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Autore: ehimalfoy    10/10/2013    0 recensioni
Due direttori e una segretaria.
Loro completamente diversi tra di loro.
Lei sicura di sè.
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storia ispirata a 'protect the boss'.
Genere: Commedia, Demenziale, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Quando ero piccola, ripetevo sempre a mio padre che da grande avrei voluto lavorare in una di quelle famose agenzie. 
Ai tempi del liceo, io e la mia migliore amica eravamo le gangster più famose e forti di Bristol. Proteggevamo tutte le nostre amiche da quei stronzi maniaci. E di questo ne andavamo ferie.
Che cosa ne è successo del mio fantastico sogno? Bè, diciamo che adesso lavoro. In un bar. Part-time. Non è il massimo, ma è lavoro.
Vivo in un appartamento con la mia migliore amica Becky. Guadagnare 10 sterline all'ora non è il massimo.
Ecco, infatti, che ho deciso di mettermi seriamente a cercare un lavoro. 
-Becky.- dissi con voce lamentosa.
-rieccola che si lamenta. Che c'è adesso?- disse la mia migliore amica alzando gli occhi al cielo e buttandosi all'indietro sul letto.
-ho bisogno di un lavoro.
-cercalo.- disse guardandomi con uno sguardo soddisfatto. 
Le lanciai un'occhiataccia e mi buttai sul letto affondando la testa nel cuscino. 

-Prego, ditemi.- dissi prendendo l'ordinazione di due signori seduti al tavolo.
-un caffè e un cappuccino con brioche ripiena.- sorrisi prendendo l'ordinazione e andai al bancone.
Beati loro .. al solo pensiero della brioche ripiena mi fa uscire la bava dalla bocca.
Mi sentì picchiettare sulla spalla e infastidita mi girai e trovai la cameriera che mi guardava con compassione.
-hai .. hai della bava sulla bocca.- disse imbarazzata e se ne andò subito dopo.
Mi pulì la bocca e presi le ordinazioni dei signori, mentre stavo per servire i signori, mi squillò il telefono. 
-pronto?-
-si, sono io.-
-oh mio dio, sul serio? Grazie mille.
Non potevo chiedere di meglio. Lasciai il vassoio sul tavolo dei signori e, ignorando i loro sguardi esterrefatti, uscì fuori urlando come una pazza levandomi il grembiule da lavoro.
Le cameriere uscirono fuori immaginando già cosa potesse essere successo e mi abbracciarono. Ci mettemmo tutte a saltare ignorando le persone che ci guardavano come se fossimo
alieni. Oh, quella ha pure cambiato strada.
Finalmente, mi avevano presa in un' agenzia.
Avevo un appuntamento con il direttore proprio tra tre ore. Corsi a casa, mi feci una doccia, e mi vestì.
Un paio di pinocchietti bianchi, una maglia a top verde chiara di sopra, un cardigan bianco e un paio di tacchi bianchi. Non era il massimo, ma non mi potevo permettere niente di speciale.
Presi l'autobus e dopo una mezz'ora arrivai all'agenzia. 
Da fuori, non sembrava davvero un'agenzia. Sembrava di più una casa abbandonata. Vabbè, entrai e trovai un'altra ragazza della mia stessa età, credo, in piedi.
In un angolo c'erano degli uomini e seduto in una scrivania un uomo di mezza età.Che sicuramente era il direttore. 
Si alzò di scatto dalla sedia e si avvicinò a noi.
-Ohoh, ma qui abbiamo due modelle.- disse guardandoci dall'alto in basso.
-di sicuro saprete che qui pubbliciziamo delle modelle.- rise.
no, non era divertente.
-ma comunque, stasera si festeggia.- disse alzando le braccia e urlando, incitando anche gli altri uomini che fecero lo stesso. 
Dove ero finita?

Di sera uscimmo per questa 'fantastica' serata. Rimasi seduta a bere il vino, quando il direttore si avvicinò.
-ah, che magnifica serata, lei non crede?- annuì continuando a bere, mentre il direttore mi prese la mano, che ritirai subito.
-lei è così bella.- mi allontanai e il direttore se ne andò dall'altra ragazza.
Dopo cinque minuti mi avvicinai al direttore e lo presi per una spalla.
-lo sa vero che questo è molestamento sessuale e posso farle causa.- dissi, visto che stava molestando quella ragazza. Il direttore si fece furioso in faccia.
-come ti permetti tu, stupida sgualdrina.- dise urlando e buttandomi un bicchiere di vino in faccia.
Rimasi sorpresa e gli tirai un calcio negli stinchi.
Scappai, ma mi ritrovai dieci uomini ad inseguirmi. Sbadatamente andai a sbattere contro uno che sembrava la monaca di clausura, ma dettagli.
-ehi tu, testa pazza!
mi fermai di colpo e mi girai. La monaca di clausura era lì in piedi con la bocca semiaperta e la mano alzata. Che sexy,oh.
Sbarrai gli occhi, notando gli uomini dietro monaca di clausura.
Monaca di clausura si avvicinava, ignaro del fatto che dietro c'erano dieci gorilla.
Lo ignorai e mi girai per riniziare a correre, sfortunatamente, a sbarrarmi la strada c'erano altri cinque gorilla. Nemmeno il tempo che già eravamo circondati.
-prendete quella ragazza!- urlò uno e tutti iniziarono a correre. 
Bene, non avevo scelta, iniziai a dare calci, pugni e tutto quello che avevo imparato da mio padre e al liceo.
Monaca di clausura? Credevo che gli stesse venendo un attacco di cuore. 
'maledette scarpe' pensai. 
Me ne levai una e la tirai in testa ad uno e scappai.Non ho corso così tanto in vita mia.

INTANTO DA MONACA DI CLAUSURA.

-tu, ragazzo!-
Mi girai e mi ritrovai tutti gli uomini guardarmi furiosi.
-io..?- dissi indicandomi con la mano.
Gli uomini annuirono.
Misi le mani a forma di pugno davanti alla faccia.
-so le migliori mosse di arti marziali. Non vi conviene mettervi contro di me.-
Gli uomini risero. 
-Conosci quella ragazza?- disse uno di loro.
-chi?Quella testa pazza? No, mi dispiace.-
-però eri con lei.
-si, ma non la conosco.- sorrisi. 
Gli uomini se ne andarono blaterando fra di loro. Uscì dal locale imprecando e fuori ad aspettarmi c'era il mio segretario, idiota.
-direttore, cosa le è successo?- disse guardandomi con la sua faccia idiota.
-una testa pazza mi ha dato un pugno.- dissi indicando la mia faccia.
-quindi- gli puntai il dito contro -trovala.- dissi furioso lanciandogli la scarpa sul petto.
-che .. che cos'è questa?- disse rigirandosela tra le mani e guardandola in modo confuso.
-la presunta scarpa di quella testa pazza. Non tornare finchè non la ritrovi.- dissi salendo in macchina e andandomene lasciando il segretario là.

 A CASA DI TESTA PAZZA.

-beckyy.- dissi lamentandomi.
-mm- mugugnò finendo di mangiare l'ultimo pezzo di pizza.
-che faccio?-
-niente. Guarda qua, loro per racimolare un po' di soldi lavorano fino a tardi, e noi ci facciamo la bella vita. Io credo che si viva molto meglio così.- disse guardando la luna.
-non hai tutti i torti, ma devo comunque cercare un lavoro.- dissi sospirando.

Adesso lo cercherò sul serio un lavoro, promesso.

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ALOHA.
spero che questo prologo vi piaccia c:
scusate se non ho messo il nome della protagonista, ma non 
so nemmeno io come chiamarla HAHAHAHAHA 
vabbè lol grazie per aver almeno visualizzato questa ff c:

ADIOS.
-elena.
  
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