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Autore: SHUN DI ANDROMEDA    05/04/2008    3 recensioni
SPOILER!! Questa storia si svolge un anno dopo la "morte" di Edward Elric. Siamo a Xerxes, o meglio, presso le sue rovine, e l'imperatore di Xing, in viaggio verso Amestris, rinviene un corpo umano, un ragazzo, malconcio ma vivo... E qualcosa rinascerà! Il titolo deriva da una specie di monologo che Ikki di Phoenix fece, poco prima di sparire con Shaka di Virgo, dopo la battaglia alla Sesta Casa dello Zodiaco, durante il Sanctuary. SEE-YA! Ah, più avanti, ci sarà un pairing a sorpresa!! ihih! (ma che pairing a sorpresa!! Tu pensi solo a una SOLA COPPIA!!ndEd)
Genere: Romantico, Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Un pò tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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S

EPILOGO

AMOR, FAMIGLIA, SONO LE COSE CHE MAI PIÙ ABBANDONERÒ.

Edward e Hughes balzarono a terra, tra lo stupore generale, facendo svolazzare le mantelle in un tripudio di colori.

Una piccola saetta bionda balzò in braccio al moro, era la piccola Elycia, mentre il suo compagno si avvinghiava alle gambe dell’alchimista d’Acciaio, non volevano mollare la presa: “Papà!!” urlava la piccola, stritolando con i suoi braccini sottili il collo del padre

La piazza era avvolta nel silenzio, che venne improvvisamente rotto da un urlo penetrante, e un lampo rosso s’avventò sul giovane Fullmetal, stringendolo tra le lacrime: “NIISAN!!!!!” urlò Alphonse piangendo di gioia, “Al, ciao..” sussurrò Ed, completamente spiazzato da quella reazione, potè solo ricambiare l’abbraccio, sotto lo sguardo divertito e intenerito di Hughes, erano sempre stati legati, ma in quel momento lo erano come non mai. “Niisan, dove sei stato? Perché sei sparito?” continuava a singhiozzare il piccolo; Edward gli accarezzò la bionda testolina: “Shh, non piangere, otooto-kun, ora sono qui, e non ti lascerò più, lo prometto… Mi dispiace di averti abbandonato qui da solo…” gli mormorò all’orecchio, stringendolo piano, con dolcezza infinita. Un urlo unanime s’alzò dalla folla di militari, che andò loro incontro, li sollevò in aria e li portò in trionfo, gridando e strepitando; Al e Edward erano abbracciati, Hughes teneva in braccio la piccola Elycia, e guardava con affetto i due fratelli, il minore sembrava non volersi mai più staccare dal maggiore, temeva forse che scomparisse di nuovo? “Hip hip, urrà per i fratelli Elric! Evviva i giovani alchimisti!” urlava la folla con urla di giubilo, trasportando i cinque personaggi fino al palco, il piccolo Edward avvinghiato alla gamba di Al. Il palco, intanto, era nel caos più totale: Winry e la signora Glacier avevano avuto un mezzo mancamento e la maestra Izumi era letteralmente paralizzata dallo stupore, mentre il gruppo composto da Breda, Falman, Havoc e Fury festeggiava e saltellava tutto intorno, inneggiando ai due Elric e a Hughes. L’unico che pareva aver mantenuto una parvenza di lucidità era Roy, ritto e immobile dinanzi al microfono ma, un esame più accurato, avrebbe rivelato la presenza di grossi lucciconi che scendevano giù dagli occhi del Comandante, troppo orgoglioso per farsi vedere in lacrime.

Finalmente, Edward e Maes “approdarono” sul palco, sempre avvolti dall’abbraccio dei loro cari.

Winry e la signora Glacier si avvicinarono, titubanti, gli occhi lucidi.

Poi gettarono le braccia al collo dei due, abbracciandoli forte, mentre il sole continuava a illuminare imperterrito la città, sembrava quasi che il cielo volesse rendere indimenticabili quei momenti; Ed scostò il viso dell’amica d’infanzia: “Winry, ti avevo detto che ti avrei fatto piangere solo lacrime di gioia, che avrei ritrovato ciò che avevo perso! Ebbene, guarda.” sorrise Ed, risvoltando gli orli dei pantaloni e delle maniche, mostrando il rosa pallido dei suoi arti, “Ce l’ho fatta.” disse solo.

La ragazza restò un istante interdetta, poi scoppiò nuovamente a piangere, e lo avvolse con un abbraccio: “Ce l’hai fatta…”.

Improvvisamente, la bionda fu spostata con malagrazia e una padella si abbattè con violenza sulla testa del giovane alchimista: “EDWARD ELRIC!!!! DOVE DIAMINE TI ERI CACCIATO?!?!” urlò Izumi, trattenendo a stento le lacrime, “Ahia!! Scusi maestra, ho avuto qualche incidente di percorso… Sarei tornato prima, lo giuro!!!” cercò di scusarsi, ma la donna non gliene diede il tempo, gli si gettò addosso, stringendolo forte: “Stupido moccioso!! Hai la minima idea di quanto tu ci abbia fatto preoccupare, stupido incosciente!?” lo sgridò la donna tra le lacrime, ma la sua voce tradiva l’emozione; Edward non aveva mai visto la maestra sciogliersi così.

Al, per tutto quel tempo, era rimasto attaccato al fratello, non si era più mosso.

Non voleva più essere lasciato solo.

D’istinto, lo riabbracciò: “Promettimi che non te ne andrai mai più, fratellone!!!” pianse disperato il minore degli Elric; Ed gli accarezzò la schiena, nascondendo il viso pallido tra i capelli profumati del fratellino, “Non preoccuparti, non me ne vado più, non ti lascerò di nuovo da solo, è una promessa.”.

Roy, non visto, sceso dal palco, si nascose tra i fili nel retro del palco, e pianse: “Grazie Kami-sama.”.

§§§

UNA SETTIMANA DOPO.

La vita era tornata alla normalità.

Ed e Hughes erano stati reintegrati nei loro ruoli, e ora facevano parte della squadra del Comandante.

Ogni giornata passava tranquilla, tra le urla di Ed, i tentativi di Al di tenerlo buono, le risate dei loro commilitoni, le prese in giro di Roy e le battute di Maes.

Tutto era tornato alla normalità.

Fino a che….

“Mi ha fatto chiamare Comandante?”.

Fullmetal aveva fatto il suo ingresso nell’ufficio del Comandante, proprio accanto al loro; Riza gli aveva detto che Roy doveva parlargli.

Roy alzò la testa dalle carte che stava, come al solito, firmando: “Ah, Ed, vieni pure.” affermò, vedendolo.

Ormai aveva deciso.

Quei giorni passati a vedere il suo migliore amico e Edward finalmente insieme a loro, l’aveva convinto.

E anche la chiacchierata avuta nemmeno dieci minuti prima con Riza.

FLASHBACK

“Quando ha intenzione di dirglielo?”.

La domanda di Riza lasciò letteralmente spiazzato il Comandante, proprio non se lo aspettava; con calma, cercando di mascherare la tensione, alzò lo sguardo: “Cosa intendi?”. “Oh, andiamo. Non mi venga a nascondere una cosa così ovvia. Se ne sono accorti tutti.” affermò Riza Hawkeye con un sorriso sornione, “Pure il Generale se n’è accorto da tempo.” Continuò, “D’altronde, non era così difficile da intuire, no?”.

“Lei è innamorato di Edward-kun.” dichiarò spiazzante la bionda.

Roy alzò lo sguardo dai fogli, completamente cianotico, come aveva fatto?

Cercò di trovare una soluzione, ma il suo cervello non ne voleva sapere di collaborare, si era semplicemente arreso, forse all’infantilismo assurdo del suo padrone: “Come avete fatto....” cercò di rispondere Roy, ma le parole gli morirono in gola, era stato scoperto.

E ora?

“Beh, da tante cose, ma soprattutto è stato il Generale a darci l’imbeccata giusta. Ha farfugliato qualcosa riguardo a una notte in stazione e a un fagiolino depresso, ma non abbiamo capito granchè, continuava a ridacchiare...” riflettè il biondo militare.

Roy alzò il capo, guardandola negli ochi.

“Secondo me dovrebbe dirglielo, sa? Quel giorno, quando siamo rientrati a Central, ricorda?” continuò saggiamente Riza; il moro annuì, “Bene, ricordo che aveva un comportamento strano, era agitato, senza dubbio, ma anche impaziente. Io credo, che non vedesse l’ora di rivederla.” ammise spiazzante il tenente, finendo di poggiare l’ultima pila di documenti da firmare.

“Bene, ho finito. Se ha bisogno, io sono in ufficio.” terminò, salutando e lasciando la stanza, senza neppure dare il tempo al Comandante di rispondere in alcun modo.

La porta si richiuse con un sinistro tonfo.

Il moro Comandante si lasciò cadere sulla poltrona, possibile che il suo segreto fosse stato scoperto? Che si fosse fatto beccare come un dilettante?

Era possibile.

D’altronde, i suoi sentimenti per il ragazzino erano molto difficili da gestire, e qualcosa poteva essere trapelato...

Quella tremenda risoluzione infuse nuovo coraggio al Capo Supremo del Paese, che prese la decisione più importante della sua carriera.

E ora, l’oggetto delle sue attenzioni si trovava dinanzi a lui.

Era giunto il momento.

FINE FLASHBACK

“Mi ha fatto chiamare Col... Scusi, Comandante?” ripetè Edward, rassettandosi la lunga treccia che gli scivolava placida lungo la schiena, coperta dal corto mantello rosso d’ordinanza degli Alchimisti.

“Si, Edward, siediti pure.” affermò con aria apparentemente tranquilla Mustang, facendo cenno di accomodarsi, “Devo parlarti di una cosa importante.”.

A quelle parole, il cuore del biondo perse un battito e per un istante il suo respiro si bloccò in gola.

Possibile che....?

Edward non udì che solo una frase di tutto quell’intricato discorso, e ciò gli bastava, era ciò che voleva, che bramava sentire.

Quel “Ti amo”, sussurrato con una tale dolcezza, fece saltare Il suo cuore sulle nuvole.

Timidamente, il minore arrossì vistosamente e, con un sussurro sommesso, il viso nascosto dalla frangetta, “Ti amo anche io...”, s’alzò e corse fuori dall’ufficio, completamente scarlatto.

Roy, rimasto sconvolto per i primi istanti, balzò in piedi e gli andò dietro, chiamandolo a gran voce.

Ma il biondo, nonostante gli appelli, non accennava a volersi fermare, era troppo timido...

Giunti nella hall centrale, dove gran parte del Comando si era riunita per le uscite pomeridiane, si fece silenzio.

Avevano capito che qualcosa stava per succedere.

Edward, bloccato al centro del salone, percepì il clima d’attesa e si voltò: inginocchiato a terra, c’era il moro: “Edward Elric, io ti amo dal profondo del mio cuore!” esclamò lui, dinanzi a tutti.

L’Elric impallidì, aveva udito bene?

Quel dannato Col.. Comandante l’aveva davvero detto?

E ora?

Il ragazzino aveva paura.

Ma nulla di quello che temeva accadde.

I loro colleghi applaudirono.

Roy lo abbracciò.

Da un angolo della sala, felice, una figura imboccò il corridoio: “Te l’avevo detto, Edward..” ridacchiò Maes tra sè e sè, sparendo nell’ufficio.

Tutto, era tornato alla normalità.

Tutto era a posto.

Finalmente.

BUONASERA!!! FINALMENTE QUESTO “COSO” HA VISTO LA SUA CONCLUSIONE, TEMEVO DI NON RIUSCIRE A TERMINARE IN TEMPO!

LA STORIA COL NOME Più COMPLICATO DELL’INTERO FANDOM DI FMA, è UN RECORD!

Che dire, vi devo ringraziare tutti, siete stati veramente fondamentali per me, non ho parole per ringraziarvi, mi siete stati accanto a lungo, tra aggiornamenti saltellanti e casini!

GRAZIE A TUTTI:

Ed92

Ginny

Liena (Miry^^^)

Winry-93

Saku-chan

Irene Adler

Bea

Lady Greedy

Aduah

Gokychan

GRAZIE A TUTTI!!! WINRY, SPERO CHE IL CAPITOLO NON SIA TROPPO PER TE… Non sapevo non ti piacesse lo Yaoi/Shonen Ai… Gomen Me!

A PRESTO!!

SHUN

   
 
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