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Autore: silviayuna    05/04/2008    1 recensioni
Come tutti i sabati, anche quella sera Tifa, Yuffie, Aerith e company escono a divertirsi. Cosa succede se, però, fanno conoscenza con il gruppo dei ragazzi più belli della scuola? E se Tifa non è dell'umore giusto?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Camminai per un po’, fino a che non sentii delle voci e vidi qualcuno in lontananza: erano quattro ragazzi, probabilmente ubriachi, che stavano venendo verso di me.

Mi guardai intorno: in quel pezzo non c’erano strade secondarie e, probabilmente, mi avevano già vista, quindi l’unica cosa che potevo fare era continuare.

A testa bassa raggiunsi l’altro lato della strada, ma vidi che anche quelli si spostavano. Sotto la luce di un lampione riconobbi il tipo che mi aveva importunato al bar: era insieme ad altri tre ragazzi dello stesso colore dei capelli, grigio argentato, tagliati però in modo diverso uno dall’altro.

- Ehi, guardate! Quella è la bambolina che mi ha rubato il posto... Che ne dite di giocare un po’ con loro?- propose ridendo il tizio.

- Io ci sto, Loz. E voi?- chiese uno più alto con i capelli lunghi.

- Sì, fratello. Pure io. Tu, Kadaj?- disse l’altro con i capelli lunghi e la frangia.

- Mah, fate pure, io sto a guardare- rispose l’ultimo, capelli a caschetto e un ciuffo sull’occhio destro.

Meglio che me ne vada, pensai, ma prima di riuscire a muovermi i tre mi circondarono.

- Che cosa volete?- dissi io come sorpresa.

- Vogliamo divertirci un po’ con te- disse ridendo quello alto. Gli altri gli fecero da eco, mentre si avvicinavano ancora di più.

- Andatevene se non volete problemi!- gridai per cercare in qualche modo di spaventarli.

D’accordo una persona sola: i corsi di difesa personale e di kick boxing che avevo seguito mi aiutavano molto. Però loro erano tre, per di più dei bellimbusti tutti muscoli.

Quello chiamato Loz mi si avventò addossò e mi bloccò un braccio.

- Yazoo, l’altro braccio!- gridò quello e l’altro, seguendo l’ordine, mi fermò il secondo arto.

Dopo che i due ragazzi mi ebbero con forza stesa per terra, l’ultimo si agguantò alle mie gambe per tenerle ferme.

E adesso? Cosa posso fare?

Quel sabato sera era iniziato così bene e finiva così male...

Iniziai a strattonare di qua e di là più forte di prima, ma i tre erano davvero forti! Se solo ci fosse stato qualcosa che li avesse distratti...

- Che succede?!-

Una voce che proveniva dal buio interruppe gli schiamazzi dei ragazzi. A parlare non era stato Kadaj, il loro amico, ma qualcun altro che non riuscivo a riconoscere.

- Fatti vedere, che sistemiamo pure te!- gridò Loz allo sconosciuto.

Sentii che la sua presa si stava allentando: approfittai della situazione per liberarmi. Con il braccio destro libero avevo qualche possibilità. Caricai un pugno e lo scagliai il più violento possibile sul tipo che mi teneva le gambe. Lo colpii in pieno viso e quello, per il dolore, lasciò la presa per portarsi le mani sulla faccia.

Con anche le gambe libere cercai di alzarmi, dopo aver morso sul braccio Yazoo.

- Sephirot! Tutto a posto?- chiese Kadaj avvicinandosi al ragazzo a cui avevo tirato il pugno.

L’altro mugugnò qualche parola, sicuramente offese rivolte a me. Loz, invece, si preoccupò dell’amico che avevo morso.

Una volta in piedi iniziai a correre, in direzione della discoteca, sperando che qualcuno mi vedesse.

Dopo qualche passo inciampai a causa dei tacchi e finii di nuovo a terra. Ero spacciata, sicuramente i tizi mi avrebbero seguita per farmela pagare.

Quando alzai gli occhi, ormai rassegnata e con le lacrime che mi scendevano sulle guance, vidi un ragazzo biondo di fronte a me, non uno dei quattro con i capelli grigi.

- Cloud...- sussurrai.

- Tifa! Che succede?- mi chiese lui. Poi, alzando lo sguardo, socchiuse gli occhi.

- Avevo proprio voglia di fare a botte con qualcuno!- continuò sorridendo – Tu stai qui ferma, ok? Torno subito-

Certo, quella non era una posizione comoda... Quindi mi tirai a sedere con un po’ di fatica.

Ero preoccupata per Cloud: da solo anche lui non avrebbe avuto molte possibilità. Con mio sollievo, però, vidi che non era solo: insieme a lui riconobbi Vincent e Reno.

- Tifa!-

- Yuffie!-

- Cos’è successo? Perché te ne sei andata?-

- Ehm...-

Nonostante fossi un po’ indecisa le raccontai tutto, mentre lei mi asciugava le lacrime.

- Cloud ci provava, eh?- mi disse sorridendo maliziosamente.

- Che scema che...-

Non riuscii a finire la frase che un grido lanciato probabilmente da Loz mi interruppe. Cloud l’aveva colpito in pancia con un gancio.

- Guarda!- urlò Yuffie – Cloud si sta vendicando perché quello ci aveva provato con te-

Magari fosse davvero così... Il gesto, però, mi fece sorridere.

- Vai, Vincent! Destro, destro, destro, sinistro, schiva, calcio!- Yuffie gridava come una pazza invitando il ragazzo a seguire i suoi consigli. Vincent si girò un attimo per dirle di calmarsi e Yazoo ne approfittò per colpirlo sul labbro, che si tagliò all’istante, e lo fece allontanare e, perdendo l’equilibrio, cadere a terra.

La mia amica gridò di rabbia e corse per raggiungerlo. Lo aiutò a rialzarsi e poi, con tutta la forza che aveva in corpo, scagliò un calcio in mezzo alle gambe del ragazzo. Quello ululò di dolore gettandosi a terra.

Insomma, la situazione volgeva in favore dei miei amici: l’unico a non aver ancora subito danni era Kadaj. Vedendo, però, come erano ridotti i suoi compagni, optò per la ritirata. Rialzò Yazoo e gridò agli altri di seguirlo.

Cloud e gli altri si ricomposero, lasciandoli scappare, tanto non c’era niente da guadagnare e la lezione l’avevano ricevuta per bene. Il biondo subito mi raggiunse e mi sollevò tenendomi in braccio come se fossi ancora una bambina.

- Scusa...- iniziai io, ma fui interrotta per l’ennesima volta in quella serata.

Questa volta, però, non ebbi niente da obiettare: Cloud mi strinse a sé e, avvicinandosi, mi baciò dolcemente. Non resistetti più: iniziai a ridere come solo una scema può fare in un momento simile. Cloud si allontanò un poco, ma non sembrava offeso. Si unì a me nella risata e poi mi mise giù. Questa volta lasciai che le lacrime mi scendessero, non avevo niente di cui vergognarmi a piangere per le risate.

Quando smisi di ridere con lo sguardo annebbiato guardai i suoi occhi blu e ne rimasi un’altra volta incantata: conoscerlo era stata davvero una grande fortuna! Con un po’ di timore mi alzai sulle punte dei piedi e avvicinai le mie labbra alle sue.

- Non sei niente male, sai?- sussurrai.

- E non hai ancora visto il meglio...- rispose, prima che le nostre labbra si unissero di nuovo in un lungo, tenero bacio.

Ed ecco qui la fine... Che teneri Tifa e Cloud mi piacciono tantissimo! e spero di averli rappresentati bene in questa storia... Ringrazio ladyhellsing per il suo commento! Spero che ti piaccia anche se non ci siano più altri riferimenti a Vincent e Yuffie!! Alla prossima un bacione ^^

  
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