26 anni, passione innata per i cani che lo avevano portato a diventare addestratore professionale.
Liam Payne, 25 anni, padre di uno splendido bambino di nome Nicholas di anni 3, un'eredità da portare avanti.
Nicholas aprì gli occhi e fissò il padre: le guance completamente rosse, i capelli biondi arruffati e gli occhi azzurri ancora impasticciati dal sonno.
«Ben svegliato, ometto!» disse Liam prendendolo tra le sue braccia.
Il piccolo poggiò la testa sulla spalla del padre e si beò del calore delle sue braccia.
«Vuoi un po' di latte?» chiese Liam; Nicholas annuì lievemente.
Si avvicinò alla scrivania e chiamò Alexandra, la receptionist su cui poteva fare affidamento per qualsiasi cosa.
La giovane donna fu lì in men che non si dica, non solo perchè Liam era il suo capo ma anche perchè ne era profondamente innamorata.
Senza ombra di dubbio, era una delle donne più belle ed intelligenti che Liam avesse mai conosciuto ma non la convinceva e lui era un inguaribile romantico: credeva nel colpo di fulmine e, a malincuore, con Alexandra non c'era mai stato.
«Mi cercavi?» Alexandra era l'unica dei dipendenti che dava del tu a Liam, per i tanti anni di conoscenza e per la confidenza e la fiducia ormai creatasi ma mai davanti agli altri.
Se c'erano lei e Liam soltanto, c'era il tu, se c'erano altre persone il lei.
«Potresti portarmi un biberon di latte per Nicholas se non ti dispiace?» chiese Liam cortese.
Alexandra sorrise ed annuì «Arrivo subito.»
Liam la guardò uscire fuori e mentre la porta andava per chiudersi qualcuno la aprì all'istante.
«Primo: non so perchè tu non sposi quella donna.» sentenziò di botto Louis «Secondo: fuori sta letteralmente diluviando e se non smette di piovere, ahimè, dovrò dormire con te e il mio bel Nick!» concluse il bruno afferrando Nicholas tra le sue braccia e facendolo volare.
Il piccolo rise di gusto e non appena Louis lo portò al petto Nicholas lo abbracciò forte. «Zio Louis, zio Louis!» disse abbracciandolo ancora con più foga.
«Dillo che ti sono mancato!»
«Vi siete visti ieri.» gli ricordò retorico Liam.
«Non rovinarci i momenti Mr. perfettino. Lasciaci soli per un po'.» scherzò Louis con fare teatrale facendo ridere, ancora, il bambino.
«Stai cominciando a mangiare di più vedo. Vero ometto?»
Louis poggiò il piccolo per terra che corse dietro la scrivania del padre andando a posizionarsi sulla poltrona.
«Conosce già il suo posto.» dissero all'unisono Louis e Liam ridacchiando.
Alexandra bussò alla porta e porse il biberon di latte a Liam salutando poi Louis.
«Sempre più bella, vero bionda?» ammiccò Louis ottenendo però come risposta uno sbuffo e una porta chiusa.
«Ha occhi solo per te. Non ci posso fare niente!»
«Smettila!» lo ammonì Liam.
«Davvero amico, io non capisco!»
«Che novità!» scherzò Liam sedendosi sulla poltrona e dando a Nicholas il biberon. Louis lo imitò sedendosi di fronte.
«E' bella, e questo lo ammetti anche tu, è intelligente, ti vuole bene, accetterebbe il fatto che hai già un bambino. Amico mio, sei tu che ti complichi la vita!»
«Sai che non si tratta di questo.» rispose il biondo.
«E di cosa?»
Liam prese un sospiro profondo. «Ne abbiamo parlato centinaia di volte. Non mi attrae in quel senso! Sai cosa ne penso io dell'amore e tutto il resto, inutile continuare a sperare che io e lei possiamo mai stare insieme!»
«Mi arrendo!» sentenziò Louis alzandosi e avviandosi verso la porta.
«Sarebbe la volta buona. Dove stai andando?»
«In giro per l'hotel. Nick vieni con me?»
Il piccolo non guardò neanche il padre e subito scese giù per correre dallo zio.
«E' assurdo, quando ci sei tu mio figlio neanche mi considera.» disse Liam con finta aria sorpresa.
«Mi ama, perdonalo. A dopo!»
«A dopo!» salutò Liam. «Ah! Quasi dimenticavo: smettila di chiamarlo Nick.»
Louis gli mandò un bacio volante e chiuse la porta alle sue spalle lasciando Liam solo nell'ufficio insieme alle sue carte.
Mentre camminava per l'hotel tutti lo salutavano cordialmente: lui e Liam erano amici d'infanzia e per quanto conoscesse quel posto poteva anche essere un secondo proprietario.
«Credi che tuo padre troverà mai una donna?» chiese a Nicholas.
Il biondino scrollò le spalle non sapendo cosa volesse dire lo zio.
«E tuo zio? Insomma, la troverò una donna prima o poi vero?» disse abbassandosi e portandosi allo stesso livello di Nicholas che, ancora una volta, scrollò le spalle.
«Hai ragione, non pensiamoci.» rispose ancora Louis alzandosi e continuando a camminare.
«Hey ometto, ti va una cioccolata?»




 

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Sullivan's space.



 

Ed eccomi qua, mariisullivan, con una nuova e, spero, travolgente storia.
Non vi nascondo che sono molto ansiosa nel sapere il vostro responso.
Questa storia nasce così, per caso, ammirando la magnificenza di Sydney.
In questo primo capitolo vediamo soltanto 4 (compreso Nicholas) dei tanti personaggi che ne faranno parte ma vi prometto che sarò chiara in ogni momento e qualunque dubbio e/o perplessità voi abbiate non esitate a chiedere spiegazioni.
Nei prossimi capitoli ci saranno anche altri personaggi e tutto sarà sempre più intrigante o almeno si spera ;)
Se vi andrebbe di lasciare un piccolo commentino a me farà davvero piacere e vi risponderò il prima possibile.
Grazie ancora per aver letto il mio primo capitolo :*

NB: Per chi non ne fosse a conoscenza ho già scritto altre storie:
2 One shot: Best Thing I Never Had e Goal, che tra l'altro sono entrambe nelle più famose del sito, grazie a voi;
e 2 FanFiction: Life's So Incredible che è stata la mia prima storia in assoluto e quindi più da principiante e No Rules We're In California la mia ultima storia nonché mio orgoglio, davvero.
PS: ci tengo a ringraziare ancora tante chi ha recensito/sponsorizzato/letto le mie storie e ringraziarvi per essere ancora qua.
Grazie mille!! C'è un bel posto nel paradiso anche per voi!



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ℳarìì Sullìvan

   
 
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