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Autore: Beatrix82    02/04/2008    2 recensioni
Cosa è successo tra la partenza di Goku con Shenron e l'ultimo torneo di arti marziali tra Goku Jr e Vegeta Jr? Perchè le due famiglie non si sono unite come molti si aspettavano? In questa fanfiction sarà proprio Pan a raccontarcelo...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Pan, Trunks
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 3 - Sangue al cuore

 

 

Pan si concesse una breve pausa, per sorseggiare con gusto il tè che le era stato appena servito.

"E così" esordì Bikini. "Lei ed il mio bisnonno dormivate insieme...".

Pan sollevò gli occhi, sorridendo.

"Sì, ma non è come può pensare" precisò. "Io e Trunks dormivamo spesso nello stesso letto come possono fare fratello e sorella".

"Ma voi non eravate fratello e sorella".

"Lo so, ma in quel periodo per me era come se lo fosse... Mi è stato molto vicino e mi ha aiutato a superare un brutto momento" soggiunse Pan.

"Dormendo insieme a lei quando era triste?".

"Oh, non solo!" rise Pan. "Cercava di trascorrere molto tempo con me, sapeva che insieme a lui riuscivo a riacquistare il buonumore".

"E con un ragazzo così gentile e premuroso mi vuol dire che non poteva innamorarsi di lui?" insisté ancora Bikini con sguardo malizioso.

"Le ripeto che non avevo mai pensato a Trunks da quel punto di vista...almeno fino a...".

"Fino a...?".

"Beh... La cosa avvenne in modo del tutto casuale ed inaspettato..." cominciò Pan reimmergendosi nel passato. "Ricordo quel giorno come fosse ora...".

 

Finalmente la campanella suonò tra le mura del liceo Orange. A Pan sembrava che quella noiosa mattinata di scuola non si decidesse mai a finire.

Ripose le sue cose nello zainetto e si avviò verso l'uscita, dove una splendida giornata di sole la stava aspettando.

"Ehi Pan" esclamò una sua compagna al suo fianco. "Là ci deve essere qualcuno che ti sta aspettando" le fece notare indicando un uomo elegante e distinto che, fuori dal cancello della scuola, stava guardando nella loro direzione.

Pan sorrise per la piacevole sorpresa.

"Sì" rispose entusiasta. "E' Trunks!".

"Trunks?" le chiese un'altra amica. "E chi sarebbe, tuo zio forse?".

"No, è un amico" precisò Pan mentre, salutando con un gesto le compagne, si precipitava a corsa verso il ragazzo.

"Trunks!" esclamò eccitata. "Allora sei venuto davvero!".

"Certo" rispose lui sorridendo. "Ti avevo promesso che sarei venuto a prenderti a scuola per pranzare insieme, ti ricordi? E una promessa è una promessa".

"Ma non dovresti essere a lavoro?".

"Mi sono preso due ore di libertà... Quindi approfittiamone!".

Pan annuì, sorridendo.

 

Il parco era stato la scelta più adatta per un tranquillo pic-nic in quella meravigliosa giornata. Avevano scelto una tranquilla panchina all'ombra di un pino e vi si erano seduti distribuendosi i panini del pranzo che Trunks aveva appena acquistato.

"Mmh...buono!" commentò Pan assaggiando il suo tramezzino.

"Vedo che sei affamata" osservò Trunks guardandola con divertimento.

"Già, dopo ore di noia totale sui banchi di scuola...".

"Anche se questi panini non saranno mai al livello delle specialità che ti prepara tua nonna Chichi!".

Pan finì di masticare il boccone, annuendo.

"Però è buona la compagnia" osservò sorridendo. "Sono contenta che sei venuto, oggi".

"Trunks le sorrise teneramente, felice nel vedere come anche le piccole cose ed i ritagli di tempo che trascorrevano insieme riuscivano ad entusiasmarla.

"Come va adesso, Pan?" le chiese dopo qualche attimo.

"Meglio...sto meglio, ora".

"E a casa, come vanno le cose?".

"Se ne sono fatti una ragione, come me del resto. Sono ormai tre settimane che il nonno non c'è più e a questo punto si sono resi conto che forse, questa volta, non tornerà mai".

"Lo so, è dura da credere. Ma bisogna reagire".

"Infatti. Ma io non ci sarei mai riuscita senza di te" disse Pan, guardandolo con una tale luce negli occhi che Trunks non avrebbe potuto aspettarsi un modo migliore per esprimergli la sua gratitudine.

"Ma guarda" riprese Trunks in tono scherzoso. "Per una volta sento da te un apprezzamento nei miei confronti!".

Pan scoppiò a ridere allegramente.

"Beh, non farci troppo l'abitudine, eh!" esclamò. "Non sentirai queste cose tanto spesso!".

"Ok, cercherò di farmelo bastare!".

In quel momento stavano solo scherzando, perchè entrambi sapevano benissimo quanto fossero forti la stima e la riconoscenza che provavano l'uno per l'altra, e che riuscivano ad esprimersi anche senza parole. Anzi, bastava uno sguardo.

"Allora" riprese Trunks cambiando discorso. "Tutto bene a scuola?".

Pan lo guardò indecisa.

"Non è che c'è la domanda di riserva?".

Trunks sorrise maliziosamente.

"Non tanto, a quanto pare, vero?".

"Ecco, negli ultimi tempi non è che i miei voti siano molto alti...".

"E Gohan cosa dice?" chiese Trunks con curiosità.

"Dice che potri fare di più...che non mi impegno abbastanza...ma non è colpa mia se negli ultimi tempi sono successe così tante cose che mi hanno distratto dallo studio".

"Vedrai che piano piano tutto tornerà normale" la rassicurò lui.

"Speriamo... Anche stamattina però ci hanno assegnato un compito particolare che non ho proprio idea su come svolgere...".

"Di che si tratta?".

"Dobbiamo fare una ricerca su come si vive in un ambiente di lavoro. E io non so davvero da dove cominciare!".

Trunks ci pensò un attimo, poi sembrò essere illuminato da un'idea.

"Perchè non vieni con me alla Capsule Corporation, dopo?" propose.

"Alla Capsule Corporation...? Dici sul serio?".

"Certo! Così potresti svolgere la tua ricerca visitando un vero e proprio luogo di lavoro. Che ne dici?".

Pan non credeva alle sue orecchie: Trunks l'avrebbe portata a lavoro con lui!

"Ok!" rispose alla fine convinta. "M sei sicuro che potrò andare in giro per l'azienda a mio piacimento?".

Trunks sorrise, posandole una mano sulla spalla.

"Sono o non sono il presidente?".

 

I corridoi della Capsule Corporation brulicavano di gente, dipendenti, impiegati che correvano da un ufficio ad un altro con rapidità, mentre i telefoni squillavano continuamente sopra le scrivanie delle centraliniste.

Pan non aveva mai visto tanta attività ed efficienza, e si aggirava affascinata tra i vari settori dell'enorme edificio annotando nei suoi appunti ogni cosa che potesse servire alla sua ricerca.

Per fortuna Trunks aveva informato tutti i dipendenti della sua presenza, altrimenti qualcuno avrebbe certamente spedito fuori a calci una piccola intrusa che si aggirava furtivamente nell'azienda.

Il pomeriggio era ormai agli sgoccioli, e Pan era convinta che le informazioni raccolte potevano benissimo bastare. Non le restava che avviarsi verso l'ufficio di Trunks, per comunicargli che aveva finito e per ringraziarlo ancora una volta dell'opportunità che le aveva dato.

L'ascensore era occupato, per cui decise di raggiungere l'ultimo piano con le scale. Ma si fermò prima dell'ultimo pianerottolo, dietro l'angolo, udendo le voci di due impiegate che, uscendo dall'ascensore, stavano parlando del loro capo.

"Certo che Mr Brief è veramente uno schianto!" esclamò una delle due.

"Te l'avevo detto... Tu sei nuova ma se non lo sai qui dentro siamo tutte pazze di lui" la informò l'altra.

Pan cercò di nascondersi in modo da ascoltare, senza farsi scoprire, quella conversazione alquanto confidenziale su Trunks.

"Certo che se credevo che il presidente della Capsule Corporation fosse così giovane e sexy, mi facevo assumere prima!".

Le due ragazze scoppiarono a ridere.

"Non sai quanto mi piacerebbe uscire qualche volta con lui!" riprese la nuova impiegata, sognate.

"Potrebbe benissimo capitarti! E' capitato spesso che il presidente esca con qualcuna di noi".

"Davvero?".

"Certo! Proprio l'altra sera è uscito con Cindy dell'ufficio 4!".

"Non ci credo! E dopo cena cosa è successo?".

"Non l'ho saputo con precisione, ma basta un pò d'immaginazione...".

"Vuoi dire che...".

"E' logico! Anche il presidente è sensibile al fascino di una bella donna!".

Le due due risero ancora maliziosamente, mentre Pan, che solo ora si era accorta di aver trattenuto il fiato per un bel pò, deglutì con fatica, come se avesse un blocco tra la gola e lo stomaco.

"Immagino però che non sia così facile conquistarlo...".

"In effetti no, ma basta un pò di sensualità e di astuzia femminile...e vedrai che gli strapperai una cena anche tu...ed il dopo cena, naturalmente!".

Pan sentì un brivdo attraversarla completamente, ma rimase immobile.

"Adesso devo entrare nel suo ufficio a fargli firmare delle carte... Puoi darmi qualche consiglio?" chiese con entusiasmo la dipendente più giovane.

"Tu fatti vedere sveglia ed efficiente...e poi...questo" disse mentre invitava la collega a sganciarsi i primi due bottoni della camicetta, per mettere in maggior evidenza lo scollo.

Pan si affacciò appena per vedere la scena, ritraendosi con disgusto.

"Vai ora, e buona fortuna!" la salutò la maestra di seduzione.

"Ok, grazie! Vedrai che Mr Brief sarà mio!" esclamò l'altra avviandosi alla porta dell'ufficio di Trunks e, dopo una rapida sistemata ai capelli ed un'aggiunta di lucidalabbra, bussò.

"Avanti" le ordinò Trunks al di là della porta.

La donna entrò, salutando il presidente e accostandosi la porta alle spalle.

Pan cercò di ripetersi che non erano affari suoi, che non doveva interessarle nulla di quello che faceva Trunks, ma non potè resistere alla tentazione di avvicinarsi alla porta e di osservare ciò che avveniva all'interno attraverso lo spiraglio che rimaneva.

L'impiegata si era avvicinata alla scrivania di Trunks, tutta sorrisi e moine.

"Le ho portato questi documenti da firmare, presidente".

"Ah, grazie Betty. A proposito, mi hanno detto che sta imparando molto velocemente... Devo farle i miei complimenti" la elogiò Trunks.

La ragazza sembrò cadere a terra per la felicità.

"Oh, la ringrazio, presidente, ma è tutto merito suo se trovo passione per il mio lavoro...".

Trunks non rispose, limitandosi a sorriderle.

"Può farmi vedere di che documenti si tratta?" chiese poi.

"Subito, presidente. Allora, questo è il contratto di...".

L'impiegata cominciò ad illustrargli il contenuto delle carte che gli aveva consegnato, abbassandosi con naturalezza verso la scrivania e mettendo così in bella mostra la scollatura davanti al viso di Trunks.

Vedrai che Mr Brief sarà mio.

Pan sentì le guancie prenderle fuoco e provò una intensa fitta allo stomaco. Dentro di lei si stavano intersecando una miriade di emozioni contrapposte a cui non sapeva dare un senso.

Forse, l'idea che Trunks venisse conquistato da una di quelle galline delle segretarie le faceva ribollire il sangue. E conquistarlo voleva dire portarlo via...via da lei...anche lui...

No, non potevano farlo. Trunks non era loro...Trunks era suo...era suo perchè lei aveva bisogno di lui...non potevano strapparglielo in quel modo...lei lo voleva per se...i suoi occhi...il suo bel viso...le sue mani...il suo corpo...adesso fissati da quella ragazza che lo stava mangiando con gli occhi e che sperava di fare lo stesso effetto su di lui...

 Vedrai che Mr Brief sarà mio.

Corse lontano da quella porta e, trovata la prima finestra disponibile, volò via a gran velocità.

 

        Continua...

 

  
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