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Autore: _E r i e    09/10/2013    1 recensioni
| sentimentale, slice of life | possibile OOC | one shot | Kyousuke/Takuto |
Takuto si strinse nelle spalle e affondò il viso nella sciarpa « Avevo voglia di vedere l’alba. Il sole non si è fatto vedere questo inverno. » mormorò « E nemmeno tu, se non per gli allenamenti. »
{Hazel}
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Shindou Takuto, Tsurugi Kyousuke
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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Autore: Hazel
Betareader: Leyla_
Titolo: Here comes the sun
Sottotitolo: {it’s all right}
Genere: sentimentale, leggermente fluff, slice of life
Avvertimenti: possibile OOC
Parole: 907 (word)
Pairing: shonen-ai. Tsurugi Kyousuke/Shindou Takuto per il KyoTaku day

 
Disclaimers: i personaggi protagonisti in questa fan fiction non mi appartengono, sono di proprietà della Level-5. Questa storia non è a scopo di lucro. La canzone presente nella fic è “Here comes the sun” degli indimenticabili Beatles.
Warning: chiunque plagerà questa fan fiction verrà appeso per le mutande ad un lampione. Love





 
*** *** ***
 


 
 ere comes the sun 
{it’s all right}
Edited by Hazel ©


 
Here comes the sun,
Here comes the sun,
And I say "It's all right"
 

Shindou chiuse il cancello di casa e si infilò immediatamente le mani in tasca, rabbrividendo un attimo: l’aria non era ancora così calda come sperava. Uscire di casa alle sei di mattina era traumatico per il suo corpo; abbandonare il caldo tepore del letto e cercare al buio i vestiti, andando irrimediabilmente a sbattere contro un comodino a caso: una tragedia.
Nonostante la primavera fosse alle porte, fuori la mattina faceva ancora abbastanza freddo, almeno finché non sorgeva il sole.
Takuto sospirò, borbottando qualcosa contro il vento gelato che soffiava per strada e camminò verso il centro città, mentre il cielo era ancora buio.
 
Il bar era piccolo e solo pochi tavoli occupati. Shindou prese una brioche, passò per una via disseminata di negozi già aperti e si fermò all’entrata di un parco, osservando la sagoma distante di un ragazzo dall’aria più che famigliare.
Tsurugi Kyousuke se ne stava là, a meno di nove metri da lui, il cellulare in mano e il viso quasi del tutto coperto dalla sciarpa di un brillante blu cobalto e il castano andò verso di lui.

 
Little darling, it's been a long, cold lonely winter.
Little darling, it feels like years since it's been here.

 
« Già in piedi a quest’ora anche se è domenica, senpai? » domandò Kyousuke, distogliendo solo per alcuni istanti lo sguardo dal telefono.
Takuto si strinse nelle spalle e affondò il viso nella sciarpa « Avevo voglia di vedere l’alba. Il sole non si è fatto vedere questo inverno. » mormorò « E nemmeno tu, se non per gli allenamenti. » aggiunse, più piano, e Tsurugi chiuse bruscamente il cellulare « Ho avuto molto da studiare. » borbottò, alzandosi « Ora però sono qui » disse poi, osservando distrattamente gli alberi del parco.
« Sì, lo vedo. » rispose l’altro, sfilando una mano dalla tasca e afferrando la manica della giacca di Tsurugi « Vieni con me? » chiese, cauto. L’espressione del kohai era indecifrabile: difficile dire se fosse o meno di buon umore, eppure a Shindou parve che fosse quasi nervoso. Kyousuke però, qualsiasi cosa gli passasse per la mente, lo seguì, senza fiatare, con le mani coperte dai guanti che ancora stringevano il cellulare.
Shindou rimise la mano in tasca.
Faceva ancora un po’ freddo.

 
Little darling, the smile returning to their faces.
Little darling, it seems like years since it's been here.

 
« Mio fratello verrà dimesso questa sera ».
L’aveva detto all’improvviso, con il tono di uno che parla di una cosa stupida come le condizioni meteorologiche, mentre in realtà la questione era molto più delicata, Shindou lo sapeva. Tsurugi tacque subito dopo, rigirandosi il cellulare tra le mani e fissando con insistenza il panorama sotto la collinetta.
Takuto lo guardò « E tu … come stai? » chiese, e Tsurugi volandosi verso di lui prese a osservare le sue scarpe, divenute d’un tratto molto interessanti « Sono felice. Insomma, è ovvio che io sia felice, cioè, mio fratello ha ripreso a camminare e può tornare a casa. » disse tutto d’un fiato, sorridendo appena « E sono un po’ ansioso. Non ho chiuso occhio per quello, ‘sta notte. » sussurrò e poi quasi si fosse vergognato di averlo ammesso fece sprofondare il suo viso nella sciarpa cobalto.
Shindou lo osservò e si lasciò sfuggire una breve risata « Beh, credo sia normale, sarei su di giri anche io per una cosa simile, Kyousuke. » disse, e mentre Tsurugi tornò a fissare l’orizzonte, con il sole che iniziava ad intravedersi tra i contorni dei palazzi, il suo senpai prese a fissargli la giacca aperta. Takuto si avvicinò ed allungò le braccia verso la zip del cappotto. Il moro si voltò di scatto « Che fai? » domandò.


 
Little darling, I feel that ice is slowly melting.
Little darling, it seems like years since it's been clear.
 


« Non hai freddo così, con la giacca aperta? Potresti finire per ammalarti, sai. Solo perché è marzo e il ghiaccio in strada si sta sciogliendo, non significa che sia già arrivata la primavera. » rispose l’altro tirandogli un po’ su la cerniera.
Tsurugi lo bloccò a metà strada, lo sguardo fisso sulle sue mani « E tu, non hai freddo, senpai? » chiese. Takuto pensò che quel suo modo di sembrare sempre e comunque serio, sicuro e magari anche imperturbabile lo rendeva adorabile « Poco. » rispose, osservando il cielo limpido, che andava schiarendosi illuminato dai raggi –ancora un po’ freddi- del sole.
Gli sembrò di essersi svegliato solo in quel momento da un lungo letargo che era durato mesi di piogge e nuvole cupe.
Kyousuke prese una mano destra del castano e la coprì con il suo guanto, Shindou lo guardò leggermente sorpreso e il moro si giustificò con un « Hai le mani ghiacciate senpai ».
Takuto rise sommessamente e lo fermò prima che si togliesse l’altro guanto « Va bene » mormorò, intrecciando le loro mani senza guanti « così. »
Tsurugi sentì la sua mano scaldarsi e vide il sorriso di Shindou illuminato dai raggi del sole.
Pensò che fosse bellissimo: lui, il sole che sorgeva lentamente, il freddo che se ne andava. Le loro mani intrecciate.
Osservò gli alberi che si stagliavano dietro le spalle del suo senpai e rimase in silenzio.
Andava davvero tutto bene.

 
Sun, sun, sun here it comes.
Sun, sun, sun here it comes.
And I say "It's all right,
It's all right”
 




 

 





Angolino a stelle e striscie (?)

Note:
-la collina a cui accenno nella fic si riferisce alla famosa (?) collinetta dove Endou va spesso ad allenarsi con il copertone nella prima stagione di IE.
 
Non ho resistito alla tentazione di infilare dentro random Yuuichi che torna a camminare. È un desiderio più forte di me- *piange*
All’inizio Shindou e Tsurugi dovevano baciarsi alla fine della fic, ma ho deciso di no, perché sono cattiva (?). No, in realtà no, semplicemente non mi andava di terminare così la fanfiction.
Il ritmo della narrazione è piuttosto lento, non so, magari sembra solo a me poi (?), ma ho pensato alla canzone dei Beatles –che è molto tranquilla- e al fatto che la primavera non arriva da un giorno all’altro, il ghiaccio non si scioglie tutto in una volta per lasciar spazio ai fiori, e lo stesso vale per l’alba: il sole ci mette del tempo a sorgere, per questo ho deciso di prendermela con calma anche con la storia (?).
Spero che la fic vi sia piaciuta, e ringrazio in anticipo tutti coloro che lasceranno una recensione.
Bye bye,
xox
Hazel.
 

Ps: ho sempre visto Kyousuke come un tipo molto impacciato e inesperto nelle relazioni, a differenza di quanto si possa pensare considerata la sicurezza che mostra (?). 
  
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