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Autore: SynysterIsTheWay    12/10/2013    11 recensioni
E se Brian Haner, combattesse contro sè stesso da quasi quindici anni?
Dal prologo:
"Era da tanto tempo che aspettava questo momento.
Probabilmente, era da una vita.
Un lieve e piccolo sospiro, accompagnato poi dal suo battito cardiaco che non riusciva a calmarsi.
Il cuore batteva come non aveva mai fatto prima d'ora ed i suoi occhi, non aspettavano altro che avere quella splendida
visione davanti a sè.
"Posso farcela" Disse il ragazzo a sè stesso, sembrando il più naturale possibile mentre si alza dal letto per rivolgersi al suo solito
specchio.
Il ragazzo si passa continuamente le mani tra i capelli corvini, completamente spettinati ma perfettamente autobiografici.
Gli occhi, illuminati dalla passione, continuano a brillargli nonostante sia appena iniziata la giornata.
"Cosa aspetti!? Vai!" Gli sussurra la sua coscienza mentre lui stesso si sente morire dentro.
Un battito mancato, vedendo poi una scena che non avrebbe mai voluto vedere. In questo momento, Haner avrebbe senza dubbio preferito esser cieco.
Brian stringe le sue mani in pugni, con rabbia. Avrebbe ucciso chiunque gli si sarebbe avvicinato. E lo avrebbe fatto.
Se non altro, per ora, non fa altro che osservarla mentre bacia quel ragazzo che sarebbe dovuto essere lui."
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Synyster Gates, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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1° Prologo - Questione di tempo.













Era da tanto tempo che aspettava questo momento.
Probabilmente, era da una vita.
Un lieve e piccolo sospiro, accompagnato poi dal suo battito cardiaco che non riusciva a calmarsi. 
Il cuore batteva come non aveva mai fatto prima d'ora ed i suoi occhi, non aspettavano altro che avere quella splendida
visione davanti a sè.
"Posso farcela" Disse il ragazzo a sè stesso, sembrando il più naturale possibile mentre si alza dal letto per rivolgersi al suo solito
specchio.
Il ragazzo si passa continuamente le mani tra i capelli corvini, completamente spettinati ma perfettamente autobiografici.
Gli occhi, illuminati dalla passione, continuano a brillargli nonostante sia appena iniziata la giornata.
Dopo una breve doccia, piuttosto veloce, il ragazzo si veste velocemente, indossando la sua amatissima maglietta bianca con uno scollo piuttosto
evidente ed un jeans strappato che gli lancia un tocco di personalità in più.
Dopo essersi vestito, il ragazzo stesso decide di scendere giù in cucina e fare colazione nella speranza che sua madre
non si rendesse conto di ciò che gli stava ancora accadendo per circa la decima volta.
Brian si siede con la sua famiglia intorno al tavolo in cui sta tranquillamente facendo colazione con dei pancakes appena sfornati.
-Tesoro, perchè non mangi qualcosa? Ti servono energie per iniziare una giornata scolastica!- Sbotta la madre di Brian, Suzy, che con il suo solito
fare da gentildonna, prova a convincere il ragazzo ad inghiottire quei deliziosi pancakes al cioccolato.
-No mamma, grazie ma non ho fame...- Risponde lo stesso Brian, prendendo semplicemente una tazza per bere del buon latte fresco.
-Dovresti fare una colazione più salutare.- Continua poi il padre del ragazzo, che continua a tenere il suo quotidiano tra le mani mentre 
sorseggia alcune goccie di caffè.
-Tranquilli, prenderò qualcosa fuori.- Conclude il discorso Brian, alzandosi di corsa dal tavolo dopo aver sorseggiato con velocità ed agitazione
quella gustosa tazza di latte.
Brian prende di corsa il suo zaino nero, decisamente malridotto, dirigendosi poi verso la porta di casa mentre si infila quel suo solito
giubbino in pelle nero che risalta ancor di più le sue spalle larghe.
Salito sulla sua moto, sfreccia via dall'abitazione, per dirigersi verso la scuola che tanto odia. 
In effetti, Brian non è mai stato uno studente modello anzi, il più delle volte tendeva ad infrangere un qualsiasi tipo di regola presente
nell'istituto ricevendo poi serie punizioni dal preside Parker che lo avrà sospeso più di otto volte in un solo anno.
Brian è un ragazzo radioso, in pace con sè stesso e con tante aspirazioni...ma purtroppo, nella sua vita non tutto continua ad andare per il verso
giusto.
Arrivato a destinazione, Brian scende di corsa dalla sua moto, per poi correre verso l'enorme istituto scolastico che si ritrova davanti.
-Haner!- Urla Matt in lontananza, rubando l'attenzione dell'amico che sembra sprizzare energia da tutti i pori.
Matt è uno dei migliori amici del nostro protagonista. Un ragazzo abbastanza muscoloso, con le braccia ed il corpo ricoperto da tatuaggi e due espressivi
occhi verdi. Capelli piuttosto corti e due fossette davvero graziose che lo rendono stranamente affascinante.
-Sanders! Cazzo, sono in ritardo!- Ribatte Brian, lasciandosi abbracciare dall'amico per poi entrare nell'istituto con decisione.
-Non mi dirai che...- Continua Matt, guardando con comprensione l'amico che annuisce con poca discrezione.
-E' il momento.- Ribatte ancora Brian, sentendo il suo cuore battere come non mai.
Eh già...il gran momento è finalmente arrivato.
Brian si avvia velocemente verso il suo armadietto, prendendo di corsa i libri che gli possono esser utili per le lezioni del giorno.
Improvvisamente però, qualcuno fa la sua entrata in scena, cominciando a sbattere con velocità alcune bacchette di batteria contro l'armadietto
di Brian che sobbalza.
-Cazzo Jimmy, non puoi sbucare dal nulla in questo modo!- Ghigna Brian, sorridendo all'amico che gli dà una pacca amichevole sulla spalla per "salutarlo".
-Che vuoi, lo sai che solitamente la mattina sono irrequieto!- Dice ironicamente Jimmy, uno dei ragazzi più alti dell'intero istituto.
Jimmy Sullivan, è anche lui uno dei migliori amici di Brian. Capelli neri, occhi azzurri ed un'altezza insuperabile.
-Jimmy, abbiamo un problema.- Sbotta improvvisamente Matt, riferendosi all'amico che lo guarda con curiosità.
Brian sorride, sentendo ancora il suo cuore continuare a battere per l'emozione. Ce l'avrebbe fatta. Ne era sicuro...questa volta, ce l'avrebbe fatta.
Jimmy guarda Brian sorridere e si convince che ancora una volta, la sua teoria è esatta.
Brian ci avrebbe provato ancora una volta.
Sullivan si volta velocemente verso Matt e Brian, cercando di capire al meglio la situazione.
-Finalmente Haner! Sarebbe ora che tu ti decidessi a fare questo passo! Nel letto di chi ti sei svegliato stamattina?- 
-Oh andiamo Jimmy, sai che molte volte ho cercato di farcela...-
-Ma sò anche che molte volte ti sei tirato indietro!-
-Jimmy non ha tutti i torti...sono passati ben dodici anni...- Continua Matt, prendendo anche lui alcuni libri dall'armadietto adiacente
a quello dei suoi migliori amici.
Brian sorride ancora, sentendo di poter finalmente distruggere tutti i muri che si era creato inconsapevolmente.
Niente e nessuno lo avrebbe fermato oggi, niente e nessuno avrebbe provato anche solo a rovinare tutto ciò per cui ha lottato per ben dodici
anni.
Dopo aver preso i libri, Haner corre per l'istituto, cercando di affrontare ogni sua piccola paura ma è proprio mentre sta per uscire dall'istituto
che incontra delle persone spiacevoli che non avrebbe dovuto incontrare.
-Ciao Brian, a che ora passi da me stasera?- Gli sussurra Michelle, posizionandosi davanti senza dargli alcuna opportunità di divincolarsi.
Michelle DiBenedetto, è la classica ragazza bionda, magra, con un fisico mozzafiato ma allo stesso tempo una ragazza ben poco buona e gentile.
Tutti nell'intero istituto conoscono Michelle e sua sorella Valary, chiamata anche amichevolmente Val.
In realtà, Val e Michelle sono sorelle gemelle ma decisamente opposte tra loro. 
Val è la classica ragazza dolce e sensibile che tutti vorrebbero come amica. A lei non importa assolutamente niente della sua popolarità tra queste
mura, cosa che la contraddistingue dalla gemella che invece sfrutta ogni occasione a suo vantaggio.
-Scusa Michelle, ma adesso non posso.- Si congeda Brian, riuscendo ad oltrepassarla per metà.
-Perchè no?- Continua la ragazza riposizionandosi ancora davanti al corpo del ragazzo per cui ha una cotta da sempre.
-Mich, non ho tempo, adesso scusami ma devo scappare.- Continua Brian, riuscendo finalmente a liberarsene.
Per quanto Michelle ci provasse, Brian non è mai riuscito a vedere la ragazza come la potenziale donna della sua vita, il più delle volte,
si diverte a concedersi a lei nella speranza di poter dimenticare quel qualcosa che gli occupa la mente da ben dodici anni.
Brian corre ancora per i corridoi, quasi sicuro di aver intravisto quel che voleva vedere. Accarezzandosi la nuca, sbuffa sentendo il rumore assordante
della campanella scolastica che annuncia l'inizio della vera e propria tragedia.
Dopo aver sbuffato a lungo, Brian entra nella sua classe di biologia in cui ovviamente farà tutt'altro che studiare.
Entrato in classe, tutte le ragazze come ogni mattina, si voltano verso di lui nella speranza che lui stesso prova in qualche modo a ricambiare i loro
sguardi ma Brian non fa altro che abbracciare i suoi amici e sedersi al solito banco lontanissimo dalla scrivania del professore.
Brian si accomoda al suo banco, accanto a Johnny...inutile dirvi che anche lui fa parte del gruppo dei "migliori amici".
-Ho saputo.- Sussurra il nanetto malefico a Brian, ghignando.
-Le notizie girano con velocità eh!- Continua Brian, sentendo ancora il suo amico ridere.
-Cosa ti aspettavi? Sono anche io un tuo caro amico, non potevi di certo non dirmelo!-
-Hai ragione.-

































Finite le lezioni, Brian con decisione esce dall'aula recandosi velocemente nel cortile dove avrebbe finalmente svolto il suo dovere.
Corre con più agilità di prima, cercando tra i vari volti.
Brian sbuffa ancora, sentendo il suo cuore esplodere. Si ferma un attimo, portandosi una mano al cuore e chiedendogli inutilmente di smettere.
Non deve battere, non deve battere così forte o rischia seriamente di morirgli davanti.
Brian prende un sospiro profondo, per poi farsi coraggio.
Una figura gli appare davanti agli occhi. La figura di una ragazza abbastanza piccola ed esile che sta chiacchierando animatamente con i suoi
coetanei. 
Una ragazza normale, con capelli castani, lisci e lunghi fino alla spalla e degli occhi quasi grigi che sembrano esser diventati il suo vero mondo.
Gli altri avrebbero potuto vederci tante cose in quegli assurdi occhioni grigi, ma Brian ci avrebbe visto il suo mondo che dopo esser letteralmente
caduto a pezzi, si stava rialzando.
Uno spruzzo di lentiggini, copriva il nasino della ragazza, dandole un look decisamente più vivace e simpatico.
Brian la osserva vivere, dietro ad uno stupido muretto di mattoni situato proprio al centro del cortile.
"Posso farcela" 
Si ripete il ragazzo che sta appena superando il muro di mattoni per avvicinarsi alla ragazza stessa. 
Con decisione e quasi tremante, Brian riesce a superare il muro per poi tentare di avvicinarsi alla ragazza, ma in qualche modo, egli si ferma.
"Cosa aspetti!? Vai!" Gli sussurra la sua coscienza mentre lui stesso si sente morire dentro.
Un battito mancato, vedendo poi una scena che non avrebbe mai voluto vedere. In questo momento, Haner avrebbe senza dubbio preferito esser cieco.
Brian stringe le sue mani in pugni, con rabbia. Avrebbe ucciso chiunque gli si sarebbe avvicinato. E lo avrebbe fatto.
Se non altro, per ora, non gli resta che osservarla mentre bacia quel ragazzo che sarebbe dovuto essere lui.




































NOTE DELL'AUTRICE.

Buonciorno miei piccoli lettori! 
Okay, cercherò di essere il più naturale possibile. 

Per chi ancora non lo avesse capito, sono AmabiliRestiDiSynGates. 

Per il resto, mi sono sentita una completa imbranata dal momento che non avevo salvato le mie storie sul pc ma per un buon motivo.
Il mio computer nell'ultimo periodo era stato formattato molte volte ed è per questo che non ho avuto più l'opportunità di salvare le storie.
In poche parole, credevo che le mie storie quì fossero al sicuro. Da tutta questa storia però, ho capito una gran cosa..."Non rimandare mai a domani
ciò che potresti fare oggi." 

In tal caso, oggi sono tornata per riproporvi una nuova ff. 
Credo che la continuerò, ma solo se in tanti cercherete di seguirla! Io stessa mi auguro di riuscire ad emozionarvi al meglio, come ci riuscivo
con le mie vecchie storie. In ogni caso, riguardanti appunto le mie vecchie storie, io stessa credo di poterle continuare su quest'altro account.
Le continuerò in qualche modo ma per adesso ci sto pensando sù.
Sò che molti di voi tenevano a cuore Criminal Love come la tenevo anche io...non preoccupatevi, credo di riuscire a riprenderla in qualche modo.
Bene...volevo anche aprire un'altra parentesi.
Ci tengo davvero a ringraziare tutti i miei lettori che mi sono stati sempre accanto nonostante ciò! In poche parole, per ringraziarvi, ho deciso
di scrivere questa nuova ff che spero vi piacerà.
Fatemi sapere con una recensione se anche questa ff vi possa interessare e vi prometto che non ne resterete delusi. DIMENTICAVO UN BREVE APPUNTO. I FATTI ED ALCUNI AVVENIMENTI NON HANNO MAI AVUTO NULLA A CHE FARE CON LA BAND. MI SPIEGO. TUTTO CIO' CHE SCRIVERO' IN QUESTA FF RESTERA' SEMPRE E SOLO FRUTTO DELLA MIA INNOCENTE IMMAGINAZIONE. OLTRE QUESTO, CI TENGO A PRECISARE CHE ALCUNI PERSONAGGI NON ESISTONO DAVVERO NELLA VITA REALI MA SONO STATI INVENTATI SEMPRE DALLA SOTTOSCRITTA. PER QUANTO RIGUARDA I MEMBRI DELLA BAND INVECE, CREDO CHE LI CONOSCIATE ABBASTANZA BENE DA POTER INTUIRE CHE SONO PROPRIO LORO. RIPETO, FATTI E AVVENIMENTI NON SEGUONO UNA LOGICA DEI FATTI PRECISA TENDENTI ALLA VITA REALE. E' UNA FANFICTION, NON TUTTE LE COSE CHE VI TROVERETE INSERITE SARANNO VERE. CI TENEVO AD INFORMARVI COSICCHE' NON CI SIANO PROBLEMI. <3


-SynysterIsTheWay
 
   
 
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