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Autore: LoveEverlack    07/10/2013    6 recensioni
NON CI SONO SHADOWHUNTER, SOLO PERSONE CHE VIVONO VITE NORMALI.
Clary si è appena trasferita dal cugino Magnus e iniziando a frequentare la nuova scuola scoprirà l'amore, persone del suo passato e suo padre, di cui sua madre non ha mai parlato entrerà nella sua vita con il fratello.
[.....]
-Mi chiamo Clarissa Fray, ho sedici anni, mi sono trasferita qui con mia madre e viviamo da mio cugino finchè non troviamo un appartamento-
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Clarissa, Jace Lightwood, Magnus Bane, Simon Lewis, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scrivo qui le note d'autore così da lasciarvi il capitolo senza interruzzioni.
Grazie.
Grazie perchè ho avuto 32 recensioni in 6 capitoli. Grazie per i 15 preferiti, i 6 ricordati e i 41 seguiti, per una scrittrice come me questa è la cosa più bella in assoluto.
Grazie anche a Miss Black per il banner.



se io potessi                                                               If I could
baby ti darei tutta la mia vita                                          Baby I'd give you my world
e io                                                                              Open up
non aspetterei nient'altro che te                                      Everything's waiting for you
 
                                                    [Go your Own Way]

Clary era seduta su una delle sedie del tavolo della cucina a mangiare a finire la sua tazza di caffè, quella mattina Isabelle si era presentata in camera sua per organizzare il tutto e ora seduta con lei dopo aver mangiato qualcosa per pranzo, guardava intorno cercando di vedere come Magnus aveva fatto arredare il tutto per la festa, ma non riusciva a vedere nulla siccome gli addetti ai lavori avevano ricevuto l’ordine di chiudere la porta e mettere un telo davanti alle imposte.
Isabelle sbuffò sedendosi nuovamente sulla sedia.
-Perché mai tuo cugino ha nascosto tutto? Ero così curiosa di vedere l’anteprima- Presidente miao miagolò verso Isabelle che gli sorrise accarezzando il muso.
-Direi che è molto riservato quando si tratta delle sue feste-
-Riservato è dir poco… non riesco nemmeno a vedere il colore delle tovaglie- Isabelle sbuffò poggiando la testa su una mano e passando a osservare l’arredamento che Magnus aveva adoperato. Mentre lavava la tazza Clary la guardava, notando in lei una ragazza diversa, più bambina che osservava curiosa e meravigliata quella casa.
-A proposito Jace e Alec quando vengono?- Isabelle distolse l’attenzione dal mobile per dedicarlo a lei.
-Alec non verrà… e Jace arriverà poco prima della festa- Clary si girò sorpresa verso Isabelle che con lo sguardo basso disegnava ghirigori sul tavolo cercando di non alzare il viso. Clary sperava di non aver combinato nulla che avesse fatto decidere ad Alec di non venire. Lui faceva parte della classe del cugino ed era uno dei primi invitati, non voleva che per l’antipatia che Alec provava nei suoi confronti non si godesse la serata.
-Non è colpa tua, diciamo che in questo periodo Alec non sopporta la vista di Magnus, diciamo che il suo andirivieni con i ragazzi è un po’ stressante- Clary alzò la testa vedendo Isabelle che le sorrideva, non si era accorta di aver parlato ad alta voce. Chairman Meaw stava attento ai loro discorsi, nonostante non capisse molto, acciambellato vicino la sua ciotola.
-Magnus- Isabelle annuì.
-Insomma quei due stanno nella stessa classe e non sono capaci di combinare nulla. Insomma tu Clary saresti molto più rapida con Jace- Clary annuì prima di diventare rossa e rialzare nuovamente il volto accorgendosi della seconda frase che Isabelle aveva detto. 
Ma quello non era il momento per pensarci, prese il telefono e andò in camera sua, chiamando Magnus.

-Pronto?- Clary sorrise nel sentire la voce del cugino tutta squillante.
-Magnus devi andare immediatamente a casa Lightwood e convincere Alec a venire alla festa- Magnus sospirò vicino al telefono, Clary sentiva le macchine sfrecciargli intorno e il rumore dei bambini, in un sottofondo ovattato. Aspettò che il cugino parlasse.
-Clary non posso- Clary rialzò il viso.
-Come non posso? Sai perché Alexander non vuole venire alla festa? Per te. A te piace lui ma lui non lo sa, ti crede un’ape che scorrazza tra i fiori. Io ti conosco meglio di chiunque altro Magnus e so che non è così, insomma pensa un attimo a lui: a quanto ho capito conosce Jace dall’infanzia ma non può stare con lui, poi arrivi tu e ha un briciolo di speranza ma tu NIENTE- sentì il silenzio dall’altra parte della cornetta, Magnus si era rabbuiato e lei lo aveva trattato da schifo. Si maledì mentalmente per quello che aveva fatto verso il cugino e per non essere stata molto gentile con lui al momento, lei e il cugino non avevano mai urlato tra loro.
-Ti voglio bene Clary- Magnus lo disse e bassa voce e la ragazza trattenne il fiato.
-Magnus non fare qualche pazzia, non volevo dirti quello- Magnus rise.
-Clary non mi sto per suicidare, voglio solo seguendo il tuo consiglio- Clary mise una mano sul cuore sollevata, aveva pensato subito al peggio. Sorrise verso il telefono come se Magnus avesse potuto vederla.
-Ti voglio bene Magnus- riagganciò.

-Hey. Scusa mi sono fregata dei biscotti- guardò Isabelle che stava mangiucchiando dei biscotti al cioccolato per passare il tempo, dopo che Clary se ne era andata era rimasta lì da sola e annoiata aveva preso la prima cosa che le fosse capitata a tiro.
-Non preoccuparti, allora cosa vuoi che facciamo-
-Manicure, pedicure e una maschera per il viso. Sono le due quindi si faranno circa le cinque e a quel punto ci prepareremo per la festa- la afferrò per un braccio e la trascinò in camera sorridente, aveva già in mano le borse con tutto l’occorrente che facevano rumore quando erano sbatacchiate tra loro.

Magnus si trovava davanti l’istituto, alla sua destra a qualche passo c’era la casa dei Lightwood, calciò dei sassi facendosi venire il coraggio di entrare a parlare con il ragazzo. Dietro a se c’era la strada dove un mucchio di macchine sfrecciavano, causando il classico traffico di quell’ora. Faceva ancora in tempo a tornare indietro, eppure le sue gambe non si decidevano a muovere un passo per tornare, si diresse verso la casa sperando di trovare ad aprirgli il piccolo Maxwell o la mamma Maryse con cui sarebbe stato più facile chiedere di Alec.
Bussò al campanello sentendo un rumore di passì affrettati, ad aprirgli fu lo stesso Alec.
-Magnus- il ragazzo restò sorpreso dal modo in cui Alec aveva detto il nome, non aveva voglia di vederlo.
-Alec, mi hanno detto che non saresti venuto alla festa. Posso sapere perché?-
-Nessun motivo, non mi andava- Magnus annuì ancora fermo sulla porta che Alec stava attento a tenere chiusa.
-Posso entrare?- Alec annuì facendosi da parte e permettendogli di entrare. Magnus osservò l’interno curioso, le pareti scure e i mobili di nero laccato o in bianco. All’entrata c’era un piccolo tavolino con un telefono sopra e dall’altro lato un vaso con dei fiori perfettamente sbocciati che salivano verso l’altro e cadevano curvandosi.
-Allora?- Magnus ritornò in se sorridendo al ragazzo.
-Volevo sapere se era colpa mia il motivo per cui non venivi- finse, Alec restò sorpreso e balbettò.
-No… non centri tu- Magnus sorrise nuovamente verso quel ragazzo che era diventato rosso e aveva girato il volto da un'altra parte.
-Bene, perché si dia il caso che tu sia sempre stato calcolato tra gli invitati, anche prima quindi mi dispiacerebbe che non venissi- Alec si girò verso di lui mordendosi l’interno del labbro, non doveva farsi abbindolare e non era il momento per pensare a Magnus.
-Non credo… ma grazie- Magnus gli prese la mano.
-Spero in un sì- Magnus ritrasse la mano quando sentirono alcuni rumori di una macchinina che sfrecciava verso di loro e un bambino correre nella loro direzione saltellando mentre muoveva il telecomando come fosse un vero manubrio.
Si fermò e sorrise quando vide Magnus si avvicinò tendendogli la mano.
-Ciao io sono Max- Magnus allungò la mano verso di lui.
-Ciao Max io sono Magnus, un compagno di classe di Alec-
-Ah si tu sei quello che organizza le feste. Nella mia scuola sei un mito, tutti vorrebbero venire alle tue feste- Magnus sorrise prendendo un foglio di carta e dandolo al bambino che lo guardava ammirato.
-Allora chiamami se vorrai una festa di compleanno spettacolare, se perdi il numero chiedilo a Izzy o Alec credo lo abbiano- il bambino annuì sorridente e guardando quel pezzo di carta come se fosse un tesoro. 
Lo rimise subito in tasca per paura di non perderlo e annuì.
-Grazie Magnus, è stato un piacere conoscerti. Poi mi farò raccontare da Alec della festa di stasera- 
-Ecco vedi…- Magnus si mise davanti ad Alec.
-Sono sicuro che ne rimarrai sorpreso, ora è meglio che vada. Ciao a tutti-

Alle cinque scoccate Isabelle e Clary presero possesso di due bagni, dopo una doccia e aver lavato i capelli, Clary indossò una vestaglia aspettando che arrivasse anche Isabelle.
Alle sei le ragazze iniziarono a vestirsi e a pettinare i loro capelli, Isabelle aveva sistemato Clary sulla toilette e aveva iniziato a farle lo chignon che aveva le fatto in negozio, solo che ci mise più impegno e li tenne legati con delle spille, mentre lei li aveva legati in una coda alta e stretta.
Alle sette era ora del trucco, avevano mezz’ora ciascuna. Isabelle si fece un trucco più marcato sugli occhi e fece a Clary uno sfumato con il nero e l’argento, per rimanere in tema con gli accessori, alle otto erano pronte per la festa e dovevano solo indossare i gioielli, Clary prese l’anello dalla scatolina.
-Quello è l’anello?- Clary annuì.
-Credo fosse di mio padre- poi sentirono bussare e videro Jace sulla porta che chiedeva se erano pronte.




 
  
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