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Autore: Niley story    12/10/2013    19 recensioni
Martina Stoessel è una ragazza che sta sempre sulle sue e ha molta difficoltà a fare amicizia…questo suo carattere chiuso la spinge a comportarsi in maniera fredda e distaccata con tutti e aggressiva con chiunque la tratti male…per lei è una forma di difesa ma nessuno riesce a capirla neanche i suoi genitori…dopo l’ennesima presa a capelli con una compagna di classe i genitori di Martina decidono di spedirla in un collegio...Tini la trova un’ingiustizia e si convince sempre di più del fatto che nessuno potrà mai capirla…ma in questo collegio c’è un gruppo di ragazzi…un gruppo di ragazzi che sono davvero indisciplinati e sembrano “diversi” da tutti gli altri…una persona in particolare attirerà la sua attenzione…il loro capo clan…Jorge Blanco.
Questa ff la volevo dedicare a syontai che è sempre così disponibile e pronto a recensire le mie ff...sinceramente questa ff non mi convince molto e tempo che non piacerà a nessun ma se non piace la cancello almeno ci ho provato xD e va bhe...emm...niente basta zaoooo a tutte le Leonette/Jortini
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leon, Un po' tutti, Violetta
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Jorge: Piccola corsetta?
Facundo: Arriviamo alla settima boa?
Xabiani: Facciamo l'ottava
Diego: Io ci sto!
Jerry: Tanto vinco io
Jorge: Tutto da vedere!
Martina: Per favore ricordatevi che queste non si chiamano moto tozzi tozzi si?
Jorge: Pronti, partenza VIA!!!

Misero in moto quegli aggeggi e una scia enorme di acqua si alzava dietro di noi. Strinsi ancora di più le braccia intorno alla sua vita mentre delle gocce gelate si posavano su di noi; voltai il capo all'indietro per guardare l'acqua che si alzava verso il cielo al nostro passaggio era uno spettacolo davvero WOW! Sorrisi guardandolo per poi poggiare il mento sulla spalla sinistra di Jorge

Jorge: Reggiti forte scricciolo!

Feci come mi aveva detto e non so come ci riuscì ma sollevò la moto dall'acqua facendo saltare entrambi dalla sella.

Jorge: Wuhuuuuuuuuuuuuuuuuuu

Arrivammo per primi seguiti da Diego e Mechi, poi Lodo e Xabi, Facu e Alba e infine Dj e Cande

Jorge: Hahahah dicevi Dj?
Jerry: Sono una persona molto prudente a differenza tua ù_ù

Tutti quanti scoppiammo a ridere alle parole di Dj; sciolsi la stretta dalla vita di Jorge e osservai l'acqua, è incredibilmente pulita non posso credere di riuscire a vedere i pesci colorati che vi nuotano dentro

Jorge: E ora tutti in acqua!!!

Jorge si alzò in piedi e si tuffò a mare facendo oscillare di poco la moto con me sopra, i ragazzi lo seguirono a ruota e anche noi ci affettammo a toglierci i giubbotti per tuffarci in acqua. Quando riemersi avevo ancora gli occhi chiusi, sentii una mano posarsi sul mio fianco destro mentre con l'altra mi sto strofinando gli occhi. Quando li riapro mi incontro con quelli ormai familiari verde smeraldo del mio bel principe bianco. Gli sorrido e avvolgo le braccia intorno al suo collo per abbracciarlo.

Jorge: Hai ancora freddo?

Mi sussurra all'orecchio per poi darmi un bacio con le sue labbra bagnate sulla mia guancia destra.

Martina: Si

Rispondo stringendomi di più a lui, nascondo il volto nell'incavo del suo collo e lo sento ridere leggermente.

Jorge: Hai i capelli davanti alla faccia, getta la testa all'indietro

Mi separo da lui e mi stendo sull'acqua facendo come ha detto, lui ha ancora le mani sui miei fianchi e poggio le mie mani sulle sue. I miei capelli adesso sono tutti tirati indietro, ritorno dritta e finisco col poggiare la schiena sulla nostra moto d'acqua

Jorge: Ecco, ora il tuo bellissimo viso non è nascosto da nulla

Detto ciò spostò le mani sulle mie guance e inizio a baciarmi, istintivamente posai le mani sulle sue ricambiando il bacio. Eravamo bagnati dall'acqua fredda e riscaldati dalla temperatura dei nostri corpi e dal sole caldo. A farci separare fu l'urlo di Mechi

Mercedes: AAAAAAAAAAAAAAAAAAA CHE SCHIFOOOOOOOOO

Jorge posò di nuovo il braccio sinistro intorno alla mia vita e io avvolsi le mie intorno al suo collo. Mechi invece era aggrappata al collo del suo fidanzato con le braccia intorno al suo collo e le gambe intorno alla sua vita mentre fissava sott'acqua

Martina: Cos'è successo?
Mercedes: Quel viscido pesce mi ha toccato!!!

Scoppiammo tutti quanti a ridere e poi iniziammo a giocare schizzandoci l'acqua, facendo delle gare di nuoto e delle sfide a coppie, tipo che noi ragazze saliamo sulle spalle dei ragazzi e vince l'ultima coppia che riesce a non cadere. Abbiamo vinto io e Jorge *w*...e anche una volta Lodo e Xabi e Diego e Mechi ma dettagli ù_ù. Io e Jorge andammo sott'acqua, lui mi teneva la mano mentre nuotavamo con gli occhi aperti. Riuscivo a vedere i colori dei pesciolini che mi passavano davanti anche se non alla perfezione dato che la vista lì sotto non è delle migliori. Riuscimmo a poggiare i piedi sulla sabbia, meglio lui ci riuscì e io mi avvicinai a lui avvolgendo le braccia intorno al suo collo e lo baciai. Mentre continuavamo a baciarci riemergemmo in superfice. A ora di pranzo  salimmo sopra le moto d'acqua, i ragazzi avevano portato delle borse con i panini così mangiammo. Io ero sdraiata con la schiena sul manubrio della moto e Jorge sedeva davanti a me. Dopo aver mangiato ci buttammo nuovamente in acqua per poi tornare come prima sulle moto una volta stanchi. Le luci arancioni del tramonto erano uno spettacolo da mozzare il fiato. Jorge scattava delle fotografie al tramonto dopo averne fatte un paio a noi; lo osservo mentre sposta l'obbiettivo della macchina fotografica verso me e mi scatta un'altra foto facendomi sorridere. L'acqua si muoveva calma sotto di noi, mi alzai con la schiena dal manubrio della moto e posai la guancia destra sul petto di Jorge cingendogli la vita, le gocce dell'acqua scendevano lentamente dalle nostre ciocche di capelli alla nostra pelle. Dopo aver posato la macchina  ricambiò la stretta e mi accarezzò delicatamente con i polpastrelli delle dita della mano destra. Avevamo scattato tante foto quel giorno però ne volevo anche qualcuna con il tramonto, così presi la macchina fotografica "Che fai?" chiese Jorge guardandomi interrogativamente. Lui non sapeva che avevo già preso la sua macchina altre volte oggi per scattargli delle foto. Gliene feci un'altra e lui chinando il capo sfoderò uno dei suoi sorrisi timidi che sono capaci di farmi sciogliere. Tornai a posare la mia guancia destra sul suo petto e scattai un'altra foto "Dai adesso mettila via" risi, a Jorge piaceva fare le foto ma non esserle fatte, misi l'autoscatto che fece dieci foto mentre gli diedi un bacio sul collo, lui chinò il capo e me ne diede uno sulla fronte, poi posai la mia guancia sulla sua e infine lo baciai. Non so quante foto scattai in tutto ma adoravo fare queste foto.  Per il ritorno provammo a guidare noi ragazze e...adesso si che sembravano le moto tozzi tozzi, se i ragazzi non fossero dietro di noi per riprendere il manubrio ogni volta che stavamo per schiantarci non so cosa sarebbe potuto succedere. Quando tornammo in spiaggia la direttrice era lì con Charlie e Sasha a guardarci a braccia incrociate

Carmen: AVETE AFFITTATO DELLE MOTO D'ACQUA?!
Jorge: Si e allora?
Camen: COME SAREBBE A DIRE E ALLORA!? LO AVETE FATTO SENZA AVVISARE!!!
Jorge: Sul regolamento del collegio non c'è scritto "avvisare la preside nel caso si affittino delle moto d'acqua"

Ridemmo silenziosamente alla battuta di Jorge mentre la preside dava in escandescenza

Carmen: Non dovrebbe esserci una regola con su scritto...Aaa in albergo! Subito!!! Che è meglio!!! E non vi azzardate mai più a ritirarvi a quest'ora! Sono le 21:40 dannazione!

Carmen sollevò l'indice destro per segnalare l'hotel verso il quale ci dirigemmo affiancati da Charlie e Sasha

Charlie: La preside era molto preoccupata
Diego: Capirai, se potesse si libererebbe di noi oggi stesso

Quando tornammo in hotel eravamo distrutti, avevamo finito di mangiare da poco a mare quindi non avevamo fame.

Lodovica: Lo so che sono solo le 22.00 ma io sto morendo di sonno
Mercedes: Si la prima cosa che faccio e buttarmi sul letto
Candelaria: E buona notte mondo
Alba: Si infatti
Diego: Aaa ma non possiamo fare qualcosa con le stanze?
Xabiani: Si è vero troviamo un modo per dormire a coppie
Jorge: Io già ce l'ho, con permesso

Guardai Jorge interrogativamente mentre prese con delicatezza il mio poso sinistro allontanandomi dagli altri

Martina: Non capisco

Dissi quando eravamo già abbastanza lontani da sentire le discussioni del nostro gruppo. Lui mi sorrise e mi mostrò un paio di chiavi dorate con il numero 375. Risi scuotendo il capo

Martina: Hai rubato le chiavi di una stanza?!
Jorge: No!...Le ho solo prese in prestito
Martina: Jorge!
Jorge: Che c'è? Non è colpa mia se alla recepcion mettono un idiota dilettante che pensa a giocare con i videogame invece di lavorare eh

Continuando a ridere gli tolsi le chiavi da mano e iniziai a correre verso la stanza numero 375, lui mi corse dietro. Aprii la porta delle stanza, era simile all'altra ma questa aveva solo una camera da letto enorme con un bellissimo letto a baldacchino, c'erano due mobili in più se non sbaglio e il lampadario che pendeva dal soffitto era pieno di cristalli, inoltre anche nella stanza da letto vi era un televisore al plasma bello grande.  Restai ferma sull'uscio della porta quando sentii due mani posarsi sui miei fianchi.

Jorge: Ti piace?
Martina: è bellissima

Spostò delicatamente i miei capelli ancora bagnati al lato destro in modo da lasciare il collo scoperto per poter posarvi un bacio a fior di labbra.  Chiusi immediatamente gli occhi respirando e inspirando a fondo. Riusciva a farmi arrivare delle scosse per tutto il corpo, si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò

Jorge: Vuoi che riprenda il massaggio che abbiamo interrotto in spiaggia?
Martina: Mmm...si per favore

Mi stava parlando con voce roca e io risposi con la stessa tonalità. Continuò a lasciarmi una scia di baci lasciando pochissimo spazio tra uno e l'altro arrivando all'inizio della mia capigliatura mentre le punte delle sue dita, scivolarono lungo le mie braccia. Arrivò ai polsi e li sollevò alzandomi le braccia. A ogni sua azione un il mio corpo risponde emanando delle scosse elettriche al suo interno; afferra i bordi della maglietta e la tira sua per togliermela. Le sue mani tornano ai miei polsi e mi fa abbassare le braccia. Posa le sue mani negli incavi del collo, i suoi pollici sono uniti all'attaccatura dei miei capelli. Inizia a premere in modo forte ma moderato in quel punto facendomi gemere leggermente chinando la testa all'indietro mentre le sue mani scendevano lungo la mia spina dorsale. Ero tesa ma il suo tocco riusciva a farmi rilassare rendendomi debole e impotente come un burattino nelle sue mani. Senza rendermene conto stiamo avanzando a poco a poco, continua ad eseguire gli stessi gesti di stamattina, ecco è arrivato al mio ventre lo stesso punto dove si è fermato stamani. Torna di nuovo sui miei fianchi senza ma rompere il contatto con la mia pelle, poggia le mani sui miei gomiti e li solleva, il mio capo si piega ancora di più sulla sua spalla destra mentre lui mi solleva le braccia in modo che le mie mani possano toccare i suoi capelli. Le sue mani accarezzano l'interno delle mie braccia mentre le sue labbra baciano quello destro. "Che fai?" sussurro con la voce spezzata "Ti sto facendo rilassare" risponde tornando con le labbra al mio orecchio destro e mordendo la parte superiore. Con la mano destra circondò il mio bacino raggiungendo il fianco sinistro, e con un gesto mi fece girare. Mi sentivo intontita e fu allora che aprii gli occhi, giusto in tempo per vederlo gettarsi a terra sulle ginocchia; afferra saldamente i miei fianchi come per tenermi ferma e con le sue labbra e la sua lingua inizia ad inumidire il mio ventre, il mio ombelico in continuazione. Le mie mani si erano nuovamente posate tra i suoi capelli, e mentre lui risaliva il mio busto, queste scivolavano sul suo collo, sulle sue spalle. Ansimai il suo nome richiudendo gli occhi mentre le sue braccia si cinsero intorno alle mie cosce. Molla la presa mentre si rialza e sento di stare per cadere ma riesco a poggiarmi prontamente ai suoi avambracci e la mia guancia finisce sul suo petto. In questo momento mi rendo conto che ha ancora la maglietta. Alzo lo sguardo e incontro il suo, i suoi occhi brillano e le sue labbra sono estese in un sorriso trionfante. Riesco a riprendermi e decido che adesso sono io a voler controllare lui, poggio le mani sul suo volto tenendolo stretto, la mia bocca si posa sulla sua in un bacio selvaggio e pieno di necessità. In tutto quel momento di seduzione ancora non eravamo arrivati a questo punto e ciò era stato asfissiante. Lo faccio girare su se stesso mentre mi tiene tra le braccia, con uno strattone lo allontano da me di colpo facendolo sedere sul letto. Lui mi guardò, il volto carico di malizia; posai il ginocchio sinistro sul letto, in contatto con la pelle della sua coscia destra. Posai entrambi gli avambracci sulle sue spalle  allacciando le mie mani dietro di lui e con un gesto lento sollevai anche l'altra gamba restando a cavalcioni su di lui. Mi avvicinai al suo orecchio destro e sussurrai "Anche io ho una cosa da finire". Mi morsi il labbro inferiore mentre le mie mani tirarono su i bordi della sua maglietta fino a togliergliela. Posai la mano destra nell'incavo del suo collo, quella sinistra sulla sua spalla e le mie labbra iniziarono a lasciargli lunghi baci partendo dall'incavo destro del suo collo. La sua mano destra percorse la mia schiena con la punta delle dita fino ad arrivare al laccio del bikini che tirò facilmente. Mi allontanai un po' da lui per liberarmene definitivamente. Mi distesi su di lui facendogli poggiare la sua schiena sul materasso, il petto ancora umido per l'acqua del mare, sul suo corpo caldo più del solito. Continuai a lasciare una scia di baci mentre il mio corpo premeva sul suo e le mie unghie rigavano il suo petto. Lo sento gemere mentre inarca la schiena sotto di me e io faccio il suo stesso gioco quando arrivo al suo ventre. Si rialza di scatto facendomi tornare seduta sulle sue gambe e allungando la mano destra scopre il letto; mi ci butta sopra mettendosi lui sopra di me, copre entrambi e poi mi sbottona il pantaloncino con la mano destra e allo stesso tempo le sue labbra fanno ribollire la pelle del mio corpo. Il tutto sta succedendo molto più selvaggiamente paragonato a prima "Hai la minima idea...di quanto...ti desideri...in questo momento?" ansima tra un bacio e l'altro fino a risalire sulla mia bocca facendomi contorcere sotto di lui. Il mio corpo era in ebollizione ed eravamo solo all'inizio, non so come riuscii a rispondergli "io...anche io..." e gemetti a sentire la sua gamba sinistra tra le mie. Mi tolse velocemente il pantaloncino insieme a ciò che restava del bikini, con la stessa velocità gli tolgo anche io il costume. Nessuno dei due riesce più a parlare e si ferma sopra di me per recuperare fiato e lasciarmelo recuperare. Si regge sui gomiti a un palmo dal mio naso, con esso sfiora il mio collo e mi lascia qualche bacio sotto al mento. "Ti amo più di quanto tu possa immaginare" ho ancora il respiro pesante con le mani sulle sue spalle. Voltai lo sguardo verso di lui e gli sorrisi, alzai l'indice destro per sfiorare le sue labbra. "Anche io Ti amo...più di quanto tu possa immaginare". Ricambiò il sorriso e mi tolse alcuni capelli dalla fronte, si chinò fino a tornare a posare la sua bocca sulla mia in modo possessivo, passionale; la sua lingua iniziò ad esplorare la mia bocca, sgranai gli occhi appena lo sentii entrare dentro di me non potei evitare un grido anche se trattenuto dal suo profondo bacio. Inizia a spingere lento mentre continuiamo a baciarci, le mie unghie affondano nella sua carne così forte da farlo gemere, le spinte aumentano e diventano sempre più forti e sempre più rapide, il nostro fiato è del tutto finito e le nostre labbra si separano restando a una vicinanza tale da poter ancora sfiorarsi mentre sussurriamo i nomi l'uno dell'altro e ci lasciamo andare al piacere più incredibile, più totale e più completo che è fare l'amore. Amore. Niente in tutta la mia vita potrà mai farmi sentire meglio di questo, non credevo che fosse possibile ma questa volta è stato ancora meglio della prima. Il mio corpo era piacevolmente indolenzito, entrambi eravamo sudato. Lui si è lasciato cadere su di me  con il capo sul mio petto. Entrambi stiamo recuperando aria, le mie mani riposano sulla sua schiena e  si muovono a seconda del suo respiro, mi chino per dargli un bacio sulla testa "è stato..." mi fermo un attimo per cercare la parola giusta ma lui dice "Non ci sono parole per descrivere qualcosa di così profondo". Sorrido, si ha ragione lui; alza il capo dal mio petto e mi si avvicina per darmi un bacio sulla punta del naso e poi sdraiarsi al mio fianco, la parte destra del mio corpo è poggiata su di lui, stende il braccio sinistro per farmi poggiare la testa sopra e mi avvicino alla sua spalla. "Lo sai, a volte mi fa paura" alzo di scatto la testa e incrocio il suo sguardo "cosa ti fa paura?" "Ciò che provo per te...è così grande e forte che credo che non avrà mai fine" sorrisi "non è la stessa cosa che provavi per Stephie?" "No, ciò che provo per te è molto, molto più forte". Adesso che potevo finalmente muovermi mi avvinghiai a lui posando la gamba sinistra sul suo fianco destro e accoccolandomi sul suo petto; lui mi strinse a se con entrambe le braccia "Ti amo come non pensavo si potesse amare qualcuno" gli dissi e poi gli diedi un bacio sul petto che era proprio davanti a me, lui rise "Adesso dormiamo...stiamo diventando troppo mielosi, mi faccio venire il diabete da solo" risi "si è vero, buona notte" "Notte". Chiusi e mi addormentai tra le sue braccia, la mia fortezza, il mio castello...il luogo dove avrei potuto passare il resto della mia vita. Il sole passa attraverso le persiane non del tutto aperte per fortuna, bruciandomi gli occhi. Ho ancora tutti i muscoli addolensiti, lo sento mentre mi stiracchio. Sorrido al ricordo di questa notte e mi mordo il labbro inferiore guardando la persona che dorme al mio fianco. Gli accarezzo la guancia con il dorso delle dita della mano destra mentre con la mano sinistra gli sfioro con le unghie il braccio destro che ha ancora avvolto intorno alla mia vita. Gli diedi un bacio sulla guancia e poi mi avvicinai al suo orecchio "Ti amo" sussurrai per poi osservarlo. Sembrava un angioletta, il mio angioletto, così dolce, così tenero, così perfetto. Cercai di togliere il suo braccio dal mio ventre e mi alzai dal letto, afferrai la canottiera nera di Jorge che era sul suolo e la indossai, mi diressi verso il salone dove ieri sera aveva lasciato cadere la sua borsa, presi la macchina fotografica e tornai a letto. Scattai una foto a Jorge che continuava dormire beato con la guancia sinistra affondata nel cuscino e la bocca semiaperta. Puntai l'obbiettivo su di me e poggiai la testa sulla sua spalla, scattai un'altra foto.

Jorge: Mmm...Tini sto dormendo

Rido e mi avvicino per dargli un bacio sul naso, lascio la macchina fotografica sul letto e mi accucciolai di nuovo vicino a lui, tiene ancora gli occhi chiusi

Martina: Ti da fastidio la luce del flash?

Chiedo poggiando le mani sul suo petto, lui mi abbraccia; credo che ora si sia svegliato, il mio volto è così vicino al suo petto che non posso fare a meno di baciarlo

Jorge: Tu che dici?

alzo lo sguardo e osservo le sue labbra e senza pensarci mi ci avvicino e lo bacio, in tutta risposta lui si stende verso di me prolungando il nostro bacio. Si regge sull'avambraccio destro e io poggio le mani sul suo volto fino a quando le nostre labbra non si separano

Jorge: Buongiorno
Martina: Buongiorno a te

Rispondo accarezzandogli la guancia sinistra, non posso evitare di sorridere, io amo svegliarmi così! Vorrei poterlo fare tutti i giorni

Jorge: Che stavi facendo?

Il suo sguardo si posa sulla macchina fotografica e io lo guardo innocentemente

Martina: Volevo fare delle foto...è un momento speciale no?

Mi sorride  e prende la macchina fotografica, poggia il capo sul mio petto e scatta un'altra foto. Non so quante ancora ne scattiamo tra me e lui ma sono delle fotografie bellissime nella quale non facciamo altro che sorridere, baciarci e amarci. Siamo ancora stesi sul letto, lui con la schiena sullo schienale io con il capo sulla sua spalla sinistra, entrambi a guardare le nostre foto. Appena sono finite spengo la macchina e poi gli do un bacio sulla guancia per poi avvicinarmi al suo orecchio

Martina: Andiamo a fare la doccia?
Jorge: Insieme?

Un sorriso si estese sul suo volto e io annuii

Jorge: Va bene principessa come vuoi

Si sedette sul letto e indossò un paio di boxer per poi alzarsi in piedi e aprire le braccia verso di me. Sorrisi e mi alzai in piedi sul letto e con un salto mi buttai tra le sue braccia avvolgendo le queste intorno al suo collo e le gambe intorno alla sua vita. Riprendemmo a baciarci dolcemente mentre lui si dirige verso il bagno. Facciamo una doccia insieme sotto l'acqua calda, la doccia migliore della mia vita. Lui mi lava i capelli e poi li asciuga anche. Distrattamente mi chiedo cosa io abbia fatto per meritarlo, è tutto così bello, così perfetto io...io sento di stare volando costantemente tra le nuvole con lui. Dopo essermi vestita mi trovo davanti allo specchio a truccarmi, lui arriva dietro di me e mi sorride accarezzandomi il braccio destro con il dorso delle dita

Jorge: Sai che non ne hai bisogno vero?

Disse riferendosi al trucco e io mi voltai verso di lui

Martina: Ah no?
Jorge: No, resti sempre la donna più bella del mondo

Mi si avvicinò e mi diede un altro bacio veloce. Sorrisi, aveva detto "la donna!" poi mi si avvicinò all'orecchio destro e specificò

Jorge: La MIA donna
Martina: Amo essere tua
Jorge: E io amo te

Ci stiamo per baciare di nuovo quando il suo cellulare avvisa che ha un nuovo sms. Lo legge e rotea gli occhi

Martina: Chi è?

   
 
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