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Autore: YouMakeMeStrong1309    07/10/2013    1 recensioni
-Non poteva sapere che quei buchi neri che aveva al posto degli occhi intimorivano buona parte degli studenti della London high school, non poteva sapere che quelle curve che lei chiamava difetti facevano girare la testa a tutti i ragazzi della scuola e ovviamente non poteva neanche immaginare che quel suo viso tanto fine quanto innocente le avrebbe causato l'incontro con la persona che le avrebbe scombussolato la vita.-
°il ratings potrebbe variare da Arancione a Rosso
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella mattina la bionda era decisamente di buon umore.

Non sapeva bene perché ma si era svegliata con un sorriso stampato in faccia che non sarebbe andato via facilmente . O così credeva almeno.

Mentre camminava, sentiva il vento fresco del mattino passarle tra i capelli dorati e accarezzarle il candido viso. Non si poteva certo dire che fosse una brutta ragazza, ma a lei piaceva definirsi piu che altro normale.

Non poteva sapere che quei buchi neri che aveva al posto degli occhi intimorivano buona parte degli studenti della London high school, non poteva sapere che quelle curve che lei chiamava difetti facevano girare la testa a tutti i ragazzi della scuola e ovviamente non poteva neanche immaginare che quel suo viso tanto fine quanto innocente le avrebbe causato l'incontro con la persona che le avrebbe scombussolato la vita.

Arrivata davanti al grande cancello rosso dell'istituto estrasse il cellulare dalla tasca dei suoi jeans stretti per controllare l'orario e si rese conto di essere in un discreto anticipo.

Entrata nel cortile decise di sedersi all'ombra di un albero come era solita fare quando aveva bisogno di pensare o semplicemente di rilassarsi, prese i suoi fidati auricolari e una volta indossati chiuse gli occhi beandosi di quel momento tutto per lei .

Si stava quasi per addormentare quando il suono della campanella la riportò alla realtà.

Di fretta quindi raccolse le sue cose e si avvio verso l'imponente edificio, ignara degli sguardi sognanti che i compagni le rivolgevano.

Arrivata all'armadietto fu letteralmente travolta da qualcosa. O meglio, qualcuno.

Aschley infatti le era appena saltata addosso sparando una miriade di parole sconnesse che sicuramente riguardavano l'appuntamento della sera precedente.

Venne raggiunta poi anche da un raggiante Josh il quale le schioccò un amichevole bacio sulla guancia e riservò uno sguardo divertito alla mora.

“ Giorno anche a te Ash ” sorrise divertita la Elizabeth facendo un occhiolino al suo amico.

“ Ma come Liz, ti ho appena detto di aver trovato l'amore della mia vita e tu mi rispondi con uno stupido Giorno? ” disse delusa la ragazza.

“ Se non sbaglio anche James era il tuo amore, e Luke il ragazzo da sposare e..” si intromise l'amico

che fu però interrotto dallo sguardo omicida della ragazza accanto a lui, che infatti lo liquidò con un “ con lui è diverso ” alquanto stizzito.

Resasi conto di essere in ritardo Liz si salutò i suoi amici con un “ci vediamo a mensa” detto mentre correva verso la classe di Matematica.

Suonata l'ultima campanella della mattinata gli studenti si riunirono in mensa per consumare il pranzo.

Liz appena entrata si avvicinò al bancone per osservare cosa era disponibile nel menù della giornata e notò con piacere che per quel giorno erano previsti i cibi più commestibili dell'intero elenco.

Presa la roba andò a sedersi al solito tavolo dove trovò ad aspettarla i suoi amici.

“ c'è quello al tavolo dietro di noi che non smette di fissarti il culo ” sghignazzò Josh guardando in direzione di un ragazzo a pochi metri da loro.

A quell'affermazione Liz si senti avvampare e mormorò un timido “ti sarai sbagliato” che fece sorridere la mora.

“ Ah piccola e ingenua Elizabeth, se solo tu sapessi quante seg-” esclamò infatti questa prima di essere fermata dalla mano della sua amica che colpiva il suo braccio.

“Ahi !” disse in disappunto. “ smettila di dire cavolate e raccontami come è andata con Mike”

si difese la compagna.

A quell'affermazione vide gli occhi di Ashley illuminarsi e capì che sarebbe dovuto passare un bel po' tempo prima che si sarebbe potuta alzare da quel tavolo, e dopo aver lanciato a Josh uno sguardo implorante , che non venne considerato, si arrese al racconto dell'amica.

Terminate le lezioni la ragazza si avviò verso il suo armadietto per prendere i suoi libri,e una volta pronta attese l'arrivo di Ash al portone della scuola.

Si sentì pizzicare i fianchi da dietro e appena si girò vide i grandi occhioni azzurri della mora sorriderle felici.

“ Indovina chi esce con il capitano di bascket stasera ” le domandò poi.

“ Ma non ti stavi vedendo con Mike tu ? ” le chiese accigliata la bionda

“ Nhaa quella era un passatempo ” fu la sua semplice risposta. Elizabeth dopo un attimo di confusione sorrise e scosse la testa. “ non cambierai mai tu ”

detto questo si incamminarono verso casa.

Varcata la soglia Liz, buttò lo zaino in un angolo dell'ingresso e si affrettò ad andare in cucina per salutare i suoi genitori. Loro infatti la stavano aspettando, non esattamente per chiederle come fosse andata la giornata, anche se questo lei non poteva immaginarlo.

Si sedette sul piccolo divano di fianco la televisione e dopo essersi tolta le scarpe guardò i genitori e gli sorrise.

“ Liz tesoro dobbiamo dirti una cosa ” disse la signora Harvey con il suo solito tono dolce.

“ devo preoccuparmi ? ” aggiunse la ragazza incuriosita dal comportamento dei genitori.

“ non esattamente ” disse poi il padre con uno sguardo che diceva tutto il contrario.

“ avanti allora, sparate ” esclamò la bionda infastidita da tutto quel mistero.

-Che potrà mai essere? Neanche dovessero dirmi che dobbiamo andare a vivere dal nonno- pensò Elizabeth.

“ tesoro domani io e papà partiamo per un po'. Da soli. ” dopo che sua mamma pronunciò quelle parole a Liz per poco non si strozzo con il bicchiere d'acqua che stava bevendo.

“per quanto tempo ” domandò tossendo e cercando di di riprendersi. “ Non lo sappiamo ancora ma abbiamo trovato un'offerta di lavoro molto conveniente per entrambi che ci permetterebbe di darti una vita migliore. Ma finché non sappiamo se è definitivo o no, preferiamo lasciarti qui.” le rispose serio il padre. “ hai diciassette anni presto sarai maggiorenne e ti conosciamo abbastanza da sapere che non farai pazzie durante la nostra assenza. Ti lasciamo appunto la casa ma per qualsiasi cosa puoi chiamare tua zi-” la signora fu interrotta bruscamente dalla figlia che le domandò un “ dove ” più tosto acido. E fu quando il padre pronunciò le parole Roma e Italia che Elizabeth Harvey desiderò sparire dalla faccia della terra.

La solitudine può ferirti molto più di quanto possano farlo le persone che ti sono intorno.

E questo lei lo sapeva. Lei Odiava stare completamente sola. O meglio, lo temeva.


ALLORA PREMETTO CHE E' LA MIA PRIMISSIMA STORIA QUINDI NON SIATE CATTIVI.
CONTINUO A DUE RECENZIONI :) FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE.
LOVE U 
D.

 

  
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