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Autore: Dalhia_Gwen    11/10/2013    10 recensioni
Questa è la storia di una diciassettenne di nome Gwen che, nonostante tutte le ingiustizie e il passato che ha vissuto, riesce finalmente a trovare la felicità che aveva perso, grazie ad uno dei suoi più grandi hobby, la quale sarà in grado di scalfire il suo ormai cuore di diamante, immune fino a quel momento...
Tratto dal capitolo 28:
“....Cominciò a ticchettare il piede destro sul tappeto color del deserto, rendendosi conto di non riuscire a sopportare tutta quell’ansia che la stava letteralmente mangiando, ma fu proprio in quel momento che avvertì la carica giusta per poter affrontare la competizione nel migliore dei modi. Una mano calda e tremante quanto la sua intrecciò le dita con quelle della mano della gotica, esattamente qualche minuto prima del fischio. Scattò a quel tocco così intimo e che desiderò da fin troppo tempo, per poi girarsi velocemente verso la sua sinistra. Ad attenderla vi erano gli occhi decisamente più luminosi del solito del punk, che nel frattempo era arrossito quanto lei per quel gesto nato spontaneamente..."
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Courtney, Duncan, Geoff, Gwen | Coppie: Bridgette/Geoff, Duncan/Gwen
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Era finalmente sabato, il giorno in cui si sarebbe svolta la tanto decantata festa. Quella mattina molti ragazzi preferirono non presentarsi a scuola, troppo occupati a pensare cosa indossare o cosa cospargere sul proprio viso per essere impeccabili all’evento serale. Tutti tenevano a fare bella figura, soprattutto se l’ambito sarebbe stato una festa completamente gestita e organizzata dal gruppo più popolare dell’istituto, in cui tra l’altro era presente Geoff, il “re delle feste”, come lo chiamavano tutti. Persino Gwen, nonostante continuasse a negarlo, voleva apparire decisamente diversa dal solito, trasgredire ogni tanto le regole e, sì, perché no, anche mostrarsi più ammiccante agli occhi degli altri, o meglio agli occhi di lui, Duncan.
Non appena tornò a casa, pranzò velocemente, per poi fiondarsi in camera e rimanerci fino a quando non sarebbe scesa pronta per partecipare alla festa.
Sì lavò accuratamente i capelli, arricchendo lo shampoo con i prodotti naturali che le sue amiche la costrinsero a comprare. Dopo essersi studiata per bene l’ordine di aggiunta di quei oli, sciacquò per bene i capelli, per poi avvolgerli con l’asciugamano fino a formare un turbante. Tornò in camera con la sua amata trusse dark, eccitata più che mai nel creare un trucco da urlo, ma notò la madre intenta ad ammirare per l’ennesima volta l’abito poggiato sul letto, quello che la figlia avrebbe indossato quella sera. Era un abito particolare ed elegante allo stesso tempo: era molto corto in avanti e lungo dietro, rigorosamente nero, colore che la figlia indossava maggiormente, con una scollatura a cuore su cui spiccavano luccicanti decorazioni fino al busto,  che le donavano la lucentezza giusta per apparire perfetta.
“Ma quanto è bello!” continuava a ripetere la mamma tra sé, non accorgendosi della presenza della figlia. A quelle parole Gwen sorrise.
“Cosa c’è mamma? Vuoi indossarlo tu?” le domandò la ragazza per poi posizionarsi accanto alla donna che non potè far altro di ridacchiare.
“Oh mia cara non sai quanto! Se solo avessi l’occasione..Ma credo che stia molto meglio a te, già lo immagino addosso alla mia bambina!” le urlò Margaret piena di commozione, tanto che le scivolò sulla guancia una lacrima fugace che prontamente asciugò.
“Oh andiamo mamma..è solo una festa!” rispose Gwen alzando gli occhi al cielo ma non potendo nascondere il profondo imbarazzo per quelle parole.
“Sì ma sarai bellissima..” continuò la donna con voce flebile, per poi avvicinarsi di più alla figlia accarezzandole una guancia.
“Mamma dai..fammi sbrigare così mi puoi vedere tutta pronta!” affermò velocemente Gwen posizionandosi davanti allo specchio, avvertendo il disagio di quella situazione, non prima però di abbracciare la mamma e sussurrarle un “grazie” . Una volta sola nella propria stanza, cominciò a frugare nella trusse per poi iniziare a decorare il viso candido, cercando di fare il più presto possibile, dato che di lì a poco sarebbero venute ad aiutarla le sue “inseparabili” amiche.
Per quella sera decise di usare meno eyeliner e di essere molto naturale, non rinunciando però al suo amato stile dark. Ne stese una linea veloce fino a formare una coda alla fine dell’occhio, per poi sfumarlo verso la palpebra delicatamente e rendere lo sguardo più “felino”. Contornò anche la parte sottostante degli occhi, per poi passare al mascara, rendendo le sopracciglia ancora più lunghe di quanto già non lo fossero. Colorò le guance con un quasi invisibile blush al fine di dare un leggero colorito al viso, per poi concludere con un lucido tendente al nudo, dato che la madre e le sue amiche le proibirono severamente di “macchiarsi” le labbra col suo solito rossetto nero o verde acqua, almeno per quella sera.
“Perfetto!!” esclamò la ragazza soddisfatta davanti lo specchio, muovendo il capo lentamente a destra e a sinistra, ma il suono del citofono attirò la sua attenzione.
“Devono essere loro.. che tempismo!” si disse per poi posare la trusse in bagno e raggiungere le ragazze.
Sulla soglia infatti erano presenti Bridgette e Leshawna raggianti più che mai con i loro bellissimi vestiti: la surfista indossava un tubino azzurro molto corto ma elegantissimo, coperto in parte dai suoi bei capelli lunghi e biondi, mentre Black Mama scelse un vestito lungo rosso acceso, scollato avanti e indietro, ornamentando il tutto con l’oro dei suoi gioielli e con i capelli stranamente sciolti che mostravano la loro natura mossa e sbarazzina. Non appena le vide, Gwen le abbracciò sorridente.
“Ragazze, ma siete bellissime!!” esclamò tutta contenta. Le amiche ricambiarono calorosamente l’abbraccio, per poi ridere di gusto.
“Eh sì, il tocco della professionista c’è e si vede..” disse goffamente Leshawna vantandosi, “Ma qui la bellissima devi essere tu, mozzarellina! Ehi ma ancora non ti sei vestita?! Muoviti o faremo tardi!” continuò poi trascinandola in camera.
Dopo circa due ore di incomprensioni e scambi di idee che non riuscivano a conciliare, Gwen fu finalmente lasciata in pace, e in quel momento era davanti allo specchio mostrando un sorriso a trentadue denti.
“I-io..ragazze non ho parole…” disse la ragazza visibilmente emozionata per quella trasformazione così radicale che però le piaceva. Dietro di lei, le amiche la sorridevano soddisfatte, mentre gli occhi della madre si illuminarono non appena la vide.
“Dovresti essere più sicura di te stessa Gwen, noi non abbiamo fatto altro che esaltare la tua bellezza!” esordì Bridgette dando una pacca sulla spalla alla mora, che la guardò con gratitudine.
Ed infatti era così: le ragazze non fecero nulla di speciale, se non aiutarla a scegliere il vestito giusto occupandosi infine della pettinatura. Le piastrarono i capelli, modellato il ciuffo con la spazzola per poi prendere qualche ciocca e darle volume col ferro, facendo spuntare ogni tanto un boccolo ribelle. Il risultato piacque persino al fratello che, non appena la vide, ebbe difficoltà ad accettare che quella fosse davvero sua sorella.
“Sorellona credo proprio che per stare tranquillo io sia costretto a venire con te alla festa per salvarti da tutti quelli che stasera ti assaliranno!”  affermò Mark grattandosi la nuca, scatenando delle risate nella stanza.
“Oohw tesoro sei talmente bella che Duncan potrebbe svenire dall’emozione!” disse ingenuamente la madre senza pensarci, sorvolando in quel momento un particolare piccolo ma importantissimo per la figlia.
Non appena udì quelle parole, Gwen sgranò gli occhi incrociandoli con quelli della donna riflessi sullo specchio, per poi abbassare il capo visibilmente imbarazzato, mentre nella camera calò un fastidioso silenzio. Margaret si morse il labbro inferiore sotto gli occhi delle altre ragazze che si guardarono per un attimo impacciate, non prima che Mark si diede una manata in fronte.
“R-Ragazze è tardi..s-se non ci muoviamo faremo tardi..” disse senza emozioni la mora, incamminandosi verso l’uscita in maniera incerta dovuta all’altezza che quei tacchi le donavano. Le amiche la seguirono a ruota senza fiatare e, una volta arrivata sull’uscio, prese la posciette uscendo di casa senza neanche salutare la madre che non poté far altro che guardarla sofferente sperando che le cose si sarebbero sistemate con quella festa.
 
 
“Duncan è la terza sigaretta che fumi nell’arco di dieci minuti! Vuoi calmarti?”  Dawn oramai era esausta di respirare nicotina proveniente da un punk decisamente nervoso che non faceva altro che andare avanti ed indietro per la sala stracolma di gente, impaziente di vedere a quella festa la ragazza dei suoi sogni. Era di una ventina di minuti in ritardo, che per Duncan parevano giorni interi.
“Tu le vedi? Io no!!” sputò acido il ragazzo voltandosi di scatto indietro verso Dawn che era tra le braccia di Scott, che le lasciava dei piccoli baci sul collo con l’intento di farla calmare. Stufatasi anche del comportamento del rosso,la biondina lo scansò dolcemente per poi avvicinarsi a Duncan, fermandolo davanti a sé.
“ Arriveranno, mi hanno mandato un messaggio dicendo che stavano in macchina. E’ solo questione di minuti…e dammi quella stupida sigaretta!” disse per poi sfilargli bruscamente quel veleno dalla bocca ed immergerlo nel suo stesso drink. Il punk la guardò adirato per il gesto, ma poi si addolcì pensando al fatto che Gwen sarebbe arrivata da un momento all’altro, così cominciò ad aggiustarsi la camicia nera indossata sbottonata fino a metà petto, guardando poi per l’ennesima volta l’orario sul cellulare.
 
“Eccoci!” dissero all’unisono Leshawna e Bidgette non appena videro la scuola, da cui si intravedevano le luci ritmate che illuminavano la palestra.
“Woow!” stavolta fu Gwen a parlare, sorpresa nel vedere così tanto movimento all’interno di quell’ edificio tanto odiato da ogni ragazzo o ragazza. Harold accostò l’auto proprio davanti all’entrata, permettendo alle fanciulle di entrare direttamente, evitando loro di fare la strada partendo dal punto in cui lui avrebbe lasciato la macchina, per poi andare a parcheggiarla. Una volta entrate, seguirono la musica e le luci che indicavano il luogo di provenienza, elettrizzate più che mai. Gwen, che si trovava in mezzo alle due, fece un lungo e profondo respiro per ricaricarsi.
“Ehi Gwen, nervosa?” le chiese dolcemente la bionda sorridendole, non riuscendo a nascondere la contentezza per quel momento. Intanto Leshawna circondò la vita della gotica con un braccio per poi scuoterla.
“Forza mia cara! Caccia gli artigli, fatti valere! Devi spaccare stasera, quindi cerca di stare serena, okay? Infondo è la tua prima festa!” disse allegramente aggiustandosi una ciocca di capelli ribelli.
“Appunto! Bel modo di farmelo ricordare Lesh! Non ho la minima idea di come mi devo comportare ad una festa!” esclamò esasperata Gwen portando il suo ciuffo all’indietro.
“Sii te stessa, e tutti apprezzeranno..”  la rincuorò Bridgette, sottolineando però il “tutti”.
Erano oramai arrivate in palestra, quando intravidero nel corridoio due figure scure a pochi metri da loro che erano intente ad aggiustarsi, Courtney e Sierra. All’inizio non le riconobbero, ma non appena raggiunsero la distanza giusta si resero conto che entrambe le stavano squadrando con espressione decisamente scioccata, ed infine tutte incrociarono gli sguardi tra loro. Un velo di disprezzo mischiato alla sopresa cadde sul volto dell’ispanica quando incatenò i suoi occhi pieni di odio con quelli profondi e freddi di Gwen, che per un attimo provò una sensazione di mancamento. Solo in quel momento la gotica si rese conto di cosa Courtney indossò quella sera, e non si sorprese più di tanto: un vestitino cortissimo color perla, scollato lungo tutta la schiena fino al fondoschiena e ornamentato completamente di brillantini. Al collo portava una collana d’argento con altrettanti bracciali, mentre sul viso stese un trucco decisamente troppo lontano dal suo stile, forse con l’intento di essere idonea ad una festa; infine portava delle calze trasparenti e tacchi ancor più vertiginosi dei suoi. Sierra invece decise di indossare un vestito lungo fucsia senza spalline, con una rosa posta al centro del corpo, tra il busto e il bacino. Notando lo spiazzamento di Courtney nel vedere l’eleganza ma soprattutto la presenza della sua acerrima nemica, decise di dire qualcosa a favore dell’amica, non prima di lanciare uno sguardo assassino alle altre due.
“Oh Courtney, devo dire che il tuo ritorno con Duncan ha riempito il mio blog di messaggi, allargandolo ancora di più! Siete davvero la coppia perfetta!” esclamò veloce la tedesca, cercando di far capire tutta la frase alla gotica, che era posizionata proprio tra la porta e il corridoio. Come prevedette infatti, Gwen si fermò di colpo, avvertendo un’improvvisa fitta al cuore, non appena udì quelle parole.
“Sierra amica mia, lo so benissimo: noi due ci amiamo, è questo il punto.” Rispose tutta soddisfatta l’ispanica, lanciando un’occhiata complice all’amica, tornando poi a guardare Gwen, che si ritrovò ad avere le nocche delle mani bianche per il nervosismo. Bridgette e Leshawna, che si trovavano proprio accanto all’amica, la incitarono ad avanzare, notando che si fosse completamente paralizzata. Bridgette dovette prenderla sotto braccio e trascinarla, mentre Leshawna, adirata più  che mai, sputò elegantemente in prossimità delle due nemiche, facendole allontanare per la paura di essere prese.
“Le piacerebbe a quella strega..” disse infine tra i denti.
 
Finalmente le tre ragazze fecero ingresso in palestra e, nonostante la musica ad alto volume e i tanti intrattenimenti che Geoff accuratamente introdusse, divennero improvvisamente il nucleo dell’attenzione di tutti. Cercando di non pensare ai mille occhi che in quel momento stavano fissando solo loro, avanzarono incerte verso il centro della struttura, per poi fermarsi e ricercare con gli occhi i propri fidanzati, che prontamente non si fecero chiamare due volte. Non appena Geoff vide la sua ragazza, corse immediatamente verso di lei per poi stamparle un grosso bacio sulle labbra, il primo di una lunga serie, successivamente si rivolse alla gotica.
“Gweeen!! Ma sei elegantissima! Complimenti! Il vestito ti sta d’incanto..ottimo lavoro ragazze!” l’abbracciò calorosamente il festaiolo, facendo sorridere alle amiche.
“Questo giorno è da ricordare: oggi Gwen Smith ci ha deliziato con la sua eccezionale presenza alla festa organizzata dal mitico Geoff!” continuò lui prendendola in giro facendola ridere di gusto, per poi prendere in disparte la fidanzata non prima di salutare le altre. Anche Leshawna notò il suo Harold, che fece ingresso dalla porta di emergenza, per poi raggiungerla ed invitarla a bere qualcosa. L’unica che rimase ancora senza “principe azzurro” era Gwen che, non appena si sentì sola, cominciò a guardarsi imbarazzata intorno ed avanzare lentamente verso il bancone delle bevande, inconsapevole del fatto che lì era presente proprio il punk che non le staccò gli occhi di dosso neanche per un istante, con la bocca semiaperta per lo stupore, mentre il cuore gli batteva impazzito nel proprio petto. Notando lo spaesamento dell’amica, Dawn, che era rimasta sempre accanto al ragazzo, lo fece svegliare con un colpetto al braccio, per poi dirigersi verso la gotica che, non appena la vide, le sorrise radiosa.
“Gwen sei arrivata finalmente! Vieni, cosa fai qui sola soletta?” disse abbracciandola Dawn, mentre la prese per una mano dirigendola dove era presente Scott affiancato da Duncan. Finalmente Gwen lo vide, e i suoi occhi vennero completamente catturati da quelli chiari del ragazzo, allo stesso tempo tremanti. Man mano che faceva un passo in più verso di lui, il cuore accelerava i suoi battiti, mentre le iridi di entrambi vennero travolte da una luce propria, quella tipica di due ragazzi innamorati. Si era detta che l’avrebbe dimenticato, che non avrebbe permesso al suo cuore di farle altri scherzi simili, ma puntualmente il cuore non dava ascolto alla mente e, come si in quel momento stava avvenendo una guerra tra i due organi dove il vinto sarebbe stato sempre il cervello, la ragazza venne condotta a pochi metri di distanza da lui.
“Ehilà che bella gotica abbiamo qui! Fatti abbracciare!” la voce di Scott fece ritornare Gwen con i piedi per terra, la quale ricambiò l’abbraccio in maniera incerta.
Duncan continuava a guardarla intensamente, avvertendo una voglia irrefrenabile di saltarle addosso. La fissava incantato, esterrefatto da contata bellezza. Sapeva che doveva dire qualcosa, qualsiasi cosa, ma nessuna parola, nessun suono riusciva a far uscire da quella bocca semiaperta. Nel frattempo Gwen si sciolse dall’abbraccio di Scott, e con la coda dell’occhio diede uno sguardo al punk, rendendosi conto solo in quel momento che il ragazzo era incredibilmente elegante: jeans grigi aderenti, camicia nera sbottonata con maniche arrotolate fino al gomito, converse nere e il suo solito collare borchiato. Dopo che pure lei fece un paio di fotografie con gli occhi, incrociò di nuovo gli occhi di lui, stavolta socchiusi e accompagnati da un leggero ghigno, quel suo modo di fare che le mancò tantissimo. A quell’espressione la ragazza avvertì le guance arrossarsi, mentre un senso di smarrimento la travolse, rendendola goffa ma maledettamente dolce agli occhi del punk. Girò il capo verso la pista da ballo, posta alla destra del ragazzo, intenta ad evitare ogni altro contatto, seppur solo visivo, con lui. D’altra parte Duncan, non prima di aver fatto un  lungo respiro, decise di avvicinarsi a lei, seppur a passi incerti, che fecero entrare ancora di più nel panico la ragazza, che nel frattempo stava importunando una innocente ciocca di capelli.
“Ciao..” disse semplicemente lui, a pochi centimetri da lei, cercando insistentemente il suo sguardo.
“C-Ciao..” rispose secca Gwen, continuando a fissare lo stesso punto di prima.
“Sei bellissima..oggi più che mai.” Continuò lui sfiorandola leggermente il braccio.
A quel tocco Gwen sobbalzò, per poi allontanarsi di qualche passo indietro, ma rivolgendogli finalmente lo sguardo. I suoi occhi color pece erano umidi, e si tuffavano in quelli azzurri del ragazzo, che brillavano di luce propria.
La ragazza stava per dire qualcosa, quando ad un tratto un sorridente Geoff arrivò correndo per poi prendere Duncan per il braccio e trascinarlo verso il palco, il tutto mentre a Gwen scese una lacrima fugace sulla guancia, che prontamente asciugò.
“Ma che diavolo fai Geoff?!” chiese adirato il punk dietro le quinte.
“Festa? Palco? Esibizione? Duncan dovremmo incominciare!” esclamò esasperato il festaiolo, che aspettava ansioso il momento.
“Ma stavo finalmente parlando con Gwen!” rispose acido Duncan, indicando le sue spalle.
“Sì ma ti ricordo che il tuo piano era proprio riconquistarla col canto! Forza idiota cerchiamo di far iniziare questa festa!” disse ad un tratto il rosso, impugnando le sue inseparabili bacchette, sedendosi poi sullo sgabello dietro la batteria.
“Mettetevi in posizione amigos! Ho fatto cenno al DJ di fermare la musica!” li riprese Alejandro, trascinando il punk in mezzo al palco ed incitandolo a prendere la parola. A quel punto il ragazzo si schiarì la voce, impugnando il microfono, cominciò  parlare.
“Ragazzi e ragazze, prima di tutto grazie per essere qui a festeggiare la nostra vittoria! Sono lieto di annunciarvi che la qui presente band si esibirà solo per voi in una serie di brani! E ora diamo inizio al rock!”  esclamò Duncan alzando un pugno al cielo, mentre in cuor suo sperava con tutto se stesso di far capire a Gwen di tenere a lei più della sua stessa vita.





-------°°°Angolo dell'autrice risorta°°°--------
Saaaalveee!!!! *Si gratta la nuca nervosa*
*Osserva la folla davanti a sè carica di pomodori e asce*
Nuooo vi prego!!! Proprio adesso che ho aggiornato! >.<
No, non me ne ero dimenticata! Non potevo lasciare i miei fans così..di punto in bianco! u.u
Non so come scusarmi, davvero, ma non ho proprio avuto tempo..la scuola non mi lascia neanche respirare...
Spero possiate perdonarmi per l'ENORME ritardo, apprezzando il mio aggiornamento. :3
Almeno qui sembra che le cose stiano migliorando...
*ripensa all'ultima puntata trasmessa di All-Stars*
Solo un'unica parola per descrivere ciò che è successo: assurdità.
Ma non ne voglio parlare, ho già ampliamente detto la mia opinione al riguardo, al fatto che sia solo un cartone e che ne possono fare ciò che vogliono, anche  scombussolare i caratteri dei personaggi.
Ma soprattutto non ne voglio parlare qui, perchè so che ci sono lettori che non guardano la stagione in inglese aspettando i doppiaggi italiani, quindi per loro rispetto non anticipo nulla.
Morale a zero, per dirla tutta...ma continuerò a fare quello che ho sempre fatto: disegnare e scrivere sulla DxG! <3
Parola di Dalhia! ;D
Fatemi sapere cosa ne pensate di questo nuovo capitolo!
Ringrazio tutti coloro che recensiranno e i lettori silenziosi: grazie davvero, siete fantastici!!! :'3
Mi scuso a priori degli eventuali errori..se fossero presenti.. T.T
Un abbraccione e...alla prossima! (Sperando di aggiornare più in fretta..io ci provo! ^-^)
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"A tutto reality: efp
Siete pronti per un nuovo reality? Ancora di più se questa volta si svolgerà su una nave? Alcuni dei nostri concorrenti + altri 4 nuovi concorrenti si affronteranno in un reality mai visto prima d'ora! Da una nazione all'altra, pronti sempre a fare le peggiori sfide! Divisi in "Squali" e "Delfini" i nostri amici saranno pronti a passare sconvolgenti settimane nell'Oceano, costretti a stare con i loro peggior nemici! Poi, per chi si è perso qualcosa, non preoccupatevi: Ci sarà il dopo show di Dalhia_Gwen, condotto da Bleinley e Josh a tenervi informati su tutto e sempre pronti alla risata! In questo fantastico reality voi e ripeto voi potrete scegliere infine il vincitore!
Cosa manca per renderlo perfetto? Ah, è vero! Mancate voi! Cosa aspettate?
"Clif's story" vi augura: Buona lettura"



La vostra pazza
Dalhia_Gwen

 
  
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