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Autore: HiraDarkblaider    10/10/2013    0 recensioni
Yui una liceale costretta a convivere con un gruppo di strani "Umani" senza conoscere il perchè del trovarsi li sarà costretta a fare i conti col proprio passato. Ce la farà? Dovrà affrontare mille pericoli e dovrà affrontare la cosa che le provoca dolore. Il passato. Il suo ragazzo di cui lei ora non sa nulla, lo ritroverà?....
Genere: Avventura, Fantasy, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1 : Il ricordo dei ciliegi.
Quando ci lasciammo avevamo 14 anni eravamo in terza media e l'ultimo giorno di scuola tu ti dichiarasti, e mi ricordo anche che la prima volta che ti incontrai fu un giorno in estate, il primo anno di medie e che eri sdraiato sotto un ciliegio, dormivi profondamente e appena mi avvicinai tu ti svegliasti io in preda dal panico mi voltai e iniziai a correre ma tu con una velocità tale e impossibile da praticare mi afferrasti il braccio e mi chiedesti:" Chi sei tu...?" avevi distanziato quella domanda con un silenzio e con un sorriso che guardandolo mi era rimasto sempre negli occhi, io amavo quel tuo sorriso, lo adoravo per cui ti avevo risposto:" Ciao, io.. Io sono Yui e tu chi sei?" tu sorrisi di nuovo e risposi alla mia domanda:" Io mi chiamo Drake", il tuo nome mi recheggiò in tutta la mia testa, mi stavo forse già innamorando di te?. Passammo quella giornata sotto quell'albero che tu ritenevi la cosa più importante che avevi. Tra ridere e scherzare si era fatta l'ora di tornare a casa e ci salutammo, il giorno seguente ti ritrovai in classe presentato dalla prof e io mi alzai in piedi e tutti mi guardarono, io imbarazzatissima e tu ancora più di me ci mettemmo a ridere insieme e tutti capirono che ci conosciavamo mi scambiarono di banco mettendomi vicino a te e mi iniziai a divertire, poi però quel tuo sorriso si spense dopo due mesi ma nonostante tutto andavi avanti e per questo che ti ammiravo e ti ammiro ancora, però ora siamo diventati più grandi abbiamo perso ogni contatto non riesco più a chiamarti e pensa sono preoccupata per te. Però ora siamo da soli separati da stanze, da pareti, da muri da cui non passa la luce intrappolati in un nostro destino... E io sono ancora qui a chiedermi dopo due anni ci incontreremo ancora?
Capitolo 2: La banda della scuola: Ovset un incontro ravvicinato a insaputa di Yui.
Nella nostra scuola ci sono due bande, la banda di Esot e la banda di Ovset. La banda di Esot è molto particolare ovvero protegge gli studenti da qualsiasi rissa o problemi che gli studenti hanno tra di loro e hanno pure eliminato il bullismo che regnava in questa scuola, invece quella di Ovset non si fa mai vedere è una banda soprannominata "L'ombra oscura della scuola" viene chiamata all'ordine solo quando la scuola ha problemi con genitori di alunni o anche atti vandalici, si dice che la banda Ovset sia uguale al vento per il suo rapido passo, al felino ghepardo per il suo ottimo modo di camminare e di nascondersi in qualsiasi circostanza e infine uguale al leone perchè non si fanno dominare da nessuno. Per tutti gli studenti è un mistero questa banda e su di loro ci sono mille e mille leggende non si sa nemmeno se siano vere, però molti studenti dicono di avere visto quelli della banda Ovset succhiare sangue da esseri umani, e la cosa è degenerata quando più alunni lo hanno affermato e molti studenti hanno lasciato la scuola. Quando le lezioni finirono Yui rimise tutto in cartella e si avviò verso il cortile interno dove la banda Esot operava dando biglietti, volantini o avvisi a tutti gli studenti e come al solito Yui usci con auricolari nelle orecchie raccogliendo volantini e avvisi, gli studenti avevano molto rispetto per loro li ritenevano i protettori delle loro anime. Durante il viaggio del ritorno da scuola in coriera Yui stava pensando a cosa poteva fare per non annoiarsi nelle due ore pomeridiane che gli rimanevano, intanto essendo arrivata a destinazione scese dalla coriera e si incamminò verso casa, passato il solito ponte dove un tempo passava il treno della stazione pochi chilometri di distanza da casa sua e intanto ascoltava una musica, una musica che gli ricordava quei bei momenti trascorsi in armonia con Drake, le sue battute i suoi occhi color rossiccio marrone e quel suo bellissimo sorriso che le faceva quando era felice, gli mancava tanto troppo era veramente difficile sopportare quella distanza, ma era coscente di quello che era successo era sicura che non avrebbe mai potuto più rivederlo nemmeno se avesse dato tutto quello che poteva cosi preferiva sognare e gli piaceva. Una volta passati i famosi giardini di perla chiamati cosi per le sue rarità e migliaia di specie di fiori dove i bambini potevano sfogarsi intravide dei corpi vestiti in modo strano con una testa in mano e si fermò di colpo quando uno dei ragazzi la indicò, non riusciva a distinguere bene le faccie cosi si fece in dietro un passo alla volta lentamente poi svoltò per i giardini fingendo di non aver visto nulla e facendo credere di essere andata troppo oltre, cosi con passo rapido si andò a nascondere in un grande salice si arrampicò su quel'albero e col cuore che le batteva forte rimase li ad aspettare e ad aspettare e intanto riavvolgeva la scena e la riguardò nella sua mente da capo, rivide la testa, i ragazzi che tenevano il corpo e l'altro ragazzo con la testa sanguinante in mano tenuta dai capelli, il ragazzo che la indicò col dito, riusciva a vedere tutto però quello che non riusciva a vedere erano i volti, i volti che quei ragazzi avevano per lo spavento se li era dimenticati però era sicura che se li avesse intravisti li avrebbe ricordati subito. Persa tra i suoi pensieri non si accorse che alcuni di quei ragazzi erano passati sotto quell'albero in cerca di quella ragazza che avevano visto poco prima, ma li notò scendendo dal salice in lontananza la cercavano e lei silenziosamente corse verso casa percorrendo quella strada, piena di erba e di schizzi, piccole gocce di sangue di quella povera ragazza, Yui aveva paura molta paura cosi tanta che appena arrivò a casa si chiuse a chiave e si andò a mettere vicino alla finestra guardando sempre fuori non osava uscire. Guardò fino a sera tarda quel paesaggio che prima colorato di un tramonto piendo di colori e ora scuro cullato dal buio della notte, sapeva sin da subito che questo avrebbe compromesso il suo buon orario ma non le importava, chiuse la finestra e si avviò per le scale quando qualcuno bussò alla porta lei si bloccò, il cuore iniziò a battere cosi forte che non ci pensò due volte a salire le scale di corsa preparare una valigia e scendere nel passaggio sotterraneo da lei inventato che collegava la sua casa hai giardini. Scendendo per il passaggio sentiva le voci che erano in casa sua lei non aveva nulla in casa fuorchè libri, un telefono, qualche vestito, dell'intimo, un orologio e un anello a cui lei teneva, sentiva i passi svelti di quelle persone che cercavano, rovistavano e arrivata in fondo rispedi dritto dritto la cassa che conduceva al tunnel e si avviò. Il tragitto era molto facile da affrontare un piccolo tunnel formato da più di 1800 piastrelle scivolose che se non sapevi quale piastrella era giusta scivolavi e potevi dire addio alla tua camminata. Iniziò a saltare azzeccando tutte le piastrelle fino ad arrivare hai giardini alzò un pò il coperchio cespuglio per vedere se c'era qualcuno e proprio davanti a se apparvero tre di quella banda dei ragazzi vestiti in modo bizzarro e nascosti nell'ombra rovistavano sapevano che era stata li. In mente gli comparve una domanda forse sentivano il suo odore?, allarmata da quel pensiero li guardò fino a che non si addormentò.
Capitolo 3: l'enigma, enigmatico odore di una ragazza.
Si risvegliò alle sette di mattina quando le suonò il telefono la sveglia la stava svegliando e diceva che era ora di andare a scuola, lei rialzò il coperchio uscì dopo aver constatato che non c'era nessuno e si diresse verso la coriera ci sali e si diresse a scuola intanto pensava e ripensava a tutto quello successo ieri, aveva paura terrore che quei ragazzi ritornassero sino a scoprirla e in fatti era intezionata di rimanere a scuola a dormire con o senza permesso. Arrivata scese entrò a scuola e si diresse dalla preside una signora nobile ma molto esigente ascoltava tutti i problemi che riguardavano alunni, rapporto alunni-insegnanti o rapporto genitori-alunni. Entrata chiese subito ospitalità per dormire in uno dei dormitori della scuola chiedendo anche un piccolo angolo per poter dormire, la signora Esmeralda Cluf soprannominata barboncina alata per la sua enorme grazia come una farfalla e il suo enorme brontolio come un barboncino le diede il permesso di dormire in fase non definitiva con la banda Ovset dopo aver ascoltato il suo terribile racconto la preside le diede un foglio dove firmava il permesso dell'occupazione dell'ultimo letto. Yui ringraziò la preside e si diresse verso la sua classe, quando l'aprì nessuno non c'era nessuno una visione vuota e la bidella appena arrivata le disse che la sua classe era stata sospesa per colpa di stupidità con alunni più piccoli, Yui ringraziò la bidella e le chiese se la poteva accompagnare al dormitorio della banda Ovset e con tutta sua sorpresa la bidella le rispose:" Tesoro caro mi spiace non posso portarti a quel dormitorio però posso dirti che devi andare al primo piano e andare a destra scendere le scale poi proseguire sempre dritto". Yui fece un breve inchino e si allontanò tranquillamente e fece come la bidella le aveva detto, scese le scale voltò a destra e si ritrovò un corridoio con le luci dei faretti che saltellavano e più si continuava e più diveniva buio. Si avviò finchè non arrivò alla porta d'ingresso del dormitorio, busso ma nessuno venne ad accoglierla cosi prese coraggio e aprì la porta. Appena entrò vide davanti a se quattro letti scrutò meglio e ne vide altri due e infine nell'angolo vide un ultimo letto che sarebbe diventato suo, una piccola finestra che lasciava traspirare qualche raggio di sole ma il resto della stanza era buio nemmeno una luce. Si diresse verso il materasso già arricchito di coperte e cuscino mise la valigia sotto al letto e si butto sopra e immerse la testa nel cuscino e dalla troppa stanchezza si addormentò. Intanto la banda Ovset stava rientrando e fermatasi sulla porta che conduceva al dormitorio mediante un corridoio prima illuminato poi sempre più buio un ragazzo disse:" C'è uno strano odore, è passato qualcuno... E se penso quello che pensate anche voi sarà ancora da queste parti". Guardò i suoi compagni che tutti annuirono e poi riprese:" Bene andiamo" si incamminarono velocemente e silenziosamente fino ad arrivare davanti a la porta nera con la maniglia dorata. L'aprirono con molta cautela ed entrarono si guardarono in torno e notarono la ragazza sul settimo letto che dormiva, tutti i ragazzi sorrisero malignamente e i loro occhi si illuminarono in una vampata rossa, si leccarono le labbra con la lingua e iniziarono ad avvicinarsi al letto e alla ragazza. Quando Yui improvvisamente si svegliò e noto che i ragazzi erano tutti accerchiati intorno al suo letto e due sopra quasi vicino al suo ventre. Lei gridò cosi forte che tutti quanti si tapparono le orecchie e si allontanarono facendo ritornare gli occhi del loro colore normale mentre Yui ancora sotto shock si allontanava tremante. Un ragazzo capelli biondi con la cresta, un percing sul ciglio destro e uno sul labbro inferiore la prese per i piedi e la sollevò per il colletto e arrabbiato gli chiese:" Chi diamine sei tu?" Yui ancora impaurita parlò balbettando:"Io...m-mi chiamo Y-Yui... E sono qui... Perchè... M-mi ha dato il permesso la preside.... Se vo-volete vedere ho il foglio... E la chiave del dormitorio....". Il ragazzo del tutto colto a sorpresa con quella risposta la scosse e riparlò urlando:" Ma non dire sciocchezze!! La preside non avrebbe mai potuto fare una cosa simile. Voi rovistate tra le sue cose devo sapere cosa farne di te", i ragazzi che lui aveva indicato iniziarono a cercare tra le cose di Yui mentre essa sgranò gli occhi preoccupatissima e iniziò a gridare:"Lasciami ti prego lasciami mi fai male e poi nelle mie cose non c'è nulla di che ci sono solo lo stretto necessario e..." venne interrotta da un altro ragazzo che tirò fuori un biglietto, il biglietto che la preside aveva firmato e subito pensò *Sono salva meno male...* invece poi il ragazzo la afferrò per il collo e le parlò all'orecchio stringendo più forte:" Ti avverto con me questi giochetti non funzionano" e subito dopo la lasciò cadere a terra e se ne andò con le mani in tasca diretto dalla preside. Yui accasciata al suolo venne sollevata dagli stessi ragazzi che avevano rovistato nella sua roba e la fecero sedere sul letto il primo ragazzo alla sua destra aveva i capelli rossi e occhi marroni scuro quasi neri, indossava una giacca senza nessun altra maglietta sotto che lasciava intravedere i pettorali scolpiti e i muscoli possenti i pantaloni sbragati con enormi buchi e una cintura teschiata argentata, il ragazzo di sinistra invece aveva capelli neri occhi verdi, di un verde intenso profondo molto profondo e scaturivano enormi sentimenti, indossava una maglia rossa attillata tre anelli nella mano sinistra e un percing nell'orecchio sinistro d'oro. La fissavano e Yui fissava loro finchè un terzo ragazzo rimasto nell'ombra con l'altro compagno non si fece avanti e disse:"Io sono Jeik, lui è Marcus e quei due sono la coppia di imbranati quello alla tua destra è Riuga, quello alla tua sinistra è Sakyo e quello di prima era Kaito.. Tu come ti chiami?" Yui sorpresa per quella semplice presentazione si fece coraggio e iniziò a parlare:" Io sono Yui, sono una liceale di questa scuola e ho avuto vari problemi, cosi la preside mi ha detto di venire qua... E..." fu interrotta improvvisamente da Sakyo che gli tappò la bocca con la mano e dopo poco entro Kaito tutto imbronciato con la faccia cupa riprese Yui per il colletto e brontolando esclamò:" La ragazza sotto ordine della preside deve rimanere con noi ma non in via definitiva questo è quanto" e la ributtò sul letto, guardò Jeik che subito dopo annuì scomparendo di nuovo nell'ombra, poi Kaito se ne andò arrabbiato sempre brontolando e come per magia scomparve nel buio come fece poco prima Jeik. Yui ancora impaurita non fece caso a nulla di tutto quello che era appena successo stava semplicemente guardando il vuoto. Sakyo gli si avvicinò mettendosi sopra di lei e la guardò negli occhi poi gli chiese:" Stai bene?" tutti gli altri ragazzi li fissavano e Marcus che rideva. Riuga si voltò in direzione della risata facendo una faccia abbastanza inquietante tanto che Marcus smise di ridere e infine si voltò per guardare anche esso Yui, tutti attendevano la sua risposta. Yui intanto che aveva ricambiato lo sguardo di Sakyo e rispose a quella domanda con un filo di imbarazzo e vergogna:" Sto bene, ora però potresti alzarti?" Sakyo si alzò senza pronunciare nessun altra domanda finchè Marcus non si fece avanti e chiese:" Quindi tu adesso sei il nostro cibo, benissimo posso iniziare io?" Riuga lo riguardò di nuovo rifacendo la stessa espressione che riazzitti Marcus lasciandolo mezzo sconvolto poi si rivoltò e disse:" Bene quindi adesso fai parte di questo dormitorio cerca di non creare danni alla nostra immagine" Yui mosse la testa in segno positivo e affermava di aver capito che non avrebbe dovuto fare o toccare nulla fuorchè il suo letto. Intanto Kaito ancora infuriato era andato ai giardini per sfogarsi si mise sotto il salice e chiuse gli occhi stanco finchè non senti uno strano odore lo stesso che emanava quella ragazza cosi riaprì gli occhi e iniziò a seguire quell' odore finchè non arrivò a una casa bruciata fu allora che capì che lei si era cacciata in un bel guaio ma come al suo solito fare ritornò sotto quell'albero e se ne fregò di tutto era deciso di ritornare dalla preside e dire che cosa era successo in modo che lei sarebbe potuta andare in un altro dormitorio per esempio quello Esot. Si fece sera e quasi tutti i ragazzi della banda Ovset erano rientrati mancavano solo Sakyo e Kaito i soliti ritardatari, Yui intanto stava leggendo un libro finchè la porta non si aprì sbattendo contro il muro era Kaito che indicando Yui con gli occhi fece una smorfia di inutilità e poi gli disse:" La preside vuole vederti e subito" Yui si alzò quasi come se lo sapesse già e senza degnarlo di uno sguardo e non mostrando le sue paure si diresse dalla preside. Arrivata bussò e una voce la invitò ad entrare aprì e richiuse la porta si ritrovò faccia a faccia con la Cluf che fece segno di sedersi e appena Yui si sedette iniziò a parlare:" Bene come ti è sembrato il dormitorio Ovset?" Yui deglutì la saliva e trattenendo la rabbia parlò:" Ha un aspetto strano e poi quel Kaito è un delinquente mi ha pure afferrata per il collo. La banda Ovset è pericolosa con lui al comando, perchè mi ha mandato li?". La preside non per niente sorpresa sorrise e disse:" Semplice perchè tu devi essere protetta e solo loro possono farlo fidati di me" Yui mosse la testa per formare un breve inchino e restò ferma impassibile finchè la preside non riparlò:"Devi dirmi altre cose? Altrimenti puoi andare" :" No nulla grazie per la chiacchierata" detto questo Yui si alzò fece un breve inchino e si avviò alla porta fichè a un certo punto la preside riprese a parlare:" Ricorda le cose non sono mai in bella vista devi cercare per trovare la bellezza, buona notte" Yui si girò rifece un altro inchino e aprendo e richiudendo la porta si diresse al dormitorio. Entrò piano ma appena ebbe aperto la porta notò che tutti i ragazzi erano come scomparsi i letti erano ancora fatti. Non preoccupandosi minimamente di quello che stava succedendo si cambiò gettò i vestiti per terra e infine di mise sotto le coperte e si addormentò.
Capitolo 4: La mossa di Sakyo.
Il giorno seguente venne svegliata dalla voce di Sakyo che la chiamava, sbattendo le palpebre per vederci meglio lo intravide un pò sfocato e dopo pochi istanti come doveva essere visto si alzò lentamente con tutti i capelli spettinati e gli chiese:" Ma che ore sono? Di certo non è presto" Sakyo rise e mentre Yui lo guardava si ricordò di Drake sgranò gli occhi e Sakyo smise di ridere poi la guardò con quei occhi verdi smeraldo e gli chiese:" Che succede? Ho qualcosa di strano sulla faccia?" Yui rimase impalata come se non avesse sentito e lui si avvicinò piano piano al suo orecchio glielo morse con dolcezza e le sussurrò:" Svegliati da quel mondo dei sogni che solo tu puoi sognare" Yui arrossi e si divincolò dal suo morso arretrando verso il bordo del letto e disse:" Co-cosa fai... Non puoi fare cosi... Non è leale" Sakyo sorrise di nuovo e scese dal letto:" Muoviti Kaito sarà qui a momenti e poi è anche tardi" Yui scese dal letto:" Voltati mi devo cambiare" Sakyo la guadò e disse:" No voglio ammirare il tuo corpo sinuoso e poi è normale per noi vedere le ragazze non ci fa alcun effetto" Yui si imbarazzò a morte e mentre lui diceva quelle cose si copriva con le mani Sakyo la notò, si alzò e si diresse fuori dal dormitorio. Yui si stupì della velocità che Sakyo aveva avuto nel recepire il suo messaggio cosi in tutta fretta si ricambiò andò alla porta che separava il dormitorio col corridoio e l'aprì piano notando che Sakyo la stava aspettando. Quando la vide Yui fece un breve inchino in segno di scuse e Sakyo gli mise la mano sui capelli e glieli spettinò, Yui comprese che non era affatto arrabbiato si sollevò e incrociò il suo sguardo Sakyo sorrise e gli afferrò la mano e la condusse sino alla sala da pranzo:" Eccoci prego entra questa è la sala da pranzo del nostro dormitorio" Yui lo guardò per poi chiedere:" Ma è mezzogiorno?" Sakyo si mise a ridere e poi con la testa fece un si ancora in una risata. Yui allora smise di guardarlo decisa ad entrare e appena afferrò le maniglie per aprire la porta, Kaito la precedette con la faccia imbronciata e sempre arrabbiato l'afferrò per un polso sino a portarla al centro della sala dicendo:" Sei in ritardo dovrei ucciderti" Yui pietrificata da quella notizia si scusò e mentre Sakyo si andava a sedere vicino a Riuga e Marcus Yui si mise vicino a Kaito. Yui iniziò a pensare troppe cose anche pericolose : Mille modi per scappare, mille modi per allontanarsi da lui ma sopratutto perchè era vicino a lui se neanche la sopportava?. Durante il pasto Yui non fece altro che pensare non ascoltava nemmeno le conversazioni che facevano gli altri mangiava, beveva e guardava i particolari della stanza, un enorme tavolo, un enorme camino fatto di porcellana ricoperto d'oro, grandi finestre con grandi tende nere ma sopratutto molti candelabri molti troppi per quella stanza assorta nei suo pensieri non fece attenzione a un particolare troppo evidente la tovaglia, una tovaglia semplice per la sala dove stavano mangiado, e mentre mangiava e pensava Kaito alzava la voce e urlava e intimoriva gli altri di stare zitti di solito questa cosa si faceva per far parlare qualcuno, invece li sembrava andare tutto all'incontrario. Finito di mangiare si alzò dal tavolo stanca della discussione aprì la porta dorata e uscì tutti nella sala rimasero zitti e la guardarono andarsene e appena Yui fu abbastanza lontana Riuga andò a chiudere la porta e Marcus iniziò a dire:" Quell'umana perchè è ancora viva? Insomma io devo bere e poi secondo le mie antiche regole gli umani sono solo cibo" Riuga lo guardo poi prese parte anche lui alla discussione:" Si ti do ragione ma se lo venisse a sapere la preside saremmo nei guai fino al collo, tu che ne pensi Sakyo sei l'unico ad averla assaggiata per primo" Sakyo lo guardò poi come Riuga prese a parlare:" Io non l'ho assaggiatà però dall'odore sembra buona ma comunque non voglio bere il suo sangue" Kaito infuriato urlò:" Perchè? Non dirmi che hai un debole per quella ragazza è inutile lei lo dovrebbe aver intuito che non è la benvenuta qui eppure resta sempre in mezzo ai piedi se la si elimina tanto meglio e poi alla preside non importerebbe nulla quindi agiremo stanotte con o senza il tuo aiuto Sakyo!" Riuga e Marcus annuirono solo Sakyo rimase in disparte abbassando la testa e chiudendo gli occhi uscì anche lui dalla sala diretto al dormitorio dove era sicurissimo di trovare Yui. Entrò ma non vide nessuno uscì dal dormitorio e iniziò a cercarla aveva lasciato li tutto era impossibile che se ne fosse andata tanto lontano però non riusciva comunque a trovarla finchè non la vide di ritorno. Le corse incontro Yui si stupì molto trovandolo davanti a lei arrivato come una saetta cosi gli chiese:" Ma come... Che è successo?" Sakyo la guardava e lei sempre più stupita si tolse gli auricolari e disse:" Dai ti ascolto" Sakyo la guardava le prese il polso e la mise sulla schiena portandola via. Arrivarono alle foreste della scuola cosi chiamate per la sua grandezza e per la sua quantità di alberi arrivarono sotto al salice l'albero più bello mai visto era grande era l'albero dominante della foresta la fece scendere e si stese sotto l'albero chiudendo gli occhi:" Mi crederesti se ti dicessi una cosa?" Yui lo guardò con un espressione stranita finchè:" Dipende da che cosa" Sakyo riaprì gli occhi e guardò il cielo finchè non sospirò, Yui molto apprensiva si sedette vicino a lui in modo mascolino e le ragazze di solito non si comportano cosi pensava Sakyo, che la guardava con un espressione mezza divertita Yui se ne accorse e guardò da un altro lato scoprendo il collo Sakyo lo notò e allungò la mano ma prima che potesse toccarlo Yui se ne accorse e si allontanò spaventata:" Cosa volevi fare?" chiese con la voce tremante Sakyo le rispose:" Nulla sembri avere una pelle liscia ah e dimenticati di ciò che ti ho detto ora vado altrimenti Kaito e gli altri mi uccidono a stasera". Si incamminò dopo essersi alzato e dopo aver svoltato l'angolo scomparve. Yui ancora sotto quell'albero aveva chiuso gli occhi e iniziò a ripercorrere il suo passato quel giorno che incontrò Drake, quando lui si dichiarò e perfino quando l'aveva protetta pensava anche dove poteva essere, cosa stava facendo oppure con chi era adesso e magari stava pensando anche lui a lei? si ricordava ancora di lei? Quelle domande le fecero scendere delle lacrime improvvise che dagli occhi passarono per tutto il viso rigandolo fino a cadere sulle sue mani poi quando fu troppo tardi per frenarle, se ne accorse e cercò di reprimerle ma non riusciva quella sofferenza che teneva dentro da tanto tempo era emersa e ad accompagnarla arrivarono i tuoni anche il cielo come lei iniziò a mandare verso il suolo la pioggia come se volesse farle compagnia e quella pioggia le rese ancora più triste oltre ad avere tristezza aveva paura dentro di se, paura di morire, una paura sorta dopo aver conosciuto la banda Ovset che non si spiegava e poi quei fatti della scorsa notte tutto era in un mistero ancora e tutto per lei adesso era in una sofferenza tale che restò sotto quell'albero a bagnarsi finchè la pioggia non cessò. Era sera tarda e le nuvole avevano lasciato lo spazio per le stelle e l'oscurità ormai regnava a un certo punto starnutì e capi di essersi ammalata si alzò con fatica reggendosi all'albero, le gambe le tremavano aveva freddo e la testa le girava iniziò a incamminarsi al dormitorio e arrivò mezzora dopo con tutti i ragazzi che la fissarono dopo essere arrivata tanto che Riuga disse:" Che cosa ti è successo?" Yui lo guardò con gli occhi che le bruciavano dal tanto piangere erano rossi, voleva farsi una doccia e dormire, dimenticarsi di tutto ma aveva capito che non era ancora il momento. Senza dire una parola si diresse al suo letto nell'angolino tutti la fissavano moriva di vergogna, si inginocchiò davanti al letto e Sakyo andò ad aiutarla e tutti gli altri li fissavano Marcus che non appena Yui era entrata si era alzato si era avvicinato di più verso la luce mentre gli occhi gli si illuminarono, avanzò lentamente e nessuno lo fermò Kaito stava ridendo e appena arrivò vicino a Sakyo lo staccò da lei prendendolo per la giacca e buttarlo contro il muro poi con delicatezza di avvicinò a Yui sorridendo malignamente le leccò il collo poi si fece un pò indietro e aprì la bocca i canini si erano allungati e lui stava per morderla quando Sakyo lo bloccò, lui lo guardò poi si rese conto che era stato sollevato per il colletto e venne scaraventato contro la piccola finestrella anche Sakyo aveva gli occhi rossi anche lui come Marcus, Riuga e Kaito aveva sete ma aveva promesso a una persona che non avrebbe bevuto il suo sangue e che l'avrebbe protetta a qualsiasi costo cosi la prese in braccio e scomparirono. Ricomparirono fuori dal dormitorio e Sakyo iniziò a correre come il vento per portarla lontana anche gli altri come Marcus lo stavano inseguendo, avendo perso il controllo cera da aspettarselo, usò più volte il teletrasporto però loro erano sempre dietro di lui finchè non arrivò hai giardini di perla ci entrò sempre correndo e passò il ponte che collegava la vecchia cittadella Orinus piccolo centro disabitato di Tokyo con il centro di Tokyo ormai in disuso quel ponte avrebbe assicurato salvezza sia a Sakyo che a Yui ma pensò male perchè gli altri lo avevano preceduto saltando dal ponte bloccandogli la strada. Con ritmo rapido e leggiardo scomparve in un turbine d'aria e senza lasciare tracce scomparvero. Riapparvero dentro una specie di casetta di legno Sakyo mise sul letto la povera Yui infreddolita e tremante ma quello che lo stupiva era che si era addormentata. Accese il camino andò a prendere la legna e le bagnò la fronte non sapeva bene cosa fare non si era mai trovato in una situazione del genere cosi si mise ad aspettare fino al giorno seguente quando Kaito, Riuga e Marcus vennero a bussare alla casetta. La casetta era interamente di legno un legno robusto e resistente con due finestrelle che lasciavano entrare la luce del sole, un piccolo caminetto, un tavolo con tre sedie un letto dove Yui stava riposando. Sakyo li lasciò entrare poi si diresse verso Yui e si mise davanti e con faccia abbastanza arrabbiata disse:" Non la toccherete ho fatto una promessa e non intendo minimamente spezzarla quindi prima di bere il suo sangue dovrete passare sul mio corpo" Kaito lo guarò era diventato furioso e iniziò ad urlare:" Ma sei forse impazzito? Chi ti credi di essere? Io sono il capo ricordi? E poi quella ragazzina è inutile se scompare o meno non interesserebbe a nessuno perchè ci tieni cosi tanto? A chi hai fatto la promessa si può sapere?" Yui si svegliò e iniziò a sentire tensione nell'aria cosi chiese:" Dove sono? Che ci facciamo tutti qui?" interrompendo il discorso. Sakyo smise di guardare Kaito e si voltò in direzione di Yui e le sorrise:" Tranquilla sei al sicuro qui" Yui lo fissò negli occhi verde smeraldo pieni di speranza poi volse il suo sguardo verso Kaito, Marcus e Riuga e per sbaglio incrociò lo sguardo di Marcus notando che il colore dei suoi occhi erano rossi sangue e iniziò a tremare. Marcus notandolo le sorrise malignamente leccandosi le labbra e poco dopo scomparve per riapparire dietro di lei le bloccò i polsi e con una magia fece bloccare tutti gli altri presenti in quella stanza. Inizio a leccarle il collo e sussurrargli:" Tu hai un buon odore che ne dici se mi fai assaggiare il tuo sangue che sembra cosi saporito" dopo di che le morse l'orecchio dolcemente quasi come un bacio, una distrazione al quanto soave per Yui che tremante cercava di divincolarsi, e Marcus sempre col suo sorriso in faccia ripassò sul collo per poi morderglielo. Tutti i presenti sentirono una forte vampata dentro di loro e tutti come Marcus ebbero gli occhi rossi anche Sakyo ormai era al limite e anche lui come gli altri aveva perso il controllo. Yui gridò e cercò di divincolarsi dal morso ma senza speranze si arrese. I suoi occhi diventati lucidi lasciarono scaturire qualche lacrima che scesero lungo il suo viso. Marcus non ancora del tutto sazio continuava a bere e Sakyo cercava di divincolarsi da quel potere tremendo che lo teneva in una morsa e mentre assisteva provava dolore per Yui sembrava quasi che ci fosse lui al posto di quella ragazza che stava soffrendo. Yui piangeva stava perdendo i sensi eppure resisteva vedeva mille e mille ricordi e finalmente quando Marcus si staccò tutti vennero liberati dal potere di Marcus e come loro anche Yui venne liberata. Yui guardava Marcus incapace di comprendere quando Sakyo si avvicinò a lei la sollevò e poco dopo si addormentò, si risvegliò nel dormitorio con tutti i ragazzi intorno a lei tutti tranne Kaito, Sakyo che le sorrideva e si era avvicinato a lei mettendosi sopra al suo corpo per poi iniziare a parlare:" Stai bene? stavi urlando e piangendo hai fatto un incubo?" Yui lo guardava e si stava domandando *Un incubo è stato tutto un incubo?* poi rifece la domanda ad alta voce:" Un incubo! É stato tutto un incubo?! Sembrava fosse stato reale e poi..." Iniziò a toccarsi il collo come se cercasse qualcosa ma non sentendo nulla e sempre più allarmata si alzò prese la sua valiga e ne tirò fuori uno specchio e guardandosi attentamente constatò che non c' era realmente nulla si tranquillizzò e anche gli altri come lei smisero di preoccuparsi. Si andò a sedere di nuovo sul suo letto e gli altri ragazzi si sedettero nel letto accanto al suo sempre vuoto e si era domandata molto spesso del perchè quel letto era sempre vuoto, si domandava anche perchè da quando lei era li Jeik era sparito. Come sempre sua abitudine fare sospirò e poi prese a dire:" Sentite ho qualche domanda da farvi se ve le faccio rispondete?" Sakyo guardò Riuga e Riuga guardò poi Marcus e tutti annuirono poi Riuga prese a dire:" Se possono avere risposta si, altrimenti penso proprio di no" Yui li guardò anche se scoraggiata da quella risposta chiese comunque:" Perchè il sesto letto è sempre vuoto? E poi perchè Jeik non ritorna?" Sakyo stava per parlare quando Riuga prese il suo posto:" Il sesto letto è vuoto da molto tempo perchè colui che lo deteneva ci ha abbandonati commettendo un grave errore in poche parole è morto, e riguardo Jeik ritorna a casa una volta al mese il suo giorno previsto è il 27 di tutti i mesi" fece un respiro e riprese:" Ha sempre fatto cosi gli danno degli incarichi molto lunghi e cosi non torna mai a casa alcune volte lo ha saltato pure è sempre cosi impegnato. Bene le domande sono finite?" Yui lo guardò e annuì non osava chiedere che cosa Jeik facesse sapeva che non gli avrebbe risposto cosi non abusò della sua gentilezza. Intanto Marcus Riuga e Sakyo si erano alzati e Sakyo disse:" Andiamo in runione puoi fare quello che vuoi sei libera oggi senza di noi intorno, arriveremo stasera tardi quindi buona notte" e si avviarono alla porta Yui li salutò con la mano e con un bel:" Ci si rivede o stasera o domani buona rinuione" e tutti con un sorriso erano usciti dalla stanza lei era rimasta dinuovo sola come lo era stata una settimana fa.
Capitolo 5: La libreria segreta lo spirito del libro. Kuro.
Dopo aver letto per tre ore dietro fila il suo libro, Yui decise di iniziare a esplorare una per una le stanze di quel corridoio e quella stanza che racchiudeva mille segreti. Era sicura che avrebbe trovato qualcosa di interessante, cosi scese dal letto si mise le scarpe e si avviò uscendo dalla stanza e iniziò ad aprire quelle porte. La prima stanza che aprì fu quella di sinistra e con sua sopresa trovò una cantina piena di strane bottiglie con un liquido rossognolo, piccola con pareti piene di ragnatele. La richiuse e andò aprire la porta di destra con sua sorpresa ci trovò un bagno era diverso rispetto a quello dentro alla camera da letto questo era molto più sporco con tantissime ragnatele anche esso ma molto più grande fornito di una doccia un lavandino un water un bidé ma sopratutto di una lussosa vasca e al solo vederla Yui si mettè a sbavare iniziò a ricordare che un giorno aveva dormito a casa di Drake e aveva usato il suo bagno con una vasca simile con rubinetti rifiniti in oro e con accanto una doccia. Sembrava lo stesso di quella casa. Richiuse la porta e aprì la seconda porta sempre a destra ma quello che trovò fu solo una stanza buia e vuota cosi tutta tranquilla la richiuse, ma appena richiuse quella porta due occhi rossi si accesero e un ombra comparve. Si diresse nella seconda porta di sinistra ignara di quello che succedeva dietro la seconda porta a destra. L'aprì e vi ci trovò un ripostiglio con scope, secchi, spugne, detersivi, e fu cosi che gli venne in mente un idea non ci aveva mai pensato ma quella stanza dove tutte le notti dormiva da quanto non veniva pulita? E poi quel bagno avrebbe potuto essere suo, cosi si fece coraggio prese secchi spugne e scope e per prima cosa si diresse al bagno della sponda del corridoio a destra l'aprì andò al lavandino e iniziò a tirare l'acqua per poi iniziarlo a pulire era decisa di avere un bagno tutto per se e visto che avrebbe avuto tempo fino a sera non ci pensò due volte. Iniziò a lavare a tirare l'acqua che scese prima piano e fredda di un colore marroncino poi sempre più calda e limpida e mentre la lasciava scorrere puliva, immersa nella nebbia creatasi dopo lo scorrere dell' acqua che da troppo tempo scorreva. Ma fregandosene di tutto Yui continuava a pulire, primo ad essere pulito fu il lavandino, poi fu la volta del bidé, poi il water,per passare poi alla doccia e in fine la vasca che fu la più difficile da pulire. Ci mise due o tre ore non lo sapeva con esattezza ma non gli importava, pensava solo che avrebbe potuto avere un bagno solo per se. Uscì lasciando la porta come era in modo che nessuno lo avrebbe notato e prese la chiave che era inserita nella parte interiore del bagno, non vedeva l'ora di usarlo ma ancora era presto, si diresse verso la camera da letto del dormitorio l'apri e prese scopa, secchio, straccio e spugna e iniziò a lavare e a pulire la prima cosa che pulì fu la finestrella che anche se pulita lasciava traspirare poca luce poi prese a passare lo straccio per terra passando sotto tutti i letti e una volta asciugatosi prese le sue coperte e le lavò dentro la vasca da bagno che aveva pulito poco prima, l'unica cosa a cui non aveva pensato era un posto dove poter asciugare i panni, cosi intanto che la sua coperta, la sua federa del suo cuscino e il suo copri materasso restavano fermi lasciando andare via lo sporco andò a cercare in una delle stanze un qualcosa che le desse una ispirazione, solo che le stanze che aprì erano tutte vuote e chiuse senza nemmeno una finestra. Poi intravide una stanza lontana dalle altre una porta scura che non aveva ancora notato e si diresse verso essa, però quando prese la maniglia e la tirò non si aprì quella porta era chiusa a chiave. Delusa stava architettando una soluzione e intanto dimenticatasi di tutto ciò che era dentro alla vasca rientrò dentro alla camera da letto quasi del tutto buia. Si avvicinò alla finestra e socchiuse gli occhi. All'improvviso notò un ombra dietro di lei e si voltò senza riflettere vedendo dietro di lei un mostro, spaventata cercò di urlare ma senza successo si accasciò al suolo freddo di quella stanza e con voce tremante chiese al mostro:" Chi... Chi sei?... Cosa vuoi da me?", l'obra la guardò e poi prese a parlare:" Queste domande dovrei farle io a te, che hai disturbto la mia quiete di cento mila anni di sonno, ma dimmi aprendo quella porta vuota cosa pensavi di ottenere da me?" Yui lo guardò con aria confusa poi prese a chiedergli:" Ma tu cosa sei di preciso?" anche l'ombra la guardò e comprese che quella ragazza non sapeva nulla cosi la scrutò meglio negli occhi e rispose alla domanda:" Io sono un ombra, uno spirito di un libro non lo sapevi?" Yui fece no con la testa sempre fissandolo e l'ombra sospirò:" Mi chiamo Kuro e proteggo la mia biblioteca da tutti coloro che vogliono il sapere e il potere" Yui rabbrividì al solo sentire quelle parole poi l'ombra riprese:" Adesso tocca a te chi sei tu?" Yui lo guardò negli occhi e disse:" Io mi chiamo Yui sono una liceale di questa scuola e sono qui perchè mi sono cacciata in un brutto guaio" L'ombra la scrutò e annuì poi fece:" Ti credo sei sincera, però ora dimmi in che guaio ti sei cacciata?" Yui abbassò lo sguardo e tranquillamente gli rispode:" Ho visto qualcosa che non dovevo vedere, ho visto un qualcosa che non so se riuscirei a raccontare". L' ombra le afferrò il viso di Yui riportandolo al suo sguardo e come fece prima annuì, Yui tremante chiese:" Cosa vuoi fare?" l' ombra la guardò e poi arretrò:" Ho constatato se potevo fidarmi di te, ma essendo cosi sincera dubito che potresti mentirmi. Ebbene io sono Kuro anche se il nome ha un significato un pò oscuro non significa che io sia cosi, ebbene so di potermi fidare di te ma prima una domanda: Se avessi l' occasione di avere un potere immenso e una conoscenza devastante cosa faresti?", Yui lo guardò poi disse:" Non farei nulla mi limiterei a leggere ciò che mi interessa, e poi a me non è mai importato il potere anche se certe volte lo vorrei avere ma lo userei solo per rendermi più utile ovvero per aiutare gli altri, ma perchè questa domanda?" Kuro la guardò negli occhi per poi mostrarsi in una forma differente quasi umana poi disse:" Ti va di venire a farmi compagnia mentre bado alla mia biblioteca?" Yui stupitasi di quella domanda annuì poi si alzò e prese a guardare Kuro, era un ragazzo un pò più alto di lei, i capelli neri, un corpo possente non adatto alla sua altezza e poi indossava un mantello che lasciava nascondere una spada e un cappello nero, l'unica cosa che non aveva ancora visto erano gli occhi, li aveva visti rossi sotto forma di ombra ma sotto forma di un normale essere umano non li aveva ancora visti poi quando Kuro se ne accorse le chiese:" Tutto bene? Mi stai fissando da parecchio tempo c'è qualcosa che vorresti chiedermi?" Yui mosse la testa e lo fissò negli occhi. Quegli occhi erano uguali a quelli di Drake e quel viso gli ricordavano tutto di Drake insomma sembrava che fosse la sua copia identica poi senza accorgersene si avvicinò e gli prese il braccio:" Drake, Drake lo conosci?" Kuro la guardò poi inclinò la testa:" No, non lo conosco forse però potresti trovare qualcosa nella biblioteca" Yui annuì:" Portami la ti prego se qualche libro parlasse di lui devo sapere che fine a fatto" Kuro la guardò:" Ma è una persona? Se fosse cosi non ti garantisco nulla molti libri sono stati distrutti sopratutto quelli che parlano della vita degli altri... Quindi potresti non trovare molto anzi quasi nulla" Yui lo guardò e annuì di nuovo poi Kuro disse:" Bene andiamo seguimi"poi le afferrò il braccio e la portò davanti alla porta che prima lei aveva visto vuota poi prima di aprirla disse:" Yui solo tu ed io potremo vedere questa biblioteca ti ho conceso il potere di vederla ma non dovrai dirlo con nessuno" e riprese a fissarla negli occhi e Yui ricambiò lo sguardo rispondendo:" Si... Va bene" Kuro si voltò e aprì la porta e dopo che Yui fu entrata la richiuse poi si fermò a fianco di Yui che fermatasi poco prima con la bocca aperta fissava le intere pile di libri che le apparivano davanti a lei. La biblioteca aveva una forma molto strana era enorme due piani pieni di libri in ordine e tutti posti in modo aspirale il pavimenti era di pietra, una pietra decorata che raffigurava un grifone e il soffitto invece raffiguarava una donna con una spada che uccideva un animale era tutto stupendo li sembrava quasi il cuore di tutto il sapere. Rimasta li impalata a fissare quelle meraviglie venne spinta da Kuro che la invitò ad entrare e Yui accettò l'invito e si avviò verso i libri, poi mentre si avviava verso il centro Kuro disse:" Yui per favore, puoi leggere tutto però se dovessi aprire il libro che è al centro potresti diventare pazza per cui.." :" Quel libro può rispondere a domande a cui nessuno è concessa una risposta?" chiese Yui interrompendolo, Kuro la guardò poi rise:" Non lo so nemmeno io, so solo che molte persone di cui mi sono fidato hanno aperto quel libro e sono diventate pazze e ho dovuto cancellare il ricordo di questa biblioteca, io non oso aprirlo ma se vuoi puoi farlo però ritieniti pronta per le conseguenze" Yui si inchinò e si diresse verso quel libro poi prima di aprirlo lo toccò e subito intorno a lei comparve un cerchio dorato e il libro si aprì e Yui si mise a leggerlo e durante alla lettura nella sua mente apparvero delle ombre, poi un ragazzo di cui non si riusciva a vedere il viso e non si riusciva nemmeno a capire come era di corporatura era solamente un ombra che seguiva il suo tragitto e mentre leggeva finchè quella luce non si spense, le ombre scomparvero e di colpo Yui chiuse il libro infine cadde a terra. Kuro accorse da lei:" Yu-Yui stai bene?" Yui annuì poi disse:" Durante alla lettura sono comparse delle ombre è normale?" Kuro la guardò poi disse:" Sei impazzita anche te?" Yui si voltò e lo guardò:" No è tutto vero non sono impazzita" Kuro ricambiò lo sguardo e sorrise:" Ti credo" Yui dopo di che rivolse lo sguardo verso il libro:" Le ombre che mi sono apparse erano ombre di persone... Non ci capisco più nulla prima appari tu sotto forma di ombra e ora questo ma che sta succedendo in questo dormitorio?!" poi si mise a ridere e Kuro iniziò a spiegarle:" Devi sapere che questo non è un dormitorio normale qui le cose non sono mai come sembrano. Più che altro altre persone sono passate per questo dormitorio, persone normali, umani ma appena mi vedevano urlavano e scappavano alcune addirittura mi hanno seguito solo per aver il potere e alla fine sono impazzite sai io sono una persona con due facce, se la persona che guardo negli occhi è sincera lo sono anche io e divento buono, se invece la persona ha sete di potere divento malvagio e spietato per esempio se non fosse stato per i tuoi occhi probabilmente ti avrei potuto pure uccidere e..." volse lo sguardo a Yui che si era allontanata un pò tremante ma lui si riavvicinò e con voce calma le afferrò il volto e disse:" Non avere paura non ti farei mai del male" Yui riaprì gli occhi che poco prima aveva chiuso e lo fissò capì che poteva veramente fidarsi di lui poi si accorse da una finestra che era sera e si alzò di scatto:" Kuro potrò venire quando voglio in questa biblioteca?" :" Si certo quando vuoi ma non farti vedere in giro ma perchè questa domanda?" Yui lo guardò e poi indicò la finestra:" Come è sera tardissimooo e i panni le mie coperte... Dovrò dormire senza, sai che freddo al solo pensiero.. " Kuro le tappò le labbra e gli posò le sue e dopo essersi staccato disse:" Io non sono una semplice ombra capace di proteggere una blioteca so fare anche magie grazie al contatto fisico" e sorrise, Yui arrossita si inchinò e si avviò verso la stanza da letto del dormitorio e appena ebbe chiuso la porta alle sue spalle la biblioteca scomparve. Si diresse verso la stanza e appena l'aprì si trovò Kaito davanti a se che le afferrò un braccio e la portò dentro e urlando disse:" Ma dove diavolo eri si può sapere? Volevamo contattare la preside anzi per essere precisi Sakyo a me non mi importa di te, potresti pure morire a me non importerebbe" Yui lo fissò poi si diresse al suo letto come se non avesse ascoltato nulla e si accorse che le coperte erano al loro posto, prese delle cose dalla sua valigia e si diresse fuori dal dormitorio quando gli altri le sbarrarono la strada e Sakyo disse:" Dove credi di andare a questora e con questa roba?" Yui lo fissò e disse:" A farmi un bagno nel MIO bagno" tutti si fissarono per qualche istate poi Riuga disse:" Nel tuo bagno? E dimmi dove si troverebbe?" Yui lo guardò e disse:" Nel corridoio sponda destra prima porta è anche vicino per cui.." :" Come hai scoperto quel bagno? Non dirmi che hai eplorato il dormitorio" chiese Jeik riapparso all'improvviso vicino a Kaito:" Piacere di rivederci scusate la mia assenza ma oggi è il 27 no? quindi eccomi di ritorno e comunque lasciate vivere questa povera ragazza" e si andò a mettere vicino a lei e poi prese il suo viso guardandola negli occhi:" Come sospettavo.." fece una piccola pausa e poi avvicinatosi al suo orecchio sotto voce disse:" Hai incontrato mio fratello Kuro si vede dalla tua espressione, se gli farai qualcosa di male te la vedrai con me" e risollevò il suo viso dal suo orecchio e la guardò Yui annuì e si diresse fuori dalla stanza ma prima che potesse uscire Sakyo disse:" Se avessi bisogno chiamami" lei si voltò e sorrise poi uscì e entrò in bagno accese l'acqua della vasca e intanto che essa si riempiva lei si svestiva Dopo di che si immerse nell' acqua e sospirò e poi prese a parlare con se stessa ad alta voce:" Certo che oggi ne sono successe di cose, prima Kuro poi il ritorno di Jeik e poi quel libro chissa cosa succederà ancora. Il punto è che da quando sono qua cose cosi mi sembrano normali, di solito io mi sono sempre spaventata eppure si mi spavento ancora ma non più come prima ecco", chiuse gli occhi rilassandosi ma all'improvviso le ombre del libro riapparvero e lei riaprì gli occhi sbuffando e pensò *Adesso ci si mettono pure le ombre di quel libro è meglio andare a letto e riposare* pensato ciò si alzò con le gocce dell'acqua che le percorrevano tutto il corpo uscì e si asciugò poi si mise il pigiama e ritornò in stanza. Tutti la guardarono e tutti notarono che il suo volto era molto pallido, Sakyo le corse in contro e chiese:" Yui stai bene sei pallida e.." Yui gli mise un dito sulle sue labbra lo interruppe e disse:" Sto bene non preoccuparti" e le tolse il dito poi si diresse verso il suo letto mise tutto a posto e ci si buttò sopra si coprì e si addormento subito.
Capitolo 6: L'inizio dei sogni.
Durante la notte iniziò a sognare le stesse ombre che aveva visto nel libro poi con un brusio scomparvero all'improvviso e Yui rimaneva da sola immersa nell' oscurità di quel sogno. Nel bel mezzo della notte urlò mettendosi di scatto a sedere sul letto con la fronte tutta bagnata di sudore. Mise una mano sul suo occhio sinistro e si voltò in direzione degli altri letti e notò che tutti la stavano fissando e Kaito si era avvicinato al suo letto poi si chinò su di lei la prese per il colletto e disse:" Cosa urli nel bel mezzo della notte do..." appena incrociò gli occhi di Yui si fermò, aveva notato che quei occhi sempre lucenti di quella ragazza erano cupi e spaventati, cosi la ributtò sul letto poi disse:" Si può sapere che hai?" lo disse con voce un pò più tranquilla e tutti i presenti compresa Yui lo guardarono stupiti poi Yui disse:" Nulla ho fatto un incubo" Kaito la riguardò poi disse:" Un incubo è? Allora sentiamo che incubo era?" e si rivoltò Yui lo fisso, fissò la sua schiena cosi fica che posò il suo sguardo su di essa e non distolse più poi disse:" Non so dire di preciso, cerano ombre e dei sussurri non riuscivo a capire o a vedere nulla poi le ombre sparivano e io rimanevo sola nel buio" Kaito fece un balzo poi disse:" Uffa per una sciocchezza cosi ci devi svegliare dovrei ucciderti per avermi svegliato" e si voltò guardando Yui con un espressione omicida e Yui riprese ad aver paura di lui quando Sakyo si alzò si avvicinò al suo viso, le spostò i capelli e la baciò. Yui, Marcus, Riuga, Jeik e Kaito assistettero a quella scena e mentre Sakyo cullava Yui per calmarla Kaito si voltò da un lato per poi uscire arrabbiato dalla stanza. Appena fuori dal dormitorio tirò pugni e calci contro un muro ferendosi la mano e metre il sangue colava lui continuava a menare il muro, intanto in camera Yui era sotto di Sakyo ancora dominata dal bacio ma con uno scatto veloce e preciso si divincolò da esso e corse fuori dalla stanza iniziò a pensare alla svelta doveva ragionare su cosa avesse fatto Sakyo, però quando ci pensava sentiva le labbra di Sakyo sulle sue, quel bacio cosi soave da farle dimenticare tutto, poi si risvegliò dai suoi pensieri una volta arrivata in bagno e sciacquatasi la faccia. Poi all'improvviso sentì dei rumori provenire dall'esterno, dei rumori di una lotta impazzita e non ragionando corse da dove il rumore fioriva e una volta arrivata vide Kaito che stava prendendo a pugni e a calci il muro del dormitorio, si avvicinò poi disse:" Ma cosa stai facendo! Guarda le tue mani, per non parlare dei tuoi piedi", ma Kaito non badandola continuava a dare pugni e calci e Yui si decise a intervenire. Mentre Kaito stava per tirare un pugno molto più forte degli altri Yui gli fermò il braccio e iniziò a gridare:" Fermati, perchè... Perchè ti fai questo?! Non riesco a capirti, prima di preoccuparti dei miei incubi pensa prima a quello che fai" Kaito infuriato si divincolò da lei e disse:" Che ne sai tu di me è? Si può sapere cosa vuoi? Non ti azzardare ad avvicinarti tu che sai solo ficcare il naso in faccende che non ti riguardano, ti rendi conto che mi stai sempre in mezzo? Sei sempre cosi carina e gentile con tutti, tsk siete tutte uguali smettila di pensare a me tu non mi conosci e io non conosco te quindi.... QUINDI PERCHè DIAVOLO LO HAI FATTO?" Yui terrorizzata si inginocchiò tremante quasi sul punto di piangere poi alzò la testa e lo vide con gli occhi rossi accesi di una fiamma ardente di rabbia e disse:" Perchè ti aiuto? Semplice perchè so che fanno male le ferite che ti hanno reso cosi è vero non ti conosco però voglio comunque aiutarti che tu lo voglia o no è questo che voglio, lo so sei spaventoso, hai degli occhi che diventono rossi dalla rabbia, reagisci in modo permaloso, mi fai paura però so che lo fai per difenderti hai delle bariere alzate molto forti e molto possenti e io le infrangerò è una promessa" Kaito la guardò con un espressione divertita:" A ma davvero? Allora facciamo un gioco se tu riesci a distrugere le bariere che mi difendono io cambierò e ti svelerò un segreto che nessuno sa ci stai?", sempre con un sorriso maligno sul viso aspettò la risposta di Yui:" Va bene, accetto la tua sfida vedrai vincerò io" e detto ciò anche Yui sorrise poi Kaito disse:" Parlando di difese sembra che ne abbia alcune anche tu" Yui lo guardò incredula, nessuno a parte lui le aveva notate, doveva agire alla svelta negando tutto altrimenti sarebbe stato tutto inutile mentire cosi disse:" No non è vero, io sono un libro aperto per tutto e tutti" con una voce un pò impacciata poi chiuse un attimo gli occhi e fece un lungo respiro e quando li riaprì notò che la mano di Kaito era vicina alla sua faccia e Yui capì la voleva aiutare ad alzarsi, cosi l'afferrò e con un rapido movimento di Kaito seguito da Yui ritornò in piedi poi Kaito disse:" Adesso tornatene a letto se non sbaglio domani riiniziano le tue lezioni" Yui si stupì era molto tranquillo non trasmetteva più paura e imbambolata con la mente che impazziva di domande, risposte e affermazioni, qualcuna anche incerta disse:" Che?... Cosa hai detto? non ti ho seguito scusa" Kaito si voltò dandole le spalle e disse:" Naturale eri cosi assorta nei tuoi pensieri, comunque ho detto che domani riiniziano le lezioni, prima che tu mi faccia domande è stata la preside a chiedermi il favore di dirtelo e sinceramente non volevo nemmeno farlo ma dopo quanto è accaduto credo che stare coi tuoi compagni di classe ti solleverebbe dalla brutta giornata avuta una settimana fa, e un ultima cosa se rifai un altro di quegli incubi... Cerca di non svegliarmi" si girò e sorrise, un sorriso sincero e buono come quando un bambino sorride per la prima volta, Yui lo fissava sbalordita era presa dal suo sorriso, dai suoi occhi cosi limpidi e pieni di segreti si erano socchiusi e lasciavano scaturire sentimenti che nessuno tranne Kaito avrebbe mai scoperto, solo che purtroppo quel momento durò poco già perchè Kaito tornò serio, cupo con una faccia di nuovo inferocita poi si voltò e senza dire una parola se ne andò. Yui fu molto colpita da quel gesto, da quello che aveva fatto e sapeva benissimo che se lo avesse detto in giro di sicuro si sarebbe costruita la tomba da sola. Ritornò in camera chiese scusa a tutti per l'urlo fatto in precedenza e di quell'uscita improvvisata poi si rimise a letto richiuse gli occhi e si riaddormentò.
Capitolo 7: Il riinizio delle lezioni, il ciclo lunare: Novembre.
Si svegliò con la sveglia che incessante suonava e la svegliava, Yui si svegliò di colpo cadendo dal letto e dopo aver spento il telefono che fungeva da sveglia si alzò. Aveva i capelli tutti arruffati, occhiaie profonde faceva paura se la si guardava. Erano le 6.45 del mattino e dimenticatasi di ripuntare la sveglia si era alzata un ora prima dell'inizio delle lezioni, si guardò intorno e vide i letti vuoti e già fatti iniziò a pensare cose assurde per esempio *saranno scappati?, sono forse già a lezione?, da loro ci si può aspettare di tutto, però strano che non mi abbiano avvisato che uscivano.... molto strano* poi si riprese dai pensieri facendo un piccolo balzo e ritraendo la valigia da sotto il letto la prese e la portò in bagno, chiuse la porta si guardò allo specchio e iniziò a pettinarsi, lavarsi il viso, i denti, e il corpo, dopo di che si vestì prese la divisa se la mise e si sistemò la gonna si infilò i calzettini bianchi che erano una regola indossarli infine le scarpe marroni lucidissime con nemmeno un graffio. Uscì nuova come se le occhiaie e i capelli arruffati non fossero mai esistiti e poi ritornò in camera risistemò la valigia sotto il letto e dopo aver tirato fuori i libri si diresse a riporli in classe. Passò attraverso il lungo corridoio e passò accanto alla biblioteca e fermatasi poco più avanti le venne in mente un idea. Ritornò davanti alla biblioteca e bussò poi entrò e la rivide, rivide le pile di libri poste in ordine e la colonna col libro d'oro che aveva aperto in precedenza al centro di tutta la biblioteca, posò i libri sul piccolo tavolo messo da parte vicino alla porta, alla sua sinistra poi avanzò un pò preoccupata fino ad arrivare di nuovo davanti a quel libro che da quando lo aveva aperto alla notte sognava sempre lo stesso sogno, ma ogni notte era diverso comparivano più persone, le voci divenivano più chiare insomma iniziava a stabilizzarsi ma era ancora al punto di partenza. Mentre pensava Kuro era apparso dietro di lei e dicendo:" Ciao sei tornata credevo non saresti più venuta qua.." Yui fece un sobbalzo che fece cadere il libro dorato, poi si voltò e con un espressione sadica lo guardò, Kuro si spaventò e inidetreggiò di scatto poi quando Yui si rivoltò per raccogliere il libro Kuro le chiese:" Sei arrabbiata con me?" Yui fece segno di no con la testa poi disse:" è che mi hai spaventato io ero tutta tranquilla dentro questa bella biblioteca circondata da un silenzio stupendo e mi hai fatto paura" poi si alzò dopo aver raccolto il libro e dopo averlo riposto sulla colonna argentata disse:" Comunque sono qui solo per un pò poi dovrò andare in classe" si voltò e sorrise. Kuro ricambiò il sorriso poi disse:" Non importa grazie per essere venuta a farmi un saluto... Se dovessi avere bisogno per qualche cosa dimmelo ok?" Yui lo guardò e in fine sorrise poi si voltò in direzione del libro dorato e si avvicinò e lo ritoccò, passò qualche minuto prima che il libro si riaprisse e circondasse Yui di una luce dorata fino a farla immergere di nuovo in quelle ombre e in quelle voci che alcune gridavano, e nel loro grido si sentiva un lamento di disperazione come se invocassero aiuto. Lo richiuse di scatto e si inginocchiò a terra e fece un profondo respiro e non si accorse che Kuro si era avvicinato a lei e l'aveva abbracciata. Kuro vedendola sconvolta l'abbracciò ancora più stretto e disse:" Che cosa hai visto o sentito sta volta?" Yui socchiuse gli occhi fece un respiro e disse:" Le voci gridavano di dolore, c'erano figure nere che non si distenguevano so solo che era tutto buio molto buio e mi faceva paura... Chissà di che storia tratta... Chissà chi lo ha scritto quel libro... Ho cosi tante domande che... " a un tratto Yui smise di parlare perchè la porta della biblioteca si aprì e si richiuse, sia Yui che Kuro si voltarono era Kaito con occhi rossi sempre più rossi aveva la maglia sporca di sangue e avanzava verso Yui, di scatto Kuro si mise davanti a Yui e guardando Kaito negli occhi lo fece calmare e lo fece sedere sul pavimento freddo, un pavimento con colori spenti tristi che donavano a quella biblioteca un qualcosa di misterioso. Yui presa dal panico iniziò ad urlare il nome di Kaito con le lacrime agli occhi che le scorrevano sul viso sempre più velocemente e sempre più piccole cadevano sulla maglietta di Kaito che dopo essersi avvicinata a lui lo aveva preso in braccio e urlava, urlava quel nome che per il suo cuore iniziava a significare Kaito uguale a Drake, il suo cuore era colmo di rabbia ed era triste allo stesso tempo cosa avesse fatto nessuno lo sapeva nè Kuro e nè Yui, loro lo vedevano li a terra tra le braccia di Yui con gli occhi chiusi per il dolore e quel sangue che gli scorreva sempre più veloce andando a finire prima sulla maglia e poi sul pavimento gelido, a Yui vennero in mente domane su domande ma solo una era la più adatta per quel momento *Come è accaduto tutto ciò e come sa della biblioteca?*. Yui alzò lo sguardo verso il libro dorato che poco dopo la domanda fattasi si era aperto, la stava chiamando il grido di quel libro era fortissimo la stava attraendo sempre di più, incosciamente si era alzata e si era avviata verso il libro come se volesse essere divorata da esso, Kaito si alzò di scatto come se si fosse rimesso in sesto dopo pochi attimi, si mise davanti a lei e la strinse forte tra le sue braccia osservò i suoi occhi spenti, cupi dal troppo dolore che stava combattendo. Dentro di essa la sua anima si era addormentata il richiamo di quel libro era cosi assordante da attirarla verso alla morte. Kaito la chiamava, le urlava in faccia ma nulla Yui non rispondeva era attratta solo dai suoni che le persone dentro quel libro producevano, quei gridi di dolore le risuonavano in testa sempre più forti e più assordanti sino a quando Yui non cacciò un urlo, era al limite voleva mettere fine a quel rumore si era tappata le orecchie e si era inginocchiata tremante, era terrorizzata. Kaito si inginocchiò e la riabbracciò di nuovo e con voce tranquilla iniziò a sussurrargli nell'orecchio sinistro parole dolci e sottili, come un soffio di vento primaverile, parole calme speciali per il cuore di Yui che la fece rinvenire in pochi attimi. Il libro si richiuse di scatto e gli occhi di Yui ritornarono normali ma spaventata arretrò da Kaito spingendolo via, aveva paura di lui i suoi occhi mostravano il terrore che provava verso i suoi confronti, quel libro che pochi attimi prima la chiamava l'aveva terrorizzata al punto di voler stare lontana da Kaito che prima lo aveva abbracciato come se fosse stata la cosa a cui teneva di più. Kuro provò ad avvicinarsi ma era sicuro che avrebbe respinto anche lui ma con grande sorpresa Yui fu molto felice del suo aiuto, tremante con gli occhi bagnati, la faccia umida e la maglia sporca di sangue la facevano sembrare una piccola bimba sperduta. Kuro che la sosteneva per un braccio le chiese:" Che hai Yui?! Come mai il libro ti stava attirando a se... Perch... ":" Sta zitto, Kuro perchè gli hai permesso di toccare il libro?! Sai benissimo che fa diventare pazza la gente!!!! E perchè proprio Yui, come sa di questa biblioteca?! E come sa della tua esistenza? Spiegamelo perchè non riesco a capire" lo interruppe di colpo con mille domande Kaito che si era avvicinato a loro e aveva afferrato Yui per un braccio. Yui tremante iniziò a gridare:" Lasciami.... Lasciami andare... " Kaito la guardò e si avvicinò al suo viso e le disse:" Vuoi che ti lasci?! Va bene... Ma non chiedere più il mio aiuto" e dopo questo la lasciò e si diresse verso la porta uscendo e sbattendola con violenza uscì lasciando un silenzio assordante alle sue spalle. Kuro e Yui erano rimasti dentro la biblioteca e Kuro dopo averle ripulito la maglia di Yui con una magia letta da un libro incantato pieno di formule magiche sia buone che cattive chiese a Yui:" Come va ora? Stai meglio?," ma Yui non rispondeva, quel libro mentre la chiamava le aveva detto qualcosa, un avvertimento che non riusciva a ricordare, parlava di un mese in particolare forse di un giorno e si ricordava rivisionando la scritta in rosso che il libro le aveva mostrato che il giorno sarebbe stato di sangue. Spaventata si aggrappò a Kuro che era vicino a lui e disse:" Mi ha mostrato solo una scritta che non ricordo su uno specchio la scritta era in rosso... Mi ricordo che parlava di sangue e di un mese e un giorno specifico ma non ricordo quali" e volse il suo sguardo al libro poi riprese:" Se lo ritoccassi forse..." venne interrotta da Kuro che le diede uno schiaffo e urlò:" Ma sei forse impazzita? Non lo toccherai nuovamente sino a che non ti sarai rimessa e fino a quando non tornerai quella di prima!!!" Yui lo guardò e annuì, aveva capito che aveva ragione. Senza dire una parola si alzò in direzione dei suoi libri poggiati su quel lontano tavolino di legno con vicino una piccola sedia un poco malridotta. Prese i libri e si voltò in direzione di Kuro sorrise e poi si rivoltò aprendo e chiudendo la porta senza dire nulla. Appena fuori dalla biblioteca si guardò in torno e iniziò a percorrere il corridoio in direzione della sua aula. Salì le scale e girò a sinistra inifine arrivò alla sua sezione. Sezione S, terza S. Entrò e mise i libri sotto il suo banco e uscì dall'aula e iniziò a girare un pò per i corridoi fino ad arrivare al dormitorio della banda Esot. Era curiosa di sapere cosa ci fosse li, nessuno degli studenti aveva mai visto il loro dormitorio era l'unica cosa che se glielo chiedevi li faceva arrabbiare e per loro diventavi un soggetto da evitare. Si fermò davanti al portone verde scuro con le maniglie di ferro lucidissime, ci si poteva specchiare era chiuso a chiave dall'interno si capiva perchè la porta era oltre la x che ogni porta scolastica ha e che serve per fare capire che quella porta è chiusa a chiave cosi decise di andare oltre e lasciare perdere. Entrò poi nel bagno delle ragazze per specchiarsi e all'improvviso si vide dietro di se il ragazzo che teneva in mano la testa di quella povera ragazza, quei capelli arancioni e quei occhi neri spenti, prima di voltarsi cacciò un urlo e appena si girò il ragazzo non c'era e ora che ci pensava era la prima volta dopo una settimana che rivedeva la faccia di uno di quei ragazzi ed era la prima volta che cacciava un urlo e nessuno della banda Ovset accorreva per aiutarla. Si sentiva sola e perduta in quella enorme struttura che la circondava e che la imprigionava da qualche giorno, voleva tornare a casa ma non poteva gli mancava la sua cucina, il suo bagno, il suo letto. Le sue foto che aveva lasciato ove raffiguaravano il viso di suo padre e di sua madre, era da anni che non li vedeva e gli mancavano. Ritornò dai suoi pensieri con il cuore a mille e le mani tremanti dalla paura e usci di corsa dal bagno e sempre correndo ritornò nel dormitorio e si chiuse li dentro. Chiuse la porta a chiave e si andò a rannicchiare sul letto, tremante e iniziò ad aspettare. All'improvviso si sentirono dei passi fuori, passi lenti ma decisi e si avvicinavano sempre di più alla porta, una mano afferrò la maniglia che separava il corridoio dalla stanza e Yui balzò in piedi e tremante e impaurita si bloccò al muro e si rannicchiò sempre più, ad un certo punto la porta si aprì e Yui cacciò un urlo, impaurita non guardò neanche chi avesse davanti e dai suoi occhi iniziarono a cadere delle lacrime. I passi si avvicinarono ogni volta che le scarpe toccavano il legno di quella stanza produceva un rumore assordante per Yui. I passi si erano fermati davanti a Yui che tremava e non osava nemmeno guardare, la figura si abbassò e sfiorando i capelli di Yui sorrise, Yui lo guardò e lo vide era Kaito che gli stava accarezzando i capelli sorridendo. Lo guardò si mise a sedere col cuore che gli batteva ancora a mille e lo guardava, Kaito le sorrideva e ricambiava il suo sguardo con gli occhi mezzi rossi poi avvicinatosi al suo viso le chiese:" Ehi.. Ho sentito urlare ragazzina, stai bene?" Yui lo guardava divenuta rossa in viso e col cuore che oramai credeva potesse uscirle dal petto:" Ho avuto cosi tanta paura che fossi lui.." iniziò a tremare. Kaito la guardò poi abbracciandola disse:" Lui chi ragazzina!?" Yui sbarrò gli occhi e strinse più forte per poi rispondere:" Prima nel bagno delle ra-ragazze ho visto quel ragazzo con la testa in mano i capelli arancioni.. I-io... Chi è lui?" lo disse balbettando e con un tono disperato. Kaito sbarrò gli occhi e la strinse di più a se e Yui ne rimase stupefatta quel gesto di stringerla a se che la fece avvampare, il suo corpo divenne caldo per poi sentire le parole di Kaito:"Tsk che ragazzina fifona. Non preoccuparti è passato" e gli accarezzava la testa dolcemente Yui si aggrappò alla maglia di Kaito e disse:" Chi era? Cosa vuole da me?!" Kaito smise di coccolarla e si alzò:" Questo non deve interessarti ragazzina e ora va in classe muoviti tra poco apriranno il portone e dopo una mezzoretta suonerà la campanella quindi cerca di essere puntuale alle lezioni. Non vogliamo avere problemi a causa tua. Tsk" e si avviò verso la porta e quando l'aprì Sakyo cadde sopra a Kaito. Yui li fissò sbalordita e poi sorrise e Sakyo ricambiò il sorriso alzandosi:" Scusa Kaito avevo sentito urlare e sono corso a vedere cosa succedeva ma vedo che è tutto tranquillo" e si mise una mano nei capelli in segno di scusa e uscì salutando Yui con la mano e seguito da Kaito svanirono dopo aver richiuso la porta con ancora in stanza Yui. Pensierosa Yui uscì dalla stanza e si diresse con la cartella in classe e notò che delle ombre la seguivano ma fece finta di nulla e si diresse in classe. Una volta arrivata aprì la porta una porta vecchia di legno pregiato con una maglia decorata con piccoli segni. La richiuse alle sue spalle e si guardò in torno sorrise alla vista della sua classe dopo quel periodo di sospensione, le finestre chiuse, il muro bianco pieno di cartelloni, la cattreda anche essa di legno pregiato pennellata di bianco con sopra il registro di classe oramai sfatto e pieno di note *certo che la mia classe ne fa di cose* pensò sorridendo e si andò a sedere all'ultimo banco in fondo nell'angolino a destra attaccata al muro. Aspettò che la campana suonasse l'inizio della settimana. La prima settimana di novembre. Il mese in cui molti dicevano che la causa degli incidenti era la luna piena che a novembre restava per tutto il mese. Yui pensava cosi intensamente al mese di novembre e alla luna piena che non si rese conto che i suoi compagni erano dinnanzi a lei e che la salutavano. All'improvviso un suo compagno non che il suo vicino di bango gli schioccò le dita davanti al viso e Yui facendo un sobbalzo ritorno sulla terra e li salutò con un sorriso:" Salve ragazzi quanto tempo". I suoi compagni sorriserò felici di rivederla, era molto ammirata dai suoi compagni per la sua simpatia e disponibilità verso il prossimo. Entrò la prof di inglese che come sempre seria disse:" Tutti a sedere ragazzi. Altrimenti cacciano altre note e sospensioni. Signorina Yui mi spiace molto per il suo rendimento scolastico e che per colpa dei suoi compagni il suo voto della mia materia debba calare di uno". Yui si alzò in piedi e disse:" Non si preoccupi i voti non sono importanti. Una classe è un insieme di persone che si aiutano a vicenda, non sono affatto arrabbiata anzi grazie a loro ho avuto tempo per me stessa e ho potuto ripassare vari argomenti che non avevo capito per questo li ringrazio. Non dovrebbe andarle contro dovrebbe saperlo bene è la prima regola che ci insegnano a noi bambini. Siamo tutti uguali." e si sedette. La proffessoressa rimase cosi stupita che dopo essersi schiarita la voce disse:" Bene riprendiamo da dove eravamo rimasti" e cosi iniziarono le lezioni. Le prime due ore passarono velocemente e ci fu l'intervallo. Un momento di pausa anche per Yui non più abituata a quell'ambiente mise a posto il libro dentro la cartella e uscì dalla classe e percorrendo le scale uscì in giardino. Non vedendo ne Sakyo e ne Kaito pensò che come banda era normale eppure non era molto tranquilla. Anche la banda Esot quella mattina non si presentò a scuola e subito a Yui pensò che forse centrava col ragazzo visto quella stessa mattina nel bagno delle ragazze.
CONTINUA....
  
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