Paete, non dolet
Non fa male, Peto
la fredda lama che
scavando nel petto
lacera il corpo tuo!
Il vero strazio è quello
di una madre che finge
per te la vita del figlio,
pur vedendolo disteso
nel proprio letto, morto.
Ogni sua grazia,
ogni sua virtù
e con esse la mia vita
morirono con lui.
Ma, non paghe della sorte
infausta toccata a nostro figlio,
le Parche hanno colpito anche te
con un male mortifero,
ed ora presto sarò sola.
Bianco d'avorio il manico,
argentea la lama,
scarlatto il sangue che sgorga
dai miei seni laceri.
Non è questa la ferita
che più m'addolora,
ma il dover continuare
a vivere senza di voi,
mia virtù e linfa.
Quindi ti prego, Peto,
accetta la lama,
ed alfine torneremo
uniti.
Non fa male, Peto
la fredda lama che
scavando nel petto
lacera il corpo tuo!
Il vero strazio è quello
di una madre che finge
per te la vita del figlio,
pur vedendolo disteso
nel proprio letto, morto.
Ogni sua grazia,
ogni sua virtù
e con esse la mia vita
morirono con lui.
Ma, non paghe della sorte
infausta toccata a nostro figlio,
le Parche hanno colpito anche te
con un male mortifero,
ed ora presto sarò sola.
Bianco d'avorio il manico,
argentea la lama,
scarlatto il sangue che sgorga
dai miei seni laceri.
Non è questa la ferita
che più m'addolora,
ma il dover continuare
a vivere senza di voi,
mia virtù e linfa.
Quindi ti prego, Peto,
accetta la lama,
ed alfine torneremo
uniti.