La vicenda dei maccheroni
alla carbonara
Cap.1 La spesa
Trunks lanciò in aria le uova e le riprese al volo. Scoppiò a ridere e le sue iridi azzurre brillarono.
Goten guardò
quelle ai suoi piedi e
sporse il labbro inferiore.
“Le mie si sono rotte” mormorò.
Chichi sgranò
gli
occhi,
afferrò il bambino e lo sollevò. Lo mise nel
carrello, afferrò con una mano il
braccio di Trunks e con l’altro il manico del carrello e si
mise a correre.
Proseguì lungo il corridoio e svoltò, girando nel
reparto successivo. Inspirò
ed espirò proseguendo lungo gli scaffali.
“Meno male che
non ci hanno beccato” mormorò. Si deterse la
fronte sudata con il braccio, alcuni ciuffi neri le sfuggirono dallo
chignon
aderendole alla pelle sudata.
“Mamma dice che
ci vogliono solo tre uova per fare quel
piatto” borbottò il glicine.
“Mamma, ci serve
la cioccolata per fare il pranzo oggi? E le
lucertole? E i pesciolini?” domandò Goten.
Sgranò gli occhi neri, si afferrò al
bordo metallico del carrello e si sporse.
“Io lo so, non
servono le lucertole” ribatté Trunks. Si mise
sulle punte degli scarponcini e incrociò le braccia.
“Giusto, la
lista” disse Chichi. Si strinse il foulard viola
intorno al collo, mise la mano nella tasca della casacca gialla e ne
tirò fuori
una lista.
“Quattrocento
grammi di maccheroni” lesse.
“Allora quattro
milioni di miliardi con papà” disse Goten.
Si sedette sul fondo del carrello e ridacchiò.
“Cento grammi di pancetta affumicata”. Continuò a leggere la donna.
Trunks si
avvicinò a uno straccio e
osservò il manico rosso.
“La prossima
volta possiamo tagliare a dadini Olong”
propose.
“Trunks, per
favore!” gridò Chichi. Si tirò su una
manica e
Trunks ridacchiò.
“Quaranta grammi di pecorino grattugiato, questo ce l’ho”. Valutò la Son, si spostò lasciando passare una signora larga due volte lei.
Goten si alzò in piedi, si sporse dal carrello e prese un flacone di detersivo per piatti blu.
La madre girò,
glielo tolse di mano e lo
rimise sullo scaffale.
Si sentì un commesso gridare dal reparto vicino e le
orecchie della donna si
arrossarono.
“Le tre uova le
ho prese” bisbigliò. Guardò di nuovo il
foglietto, portava una macchia di salsa sul bordo in basso a sinistra.
“Sale,
pepe” lesse alzando la voce.
“Richiesta
pulizia al reparto uova, latte e panna. Ripeto…”
sancì una voce femminile leggermente metallica da un
altoparlante.
“E poi
c’era questo!” gridò Goten. Si
piegò e prese la
bottiglia d’olio.
“Sì
caro, ma ora mettilo giù …”
sussurrò la madre. Ripiegò il foglio, lo mise in
tasca e allungò le braccia. Le
alzò e abbassò tenendo le mani aperte.
“Goten
mettilo giù ed esci, prima
di andarcene voglio passare nel reparto dolci”
sancì Trunks.