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Autore: TeoGuitarman    10/10/2013    2 recensioni
Questa storia va a narrare una coppia del mondo di Harry Potter che secondo me potrebbe essere stupenda. Come Scorpius si accorge di amare Rose e come riesce a conquistare il cuore di Rose.
Genere: Fantasy, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Ero in camera mia. Mamma era ormai in Romania da sette mesi. Draghi. Bestie affascinanti secondo lei, per carità lo dicevo anche io ma era un po’ che era in Romania e io… beh! Io volevo solo che tornasse. Papà, da quando la mamma era partita, aveva assunto un comportamento molto freddo, e ciò mi rendeva sia nervoso che triste. Di solito andavamo a vedere i Cannoni di Chudley oppure mi insegnava a combattere. Adesso girovagava per casa e usciva soltanto per andare a lavoro. Qualcosa attirò la mia attenzione. Una foto su un comodino accanto al letto. C’ero io e Lily Potter con la divisa da Serpeverde. Lily Potter era una Serpeverde esatto. Dimostrò più volte il suo carattere da Serpeverde, specialmente i nostri primi due anni in cui ci odiavamo per i nostri cognomi. Il 3° anno della sua permanenza a Hogwarts cominciammo a uscire insieme. No! No! Non fraintendetemi, il mio rapporto con Lil era di amicizia. Lei è la mia migliore amica. Nonostante i nostri primi scontri con frasi tipo “persa la casata Potter?” e “Sta zitto Malfoy”. Voglio bene a Lil. Era la sorella che non avevo mai avuto, per lei ero un fratello in più. Avevo imparato che nei momenti di difficoltà avrei potuto cercarla senza disturbarla mai. Ognuno era sempre disponibile per l’altro. Presi la metro polvere e mi incamminai verso il camino per andare da Lil, ma quando stavo per entrare un gufo che conoscevo benissimo entrò dalla finestra aperta, lasciò cadere la lettera sul mio letto e riuscì dalla finestra dalla quale era entrato. Presi la lettere e dopo averla aperta ne lessi il contenuto. La grafia delicata di Lil sembrava sempre estranea  al suo carattere. “Ehi Scorp! Come va? È un sacco che non ci si sente. Mi vieni a trovare? Con affetto la tua Lil.” Lanciai la lettera sul letto e mi precipitai al camino. Lanciai la metro polvere e gridai «Casa Potter!» Non avevo bisogno di informare mio padre, ormai era come se non esistessi. Arrivai al camino di casa Potter e. uscendo dal camino andai a scontrarmi contro una ragazza dai capelli rossi. Credevo fosse Dominique o come la chiamavamo noi Minnie, in realtà era Rose. Lei rialzandosi cacciò fuori parole fredde e taglienti «Stupido Malfoy, cosa fai qui in casa Potter? Il papà non ti vuole più?» Lo guardai e le risposi «Non sono affari tuoi Weasley» Davanti a Rose ero spesso confuso. Presi le scale e salii in camera di Lil. L’abbracciai da dietro e le sussurrai qualcosa nell’orecchio «Ehi Lil eccomi qui» e le lasciai un bacio su una guancia. I nostri caratteri da duri cadevano quando eravamo assieme. Mi guardò e dopo avermi squadrato per qualche minuto mi disse « Scorp, cos’hai?» Rimasi un po’ attonito Non le sfuggiva nulla, ma anche a me non sfuggiva nulla. «Invece tu Lil?» le risposi. nessuno dei due parlava. Iniziò Lil. «Scorp, io e Isabelle stiamo insieme! So benissimo che litigavamo, ma era solo tensione sessuale. Sotto l’odio spesso si nasconde tensione sessuale.» Disse. La guardai. Non mi importavate lei fosse etero, lesbica o tantomeno bisex, a me importava della sua felicità e per questo le diedi un bacio sulla fronte e un forte abbraccio. Mi guardò quando ci staccammo e, capii che dovevo parlare. «Beh…Rose…Ehm Lil, sai che sto passando una situazione a casa non molto gradevole, il fatto è che ora sono anche innamorato.» Dissi. Dopo che ognuno di noi parlava ci guardavamo sempre negli occhi, cercavamo di capire il problema. «Rose? Per le puffole pigmee Scorp. Sono contenta.» Esclamò all’improvviso. «Senti visto che a casa tua la situazione non è delle migliori , perché non dormi da noi per qualche settimana? Sempre se vuoi.» Continuò lei. Risposi con un abbraccio . Per dormire c’era il letto di Albus che era fuori per impegni. Entrò nella stanza James. Il pranzo era pronto.  Scendemmo tutti giù nel salone da pranzo. C’era un tavolo a parte per noi ragazzi, non capivo però perché fosse apparecchiato per quattro. Fu solo quando vidi Rose entrare nella sala da pranzo capì. Anche lei dormiva dai Potter da quanto avevo capito. Ero muto e ascoltavo cosa dicevano gli altri tre. Non proferivo parola. «Ehi Scorp, oggi facciamo un gioco babbano. Si chiama obbligo o verità.» Cos’aveva in mente Lil? James e il si alzarono e uscirono per andare a comprare un vestito da Madama McClan. Rimasi solo con Rose. Speravo ci volesse poco, ma non arrivavano. Ero in salotto a leggere, Rose faceva lo stesso. C’era troppo silenzio. Mi alzai, mi misi accanto a lei e ripresi la lettura. Lei abbassò il libro, mi fissò e si rimise a leggere. Dovevo fare qualcosa. Cercai una conversazione. «Ehi Rose, come va?» Lei non mi rispose. Ci rimasi male ma non mi davo assolutamente per vinto. «Scusa.» Era l’unica cosa che avevo in mente. Lei abbassò il libro furiosa. «Scusa Scorp? Credi che un solo scusa possa cambiare tutti gli schifosa mezzosangue? Credi che possa rimediare a tutte le volte che mi hai messa in ridicolo a lezione? Scusa Scorp? Stai dicendo scusa?» Gridò lei e non solo, mi puntò anche la bacchetta sulla gola. James e Lil rientrarono. James trascinò via Rose,lei si dimenava e inveiva contro di me. Lil Rimase con me e mi portò sotto braccio in camera sua. Mi gettò sul letto. «Cos’hai detto!» Mi disse lei. Mi guardava. Presi coraggio. «Scusa.» Non finì di parlare che lei mi gettò due braccia al collo e mi abbracciò piangendo. James interrogava Rose nel mentre.  «Cosa ti ha detto che l’hai attaccato in quel modo?» Rose tentennò. «Scusa, mi ha detto scusa Jamie, dopo tutto quello che mi ha fatto!» James scosse il capo. «Non capisci Rose? Ti ama! E lo ami anche tu! E non dire di no. E poi, Scorp che chiede scusa. Voleva una seconda possibilità e tu l’hai ucciso senza toccarlo. L’hai ucciso senza usare un Anatema che Uccide.» James uscì dalla stanza lasciando Rose da sola. Lil uscì dalla camera e si incrociò con James. Scossero entrambi la testa.
Arrivata la sera eravamo tutti in camera di Lil. Io ero vicino a James e Lil vicino a Rose. Il giro di quel gioco babbano era Rose, Io, James e Lil. Rose obbligò Lil ad abbracciare Jamie, io obbligai Jamie a baciare una pianta. Arrivati a James io ero teso. Mi obbligò a dire cosa mi disturbava. Confessai su fatto che volevo essere perdonato. «Bene Rose. Obbligo. Perdona una persona e bacia quella che ami.» James e Lil osservarono Rose «Scorp ti perdono.» Dopo aver parlato si alzò e baciò sulla guancia la sua migliore amica, nonché cugina Lil. Quando finimmo di giocare Lil era sporca di cioccolato. Io avevo un enorme buco sulla maglia. Jamie i capelli verdi. Rose invece aveva la maglietta per metà a lasciare la pancia scoperta. Filai in camera mia e mi misi a osservare le stelle. Un passo femminile si avvicinava verso di me. Era Rose. Si appostò accanto a me e mi chiese cosa facevo. Le risposi che osservavo le stelle, poi mi guardò e mi disse una cosa che non pensavo potessi udire da solo con lei. «Scusa Scorp. Volevi solo scusarti. Ti ho trattato male. Tu avevi già i tuoi problemi.» La guardai, era leggermente triste. Le misi una mano tra i capelli rossi. Erano ricci e morbidi. «Non preoccuparti. Non sono stato molto carino con te.» Mi sorrise. «Scorp, devo ancora baciare la persona che amo.» Dopo aver parlato si avvicinò a me. Era tremendamente vicina. Le nostre labbra erano vicine. Erano a poco più di mezzo centimetro l’une dall’altre. Com’era un bacio? Di sicuro stavo per scoprirlo. Ecco il contatto. Umido. Era molto umido. Rincuorante. Un sollievo. Era magnifico. Strinsi a me Rose. Le mie mani nei suoi capelli, le sue abbracciavano il mio collo. Inizialmente i nostri battiti erano discordi. Successivamente divennero concordi. Ci staccammo dopo un tempo che pareva interminabile. Quello che provai fu qualcosa di immenso, pieno di emozioni. Con lei stretta a me mi sedei sul letto. Ci guardammo negli occhi, cercai di dire qualcosa ma lei mi mise un dito sulle labbra e mi diede un altro bacio. Mi sdraiai sul letto e lei si pose sopra di me. Il contatto tra i nostri corpi era una cosa meravigliosa in quel frangente cosi intimo. Mi tolse la maglietta. Io infilai una mano sotto la sua, per poi togliergliela. Entrambi senza maglietta ci baciavamo senza fermarci. Si staccò dalle mie labbra e mi lanciò un sorriso, un sorriso soddisfatto. Mi girai ponendomi ora io sopra. Le baciai il petto. Lo baciai poco sopra il seno. Poi iniziai a scendere sulla pancia fino al bottone dei jeans. La guardai e iniziai a sbottonarli. Quando furono tutti sbottonati li tolsi, e lei fece lo stesso con i miei. Posi una mano sulla sua coscia. Era cosi perfetta. Il cuore batteva molto veloce e sicuramente anche il suo. «Vuoi?» Disse lei all’improvviso. Guardai Rose e risposi con calma apparente. «Solo se lo vuoi anche tu.» Lei era tesa. «Scorp. Ho paura.» Mi disse. Anche io ne avevo, non lo negai a lei. «Rose, anch’io.» Mi baciò e pose le mie mani sulla giuntura del suo reggiseno. Mi annuì. Slacciai il reggiseno e nello stesso istante Lil  bussò chiamando me nella mia stanza e gridando il nome di Rose. Lei e Jamie andavano alla piscina a farsi un bagno. Riallacciai il reggiseno a Rose e cosi come eravamo ci avviammo verso la piscina. Lil ci osservò quando arrivammo, James era già in acqua. Lil mi sorrise, e mentre lei mi sorrideva, Rose mi lasciò un veloce bacio sulle labbra. James smise di nuotare e Lil rimase a bocca aperta. «Voi due da quando in qua vi scambiate delle effusioni?» Chiese Lil stupefatta. Era sconvolta da ciò che stava osservando, le mie mani intrecciate a quelle di Rose. James uscì dalla piscina e si avvicinò a noi scrutando le nostre mani intrecciate. «Quindi siete fidanzati?» Chiese come un idiota. «Idiota non sono fidanzati, si baciano e si tengono le mani senza motivo, così tanto per far qualcosa.» Disse Lil ironica. Ero imbarazzato, ma Rose strinse dolcemente la mia mano e mi calmò. Quei due vollero sapere tutto sul primo bacio e noi fummo costretti a raccontare il tutto, ma fummo attenti a tralasciare l’episodio sul letto. Ci lasciarono dormire assieme. O meglio ci obbligarono a farlo. Svegliato al mattino dalle grida di Lil, venni a sapere che il pomeriggio mi avrebbero presentato per bene a tutta la famiglia. Ero nervoso. «E se non mi accettassero Lil?» Chiesi alla mia migliore amica. Mi guardò «Scusa perché mai dovrebbero farlo?» Disse lei rassicurante. Scendemmo in salotto e quando arrivarono tutti, la famiglia al completò mi abbracciò dandomi il benvenuto. Mi sentivo tranquillo ora. Le mie preoccupazione erano tutte cadute. Ero entrato in famiglia. Ora la tristezza per la situazione a casa era svanita. Ero più allegro e più gentile con tutti. Spesso tutta la famiglia si riuniva a cena e veniva invitato anche mio padre che da quando stavo con Rose, anche in assenza di mamma, era sempre felice. Quando la mamma c’era e ci riunivamo tutti la felicità aumentava. L’unione tra me e Rose aveva giovato a tutti, ma soprattutto a noi due.
«Scorpius Hyperion Malfoy. Mi ami tu con tutto me stesso?» Chiese Rose sdraiata accanto a me nel giardino di casa mia sotto le stelle. La guardai e dopo averle baciato la fronte, il naso e le labbra le dissi dolcemente tenendo le sue mani fra le mie «Rosalie Weasley. Io ti ho amato , ti amo e ti amerò per sempre con tutto te stesso, con tutte le mie forze, con tutto il mio cuore e tutta la mia anima. Guai a me se non rispetterò questa promessa fatta solenne sotto il firmamento trapunto di stelle.» E sotto il firmamento con stelle e la luna come testimoni, le lasciai un bacio passionale che valeva come una promessa eterna.



Bene ragazzi questa è la mia prima one shot. Beh non so che dire, spero vi piaccia, vi ringrazio di averci speso del tempo, per me significa molto. Ho sempre sognato fare lo scrittore.
 
  
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