Genere: Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il padre gliel'aveva promesso, e premuroso gli teneva la mano piccina nella propria mentre il bimbetto coi capelli rossicci teneva stretto a sé il biglietto dai mille colori.
Sfuggì, attirato dai magici incantesimi di una fanciulla sui trampoli, dal naso rosso di un clown inquietante, dagli animali esotici e dagli odori, così aspri e così dolci.
Andò contro il leone impigrito, contro la zebra infreddolita, contro l'elefante imponente e ansioso, che accompagnava la musica che aleggiava nell'aria con una strana danza del capo.
Il musetto lentigginoso, il bimbo che pareva così buffo nel suo cappotto invernale, correva zoppicando, inseguendo colori e suoni così allegri e pieni di gioia. S'infilava in mezzo alla folla, passò sopra, sotto, a destra e sinistra, strisciò sul fango e sulle pietre e quando si tirò in piedi, il suo visino si riempì di stupore infantile: una giovane fanciulla si sollazzava a far volare qui e lì uccellacci dalle penne di pece. E questi gracchiavano quando la dolce signora li indicava. E Dante rimase lì fermo come roccia a guardare con la boccuccia schiusa, con gli occhi spaventati, quei demoni dalle ali d'uccello che a loro volta gli ricambiavano lo sguardo. E i loro occhi rossi e dorati gli gelarono il petto sino a quando la signora non se ne andò, richiamando i suoi servi a sé.
E fu allora che la maledizione fu spezzata e Dante riprese a respirare.