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Autore: Akane    03/04/2008    1 recensioni
- No, non puoi venire a stare da me... hai presente l'ultima volta? -
[...] Sono stati giorni allucinanti... a parte per il fatto che ha dei riti e un modo di vivere fuori dal comune (senti chi parla!!!), ma parla e parla e parla... e poi gira per casa mezzo nudo provocandomi in continuazione... lui, il suo corpo da ergastolo e le insinuazioni che lancia senza mai far riposare quella sua dannata lingua. Una lingua incredibilmente veloce ed esperta per un certo tipo di cose, devo dire.
Genere: Romantico, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Anthony DiNozzo, Leroy Jethro Gibbs
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Convivenze deleterie'
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TITOLO: Convivenza
AUTORE: Akane
SERIE: NCIS
TIPO: slash
GENERE: sentimentale, comico
RATING: giallo/PG13
PAIRING: GibbsXDi Nozzo ma non stanno proprio insieme... scoprite cosa intendo leggendo! ^_-
MODO: pow di Gibbs e Tony
AMBIENTAZIONE: episodio 1X10, intitolato Sepolta viva. Nella saga 'Convivenze deleteree'
PARTI: one shot
DISCLAMARIS: i personaggi e i dialoghi di questa fanfiction non sono miei ma degli aventi diritti... io ci ho solo aggiunto i loro pensieri illuminanti!!!!
NOTE: Si capisce cosa ho fatto? Ho visto un vecchio episodio della serie che mi ha ispirato mica poco... e mi ha fatto venire in modo lampante una serie di illuminazioni. Spero che concordiate con me che i dialoghi così come li hanno messi loro nell'episodio (quelli che ho inserito qua sotto sono gli originali, pari pari presi dalla puntata) parlano... eccome se parlano... e dicono moltissimo! Ad esempio 'l'ultima volta', intende che ce n'è stata più di una, no? Bè, il resto ve lo faccio leggere. Spero che vi piaccia. Il nuovo capitolo di Mai senza te arriverà presto, non temete. Questo lo dedico a Taila che non sa di questa ficcy e a tutti gli amanti della coppia. Ringrazio tutti quelli che leggeranno e commenteranno. Buona lettura. Baci Akane


CONVIVENZA

/ Save Tonight – Eagle Eye Cherry /

Il suono del mio cellulare mi sveglia mentre automaticamente senza nemmeno rendermene conto sono già a rispondere con voce roca e addormentata:
- Gibbs. -
- Ciao capo, ben alzato! - Ma che diavolo gli salta in mente a Tony? E poi è il numero dell'ufficio, che ci fa là a quest'ora?
- Uhm... le 5 e 20... eccomi, sono sveglio. Sei in ufficio? -
Lo sento trafficare coi vestiti e non oso immaginare perché a quest'ora si stia vestendo in ufficio, tanto me lo dirà subito lo stesso...
- Si! A casa mia si è guardato il boyler (non ho idea di cosa sia né se si scriva così... ma lui diceva queste parole...) e ha fatto corto circuito, sarò senza elettricità per un mese a partire da oggi. Ti sei addormentato lavorando sulla barca? - Mi giro cercando di riprendermi ma ancora mi risulta difficile specie per tutte le cose che secondo lui dovrei ascoltare ogni volta che parla e parla e parla...
- Cosa te lo fa pensare? -
- Capo... riconosco il notiziario degli agricoltori quando lo sento. L'unica televisione che hai è nel seminterrato. - Ma che bravo... si ricorda nei dettagli tutta casa mia. Penso che nemmeno le mie 4 mogli ci riuscirebbero!
Mio malgrado taglio corto:
- Ci sono novità Di Nozzo? - o continua a parlare ancora per un ora di fila prima di dirmi perché diavolo mia ha svegliato a quest'ora.
Finalmente si degna di riferirmi tutto quello che sa riguardo il caso odierno ma ovviamente lo fa a modo suo... certo, perché non potrebbe mai farlo in modo normale, deve fare gli indovinelli, lui... giusto per non farmi mai dimenticare che non è NORMALE!
Senza ancora la voglia di spazientirmi con lui lo lascio fare e poi ci concordiamo su dove trovarci e cosa fare. Forse posso evitarmi il mal di testa almeno per i prossimi cinque minuti, se concludo subito la telefonata...
- Ok, senti, visto che passi gran parte del tempo nel seminterrato e passi tutte le notti a lavorare nella barca giù nel... - Ti pareva, figurati se non ci provava, tanto lo sapevo. È per questo che lo interrompo sul nascere e bruscamente lo precedo:
- No, non puoi venire a stare da me... hai presente l'ultima volta? - Senza dargli più possibilità di ribattere e riprovarci fino allo sfinimento come sicuramente oggi farà, chiudo io stesso la chiamata e mi metto a sedere sull'asse della barca dove mi ero addormentato.
Naturalmente l'ultima volta a cui mi riferivo mi torna alla mente sparata come un caccia da guerra, cosa che avrei sperato di evitare... sono stati giorni distruttivi... un lungo periodo in cui mi sono trovato a cercare di decidere se la cosa migliore fosse ucciderlo nel modo più doloroso possibile oppure in quello più veloce e sbrigativo!
Sono stati giorni allucinanti... a parte per il fatto che ha dei riti e un modo di vivere fuori dal comune (senti chi parla!!!), ma parla e parla e parla... e poi gira per casa mezzo nudo provocandomi in continuazione... lui, il suo corpo da ergastolo e le insinuazioni che lancia senza mai far riposare quella sua dannata lingua. Una lingua incredibilmente veloce ed esperta per un certo tipo di cose, devo dire.
Che sa esasperare e far venire mal di testa ma anche diventare un ossessione per altre cose... come ad esempio per far provare piacere!
Già, l'ultima volta è stata distruttiva, peggio della prima in cui non lo conoscevo ancora e lui non aveva confidenza con me. L'ho raccolto dalla strada come avrei fatto con un cagnolino tutto bagnato e lui presto ha dimostrato la sua natura di beagle. Appena si è ripreso l'ho spedito in un appartamento suo per ritrovare la mia pace perduta, visto che come prima notte mi ha niente meno che allagato il pavimento del bagno.
La seconda volta, ovvero l'ultima, oltre a dimostrare la sua natura di beagle ha dimostrato anche quella di agnello... l'agnello che finisce nelle fauci del lupo perché lo provoca dimostrandosi anche molto invitante!
Mi conosceva già bene, sapeva che non sono uno stinco di Santo e che certe provocazioni non mi vanno mosse. Se l'è cercata.
È stata distruttiva perché arrivavamo sempre tardi in ufficio ed eravamo poco attivi e principalmente stralunati. Così per conservare il nostro posto di lavoro ho deciso di cacciarlo via a calci!
Non oso immaginare cosa succederebbe ora se tornassimo a convivere... ora che la nostra confidenza è addirittura più stretta e profonda e che si sta trasformando anche in un San Bernardo fedele.
Un sorrisino malizioso mi si forma sulle labbra... bé, tutto sommato però per un mese potrei, tanto c'è Kate che in caso ci copre!
Mah, vedremo, tanto non mollerà finché non gli dirò di si, lo faccio pensare almeno per altre 24 ore!”

Non posso mollare... l'idea di stare con Duky mi fa venire i brividi, se c'è qualcuno che parla più di me, quello è proprio lui. Lo ammiro e mi piace come persona, è amico di Gibbs quindi sicuramente è un ottima persona, ma l'idea di convivere per un mese con lui mi stanca subito. No, non posso mica...
Kate nemmeno glielo chiedo. Mi ritiene un maniaco, pensa che le salterei addosso alla prima notte, non mi prenderebbe mai in casa. In realtà con certe persone riesco a trattenermi. Certo che sono un uomo e che quindi come tutti loro ho una certa mania riguardo il sesso, ma non sono così arrapato da provarci con tutte (o tutti) quelle che respirano solo perché sono esseri umani!
Con Kate sarebbe dura avere una storia ma soprattutto non potrei mai, è sensibile e in gamba ed anche molto bella ma sicuramente solo un amica. No, non ci proverei mai seriamente con lei, alla fin fine.
Abby nemmeno la metto nella lista dei probabili. Siamo piuttosto compatibili in certi aspetti del nostro carattere e abbiamo legato subito però pensare di vivere con lei per un mese mi terrorizza peggio di Gibbs. E a proposito di lui, una persona che mi stuzzica e che non riesco fare a meno di provocare sempre è lui... la prima volta che abbiamo convissuto è stato quando ci siamo conosciuti e lui mi ha praticamente salvato dal tunnel in cui mi stavo ficcando, lì ha tirato fuori quel lato che avevo nascosto una volta diseredato da mio padre all'età di 12 anni. Poi non so bene perché ma appena mi sono rilassato mi ha cacciato trovandomi un appartamento ma quando mi è servita di nuovo ospitalità qualche mese fa, è stato diverso... oltre ad essere rilassato mi divertivo mica poco... non capisco proprio perché mi ha tornato a cacciare a calci!
In fondo facevo come fosse a casa mia, ero così a mio agio con lui che secondo me funzionava eccome. Ma ammetto che probabilmente ho dei modi di fare e di stare in casa, di familiarizzare, che non sono molto normali. Anche se sapevo come ricompensare la sua gentilezza!
E apprezzava... oh, se apprezzava...
Però forse avrei dovuto evitare di essere così disordinato e confusionario. Forse è stato quello che non gli è piaciuto... certo non le volte in cui dopo aver girovagato per casa tutto bagnato e con l'asciugamano della doccia alla vita, gli capitavo in cucina affamato proponendogli lo spuntino delle ore impensate!
Lì ricordo bene che lo spuntino se lo prendeva eccome... mi divorava proprio e senza esitazione!
Ma magari non gli piaceva fare così tardi a lavoro... non avevo ancora la testa del diligente agente, mi piaceva solo farlo contento e stare con lui. Ora è ancora così ma ho anche l'obiettivo di diventare un bravo successore e renderlo fiero di me.
Però non posso passare un mese a dormire nel pavimento dell'ufficio dell'NCIS!
- Ti ricordi quando mi hai ospitato e non è andata bene? - Riprovo tornando all'attacco. Gibbs sospira e cominciando a perdere già la pazienza risponde guardandomi un po' male:
- Si, me lo ricordo Di Nozzo. - Mi chiama col cognome quando vuole mantenere le distanze e farmi capire che è pronto a picchiarmi se gli rompo troppo le scatole. Non funziona molto, però... la mia nuca è sempre dolorante!
- Ero giovane allora, immaturo, poco concentrato... - Devo convincerlo, non posso davvero non avere casa per un mese... dai, non sarà mica così senza cuore?
So che tiene a me e che gli piace 'mangiarmi'.
- Era sei mesi fa, Tony... - Con questo conclude la conversazione sempre con fare deciso e spigliato. Non ci tiene proprio a riavermi con sé?
È stato così distruttivo? La mia espressione da cucciolo spera di fargli pietà ma lui, quella, non sa nemmeno cosa sia visto che rivolge la sua attenzione altrove. Forse ha paura che per colpa mia la sua efficienza come agente sia messa a dura prova o comunque ne risenta... mah!
Tanto so che fa il prezioso solo per farmi penare, per addestrarmi, ma che poi alla fine mi accetterà appena metterò piede in casa sua chiedendogli se posso rimanere.
Lo so bene, figurati se mi caccerebbe... ho delle argomentazioni molto convincenti a favore della mia tesi!
Sono stati giorni duri per più motivi, quelli della nostra convivenza, ma soprattutto lo sono stati perché gli ho rivoluzionato la vita letteralmente.
Non ci siamo mai definiti coppia o cose simili, ha bloccato tutto sul nascere... o meglio, ne ha approfittato per bene ed io ho lasciato ampiamente che lui approfittasse di me... eccome se l'ho lasciato fare... anzi, alimentavo il fuoco con la benzina... ma prima di metterci d'impegno a dare una definizione alla 'cosa', ci siamo resi conto che ci distraeva troppo e che non eravamo pronti né maturi per vivere una cosa simile in nessun modo che non fosse NON serio. Cioè... non eravamo pronti per accettare coinvolgimenti emotivi insieme a quelli fisici e vedendo come perdevamo il controllo di noi stessi mettendo in secondo piano ogni altra cosa, alla fine prima che il tutto degenerasse e che ci ritrovassimo sulla bocca di tutti licenziati in tronco mandando a quel paese tutti i sacrifici per arrivare dove eravamo giunti, mi ha mandato via dicendo che poteva bastare così per il momento.
È stato solo il periodo in cui abbiamo convissuto, poi non ci siamo più toccati in quel modo... e che modo... però all'idea di tornare ad accendere micce solo interrotte e non finite, è un po' restio.
Lui lo è, io no.
Io non ho dubbi.
Però, sono tranquillo... so bene come andrà a finire.

Non è sempre facile arrivare intatti a fine giornata, questa sera ci ha visti tutti e tre provati e Kate più di tutti. Certe volte il nostro lavoro è gratificante e bello, ci sono volte in cui sei veramente felice per averlo fatto... però per la maggior parte ti chiedi cosa cavolo ti sia saltato in testa di arruolarti. Certe volte torneresti indietro volentieri, quando le cose finiscono male, il 90 % delle volte. Finiscono male anche se l'esito in teoria è buono perché hai preso un assassino. Nonostante quello rimane sempre un fondo d'amarezza e ti chiedi, te lo chiedi seriamente... ma vale veramente la pena anche se troviamo i colpevoli e i criminali?
È sempre lo sguardo del mio capo a rispondermi. Giorno dopo giorno non è mai cambiato, non ha mai avuto l'ombra di un dubbio, si è sempre buttato a capofitto nei casi ed anche se spesso a volte non è riuscito a difendere le vittime e qualcuno ci ha rimesso comunque, lui non cambierebbe nulla di cosa ha fatto. Questo perché sa che anche se non sembra, nonostante tutto, c'è qualcosa per cui vale la pena fare le scelte che facciamo e dare a servizio di altri la nostra vita.
E non è per le vittime o per chissà chi.
È solo per noi.
Andiamo avanti ugualmente per noi stessi ma non per vedere i nostri limiti o per sentirci utili a qualcuno, ma solo perché piuttosto che l'indifferenza di chi si lamenta per il mondo che marcisce però non fa comunque nulla, è meglio tentare nonostante le cose non sempre vadano bene e dentro di te rimanga sempre una piccola parte ferita per ciò che affronti giorno dopo giorno.
Nonostante queste piccole ferite non molleremo e lo facciamo ancora e ancora.
E solo perché piuttosto che l'indifferenza è meglio soffrire mentre si cerca di fare qualcosa contro quel famoso marcio.
Anche se le cose che non vanno, specie nel sistema, sono infinite.
Questo è la prima cosa che ho imparato da Gibbs.
Guardando Kate abbattuta ed ascoltando le parole che mi rivolge Gibbs sul fatto che comunque noi non possiamo fare nulla per farla stare meglio, rimango in silenzio e a conclusione faccio per andarmene. È stata una giornata lunga ed ha cominciato a nevicare.
Tuttavia è proprio mentre mi incammino che sento la voce di Gibbs che mi dice senza dubbio o incertezza:
- La mia porta è sempre aperta. -
E' un sorriso che dice molto, quello che mi affiora sulle labbra. Lui non vede che io sorrido con consapevolezza e sicurezza ma è come se invece lo vedesse:
- Lo so. - Dove credi che stia andando? Mica ho intenzione di dormire per un mese nel pavimento dell'ufficio!
Ci aspettano trenta giorni di una nuova convivenza... trenta intensi ed imperdibili giorni!”

FINE
Che dite? Un seguito ci starebbe bene? Secondo me si...


   
 
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