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Autore: Namixart    11/10/2013    2 recensioni
Martina ha solo quindici anni, ma quando il suo migliore amico, Carter, scompare senza lasciare traccia, cade in una grave crisi di depressione. Perde il suo cuore e diventa un Nessuno dell'Organizzazione XIII.
Ma nessuno sa che Namixart, numero XV, Scintilla di Fiamme Oscure, non è ciò che sembra.
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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- Vai così, Nami, sei un portento! -
Xion si sgolava per incitare la ragazza, impegnata in un corpo a corpo con un Orcus. La numero XIV era stata esclusa dal combattimento perché l’Heartless aveva eretto una barriera tra lei e la Scintilla di Fiamme Oscure. Ma Namixart era in difficoltà.
Era sempre più confusa. Vedeva delle immagini nella sua mente. Ricordi?  Non erano ben definibili ma si intravedeva un ragazzo… Cambiava aspetto, oscillando tra due volti che alla ragazza erano sconosciuti. Cercava nella sua memoria un qualche cenno a quei due, ma quell’attimo di disattenzione lo pagò caro. L’Orcus la colpì talmente forte da farla svenire. L’ultima immagine che vide fu Xion che correva verso di lei dopo che l’Orcus aveva fatto svanire la barriera e l’Heartless che si apprestava a darle il colpo di grazia. Poi più nulla.
 
 
Ci sono di nuovo quei ragazzi. Adesso sono due persone distinte. Una ragazza sta parlando con loro come se li conoscesse da una vita, in una sala sconosciuta con tre troni. È Namixart, no, Martina. Ha gli occhi diversi da quelli del Nessuno. C’è la Luce. È come essere  in  un film, solo senza sonoro. Vede le labbra che si muovono, ma le parole non escono. A un tratto la ragazza dice, e si sente, qualcosa ai due. Due nomi. I loro nomi. Si rivolge prima al ragazzo che ha capelli castani e spinosi, occhi blu e assomiglia molto a lei.
- Sora. -
Sora. Perché quel nome è così familiare? Non ha mai visto prima quel ragazzo, eppure sembra conoscerlo da una vita.
Il secondo dimostra la sua stessa età. Ha l’aria molto assonnata. È biondo, ha gli occhi blu ed è… identico a Roxas! Anche lui ha un aspetto familiare, ma non è perché assomiglia all’amico. Lo sguardo è totalmente diverso. Anche il nome le è familiare.
- Ventus. -  
Ventus… Dove l’ha già visto? In sogno, forse…
A un tratto le figure dei due ragazzi diventano sempre più confuse. Sora si alza e sorride a Martina, svanendo, mentre Ventus si addormenta sul suo trono mentre sparisce.
La ragazza resta sola e pensa che due persone importanti per lei l’hanno appena lasciata. Si sforza di ricordare chi siano, ma non ci riesce. Eppure è sicura di conoscerli bene.
 
 
In compenso Namixart riuscì a svegliarsi. Si guardò attorno, lentamente per via del dolore incredibile alla testa che l’aveva assalita.
- Fossi in te starei immobile, Namixart. Non è una buona idea distrarsi mentre si combatte contro un Orcus. Cosa pensi, ragazzina, che tutti i nemici siano ai livelli degli Shadow? Pfft… Aspetta di vedere cosa ti aspetta nella tua prossima missione… Un Heartless gigante! Pare che si chiami Dominatore dei Cieli, vive sull’Isola che non c’è. Ti divertirai, credimi. Vorrei solo essere in grado di raccogliere cuori come voi… Le missioni sarebbero molto meno monotone… Oh, ma che stupido! Non ti ho ancora chiesto perché ti sei distratta, ragazzina. -
- X-xaldin? - quel Nessuno parlava decisamente troppo per i suoi gusti.
La intontiva più di quanto già non lo fosse.
- Certo. Chi, se no? Adesso rispondimi. -
- Niente, solo un capogiro… - mentì lei.
- Certo, un capogiro che ti ha mandata in coma per tre settimane. Adesso che ci penso… c’è gente che vuole vederti. - così dicendo aprì di scatto la porta, facendo crollare all’interno della stanza tre Nessuno che Nami conosceva molto bene. Poco lontano, un quarto Nessuno che si era tenuto fuori da quella pagliacciata.
- Ax! Rox! Dem! Awy! Come sono contenta di vedervi! -
- Nami, come stai? - chiese subito Demyx, premuroso.
- Non bene, temo. Pare che abbia preso una bella botta. Dov’è Xion? La volevo ringraziare per avermi salvata… -
I quattro si scambiarono un’occhiata cupa. Poi, contemporaneamente, si voltarono verso un letto poco distante da quello di Nami.
- Oh, no. Che le è successo? -
- Si è frapposta tra te e l’Orcus… - iniziò Roxas.
- E si è beccata il colpo diretto a te. - concluse seccamente Roxaura, alla quale non era mai stata molto simpatica Xion.
- Quando è tornata al castello con te in spalla era in condizioni pietose. A malapena si reggeva in piedi ed è svenuta poco dopo. - spiegò Axel.
- Mi dispiace… -
- Cosa ti ha distratta, Nami? Xaldin se n’è andato. A noi puoi dirlo. - sussurrò Demyx.
- Ho… visto delle immagini nella mia mente… C’era un ragazzo… lui… cambiava aspetto in continuazione. Non riconoscevo nessuno dei due volti che assumeva, eppure… mi sembrava di conoscerli da sempre. Stanotte li ho anche sognati, so i loro nomi. Strano, eh? -
Sdrammatizzava, la ragazza. Ma vedendo le facce dei suoi amici tornò seria.
- Ultimamente sto avendo anch’io delle… visioni… Mi descriveresti i ragazzi che hai visto? - chiese Roxas.
- Dimostrano tutti e due una quindicina d’anni. Uno è identico a te e indossa un’armatura. Si chiama Ventus. L’altro ha occhi blu e capelli castani e spinosi. Assomiglia un po’ a me. Il suo nome è Sora. -
- Sora, eh? La descrizione calza a pennello. Stiamo sognando la stessa persona? -
Per qualche motivo Roxas era molto spaventato.
- Non lo so… Può darsi. -
- Sora? Io lo conosco. L’ho incontrato al Castello dell’Oblio. - esclamò Axel, mentre Roxaura e Demyx scuotevano la testa.
- Sora… Anch’io ho delle visioni riguardo a questo tipo. -
- Xion! Ti sei svegliata! -
- Era ora che ve ne accorgeste! -
- Ora che ci penso… Conosco anche l’altro ragazzo, Ventus. L’ho incontrato da umano, una decina d’anni fa. Non aveva più di quindici anni. Devo ancora prendermi la rivincita… - rifletté Axel.
- Ma nel mio sogno dimostrava la stessa età di Sora. È impossibile che sia la stessa persona. -
- Può darsi, ma quello che conosco io è il Ven che hai descritto. A ogni modo non ha importanza. Voi due, riposatevi. - ordinò rivolto a Nami e Xion. -
- Sissignore! - esclamarono le due.
- Voi tre, in missione. - aggiunse guardando Roxas, Demyx e Roxaura.
- Signorsì! - anche i due ragazzi scattarono sull’attenti.
Roxaura si limitò a un cenno e uscì dalla stanza.
- Perché ho l’impressione che mi stiate prendendo in giro? - domandò minaccioso.
- Perché è vero! - gridarono i due in perfetta salute, cominciando a scappare dal Soffio di Fiamme Danzanti, ridendo come matti insieme alle due convalescenti.
 
 
 
L’eco delle risate si sentiva fino alla Sala Circolare, dove Xemnas rifletteva.
- E così Namixart sogna Sora e Ventus. I suoi ricordi stanno tornando. Dobbiamo agire al più presto. -



[Angolino di Namixart]
Hi there! Rieccomi qui.
In realtà volevo aggiornare ieri, ma non ce l'ho fatta... Never mind.
Bene, gente, salutate Xion, perché non la vedremo per un bel po'. 
Xion: Ehi, ma non è giusto! Volevo rimanere ancora un po'!
Io: Spiacente, sono stata anche troppo buona con te, a (mai più) rivederci. *Sbatte Xion fuori dalla pagina*
Eccomi, scusate l'interruzione. Bene, io mi ritiro qui, fatemi sapere che ne pensate!
Al prossimo capitolo,
Nami
  
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