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Autore: dephor_    09/10/2013    0 recensioni
Devany, 15 anni. Ama i film horror, il tè delle cinque e il suo diario. Una ragazza normale vero? E invece no. Lei finge. Lei è stanca.
Stanca dei finti sorrisi.
Stanca delle false amicizie.
Stanca di soffrire.
Stanca di addormentarsi piangendo.
Stanca di vivere così.
Lei è in tutte voi.
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Faceva freddo. Erano le undici e mezzo della notte, il momento in cui tutti i pensieri affiorano nella tua mente e ti pervade completamente, uno dopo l’altro. Devany si nascose sotto le coperte, lentamente per non creare ‘’vento ‘’ con esse e non congelarsi ancora di più. Stringeva il suo peluche di pezza. Era una scimmietta, marroncina con gli occhi dolci. Si chiamava Alfy, il diminutivo di Alfred Hitchcock, il suo regista preferito.
Beh, un po’ sciocco per una ragazza di 15 anni dormire col suo peluche, ma era l’unico che non l’avrebbe mai abbandonata. Non prendetela per pazza, ma a volte parla con lui. Non perché ha le rotelle fuori posto, ma perché è l’unico che sta ad ascoltarla e anche se non può parlare, Devany si sentiva tranquilla a sfogarsi con lui. Forse perché gliel’aveva regalato la sua nonnina.. Prima di morire mentre vedevano la loro telenovela preferita insieme. Improvvisamente si spense. Devany pensava si fosse addormentata, anche perché stavano ancora abbracciate sul divano. Ma non si svegliava più. Un pezzo del cuore della ragazza è morto insieme a lei. A volte le viene da sorridere quando ricorda che all’inizio la nonna cercava di convincerla a vederlo con lei, per passare un po’ di tempo insieme; se solo lo avesse saputo, le avrebbe dedicato più attenzioni, più abbracci.. Abbracci.. Questa parola le sembrava familiare.. Oh si. Le ricordavano i biscotti che mangiava sempre con sua madre la mattina. Prima che il loro rapporto andasse completamente a farsi benedire, ovvio. Quante persone che ti hanno abbandonata, eh Devany? Tante. Le tue ‘’amiche’’, i tuoi parenti.. Sei sola. Completamente. Sei patetica lo sai? Il tuo migliore amico è un peluche, ti tieni tutto dentro e non ti accorgi che piano piano marcisci, i tratti del tuo viso si oscurano, il tuo cuore morirà.
Questi pensieri tormentavano Devany, come ogni notte del resto. E ogni notte piangeva. L’unica cosa che sa fare meglio forse.
Come da routine, cominciò a piangere. Sempre più forte. Avete presente quando cominciate a piangere e tutte le colpe, le occasioni perse, i momenti sbagliati, i ricordi svaniti e le paura ti rimbombano nella testa, girano, si scontrano, fanno un valzer urtando ogni maledetto angolo del vostro cervello? Bene, così.
Ma stavolta, era diverso. Stavolta, tutto sarebbe cambiato. Si alzò dal letto, e per non svegliare la sorellina, l’unica cosa che ci fosse di buono al mondo, in silenzio, strappò un foglio dal suo diario nascosto nel cassetto dei maglioncini. Prese una penna, si sedette a terra e con la poca luce della luna, cominciò a scrivere.
Cosa?                                                               
Una lettera.
Di che genere?
Una lettera d’addio.
Devany non esisterà più.
Era meglio per tutti.
  
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