Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Baghi_Nelly    08/10/2013    0 recensioni
Un impero. un conflitto. Una donna. Un amore nascosto.
L'avventura di due amanti in un regno distrutto da conflitti tra impero e ribelli, l'avventura di un amore smisurato che è destinato a finire. Desiree, un'imperatrice sposatasi a 15 anni riscopre l'amore quando ormai è troppo tardi per sognare un futuro con l'uomo che ama.
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic

È dal sorriso che si intuisce
il valore di un'anima.
[cit.]

 
Adam era confuso, ormai vagava per i boschi su quel cavallo trotterellante da un’ora, non conosceva quei sentieri e la testa gli faceva male. Non riusciva a ragionare, era confuso da quel viaggio fuori programma, dalla sconfitta, dalla morte dei suoi compagni, ma soprattutto dallo sguardo e dal sorriso di lei. Ricordava quei grandi occhi verdi come se li avesse ancora davanti a se, lo guardavano incuriositi, meravigliati, sorridevano. Adam voleva rivederli, ora. Non poteva credere che quella donna meravigliosa, leggiadra, pura fosse la moglie di quell’imperatore che distruggeva il loro territorio pur di ottenere altri possedimenti, altra terra. Non poteva credere che quelle labbra rosse si fossero posate su quelle di lui, non poteva credere che quell’anulare sottile che aveva sfiorato il suo mento avesse l’anello di matrimonio di quel re crudele. Non capiva, non voleva capire. No, lei certamente era tanto malvagia quanto l’imperatore.. ma come, come poteva? Con quello sguardo gentile e impaurito, curioso e autoritario, con quel volto bianco come porcellana e i riccioli neri perfetti a circondarlo. No, Adam non capiva. Ma d'altronde cosa gli importava, nah, non gli riguardavano queste faccende!
Mentre era assorto in questi pensieri non si era accorto che il grasso pony aveva smesso di trotterellare, dopo pochi secondi le guardie l’avevano buttato giù  dal cavallino e incappucciato. Avevano iniziato a camminare in un terreno fangoso, pieno di rametti in cui continuava a inciampare, certamente la sua confusione non diminuiva. Dopo qualche minuto si fermarono e le guardie tolsero il cappuccio ad Adam. Il ponte levatoio si abbassò silenziosamente davanti a lui, ad aspettarlo al di là vide l’imperatrice. Lei lo guardò, i suoi occhi chiari sembravano essere sollevati nel vederlo, lei alzò lo sguardo, guardò l’imperatore e chinò il capo come a dire “hai fatto la cosa giusta”, ma Adam non vedeva solo quello, Adam vedeva riconoscenza e una sorta di sollievo. Poche ore dopo il ragazzo era sdraiato sulla paglia in una celletta buia in cui gocciolava l’acqua della strada e c’era rumore di zampette di ratti che vagavano su e giù tra strada e cella. Sentiva i rumori dei carri, le guardie che cambiavano la guardia, la gente urlare al mercato, e lui era lì, annoiato e pensoso. Un rumore di passi. Leggeri. Una figura scura si avvicinava alla cella, rimaneva nell’ombra. Adam si misi a sedere e guardava nell’ombra.
“Chi è là?”
Nessuna risposta.
“Chi è là?!”
La figura si mosse, venne verso la cella. Desiree.
“Cosa ci fate qui?”
“Non me lo dovete dare voi il permesso di girare per il mio palazzo.”
“Cosa volete?”
“Chi siete voi?”
“E a voi cosa importa?”
“Rispondetemi. Non siete nella condizione di fare domande”
“Adam.” Il ragazzo sapeva che non avrebbe dovuto rispondere ma non vedeva niente di male a rivelare i suoi segreti a lei. Lo aveva già salvato una volta, perché avrebbe dovuto tradirlo ora? “Voi chi siete?”
Desiree scosse la testa “Lo sai chi sono io” sorrise.
“Se foste chi penso non capirei perché mi avete salvato”
“Non lo capisco neanche io veramente” l’imperatrice sorrise di nuovo. Lui si sentiva così calmo, in pace, quando lei sorrideva..
“Siete un’ingenua allora”
“Perché dite questo?”
“Perché sono un capo dei ribelli. Io combatto contro di voi”
Lei rise: “Ah sì? Ditemi, come combattete voi abitualmente? Dietro le sbarre?”
Adam sbuffò indignato e lei rise ancora.
“Ditemi chi siete”
“Ve l’ho già detto, il mio nome è Adam”
“Già.. beh Adam, ci rivedremo a palazzo” Desiree si girò per andarsene.
“A palazzo?!? Cosa significa?!” Adam era scattato in piedi e teneva strette le sbarre, ma lei non gli rispose, si girò appena  e lo guardò ancora con quello strano sguardo meraviglioso.

 
 Solo i princìpi valgono la pena di una lotta e d'una sconfitta;
per tutto il resto si può essere arrendevoli.
[cit. Henri Frédéric Amiel]
 
A palazzo erano le due del mattino. Adam si era addormentato contro le sbarre sulla paglia umida, la stanchezza aveva preso il sopravvento. Cadde a terra quando le guardie aprono la cella, lo incappucciarono e lo fecero alzare, poco dopo si trovava legato ad una sedia. Le guardie gli tolsero il cappuccio e  capì di trovarsi nella sala del trono. Era al centro di essa con le mani e i piedi legati, le guardie uscirono, non c’era nessun altro. La stanza era enorme, le grandi pareti erano completamente affrescate e infondo alla sala c’è il trono del re Henry affiancato da quello più piccolo, ma più decorato, dell’imperatrice. Ogni cosa era curata con il minimo dettaglio, infatti accanto al trono dell’imperatrice c’era un piccolo sgabello decorato con sopra un cuscinetto rosso, doveva essere quello della piccola figlia del re, Caterina, e accanto ancora c’era un altro cuscino rosso, quello del meraviglioso Weimaraner dell’imperatrice, Ettore. Adam sentì un rumore, si aprì una piccola porticina nella parete sinistra, ne uscì il re con Ettore. L’imperatore avanzò verso Adam con passo leggero, si ferma, lo osservò e poi parlò:
“Sai, mia moglie ha un talento naturale. Riesce a capire le persone, e se mi dice che tu vali la pena di essere salvato, così sia. Però ora devi dimostrarmi che ne è valsa la pena. Come ti chiami?”
Adam non rispose.
“Bene Adam, facciamo così, se tu non mi rispondi rimarrai chiuso in quella cella a morire di fame, freddo e stenti finché non ti verrà la voglia.”
Fantastico! - Pensò Adam - l’unica persona di cui pensavo di potermi fidare mi ha tradito dicendo il mio nome!
“Forza, il servetto mi ha detto tutto pur di tornar vivo da sua moglie, e la mia mi ha confidato qualche cosetta, quindi se non ti dispiace, voglio sapere perché state facendo questo al mio regno”
“Non fate finta di non saperlo!”
“Non fingo mai”
“Distruggete le famiglie povere con le vostre dannate tasse mentre i nobili scorrazzano felici per la vostra corte come se la vita fosse soltanto una favola!”
“Secondo te mi fa piacere dunque?!”
“Perché lo fate se no?”
“Perché non posso evitarlo! Le casse dell’impero sono vuote e il Consiglio mi impedisce di tassare i nobili che mi nascondono le loro proprietà”
“Distruggete il consiglio allora”
“Ti sembra tutto facile a parole, ma non lo è, però mi sembri un uomo intelligente Adam, voglio che mi aiuti, non sai quanto voglia che queste rivolte finiscano! Vivrai a palazzo e mi aiuterai fino a che non avremo trovato una soluzione, se ci riuscirai ti darò un compenso e avrai per sempre la mia stima. Siamo d’accordo?”

“Va bene”


 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Baghi_Nelly