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Autore: EffieRiot    03/04/2008    0 recensioni
Due testi, scritti addirittura l'anno scorso... ma che sono e sepre saranno... non è una delle solite storie fatte, però, questa volta... questa volta è tutto vero... perchè la vera amicizia, non si inventa...
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tutte le delucidazioni alla fine...


LA VERA AMICIZIA



Se qualcuno mi chiedesse la definizione di “migliore amica” io probabilmente risponderei con un nome… il nome di una delle persone a cui sono più affezionata al mondo …
Mi ricordo ancora quel tiepido giorno di metà settembre in cui ci incontrammo per la prima volta, il primo giorno della scuola primaria.
Varcai quella porta che mi sembrava gigantesca e vidi tanti bambini simili a me, con la stessa espressione infantile dipinta sul volto, mista di stupore, curiosità e timore.
Mi sentivo talmente smarrita in quel ambiente nuovo che mi aggrappai alla gonna della mamma.
Poi, le mie maestre iniziarono a parlare. Non capii molto di quello che dissero, ma questa nuova esperienza mi elettrizzava.
Iniziai a sbirciare qua e là i bambini che mi circondavano.. alcuni piangevano, altri gridavano…e una mi sorrideva. Quella fu la prima volta in cui ci vedemmo.
Aveva un viso sbarazzino con quei buffi occhietti azzurri e i capelli biondi sciolti sulle spalle.
Ci scambiammo un timido sorriso.
Sono passati sette anni… ma noi non siamo sempre state amiche, perché si sa… molto spesso ci vuole del tempo per trovare amici veri.
Tutto iniziò con una telefonata… tre anni fa.
Sentii la voce della mamma dal piano di sotto.
“*****! È per te”
Io sdraiata a testa in giù sul letto fissai l’orologio… chi poteva essere che mi chiamava a quell’ora?
Scesi di malavoglia e afferrai il telefono.
“Pronto?”
“Ciao! sono °°°°°°°”
“…ciao!” mi aveva davvero spiazzata…. Fra tutte le di persone che conoscevo, mai avrei immaginato che fosse lei. “ti serve qualcosa…?”
“ a dire il vero… volevo solo parlare”
Mi colpì molto quella semplice frase. PARLARE.
Sono sempre stata abbastanza sveglia sin da piccola, e spesso mi capitava di essere un passo più avanti degli altri così che non mi interessavo poi tanto alle discussioni dei miei coetanei.
Dopo tutto vivevo in un mondo di adulti, e la vita dei “grandi” mi attraeva parecchio ( a ripensarci ora mi sembra molto stupido).
Parlammo per quasi un’ora… non mi ricordo di cosa precisamente, ma mi divertii.

Se adesso mi chiedessero quali sono le passioni che ci accomunano non saprei proprio da che parte girarmi. Farei molto prima a dire le passioni che ci dividono.
A lei piace il pesce! Mentre io lo odio….

Mi ha insegnato molte cose… come la passione per la lettura.
Prima di conoscerla leggevo solo per obbligo, non sapevo cosa volesse dire leggere per divertirsi.
Fu lei a spingermi ad entrare nel mondo fantastico della scrittura. Le devo davvero molto…
“ti piacciono i libri?”
“I libri?” chiesi timidamente
“Sì, i libri…”
Ci pensai un po’ su… non avevo mai letto un libro vero e proprio…. Solo piccoli racconti… libri presi dalla biblioteca della scuola, solo sfogliati, osservati, toccati…
“Io non ho mai letto un libro..”
“come non hai mai letto un libro?” fece lei come se fosse la cosa più normale del mondo.
Mi vergognai terribilmente quella volta. E lei penso se ne sia accorta.
Un po’ di tempo dopo si presentò a casa mia con un pacchetto.
Me lo porse. Lo presi e mi misi ad osservarlo.
Perché quel regalo? Non era il mio onomastico e nemmeno il mio compleanno! Allora perché mi faceva un regalo…?
Dopo qualche secondo disse eccitata: “Aprilo! Che aspetti?! Non si scarta mica da solo!”
Io iniziai a togliere la carta, titubante.
Vidi una copertina lucida. Rossa fiammante e con disegni di elfi e fate. Non era molto alto ma mi fece comunque molta impressione.
“Un libro?”
“Sì… ora non hai più scuse! Devi leggerlo tutto, capito?”
Annuii e quella sera stessa iniziai a leggere…
Ora fisso quel libro sul comodino della mia stanza… l’ho letto ormai un decina di volte.
Il regalo più bello che abbia mai ricevuto.

E se ancora mi chiedessero cosa è lei per me direi “una sorella! Una persona con cui sfogarsi.. parlare… e forse anche litigare!”
Già… ma forse per lei sono ancora qualcosa in più.
“e dai non buttarti giù! Se vuoi la vera felicità devi accontentarti delle piccole cose!” le dissi mentre la fissavo.
“c-ome faccio…. … a essere felice quando tutto… mi cade addosso?” piangeva a dirotto quel giorno “Non c’è niente di bello!”
Mi dispiaceva terribilmente… in quel momento anche io soffrivo per lei.
“c’e la nostra amicizia…” le bisbigliai sorridendo
E lei mi disse: “sai… per me non sei solo un’amica… ma un esempio da seguire…”
Io un esempio da seguire? Da quel momento capii che ero molto importante per lei… forse molto più di quanto avessi mai potuto immaginare….

E se ancora mi chiedessero… “ma non litigate mai?” risponderei di certo che è impossibile non DISCUTERE… non siamo uguali e ogni tanto bisogna chiarirsi.
“Non ne posso più di te! Perché devi sempre essere così egoista! Pensavo che sapessi che in realtà sono molto fragile! Ma forse mi sbagliavo” gridai furiosa
“Sei insopportabile! Mi sembri mia madre!”rispose
“tu non puoi essere sempre in competizione con me! Lo capisci! Non è normale essere sempre in lotta!”
“noi non siamo sempre in lotta…. E poi come puoi non capire… io mi metto in competizione con te perché cerco continuamente di raggiungerti, di raggiungere il tuo livello… anche se probabilmente non ci arriverò mai…”
Per la prima volta nella mia vita mi sentii veramente in colpa, sentii di essere stata cattiva, insensibile e viziata… l’avevo offesa con le mie parole dure e lei mi aveva risposto con dolcezza…

Tutti gli esempi del mondo non basterebbero per descrivere la nostra amicizia… lei per me è fondamentale! È la prima con cui parlo dopo una lite o quando mi sento giù. La prima a cui racconto di una cotta e la prima persona che mi sia veramente stata amica.

Ora devo smettere. Suona il telefono… e penso di sapere chi sia…
“Pronto?”
“Ciao! Sono °°°°°°”
“…ciao! Avevi bisogno qualcosa?”
“no a dire il vero volevo solo parlare…” sorrido
“….ok! Parliamo!...”

THE END





Questo è il testo scritto da lei, nella pagina affianco quello scritto da me a modello del suo. Ora, rileggendolo, mi sono messa a piangere come una bambina... per fortuna è notte o mio fratello sarebbe già a assilarmi con domande su domande dovute alla mie lacrime...
Ti voglio bene Federica... anzi sorellina.
  
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