Camminai
per un po’, fino a che non sentii delle voci e vidi qualcuno in lontananza:
erano quattro ragazzi, probabilmente ubriachi, che stavano venendo verso di
me.
Mi
guardai intorno: in quel pezzo non c’erano strade secondarie e, probabilmente,
mi avevano già vista, quindi l’unica cosa che potevo fare era
continuare.
A
testa bassa raggiunsi l’altro lato della strada, ma vidi che anche quelli si
spostavano. Sotto la luce di un lampione riconobbi il tipo che mi aveva
importunato al bar: era insieme ad altri tre ragazzi dello stesso colore dei
capelli, grigio argentato, tagliati però in modo diverso uno
dall’altro.
-
Ehi, guardate! Quella è la bambolina che mi ha rubato il posto... Che ne dite di
giocare un po’ con loro?- propose ridendo il tizio.
-
Io ci sto, Loz. E voi?- chiese uno più alto con i capelli
lunghi.
-
Sì, fratello. Pure io. Tu, Kadaj?- disse l’altro con i capelli lunghi e la
frangia.
-
Mah, fate pure, io sto a guardare- rispose l’ultimo, capelli a caschetto e un
ciuffo sull’occhio destro.
Meglio
che me ne vada, pensai,
ma prima di riuscire a muovermi i tre mi circondarono.
-
Che cosa volete?- dissi io come sorpresa.
-
Vogliamo divertirci un po’ con te- disse ridendo quello alto. Gli altri gli
fecero da eco, mentre si avvicinavano ancora di più.
-
Andatevene se non volete problemi!- gridai per cercare in qualche modo di
spaventarli.
D’accordo
una persona sola: i corsi di difesa personale e di kick boxing che avevo seguito
mi aiutavano molto. Però loro erano tre, per di più dei bellimbusti tutti
muscoli.
Quello
chiamato Loz mi si avventò addossò e mi bloccò un braccio.
-
Yazoo, l’altro braccio!- gridò quello e l’altro, seguendo l’ordine, mi fermò il
secondo arto.
Dopo
che i due ragazzi mi ebbero con forza stesa per terra, l’ultimo si agguantò alle
mie gambe per tenerle ferme.
E
adesso? Cosa posso fare?
Quel
sabato sera era iniziato così bene e finiva così male...
Iniziai
a strattonare di qua e di là più forte di prima, ma i tre erano davvero forti!
Se solo ci fosse stato qualcosa che li avesse distratti...
-
Che succede?!-
Una
voce che proveniva dal buio interruppe gli schiamazzi dei ragazzi. A parlare non
era stato Kadaj, il loro amico, ma qualcun altro che non riuscivo a
riconoscere.
-
Fatti vedere, che sistemiamo pure te!- gridò Loz allo
sconosciuto.
Sentii
che la sua presa si stava allentando: approfittai della situazione per
liberarmi. Con il braccio destro libero avevo qualche possibilità. Caricai un
pugno e lo scagliai il più violento possibile sul tipo che mi teneva le gambe.
Lo colpii in pieno viso e quello, per il dolore, lasciò la presa per portarsi le
mani sulla faccia.
Con
anche le gambe libere cercai di alzarmi, dopo aver morso sul braccio
Yazoo.
-
Sephirot! Tutto a posto?- chiese Kadaj avvicinandosi al ragazzo a cui avevo
tirato il pugno.
L’altro
mugugnò qualche parola, sicuramente offese rivolte a me. Loz, invece, si
preoccupò dell’amico che avevo morso.
Una
volta in piedi iniziai a correre, in direzione della discoteca, sperando che
qualcuno mi vedesse.
Dopo
qualche passo inciampai a causa dei tacchi e finii di nuovo a terra. Ero
spacciata, sicuramente i tizi mi avrebbero seguita per farmela
pagare.
Quando
alzai gli occhi, ormai rassegnata e con le lacrime che mi scendevano sulle
guance, vidi un ragazzo biondo di fronte a me, non uno dei quattro con i capelli
grigi.
-
Cloud...- sussurrai.
-
Tifa! Che succede?- mi chiese lui. Poi, alzando lo sguardo, socchiuse gli
occhi.
-
Avevo proprio voglia di fare a botte con qualcuno!- continuò sorridendo – Tu
stai qui ferma, ok? Torno subito-
Certo,
quella non era una posizione comoda... Quindi mi tirai a sedere con un po’ di
fatica.
Ero
preoccupata per Cloud: da solo anche lui non avrebbe avuto molte possibilità.
Con mio sollievo, però, vidi che non era solo: insieme a lui riconobbi Vincent e
Reno.
-
Tifa!-
-
Yuffie!-
-
Cos’è successo? Perché te ne sei andata?-
-
Ehm...-
Nonostante
fossi un po’ indecisa le raccontai tutto, mentre lei mi asciugava le
lacrime.
-
Cloud ci provava, eh?- mi disse sorridendo maliziosamente.
-
Che scema che...-
Non
riuscii a finire la frase che un grido lanciato probabilmente da Loz mi
interruppe. Cloud l’aveva colpito in pancia con un gancio.
-
Guarda!- urlò Yuffie – Cloud si sta vendicando perché quello ci aveva provato
con te-
Magari
fosse davvero così... Il
gesto, però, mi fece sorridere.
-
Vai, Vincent! Destro, destro, destro, sinistro, schiva, calcio!- Yuffie gridava
come una pazza invitando il ragazzo a seguire i suoi consigli. Vincent si girò
un attimo per dirle di calmarsi e Yazoo ne approfittò per colpirlo sul labbro,
che si tagliò all’istante, e lo fece allontanare e, perdendo l’equilibrio,
cadere a terra.
La
mia amica gridò di rabbia e corse per raggiungerlo. Lo aiutò a rialzarsi e poi,
con tutta la forza che aveva in corpo, scagliò un calcio in mezzo alle gambe del
ragazzo. Quello ululò di dolore gettandosi a terra.
Insomma,
la situazione volgeva in favore dei miei amici: l’unico a non aver ancora subito
danni era Kadaj. Vedendo, però, come erano ridotti i suoi compagni, optò per la
ritirata. Rialzò Yazoo e gridò agli altri di seguirlo.
Cloud
e gli altri si ricomposero, lasciandoli scappare, tanto non c’era niente da
guadagnare e la lezione l’avevano ricevuta per bene. Il biondo subito mi
raggiunse e mi sollevò tenendomi in braccio come se fossi ancora una
bambina.
-
Scusa...- iniziai io, ma fui interrotta per l’ennesima volta in quella serata.
Questa
volta, però, non ebbi niente da obiettare: Cloud mi strinse a sé e,
avvicinandosi, mi baciò dolcemente. Non resistetti più: iniziai a ridere come
solo una scema può fare in un momento simile. Cloud si allontanò un poco, ma non
sembrava offeso. Si unì a me nella risata e poi mi mise giù. Questa volta
lasciai che le lacrime mi scendessero, non avevo niente di cui vergognarmi a
piangere per le risate.
Quando
smisi di ridere con lo sguardo annebbiato guardai i suoi occhi blu e ne rimasi
un’altra volta incantata: conoscerlo era stata davvero una grande fortuna! Con
un po’ di timore mi alzai sulle punte dei piedi e avvicinai le mie labbra alle
sue.
-
Non sei niente male, sai?- sussurrai.
-
E non hai ancora visto il meglio...- rispose, prima che le nostre labbra si
unissero di nuovo in un lungo, tenero bacio.
Ed ecco qui la fine... Che teneri Tifa e Cloud mi piacciono tantissimo! e spero di averli rappresentati bene in questa storia... Ringrazio ladyhellsing per il suo commento! Spero che ti piaccia anche se non ci siano più altri riferimenti a Vincent e Yuffie!! Alla prossima un bacione ^^