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Autore: _ClAkRi_    11/10/2013    1 recensioni
Eccoci di nuovo qui con la nostra seconda storia, è il continuo di "è bastato un solo sguardo", per capire questa non è necessario leggere la prima, però per una migliore comprensione sarebbe meglio.
In questa storia, i protagonisti sono Sofia, ormai diciottenne, ancora innamorata del suo tenente preferito e Bart che si ritrova a pensare a lei senza nemmeno renderse conto o forse non ha mai smesso di pensarci da quel quasi bacio?
Ma ci saranno anche Lucia e Orlando, alle prese con non pochi problemi...
Insomma nuove avventure, amori, disavventure... per una storia con molti colpi di scena tutti da scoprire.
Fateci sapere cosa ne pensate.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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È passata una settimana da quando Sofia è stata a casa di Bart e si sono chiariti, lui sta cercando in tutti i modi di dimostrarle che tiene a lei e le organizza diverse sorprese al giorno.
Una mattina le ha fatto avere le rose a scuola, mettendo visibilmente in imbarazzo Sofia che si è ritrovata tutti gli occhi puntanti addosso e in poco tempo lo sapeva tutta la scuola, un’altra volta si è presentato sotto casa sua per lasciarle un cornetto con la nutella come sa bene che piace alla sua piccolina. È andato a casa sua per aiutarla a studiare sapendo che deve recuperare diverse materie, tra cui chimica e si è offerto di aiutarla, questa volta veramente. Un pomeriggio che Sofia è andata come sempre a studiare al Ris, Bart le ha fatto trovare un bigliettino con scritto “buono studio piccola principessa. Bart” con accanto una tazza di cioccolato fumante e qualcosa da mangiare, accompagnato tutto da una rosa.
Sofia a ogni piccolo gesto di Bart non può far altro che sorridere, sentire il cuore batterle forte, ma ancora non basta, anche se in cuor suo già l’ha perdonato dalla sera della cena.
Quel pomeriggio però ha deciso di osare molto di più, ha sentito una sua conversazione telefonica con una sua amica e ha percepito che le piacerebbe passare il pomeriggio al parco divertimento a Valmontone Roma, Magicland, ma che nessuna delle sue amiche ci vuole andare perché hanno paura delle montagne russe e soddisfatto il giorno dopo è andato immediatamente a comprare i biglietti e darglieli in un modo altrettanto speciale.
Si reca sotto scuola sua e aspetta appoggiato la macchina il suono della campanella, la quale non si decide a farsi sentire e lui si sente un po’ come quei ragazzi che aspettano impazienti che il bidello suoni quella maledetta campanella per sfuggire a all’interrogazione, un po’ è così anche con la sua Sofia, lo sta interrogando su qualcosa di molto difficile: l’amore e i sentimenti.
Poco dopo eccola però uscire bella come sempre, che si blocca non appena lo vede dall’altra parte della strada. La vede correre verso di lui con un sorriso stampato sul volto e gli occhi che le brillano per la felicità.
«Che ci fai qui Dossena?» chiede con entusiasmo.
«Sono qui per chiederti di venire a pranzo con me...» indicandole il cestino che ha ben sistemato nel sedile posteriore della macchina e Sofia si apre ulteriormente in un sorriso.
«Devo studiare, ho da studiare tutto il week end, lunedì ho un compito importante.» dice sapendo che si può concedere benissimo il pomeriggio libero, visto che parte del programma del compito già l’ha studiato nei giorni precedenti.
«Ti rubo solo qualche oretta e poi per il primo pomeriggio ti riporto a casa per studiare, non dirmi di no, è già tutto pronto.» sorridendo, sapendo bene che ha intenzione di accettare, ma che sta facendo la sostenuta.
Sofia accetta: «ma solo poche ore, chiaro?» risponde però decisa e guardandolo seria.
Bart annuisce e le apre lo sportello della macchina per portarla a Villa Pamphili, un parco di Roma molto grande in cui possono fare il loro picnic.
Non appena arrivano al parco, Bart posiziona i teli da mare a terra e la tovaglia in cui sopra ha messo le cose da mangiare, tutte cose che sa che piacciono a Sofia, come tramezzini con il tonno.
«Hai preparato anche i tramezzini con il tonno ma io...» sta per dire qualcosa di cui poi può pentirsi e per questo si blocca di colpo per aggiungere subito dopo: «io non ci credo.» pur sapendo che non centra molto e che probabilmente Bart si è accorto del suo cambio repentino.
Bart fa finta di nulla e gliene porge uno: «Le sorprese non sono nemmeno finite qui, se ti ho organizzato il picnic è per darti la vera sorpresa.»
«E cosa?» chiede curiosa, mentre addenta il suo mega tramezzino, desiderava proprio mangiarlo.
«Lo saprai a fine pomeriggio.»
«Dossena sai che sei veramente un brutto perfido?» mettendo il broncio, lei è curiosa e lui la sta tenendo sulle spine di proposito. 
Scoppia a ridere e si prende anche lui dei tramezzini con il tonno e Sofia glielo prende dalle mani «questi sono miei e me li mangio io, a meno che non mi dici la sorpresa, in quel caso possiamo riparlarne...» portandosi il vassoio con i tramezzini al petto, come se fossero un grandissimo tesoro.
«va bene, l’altro giorno ho sentito che saresti voluta andare a Magicland e...» tira fuori i biglietti per mostrarglieli.
«Tu...tu... sei pazzo! E davvero ci verresti con me?» troppo felice per poter aggiungere altro, è senza parole, questa volta Bart l’ha davvero stupita, lui che non è molto tipo da parchi dei divertimenti si offre di portarla per vederla felice, perché sa che è un suo desiderio passarci almeno una giornata.
«Certo, per te questo ed altro, lo sai! Sono due biglietti per domani, li ho fatti online, possiamo entrare direttamente, sempre che tu non debba studiare però...» sfottendola che per non andare al picnic ha messo la scusa dello studio.
«Posso studiare domenica, anche perché ora che ci penso non è poi così tanto da fare...» capendo che Bart si sta prendendo gioco di lei, ma non vuole che sia lui ad avere l’ultima parole.
«Ma dai, sicura? Sennò rimandiamo...» continuando a punzecchiarla.
«Mi sa che a te non vanno i tramezzini...» ribatte a sua volta e Bart scuote la testa vistosamente e la guarda divertito, quanto gli erano mancati quei momenti con lei, quel loro prendersi in giro, quella sua allegria contagiosa.
Passano il resto del pranzo a parlare, ridere e scherzare, ascoltando la musica che proviene dalla radio di Bart, litigando come sempre su quale stazione mettere, fino a quando non ne trovano una che piace ad entrambi e annunciano una delle nuove canzoni di Nek “congiunzione astrale.”
«è per come mi guardavi, per i tuoi silenzi seri, per la voglia che hai di vivere e di lasciarmi fare, è per quanto mi hai insegnato, senza averlo mai saputo, per la voglia che hai di ridere e di sdrammatizzare, non siamo mai distanti, insieme andiamo avanti
questo amore non si può fermare, è congiunzione astrale...» inizia a cantare Bart e guarda Sofia, questa canzone l’ha sentita qualche giorno fa sempre alla radio e immediatamente ha pensato alla sua Sofia, sembra davvero scritta per lei, per la loro storia. Non sa nemmeno lui cosa sta facendo in questo momento, se davvero le sta dedicando quella canzone o meno, sa solo che continua a cantare guardando negli occhi la sua piccola principessa e non riesce a smettere di farlo, soprattutto vedendo che gli occhi di Sofia si stanno facendo improvvisamente lucidi.
Finita la canzone ormai Sofia ha le lacrime che le scendono sulle guancie, Bart le ha dedicato una canzone, non l’aveva mai fatto e soprattutto l’ha fatto nel modo più spontaneo che ci possa essere, questo la rende ancora più felice.
«Questa canzone sembra scritta per te, tu sei proprio così Sof.» prendendole la mano e stringendola forte nella sua, per poi portare l’altra sulla sua guancia e asciugare le lacrime che continuano a fuoriuscire dai suoi occhi felici.
«In realtà si, Nek l’ha scritta per me...» dice ridendo, ma terribilmente emozionata per quei gesti di Bart. La sua mano che le stringe forte la sua, la manda totalmente in confusione e non riesce a dire nient’altro che questa enorme cavolata, forse totalmente fuori luogo, ma sdrammatizzare è l’unica cosa che riesce a fare in un momento come questo, l’emozione è più forte di tutto il resto e Bart lo sa bene che ha avuto su di lei l’effetto desiderato.
Tra una cosa e un’altra si fa ora di cena e senza rendersene conto a malincuore Bart riaccompagna Sofia a casa, hanno passato un pomeriggio indimenticabile insieme, hanno parlato a lungo, hanno scherzato e giocato e per fortuna si rivedranno anche domani per poter passare stavolta tutta la giornata l’uno in compagnia dell’altro.
Sofia rientra a casa giusto in tempo per la cena, Orlando vedendola rientrare inizialmente non dice nulla, ma poi non riuscendo a trattenersi decide di fare una delle sue solite battute da papà geloso, infondo lo è davvero, come potrebbe essere diversamente.
«Hai portato per caso altri fiori? Perché qui tra un po’ apriamo un fioraio...» indicando le rose rosse situate nel vaso in salotto, le rose che le ha regalato Bart in quei giorni per farsi perdonare e dimostrarle che l’ama, effettivamente sono tantissime, il suo Bart non ha badato a spese e ha fatto le cose in grande stile, come quel pomeriggio.
Sofia sta per replicare, ma viene interrotta da Lucia che interviene in difesa della figlia, ma anche per punzecchiare suo marito.
«è solo romantico, cosa che non sei più tu...»
«Io non sarei romantico?» ribatte fingendosi offeso.
«Lo eri si, ma ultimamente il tuo lato romantico è andato in letargo.» risponde ancora a tono lei, scoppiando a ridere subito dopo, seguita da Sofia che naturalmente si è alleata con sua mamma, la piccolina di casa, anche se ormai per poco, si allea con suo papà quando le fa comodo e viceversa il contrario, in questo caso le fa comodo allearsi con sua mamma.
«Se la metti su questo piano, ora ti farò vedere io.»
«Facile dimostrarlo ora che te l’ho detto.» continuando a punzecchiarlo, mentre per iniziare Orlando le ha spostato la sedie e l’ha fatta accomodare e fa subito dopo lo stesso con la sua piccola principessa e Sofia ancora divertita per quello scambio di battute tra i suoi genitori, lo ringrazia, mentre intanto manda un sms a Bart per dirgli che è stata bene in sua compagnia, è giusto che faccia un piccolo passo verso di lui, anche perché sta cedendo, le sta davvero dimostrando che ci tiene, che è con lei che vuole stare e nessun’altra ragazza al mondo.
Sofia poco dopo mentre mangiano racconta la sua giornata in compagnia di Bart con naturalezza come se fosse la cosa più normale, se ne rende conto solo dopo di ciò che ha detto, rendendosi conto di come sono cambiate le cose, prima se lo sarebbe tenuto per sé e invece ora là che sta condividendo con la sua famiglia la gioia che sente nel trascorrere le giornate con il ragazzo che ama. Si è davvero tutto diverso, ma meraviglioso.
Ora solo lei deve mettere da parte l’orgoglio e aprire il suo cuore di nuovo a Bart e domani è l’occasione giusta per farlo, anche se non lo farà subito.
Subito dopo cena decide di collegarsi a facebook con Chiara per raccontarle tutto e per mettere uno stato mirato su di Bart, sperando che lui lo legga e capisca, cosa che accade molto presto, visto che prontamente mette mi piace e Sofia soddisfatta sorride e segna mentalmente un altro punto a favore di Bart.
Si addormenta pensando alla giornata che l’aspetta.
Il giorno dopo Bart decide di passare a casa sua un po’ prima per farle una sorpresa e portarle i cornetti caldi, in realtà sono per tutti, anche se in particolare per lei.
Sofia sentendo la porta suonare si stupisce, chi mai potrebbe essere a quell’ora della mattina? Ma quando va ad aprire la porta, si ritrova davanti Bart con un sacchetto in mano e un sorriso meraviglioso, si sente mancare il respiro, non si aspettava di certo che sarebbe stato capace di un gesto simile, significa davvero molto per lei, vuol dire che non teme i suoi genitori, ciò che potrebbe dire suo padre, pur di stare in sua compagnia e vederla felice è stato capace di arrivare a ciò.
Fanno colazione tutti e quattro insieme e non c’è imbarazzo, per niente. Sembra che ciò accada da sempre e che ben presto diventerà una piacevole routine del week end.
«Senti Bart, stasera perché non rimani a cena a casa nostra?» gli propone Orlando sorprendendo tutti, ma in realtà vuole parlare con lui non appena avrà occasione e sa che per fare una cosa del genere ha bisogno di tempo e soprattutto di un momento solo loro due e una cena offre tutte le condizioni possibili perché ciò avvenga e inoltre, ma non per ultimo, sa che renderebbe felice la sua Sofia. Non sono ancora tornati insieme, ma non gli serve una confessione da parte sua per capire che ben presto saranno di nuovo una coppia e che Sofia lo sta solo tenendo, giustamente sulle spine.
Alle 9 di mattina sono già fuori casa e sono pronti alla loro avventura. Non appena arrivano a Magicland Sofia inizia a trascinarlo in giro per il parco, iniziando dalla montagne russe, ama quell’attrazione ed è felice che Bart l’assecondi e che non opponga resistenza davanti alle sue proposte e al suo entusiasmo di bambina davanti a tutti i giochi.
Per tutta la mattinata corrono da un’attrazione all’altra, Bart nel vederla così felice, è di conseguenza felice anche lui.
Sono appena usciti dallo yucatan, il gioco ad acqua e stanno ancora ridendo di gusto per essere completamenti bagnati dalla testa ai piedi, quando raggiungono la staccionata vicino all’uscita, in cui padroneggia il laghetto e si sentono chiaramente le urla delle persone che sono sulle montagne russe.
«Bart...» prova a dire, ma si rende conto che le parole le si sono bloccate in gola e che in una circostanza come questa non sono necessarie, lei vuole baciarlo, desidera baciarlo più di ogni altra cosa... Ed è ciò che fa, senza pensarci ulteriormente, attira a sé Bart con un gesto deciso e lo bacia con passione.
È un bacio passionale, ma allo stesso tempo dolce, è un po’ come se fosse per entrambi il loro primo bacio,ed è un po’ è così, è il bacio del loro nuovo inizio.
Non appena si separano, si guardano a lungo negli occhi emozionati, felici e anche un po’ imbarazzati, ed è Sofia infatti a togliersi dal quel momento di disagio.
«Torniamo a fare le montagne russe?» chiede evitando di parlare di quello è successo tra loro.
Bart non vuole rovinare tutto, vorrebbe chiederle cosa significa, vorrebbe baciarla ancora, stringerla forte, vorrebbe  che fosse lei a farlo di nuovo, sorprendendolo come pochi istanti prima, ma si limita a guardarla negli occhi e ad assecondarla nell’argomento di conversazione.
«Ancora montagne russe? È la ventesima volta che le facciamo.» si lamenta.
«Le hai contate Dossena? Comunque ti conviene assecondarmi se non vuoi pentirtene e pagarne le conseguenze, sappilo.» lo guarda seria negli occhi e lo trascina via nuovamente per recarsi verso la sua attrazione preferita. Sa che non può evitarlo per sempre, sa che dovrà spiegargli il motivo di quel bacio, ma prima vuole godersi ancora il suo Bart che si spinge fino a fare le montagne russe per la ventesima volta per accontentarla, anche se è un comportamento molto perfido, non è niente in confronto a ciò che ha fatto lui. Sa che non prova più rancore e dolore, ma vuole vendicarsi ancora un po’.
Solo in tardo pomeriggio, dopo aver preso un enorme granita coca cola e arancia e aver fatto di nuovo tutti i giochi ed essersi bagnati ancora di più in quelli ad acqua, si recano alla macchina per tornare a casa, c’è una cena in famiglia che li aspetta.
«Grazie per la stupenda giornata Bart, sono stata benissimo e mi sono davvero divertita.» nel momento in cui sono in viaggio verso casa.
«Anch’io sono stato benissimo Sof.» risponde sorridendole con dolcezza e poi decide di provarci, di tentare il tutto e per tutto: «allora sono stato promesso o ne pagherò le conseguenze?» chiede citando le sue testuali parole.
Sofia scoppia a ridere: «Ferma la macchina.»
«Perché dovrei fermare la macchina?»
«Tu fermati e te lo dico.»
La guarda confuso non capendo quel suo strano comportamento, non ne capisce davvero il senso, spera solo che non voglia scendere e tornare a casa a piedi per ciò che ha detto, conoscendola sarebbe capace, ma non sembra nemmeno arrabbiata.
Fa come ha detto e si parcheggia in modo che non può dar fastidio a nessuno e guarda Sofia aspettando che lei dica o faccia qualcosa. Poco dopo le sue labbra si posano su quelle di Bart come hanno già fatto in quel giorno, ma stavolta il bacio è più delicato, decisamente meno passionale, ma altrettanto bello, intenso e dolce.
«Secondo te sei stato promosso Dossena?» chiede ridendo e non smettendo di guardarlo negli occhi. Bart si illumina in volto e poco dopo è lui ad avvicinare le sue labbra a quelle di Sofia per darle un bacio mozzafiato. È felice, davvero felice per esser riuscito a far capire alla ragazza che ama più di se stesso l’immenso amore che prova per lei, che finalmente siano di nuovo Sofia e Bart, consapevole che stavolta non rovinerà tutto, ora che l’ha ritrovata non la lascerà mai più.
 
A casa Brancato/Serra la cena prosegue all’insegna dell’allegria, non appena sono rientrati Sofia e Bart hanno trovato tutto perfettamente pronto e apparecchiato e hanno subito iniziato a mangiare.
Sofia ha animato la cena con i racconti della loro giornata, non omettendo nulla, a parte i baci che si sono scambiati, ovviamente quelli è meglio che non dica che ci sono stati o la gelosia del suo papino tornerebbe a farsi sentire.
«no amore riposati, vado io a prendere il dolce...» si propone Orlando poggiandole una mano sulla sua, per concludere poi rivolto verso Bart: «mi dai una mano tu?»
Capendo che sta per arrivare la ramanzina, Sofia si affretta a replicare, ma viene interrotta da Bart, il quale le sorride facendole capire che è tutto ok e che lo aiuta volentieri, anche se questo significa una sola cosa: vuole parlargli di Sofia.
Una volta soli in cucina, Orlando prende subito la parola, non è da lui pensare troppo a cosa dire.
«Rendila felice, solo questo ti chiedo.»
«è tutto ciò che desidero vederla felice, renderla felice. Sono davvero innamorato e soprattutto sono cambiato grazie a Sofia.» risponde non facendosi trovare impreparato, anche se è rimasto piacevolmente sorpreso che lui gli abbia detto ciò, pensava molto peggio.
Orlando annuisce, lo scruta dalla testa ai piedi per capire se è davvero sincero, per vedere se i suoi occhi stanno mentendo, per passargli subito dopo il dolce al cocco e cioccolato che ha preparato Lucia e prima che Bart possa raggiungere il salotto, lo richiama.
«Anche perché se la fai soffrire ancora dovrai vedertela con me Bartolomeo Dossena.» aggiunge stavolta guardandolo molto seriamente, non poteva non metterlo in guardia.
Intanto in salotto Lucia e Sofia stanno parlando di ciò che prima ha omesso per non dirlo al suo papà, ma che alla sua mamma può perfettamente dire.
«Io e Bart siamo tornati insieme.» dice con gli occhi che le brillano, non riesce ancora a crederci nemmeno lei e le fa così strano pronunciare quelle meravigliose parole.
«Sono felice per voi, per te Sofia. Sono convinta che tu e Bart formate proprio una bella coppia e che lui tiene davvero a te.» le sorride e le prende la mano dandole la sua più completa approvazione.
«Sof... sappi che qualsiasi scelta farai, prenderai o esperienza lavorativa deciderai di intraprendere finita la scuola, sappi che io ti sarò accanto sempre e che puoi fidarti di me, non nascondermi le cose, parla con me.» le dice in confidenza vedendo che questa volta la sua bambina si è aperta con lei, le ha confidato qualcosa di molto importante, non come poche settimana prima che evitava addirittura il suo sguardo e vuole che sappia che lei c’è sempre e che può contare sul suo appoggio.
«Lo so mammina. Ieri ho riletto la lettera che mi hai scritto per i miei diciotto anni e ci tengo a dirti che siamo una squadra, lo siamo sempre state e sempre lo saremo, anche se in questi mesi ti ho trattata male e ti ho esclusa dalla mia vita. Ti voglio bene.» alzandosi dalla sedia per raggiungere la sua mamma e abbracciandola forte.
Si separano solo quando Orlando e Bart tornano in salotto.
In tarda serata, dopo aver mangiato il dolce e aver parlato tutti insieme a lungo, Bart decide di tornare a casa sua e Sofia lo accompagna alla porta, ma per stare un po’ sola con lui, se la chiude alle spalle.
«Che ti ha detto mio padre?» chiede a Bart una volta che sono finalmente soli e gli ha portato le braccia al collo, desidera dargli un lungo e passionale bacio.
«Che vuole che io ti renda felice e la mia risposta è stata che è tutto ciò che voglio.» poggiando le sue mani sulla sua vita e guardandola negli occhi, desidera baciarla esattamente come lei.
«Ed è davvero ciò che vuoi Bartolomeo Dossena?» chiede mentre si avvicina sempre di più a lui.
Bart annuisce e non smette di guardarla negli occhi, avvicinandosi a sua volta.
«Assolutamente si, ti amo Sofia Brancato/Serra.» le dice con il cuore in mano e aprendole il suo cuore, felice che può tornare ad abbracciarla, stringerla, guardarla negli occhi, forse guardarla negli occhi è la cosa che gli è mancata di più.
Sofia colma la poca distanza che li divide e si stringe ancora di più al suo Bart.
Mentre loro si scambiano un bacio passionale, intenso e dolce, in casa Orlando sta contando i minuti che Sofia e Bart stanno trascorrendo fuori e sa bene anche a fare cosa, purtroppo.
È Lucia che lo trascina via dalla finestra da cui sta spiando i due piccioncini portandolo verso la camera da letto.
«Povere mie piccole Gemelline, toccherà anche a voi tutto ciò.» prendendo in giro suo marito e scoppiando a ridere, accarezzandosi la pancia.

 
  
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