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Autore: Cinziart_96    08/10/2013    3 recensioni
Buonsalve a tutti! Questa long tratterà le vicende della grande Guerra del Tempo. Tuttavia ho deciso di ambientarla in un Universo Alternativo perchè volevo cimentarmi nuovamente con una storia in cui il Dottore e il Maestro sono ancora dei ragazzi; e una guerra mi sembrava il momento migliore per la riuscita della mia impresa. Proprio perchè le cose non sono mai abbastaza complesse, eh. :)
Che altro dire... Buona lettura!!
"Anche la più piccola navicella attendeva impaziente un ordine.
Un’ ordine semplice, marchiato a fuoco sulla pelle di ogni singolo Dalek dell’Universo.
L’ordine che, qualche secondo dopo, mosse tutte le navicelle insieme.
“STERMINARE!”
Così iniziò la fine: con una sola parola."
Genere: Avventura, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Doctor - 10, Master - Simm, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Note: Per questa storia ho deciso di raccontare gli eventi strettamente collegati alle meravigliose figure del Dottore e del Maestro durante la famosa Guerra del Tempo, che causò la distruzione di Gallifrey. Dato che, secondo la BBC, la Guerra de Tempo si svolge tra l'ottava e la nona rigenerazione del Dottore, ho deciso di ambientare tutte le vicende in un universo alternativo in cui i due Signori del Tempo sono ancora dei ragazzi di circa 18 anni.
Alcuni particolari potrebbero coincidere con l'idea originale della BBC, solo molti anni prima.
Buona lettura a tutti!
La storia è basata su fatti e personaggi creati e appartenenti alla BBC e a chiunque ne detenga i diritti. La storia non è scritta a scopo di lucro, ma solo per mio puro diletto.



La grande Guerra del Tempo
Capitolo 05: Su, fino al mille e ventesimo piano
 
Finalmente erano arrivati al penultimo piano. La ragazzina li aveva contati tutti e mille e quindici.
-Chen forza to! Chen ne manca ancora uno to.-
L’alieno di fronte a lei non sembrava minimamente stanco e le sorrideva, tendendole una mano. Lei la prese; non le era mai piaciuto fare fatica.
Soprattutto fatica fisica.
Ma per quello che riguardava la mente… era agile e scattante come una gazzella.
-Come… come fai a non essere stanco? Sono più di mille piani!-
Chento le sorrise e l’aiutò a salire altri tre gradini.
-Chen da noi ci sono molte scale to.-
La ragazza annuì e riprese la salita. Arrivati alla pesante porta l’alieno batté tre volte. I battenti vennero aperti subito dal Generale.
-Ah! Sei arrivata Chekios! Bene!-
Lei si presentò al Sovrano con un brave inchino.
-Signore…-
-Che tu sia la benvenuta, mia cara. E un benvenuto anche a te Chento.-
L’alieno rispose con un profondo inchino.
-Chen il piacere di aiutare una razza importante come la Vostra è tutto mio Signore to.-
L’uomo sorrise leggermente.
-Ora manca solo Koschei. Ma sono certo che…-
Il Sovrano venne interrotto da dei deboli colpi alla porta.
-Avanti!-
Pian piano un battente si aprì e il viso coriaceo di una malamoutiana si rivelò ai presenti.
-Chan Signore to… Chan volevo solo sapere se il Maestro era arrivato to.-
Il Sovrano scosse la testa. –Se ti fa piacere, puoi rimanere con noi.- disse facendole segno di avvicinarsi.
-Signore… posso sapere perché due Malamoutiani sono su Gallifrey?- chiese la ragazza, osservando attentamente il suo superiore.
-Una domanda molto arguta Chekios. Loro hanno il compito di proteggersi.-
-Io e chi?-
-Tu e Koschei.-
La ragazza ammutolì. Questo proprio non se lo aspettava.
-Sono sicuro che già hai iniziato a crearti una tua teoria a riguardo. Ma lascia che ti spieghi.- iniziò il Sovrano, sedendosi su una sedia accanto al tavolo. –Lo sai che noi non siamo mai stati dei bravi guerrieri. Lo avrai sicuramente intuito leggendo le Cronache.-
Chekios annuì. Aveva imparato tutto il libro a memoria.
-Ebbene… probabilmente verremo sopraffatti.-
-Ma noi siamo i Signori del Tempo! Come…-
-Lasciami concludere la storia, Chekios. Noi abbiamo una bomba, la Bomba e i Dalek lo sanno. Voglio farci esplodere. Ma ci sarà molto più che una grandissima esplosione. La Bomba creerà una stasi.-
-Signore! La prego è importante!-
Il Sovrano venne bruscamente interrotto da una guardia.
-Cosa succede?- intervenne il Generale.- Sono arrivati…?-
La guardia annuì, sconvolta.
-Sono alle porte, Signore.-
 
-Come pensi di entrare?-
Il Maestro mise una mano sulla spalla del Dottore.
-Ci penserai tu.-
-Cosa?-
-Con il tuo cacciavite!- Sbuffò il ragazzo.
Ma l’amico scosse la testa.
-Ho ucciso una volta e mi è bastata.-
-Ma io devo andare là!-
Il Dottore analizzò la situazione. C’erano quindici guardie a proteggere la porta principale da sette Dalek.
Tutti si erano rigenerati almeno tre volte.
-Non posso farlo, nemmeno volendo.-
-E perché, sentiamo.-
-Nel momento in cui io colpissi il primo Dalek tutti gli altri mi noterebbero e saremmo morti nel giro di mezzo secondo.-
Il Dottore si passava il cacciavite sonico da una mano all’altra, nervoso.
-Va bene. Lo faccio io.-
Un secondo dopo il Maestro aveva in mano il cacciavite e lo puntava contro il Dalek più vicino.
-NO!!!-
Ma ormai aveva sparato.
Il raggio azzurro colpì la corazza dell’alieno con una tale forza e precisione che lo uccise. Subito dopo, come aveva previsto il Dottore, tutti i Dalek rimasti si voltarono verso di loro.
-STERMINARE! STERMINARE I RIAGAZZINI!-
Gli alieni iniziarono a sparare, costringendo i due ragazzi a nascondersi dietro al muro di una casa.
-Stai bene?- chiese il Maestro al Dottore, mettendogli tra le mani il suo cacciavite sonico.
-S…sì… credo.-
Il Maestro si sporse con prudenza dalla casa e sorrise quando notò che tutti i Dalek erano a terra, morti.
-Koschei! Koschei! Vieni al Magisterium, presto!- gli urlò una guardia.
Il Maestro non se lo fece ripetere.
-Dai Dottore! Andiamo!-
All’amico non servirono a nulla le parole per trattenerlo; dopo circa dieci minuti entrambi si trovavano ansanti di fronte alle porte massicce della sala riunioni, al mille e sedicesimo piano.
 
-Chanto vai ad aprire.- annunciò in tono solenne il Sovrano.
Lai eseguì l’ordine, ritrovandosi di fronte i due ragazzi.
-Chan benvenuti to.-
-Cosa? Cosa ci fanno i Malamoutiani su Gallifrey?- chiese alquanto perplesso il Dottore, senza curarsi di rispondere al gentile saluto della ragazza.
-Chan tu non puoi saperlo to.- disse allontanandosi dai due.
Prima ancora che il Dottore potesse approfondire la domanda, il Maestro iniziò a spiegare.
-Lei sarà… uhm… la mia assistente.-
-Assistente? E per cosa?-
Il Maestro venne fermato dal tono autoritario del Sovrano.
-Per la nostra salvezza, Theta Sigma.-
Alle sue parole entrambi i ragazzi si piegarono in un inchino.
-Sono sicuro che puoi darmi una buona e valida motivazione del perché sei qui con Koschei, Theta.- iniziò a dire il Sovrano. –Ma non la voglio sapere.-
Il Maestro tossicchiò. -Voleva accompagnarmi Signore.-
Lui gli scoccò un’occhiata divertita.
-Non verrà con te, se è questo ciò che desideri.-
-Ma Signore…-
-No. L’argomento è chiuso.-
Il Maestro alzò lo sguardo sui presenti. Tutti lo guardavano con rimprovero, come e fagli capire la gravità della situazione. Il progetto era un segreto e doveva rimanere tale il più a lungo possibile.
-Bene. Ora che ci siamo tutti possiamo andare. Generale ci può aprire la strada?-
-Certo Signore.- disse superando il gruppo.
E così il gruppo di Gallifreyani e i due Malamoutiani si incamminarono verso l’alto di altri quattro piani, esattamente sotto la grande campana.
  
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