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Autore: Gracedanger    10/10/2013    2 recensioni
La verità è che c’è una fastidiosissima sensazione mi tortura lo stomaco. I giorni vuoti, stare sola, tutto sembra essere tornato come quando lui non faceva ancora parte della mia vita. Perché c’era entrato, si. C’era entrato con la forza, con il suo comportamento bizzarro e le sue attenzioni intermittenti. Ora senza di lui avverto la tristezza che prima si celava dietro ogni mio respiro.
Genere: Malinconico, Slice of life, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Joe Jonas, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Credits: Sara_Scrive

29 Agosto 2018
New York
Queens
River Street
Condominio  n.46
Terzo piano senza ascensore
Appartamento 3H
11:59 a.m.

 
Busso alla porta del mio appartamento e aspetto che Lexie mi apra.
La trovo con i capelli biondi bagnati e addosso solo un asciugamano che mi sorride.
“Buongiorno Lex.”
“Buongiorno Joseph.”
Mi stampa un bacio sulle labbra e afferra la busta con i miei pancakes e il suo caffè dietetico.
Comincia a frugarci dentro e li posa entrambi sul tavolo della cucina.
Iniziamo a fare colazione insieme.
La mia prima colazione con una ragazza che non sia Amy.
Per una volta non rubo il caffè della ragazza che è con me.
Quello di Amy mi piace perché è dolce a causa dello zucchero.
Quello di Lexie è dietetico. Parola dalla quale mi tengo prudentemente a distanza.
Prendo lo sciroppo dalla dispensa e lo verso generosamente sul pancake.
Lei non riesce a trattenere una smorfia di disgusto.
“Vuoi?” chiedo educatamente prima di mangiare.
Lei mi sorride, e con tono gentile mi risponde: “No, grazie Joseph.” e riprende a bere silenziosamente il suo caffè.
“Ah!” mugugna mentre allontana il bicchiere dalle labbra.
“Si?”
“E’ passata una tizia. Ha detto di essere la tua vicina. Aveva le chiavi del tuo appartamento, ma non ricordo il suo nome…”
Amy!” sobbalzo sulla sedia e quasi la faccio cadere all’indietro, mi precipito senza dire niente fuori dall’appartamento.
Sono due settimane che non prendo la chiave dell’appartamento di Amy, poiché la sera stessa del nostro appuntamento al bar, qualcosa successe.
Corro dall’altro lato del pianerottolo e comincio a bussare delicatamente alla porta.

“Amy. Amy, apri.”

La stessa sera del nostro appuntamento al bar, una sensuale e aggressiva ragazza biondina si tuffò nello sportello del taxi che io avevo chiamato, rubandomelo, poi mi aprì e mi fece entrare e qualcosa scattò dentro di me, Lexie mi rapì completamente.
Continuo a bussare aumentando l’intensità.

“Amy, Amy aprimi, ti prego.

Busso sempre più forte, quasi urlo.

“Amy, per favore, devo parlarti, apri questa porta, ti prego! Amy!

Smetto di bussare e mi piego in ginocchio sul pavimento, avvicino l’orecchio alla porta.
Sento dei singhiozzi ripetuti e il respiro affannato della mia Amy.
 
29 Agosto 2018
New York
Queens
River Street
Condominio  n.46
Terzo piano senza ascensore
Appartamento 3H
12:03 a.m.
 
“Amy. Amy, apri.”
 
“Amy, Amy aprimi, ti prego.”
 
“Amy, per favore, devo parlarti, apri questa porta, ti prego! Amy!”
 
 
Continua a battere la mano contro la porta e a ogni rumore i singhiozzi si fanno più intensi e le lacrime scorrono ancora di più inzuppandomi il viso.

Non riesco a respirare.

Non riesco ad aprirgli.

Non riesco a smettere di piangere.

E’ questo che temo di più.

E’ questo l’incubo dal quale non riesco a svegliarmi.

Non posso andare da lui.
Non posso andare da mio padre.
L’idea di perdere un altro uomo al quale tengo così tanto mi uccide.

Si ferma all’improvviso.
Sento che si accascia sul pavimento.
Vorrei fare silenzio ma non riesco a smettere di sobbalzare a causa dei singhiozzi.
Con le mani che tremano stringo forte le mie ginocchia al petto.
Le conseguenze del mio errore sono tutte qui.
Guardo con disperazione la scatola che è ancora in bilico sul lavandino. E dall’altro lato della stanza, rimango in apnea per non far capire a Joseph che sto piangendo.
Sento il suo respiro dietro di me.
Scusa.” sussurra attraverso la porta.
Mi mordo le labbra per non ricominciare a piangere e continuo l’apnea. Porto la testa all’indietro e la appoggio sulla porta mentre le lacrime continuano a scorrere, e i singhiozzi vengono soffocati in gola.
Dispiace anche a me, Joseph.
Mi dispiace da morire.



-----------xxxx-----------
Perdonate il ritardo nel postare il capitolo ma ieri sera mi è crollato il mondo addosso.
Il rumor della rottura dei Jonas mi ha spaventata troppo e continua a farlo.
Spero vivamente di ritornare su questo capitolo un giorno e riderci sopra sapendo che mi ero preoccupata per nulla.
Riguardo al capitolo, avrei voluto con tutto il cuore postare qualcosa di felice, ma non riesco a scrivere niente di felice in questo momento.
A tutte le Jonas Fans, vorrei solo dire che vi amo con tutte il cuore e che vi abbraccio tutte.


Hold on.
  
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