Ritornai  in classe, ad aspettarmi c’erano i libri sul mio banco. Mi sedetti e ascoltai, ( per modo di dire ) le ultime ore di lezione… Suonata la campanella uscii e mi diressi fuori dalla scuola, alla stazione del bus. Presi il primo che mi capitò, che però era un po’ distante da casa. Andai comunque al mio posto e accesi, ancora una volta l’Mp3. Come avrete sicuramente capito, la musica per me è vita, un altro modo per esprimersi e per trasmettere le proprie emozioni. Tanto per non essere sempre la solita depressa che ascolta canzoni depresse, cercai nell’Mp3 “Here Comes The Sun “ dei Beatles. Quella canzone era stupenda, potevi star certa che se la ascoltavi canticchiavi a tua volta. Canticchiai non troppo forte, per non disturbare gli altri passeggeri e appena mi girai per vedere chi mi avesse toccato una spalla, mi ritrovai … Lui. Già proprio così, lo incontrai su un autobus. Lo salutai e lui mi fece cenno di staccare le cuffie. Le staccai per sapere cosa volesse dirmi, lui che mi parla ? Strano. 


“Ciao ! Come va ? “  disse con il suo solito sorriso contagioso, tanto che sorrisi pure io.
 
“A parte che sono appena uscita dall’inf…Emmh, scuola tutto bene “ gli sorrisi. Vidi che era in piedi, quindi lo feci sedere vicino a me…


“Te tutto bene ? “ domandai guardandolo negli occhi.
 
“Sisi, tutto bene. Sono appena arrivato da una specie di riunione di famiglia. “ sorrise e poi aggiunse spezzando la tensione : “ Sempre meglio di andare a scuola, no ? “ risi leggermente 

“ Si, in questo hai ragione “ sorrisi e poi mi girai verso il finestrino guardando fuori… Sentii i suoi occhi farsi insistenti e mi girai…


“ No ?! Cavolo, scusami ma io devo andare, devo scendere, scusa ! “ sorrisi e sussurrai un : “ Ciao ! “ rispose al saluto con un sorriso e io accompagnata dalla mia solita goffaggine uscii.  Bene ! Mr. Sonobelloeloso con il suo ammagliante sorriso mi stava quasi per far perdere il bus… Ma poi ci ripensai, beh perdersi in un autobus, dove l’unico che conosci è lui non è mica poi così tanto male ! Scrollai la testa per non pensarci più e per scrollarmi i pensieri di dosso. No no no, ora vado a casa, mangio, studio e non ci penso più. Misi le cuffiette con la canzone interrotta a metà e arrivai a casa.  Entrai urlando un : “Sono a casa ! “ per avvertire mia madre. Salii le scale che portavano al piano superiore e per appoggiare la cartella sul letto di camera mia. Scesi e trovai mia mamma un po’ scombussolata. “Ehi, ma’ che c’è ? “ dissi avvicinandomi a lei per abbracciarla. Mi stritolò per poi rispondermi : “ La nonna non sta tanto bene…” rimasi pietrificata, “ Che cos’ha ? “ lo dissi molto lentamente, quasi non credendo a ciò che dicevo. Credevo che per una volta sarebbe andato tutto bene, ma invece come al solito qualcosa doveva andare storto. “Niente, la devono solo operare all’esofago “ tirai un sospiro di sollievo. “Come mai ? “ chiesi con cautela “ Beh, quando mangia poi il cibo le rimane sullo stomaco e quindi devono operarla. “ sospirai per togliermi il peso della suspance, come era solito avere in questi giorni. 

“Te ? Tutto bene ? “ disse mentre io ingoiavo la pasta che stavo mangiando, tirai un sospiro per calmarmi  e le parlai.
 
“ Beh, la prof Balow mi ha richiamato e voleva farmi saltare la prima ora,  perché non è l’ultima volta che sono in ritardo. Se non fosse stato per il vicepreside che mi ha visto al banco delle bidelle seduta, io avrei passato la prima ora fuori. Ah, ho preso 7. Perché mi ha interrogato. E... “  dissi non continuando la frase, per paura, di un ennesimo giudizio.
 
“ E…?” mi incitò lei
“ E, l’ho visto, sul bus. Ne ho preso uno diverso perché non vedevo l’ora di venire a casa, sono stanca morta e poi l’ho incontrato. Abbiamo parlato del più e del meno e poi sono scesa dal bus e sono arrivata a casa “ non me l’aspettavo. Mia madre che mi guardava con gli occhi a cuoricino per me. “La mia bambina si è innamorata… Oh ! “ mi abbracciò forte e ricambiai. “ Ehmm… Si.Ok. Mamma !? Mi stai stritolando ! “ dissi con voce allegra quasi ridendo. Mi diede un bacio su una guancia e si staccò. “ E comunque per quanto riguarda il bus in ritardo, potevo darti un passaggio io ! “  disse puntando i pugni sui fianchi. “ Mamma, era già in ritardo, poi la stazione è già un po’ lontana da casa. Il tempo di arrivare e magari tu eri già partita, e poi comunque non volevo far agitare la nonna, che è già agitata di suo. “ risposi velocemente. “ Ah, io vado a fare i compiti di sopra, per qualunque cosa chiama. “ le sorrisi e canticchiando salii le scale. Per la prima volta, pensai alle parole della prof Towe : “ Trova quella persona che ti può aiutare…” Beh, notando che ho appena perso la mia migliore amica, perché lei ha preferito l’amore di un ragazzo, alla nostra – quella che sembrava indistruttibile- amicizia, pensai che forse la mia vera amica restava mia madre. Era lei che mi aiutava a superare cose che non credevo sarei riuscita a superare e cose che sembravano non terminare. Beh, forse lei mi stava già aiutando, o forse no. Il telefono squillò e io al secondo squillo risposi : “ Pronto…? “  dissi con tranquillità  “ Ehi sono, Laky  la tua vecchia migliore amica…” E lì fu davvero, come se il mondo mi crollasse addosso.            


SPAZIO AUTRICE : Spero davvero, davvero,davvero tanto che vi sia piaciuto il capitolo. Mi hanno fatto un piacere immenso le vostre recensioni, davvero non mi aspettavo che piacesse. Intanto metto la foto della casa di Jade e della -ex- migliore amica di Jade, per farvi un'idea dell'ambiente in cui vive e delle persone.   


Casa di Jade :              








Ex migliore amica di Jade :       





Continuate a recensire OuO, vi aspetto la prossima volta con il prossimo capitolo OuO