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Autore: ILoveMrHazza    07/10/2013    11 recensioni
A volte mi chiedo come sia possibile aver paura. Eppure è così, sulla Terra ogni essere vivente ha paura. C’è chi ha paura degli insetti, chi di semplici e innocue farfalle, chi di morire, chi di soffrire, chi di perdere le persone care e poi c’è lei, quella più grande di tutte, la paura di amare. Ogni essere vivente è in grado di amare ma allo stesso tempo ha paura dell’amore. In realtà non è l’amore a far paura ma tutto quello che c’è dietro: paura di non essere abbastanza, di non sentirsi pronti, di non essere in grado ma soprattutto paura che tutto finisca.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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E poi....



Non ne potevo più di letture e cartelle. Ero stanca e non vedevo l’ora di tornare a casa. La gente continuava a camminarmi intorno e a fermarmi per qualche domanda, spesso inutile, a cui ero costretta a rispondere nel miglior modo possibile.
“Dottoressa Irwin!” Lexy, la nuova specializzanda, attirò la mia attenzione. “Il dottor Horan la sta aspettando nel suo ufficio.”
Sorrisi, poggiai le cartelle sul bancone, dopo averle firmate, e mi incamminai lungo il corridoio che conduceva alla porta del mio ufficio.
Adoravo sentire quella frase. Come ogni pomeriggio, Cory mi faceva chiamare alla fine del turno e questo voleva dire che era arrivato il momento di tornare a casa.
Entrai in ufficio e, quasi come di routine, lo trovai sdraiato sul divanetto con le mani dietro la testa, intento a fischiettare e ad osservare il soffitto. Tolsi il camice e mi sedetti sulla poltrona.
“Finalmente!” sospirai. “Questa giornata è stata tremenda!”
“attenta dottoressa.” Ridacchiò. “i tuoi pazienti potrebbero ribellarsi se sapessero”
“smettila idiota!” lo richiamai. “sono stanca, tutto qui.”
“come sta Chloe?” si voltò verso di me cambiando discorso. “è tanto che non la vedo e non averla intorno durante le ore di lavoro è strano. Mi diverto quando c’è lei.”
“sta bene e deve stare a risposo. Sai com’è manca poco e diventerò zia!” commentai eccitata.
“E tuo fratello padre!” ribatté. “Sembri più felice tu che lui.”
“Ashton è terrorizzato. Voi maschi siete proprio strani.” Borbottai divertita. “Ok ora devo andare oppure mi ritrovo Michael morto!”
“Lo hai lasciato con Sophie?” chiese curioso.
“Non aveva niente da fare, ha appena finito il tour!” puntualizzai. “è compito suo adesso!”
“Ok vai allora.” Ridacchiò. “Ci vediamo stasera e portami la mia nipotina mi raccomando!”
“A stasera!”
Feci un gesto con la mano ed uscii. Presi le chiavi dell’auto dalla borsa, salutai le infermiere all’entrata e lasciai l’ospedale.
Il Sydney Eye Hospital era, ormai, diventato una seconda casa per noi. Io, Chloe e Cory lavoravamo lì da un po’ e ogni pomeriggio alle cinque ci incontravamo nel mio ufficio per chiacchierare prima di tornare a casa.
Misi in moto e partii.  Una volta arrivata, aprii la porta di casa e ciò che vidi mi lasciò di stucco. Michael aveva in mano una chitarra e stava insegnando a Sophie come suonarla.
“Mamma, mamma!” la piccola mi si avvicinò sorridente.
La presi in braccio e iniziai a coccolarla. Aveva degli occhi splendidi, verdi come quelli di Michael, e dei capelli biondi, ricci, che le arrivavano alle spalle. La sua vocina ti rendeva felice, anche quando tutto sembrava andare male. Era un’esplosione di energia, forse anche troppo.
“che succede?” le chiesi sorridente.
“papà mi sta insegnando a suonare!” spiegò entusiasta.
“e sta imparando molto bene!” Michael si complimentò, avvicinandosi a me e rubandomi un bacio. “Com’è andata a lavoro?”
“fidati.” Poggiai a terra la piccola. “la tua giornata è stata migliore della mia!”
“afferrato!” ridacchiò capendo che non volevo parlarne. “ a che ora abbiamo l’appuntamento con gli altri?”
“8:30.” Risposi di rimando.
“Vedrò zio Ashton?” Sophie ci interruppe.
“Si.” Le rispose Michael.
“Che bello!” iniziò a saltellare. “Devo dirgli tante cose!”
Sophie adorava Ashton e Ashton adorava Sophie. Mio fratello, nonostante la sua età, era ancora un bambino e non evitava di passare del tempo a giocare con sua nipote.
“Bene allora andiamo a lavarci!”
La presi in braccio e mi diressi in bagno. Riempii la vasca e la feci sedere per lavarla. Quando si trattava di farle il bagno, per me diventava una vera impresa. Sophie adorava giocare con l’acqua ma odiava lavarsi.
Come mi aspettavo, iniziò a piangere e lamentarsi mentre cercavo di tenerla ferma e lavarla. Michael era in piedi sull’uscio della porta e mi fissava divertito.
“Una mano no eh?” lo rimproverai. “che marito modello!”
“Arrivo!” ghignò.
Con le braccia avvolse Sophie facendola tranquillizzare e io potei, finalmente, lavarla. Una volta pulita, l’asciugai e la vestii. Scesi al piano di sotto e le lasciai guardare il suo cartone preferito, per poi tornare di sopra e fare una doccia.
Erano le 8 in punto ed eravamo tutti pronti. Ero davvero stanca e avrei preferito riposare, ma non vedevo i miei amici da un po’ e non volevo rinunciare a quella serata per nulla al mondo.
Uscimmo di casa e ci dirigemmo da Calum. Lucy, la sua nuova ragazza, venne ad aprirci. Erano già tutti lì; mancavamo solo noi.
 
Ashton’s POV
Faceva uno strano effetto. Eravamo noi, eppure era tutto cambiato. Brienne era appena arrivata e vederla entrare in compagnia di Michael e Sophie mi rendeva sempre nervoso. Ancora non ero riuscito a realizzare che fosse diventata un cardiochirurgo e, soprattutto, una mamma e una moglie. Era la mia sorellina, eppure non lo era più.
Tutti noi eravamo cambiati: io e Chloe stavamo per diventare genitori e questo mi rendeva tanto felice quanto preoccupato. Ero pronto per fare il padre?
Luke era ancora considerato il piccolo del gruppo e, come tale, si stava godendo i suoi ultimi anni di libertà. Calum, invece, sembrava aver trovato, finalmente, la ragazza giusta. Lui e Lucy erano diventati inseparabili e secondo alcuni di noi a breve avremmo ricevuto l’invito per le nozze.
In quella stanza, però, noi non eravamo gli unici presenti. Avevamo deciso di fare una rimpatriata in ricordo dei vecchi tempi e i vecchi tempi comprendevano anche altre persone speciali. Cory ormai si era trasferito in Australia e lavorava con Chloe e Brienne. Niall ci aveva appena raggiunto dall’Irlanda dove aveva passato le ultime due settimane di riposo prima del tour. Zayn e Perrie erano, finalmente, sposati così come Louis e Eleanor. Quanto ad Harry e Liam si trovavano su un aereo proveniente da Los Angeles che sarebbe atterrato a breve. Cosa ci facevano a Los Angeles? Bhe Harry, come al solito, aveva deciso di trattenersi alla fine del tour e Liam, che aveva bisogno di un po’ di tranquillità, si era accordato a lui.
“zio Ash!” la voce della piccola Sophie mi riportò alla realtà.
“Hey piccolina!” l’abbracciai dandole un grande bacio sulla guancia.
“sai che papà mi ha insegnato a suonare la chitarra?” chiese lei entusiasta.
“ma che bravo paparino!” Calum si avvicinò a Michael con una faccia buffa. “Non è che lo insegneresti anche a me?”
“Vuoi morire?” lo minacciò.
“Ma che brutti insegnamenti che dai a tua figlia!” ribatté lui. “Adesso sei un pessimo padre!”
“E tu un idiota con una casa figa!” rispose di rimando.
“Avete intenzione di smetterla?” Niall li richiamò. “Siete sempre i soliti!”
“Se non vi dispiace.” Brienne li separò. “Devo passare per salutare la futura mammina!”
Gridò le ultime parole per poi fiondarsi tra le braccia di Chloe. Sorrisi, era da tempo che non si vedevano ed era da tempo che io non mi divertivo a vederle coccolarsi come se non fossero mai cresciute. Salutata Chloe, Brienne si avvicinò a me e mi abbracciò. Mi era mancata tanto. Tra il suo lavoro, il nostro tour e i vari problemi, non riuscivo a vederla quasi mai ed era quasi surreale per me se pensavo che fino a qualche anno prima potevo vederla ogni secondo della mia giornata.
Qualcuno bussò alla porta, richiamando l’attenzione di tutti. Calum aprì e Harry e Liam entrarono in casa.
“Come va?!” la voce di Harry riempì la stanza. “Non vi vedo da una vita!” ci abbracciò uno ad uno.
“Già, ci siete mancati!” continuò Liam imitando l’amico.
“La prossima volta evitate una vacanza lunga quasi due mesi!” li rimproverò Louis.
“Paul vi cerca da settimane!” puntualizzò Zayn. “Quasi sembrava volesse ucciderci.” Ridacchiò.
“ehm..” Liam si grattò la nuca nervoso. “Abbiamo perso i cellulari.”
“Perso?” chiese Chloe confusa. “Come avete fatto a..?”
“Bhe diciamo che non li abbiamo proprio persi..” commentò Harry interrompendola. “Forse li abbiamo lanciati fuori dal finestrino durante una corsa in auto.”
“voi che cosa?!” chiese Brienne sorpresa.
Scoppiammo tutti a ridere mentre Liam e Harry ci guardavano imbarazzati.
“avevamo bisogno di libertà!” si giustificarono.
“bella trovata!” esclamò Niall battendo il cinque ad entrambi.
“Ho una domanda..” Luke li guardò perplesso. “Se avete perso i cellulari chi vi ha detto che eravamo tutti qui?”
“Indovina?” ammiccò Harry.
“Colpevole!” rispose Brienne. “Ormai conosco tutti i suoi segreti.” Poggiò una mano sulla spalla del riccio. “Se volessi potrei farti arrestare Styles, so dove sei anche quando non me lo dici.”
“Adesso fai parte dell’FBI?” chiese Louis divertito.
“Potrei.” Fece spallucce. “Ma sono troppo impegnata a fare il cardiochirurgo!”
“BOOM ti ha chiuso Tomlinson!” ghignò Michael. “Questa è la donna che amo!”
Le se avvicinò  e le rubò un bacio sotto lo sguardo irritato di Louis. Era lui il “pagliaccio” del gruppo e odiava quando qualcuno gli rubava la scena. Brienne, però, non era da meno e se poteva rispondeva a tono senza pensarci due volte.
 
Brienne’s POV
Mi sentivo bene: rilassata. Mi erano mancati tantissimo e passare del tempo con loro mi rendeva felice. Mi divertiva fare battute in loro compagnia e, soprattutto, stuzzicare Louis.
Chloe richiamò la nostra attenzione dicendoci di raggiungere la cucina per cenare.
Erano passati anni dalla prima volta in cui le avevo detto di volerle bene e mi sentivo ancora come il primo giorno. Dentro di me ero ancora quella ragazzina vivace e un po’ chiusa a cui bastava un po’ di confidenza per esplodere come una bomba e così anche i sentimenti che provavo.
“Sophie!” Ashton richiamò l’attenzione della piccola. “Dovresti imparare a suonare la batteria, non la chitarra!”
“O il basso!” ribatté Calum.
“Oppure no!” rispose Luke.
“Siamo due contro uno e uno! Arrendetevi!” ordinò Michael divertito battendo il cinque al biondo.
“Lei suonerà la chitarra!” intervenne Liam. “è genetico!”
“Cosa intendi dire?” chiese Ashton confuso.
“Non è difficile capirlo!” spiegò Cory. “2+2..”
“non iniziamo con la matematica adesso!”
Il rimprovero di Niall fece scoppiare tutti in una fragorosa risata. Eravamo abituati ormai al fatto che bisognava spiegargli bene le cose. Era un ragazzo intelligente, ma quanto a perspicacia non era messo tanto bene.
“Ok, ora vi spiego tutto.” Chiarì Liam. “Sophie vieni qui!”
Prese in braccio la piccola e la fece sedere sulle sue gambe.
“Cosa suona il tuo papà?” le chiese.
“La chitarra!” rispose immediatamente.
“E la tua mamma?” continuò.
“Mamma?” mi guardò confusa. “Tu suoni?”
La domanda di Liam mi lasciò di stucco. Non prendevo più in braccio una chitarra da anni ormai. Avevo lasciato la musica per lo studio e non avevo mai più ripreso a suonare. Avevo dimenticato di amare altro, oltre che la mia carriera. Mi sembrava di aver cancellato una parte di me.
“Si.” Rispose Liam. “Anche la tua mamma suona o meglio suonava la chitarra.”
“Era questo che intendevi con genetico?” chiese Zayn mentre Liam lasciava andare la piccola.
“Sophie mi ricorda qualcuno. È una bambina solare e vivace ma, a volte, anche molto timida. Inventa giochi assurdi ed è affettuosa con tutti ma se non le lasci fare ciò che vuole diventa una peste. Ha imparato a suonare la chitarra in quanto, un giorno?”
“Si.” Spiegò Michael confuso. “Ma non capisco dove tu voglia arrivare.”
“Forse lo so..” sospirò Ashton. “Allo stesso motivo per cui nostro figlio sarà maschio.” Fissò lo sguardo in quello di Chloe.
“Esatto!” esclamò Liam.
“visto che ci siete arrivati, potreste spiegarlo anche a noi?” chiesi sarcastica.
“Sophie sei tu Bry! Sophie vive come te. Sorride come facevi tu, ama gli altri come facevi tu. È dolce ma anche ostinata. Adora passare del tempo in famiglia ed essere coccolata e al centro dell’attenzione. Mi adora!” ridacchiò. “Sophie è identica a te. È come se fossimo rinati!”
“Sophie non ha un gemello!” risposi ridendo.
Le parole di Ashton mi sembravano assurde. Quello che avevano pensato lui e Liam era qualcosa di surreale e impossibile.
“No ma avrà un cugino!”
La voce di Michael mi rimbombò in testa. Mi voltai verso di lui e notai il suo sguardo serio. Osservai, poi, uno ad uno le persone sedute intorno a quel tavolo. Erano tutti convinti di ciò che era stato appena detto; tutti tranne me.
“è strano però..” sorrise Ashton. “pensavo di essere l’unico a doverti sopportare.” 



Spazio dell'autrice:  Sarò lunga e forse vi annoierò ma devo :P 
L'ultimo capitolo, non riesco a crederci.. Vi giuro che se avessi voluto lo avrei scritto e pubblicato giorni fa ma non volevo. Non volevo finire questa storia, mi mancherà tantissimo. Mi sembra ieri che ho iniziato a scriverla e che imprecavo contro il pc perché nessuno la laggeva e invece è finita e l'avete letta in tantissimi. Io davvero non so come ringraziarvi. Non so cosa dire. L'avete aggiunta alle preferite, alle seguite, suggerita ai vostri amici. A volte ci sono state tantissime recensioni, altre no. Ma quando c'erano sono sempre state positive e ogni volta mi hanno fatto spuntare un sorriso (o ridere dipende dalla situazione). Vi amo, voi non sapete quanto! 
Ashton, Brienne, Michael, Luke, Calum, Chloe, Cory, Harry, Liam, Louis, Niall, Zayn e io vi salutiamo e vi ringraziamo per averci seguito in tutto questo tempo lol <3 
Continuerò a ripetere grazie all'infinito se non la smetto haha 
Visto che è l'ultimo capitolo vi svelo un segreto. All'inizio non avevo idea di cosa scrivere in questa storia e quindi l'ho pubblicata sia in 5SOS che in 1D. Mi avete seguita in tanti sia da una parte che dall'altra quindi posso dire di essere felice il doppio. 
Forse torno con una nuova FF ma per adesso, se mi verrà qualche idea, scriverò qualche oneshot per non farvi sentire la mia mancanza :3
Un bacio a tutti voi! La vostra scrittrice <3 
  
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