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Autore: Rogigi07    12/10/2013    2 recensioni
Edward Cullen, il ragazzo più gettonato della Forks High School. Isabella Swan, semplice studentessa di 18 anni. Qual'è la loro storia? Isabella non sopporta Edward, Edward non sopporta Isabella e questo porterà entrambi ad una lunga ed astenuante guerra per tutto il corso dell'anno scolastico. Ma cosa succederebbe se Isabella ad un certo punto cedesse al fascino del Cullen? E se Edward si accorgesse che Isabella non è soltanto una semplice studentessa di 18 anni? Lo scoprirete solo leggendo!
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Capitolo 5 - Edward cuore di ghiaccio... E non solo (Pov. Bella)

Passata una settimana dal patetico scherzetto di Cullen sono pronta per attuare la mia vendetta. Io e le ragazze in questa settimana abbiamo pensato molto su come fregare alla grande quel mentecatto di Edward e devo dire che il piano che abbiamo in atto mi piace parecchio, mi sono stupita di quanto io sia vendicativa e spietata se voglio.
Questa mattina ho deciso di svegliarmi un po' prima per arrivare a scuola ad un orario decente ossia, prima di Cullen, ovviamente Alice mi avviserà quando stanno uscendo di casa in modo tale da poter tenere sotto controllo la situazione. Butto un'occhiata alla sveglia e noto con piacere che sono le 6.30, molto velocemente mi spoglio e m'infilo sotto la doccia tempo una mezz'ora e sono pronta. In cucina c'è mio padre che come ogni mattina sfoglia il suo giornale accompagnato da una tazzina di caffè e una brioches fredda
- Buongiorno papà! - Dico dandogli un bacio sulla guancia e versandomi una tazza di caffè, di rimando lui senza rispondermi guarda l'orologio appeso in cucina e mi rivolge uno sguardo stralunato
- Ti senti bene Bells? - Chiede preoccupato
- Sì papà, sto bene - Rispondo semplicemente
- Sono le 7.30 e tu sei già pronta... Deve essere successo qualcosa... - Dice più a se stesso che a me
- Non è successo niente papà, ho solo un compito a prima ora e non posso arrivare in ritardo - Mento, ovviamente non posso dirgli che mi sono alzata presto per vendicarmi dello scherzetto di Cullen della quale lui non è a conoscenza, penso che prenderebbe il suo fucile e gli sparerebbe addosso
- Oh beh, se è per questo allora sbrigati a fare colazione o finirai per fare tardi - Mi risponde tranquillo ricominciando a leggere il giornale
- Don't worry papi! - Gli rispondo con l'accento inglese sapendo che non ha capito una virgola. Il vibrare del telefono mi distoglie dal mio caffè e con soddisfazione noto che è un messaggio di Alice
" Bella, noi 5 minuti e partiamo da casa. Ho chiuso Edward nel bagno comincia ad avviarti a scuola, kisses "
Involontariamente sbotto a ridere attirando nuovamente l'attenzione di papà
- Che c'è? - Mi chiede confuso
- Nulla papà, solo Alice... Ha chiuso suo fratello nel bagno... - Dico tra una risata e l'altra alzandomi da tavola e mettendo la tazzina sporca nel lavandino - Io vado, mi raccomando sii prudente - Dico lasciandogli un bacio sulla guancia
- Si.. Ciao Bells vai piano... Questi giovani d'oggi non li capirò mai - L'ultima frase la dice quasi sottovoce ma riesco comunque a sentirla.
In men che non si dica sono in mezzo al traffico di Forks, l'orologio segna le 7.45 se sono fortunata Alice riuscirà a tenere Cullen in bagno ancora per qualche minuto giusto il tempo di svoltare per scuola e le faccio uno squillo.
< Sì? > Risponde Alice al cellulare
< Tutto apposto sono arrivata, dove siete? > Dico con tono tranquillo
< E' stato un po' più complicato del previsto... Per errore mi è caduta la chiave del bagno dove era chiuso Edward nel lavandino della cucina e papà ha dovuto smontare il tubo per recuperarla, siamo partiti ora... > Dice un po' mortificata
< Umphf.. > Tento di trattenere una risata
< Dai Bella mi sento già abbastanza in colpa ti prego non ridere > Mi prega Alice
< Alice come posso non ridere? Credevo che il mio piano contro tuo fratello fosse un po' banale ma tu lo stai rendendo magicamente favoloso > Dico per poi scoppiare definitivamente a ridere
< Bella devo salutarti, Edward sta salendo in macchina ti squillo quando stiamo arrivando > Dice sbrigativa per poi attaccare senza aspettare risposta da parte mia.
Nel frattempo sono arrivata a scuola e con non curanza mi avvio davanti all'entrata dove trovo Jacob che parla con alcuni suoi amici ma appena mi vede li saluta e mi viene incontro dandomi un bacio sulla guancia
- Bells, sei mattiniera stamattina! - Dice con tono meravigliato
- Già - Rispondo esaustiva appoggiandomi al muretto
- Come mai? Cos'è successo? - Mi chiede curioso squadrandomi da capo a collo
- Così - Rispondo sempre mantenendomi sul vago
- Mhh.. Sei sicura di sentirti bene? - Mi chiede apprensivo
- Ah - ah - Rispondo semplicemente annuendo
- Bella - Mi chiama Jake con tono glaciale
- Si? - Rispondo facendo finta di niente
- Ok, cosa stai combinando? - Mi chiede spazientito incrociando le braccia al petto
- Io? Assolutamente niente, perchè? - Rispondo svagheggiando
- Mi stai rispondendo a monosillabi e io ti conosco, lo fai quando stai tentando di nascondere qualcosa, sputa il rospo! - Mi dice puntandomi il dito contro, ahia non avevo considerato l'ipotesi che Jacob mi avrebbe beccata dopotutto dovevo aspettarmelo, mi conosce praticamente da una vita, se non se ne accorge lui, apparte Alice e Rose chi altro potrebbe farlo? Alternativa, alternativa... Mettere in atto il piano B.
- Jake, non ho studiato... Sono rovinata! Oggi ho il test di scienze e non so un tubo! Rischierò di prendermi il debito e di non essere ammessa agli esami, ci pensi che tragedia? Non posso permettermelo ma davvero non ho avuto tempo di studiare! E ora che gli dico al professore? Oddio, che situazione! - Dico in tono melodrammatico cominciando a parlare come un fiume in piena e ad agitarmi muovendomi a destra e a sinistra cercando di non scoppiare a ridere, però se fossi un'attrice sarei sicuramente da premio oscar!
- Eddai Bells non è così tragica come sembra! - Dice Jake cercando di convincermi ormai persuaso dalle mie parole, come abbocca facile il pesciolino!
- Non è tragica come sembra? Oh certo glielo dici tu al capo Swan che sua figlia ha preso tre a scienze per non aver studiato vero? Così anzichè a me spara a te! - Dico con una punta di sarcasmo per dare un tocco in più alla mia interpretazione
- Insomma Bells capita a tutti di non poter studiare per una volta e tu eccelli in tutte le materie brillantemente, non sarà una catastrofe davvero se a questo compito prendi tre ti abbasserà di poco la media ma recupererai col prossimo! - Mi dice esasperato dalla mia reazione
- Si forse hai ragione, magari sono fortunata e riesco a copiare... Comunque oggi ti alleni vero? - Chiedo cambiando discorso
- Si, dalle sei alle otto, perchè? - Chiede curioso
- Così, ho il corso di giornalismo oggi, dalle cinque alle sette, pensavo di passarti a vedere... - Rispondo rimanendo sul vago
- Beh mi farebbe piacere, sai dov'è la palestra, quando vuoi sono lì - Dice sorridendomi calorosamente. All'improvviso il mio telefono prende a vibrare, senza neanche guardare chi sia mi giro verso il vialone e vedo la macchina di Alice entrare nel parcheggio, subito tiro un respiro di sollievo per l'arrivo delle mie amiche/complici poichè non ho più storielle da raccontare a Jacob. Con uno sguardo faccio capire a Jake che sono arrivate le mie amiche e con un sorriso lo liquido andando loro incontro ma man mano che mi avvicino sento chiaramente le urla di Edward rivolte ad Alice
- Io mi domando certe volte se tu sia veramente mia sorella oppure mamma e papà ti abbiano adottato per compassione per averti trovato in un centro di igenità mentale! - Dice Edward urlando contro sua sorella
- Edward adesso basta stai esagerando Alice non l'ha fatto apposta - Dice Emmett prendendo le difese della sorella
- Non l'ha fatto apposta? Oh certo, tua sorella ti chiude in bagno e poi casualmente la chiave finisce nel lavandino della cucina, ancora vieni a dirmi che non l'ha fatto apposta? Ma fammi il piacere! - Dice alternando il sarcasmo con l'acidità a queste sue affermazioni non posso fare a meno di trattenere un sorriso divertito che però il diretto interessato nota e non apprezza particolarmente
- Cos'hai da ridere Swan? - Mi chiede gelido guardandomi con occhi infuocati
- Buffo sapere che sei rimasto chiuso nel bagno Cullen, che c'è non ti piace rimanere da solo con te stesso per più di dieci minuti? - Dico sarcastica mantenendo il mio sguardo nel suo
- Simpatica Swan, davvero ma quest'oggi non ho proprio voglia di fare del sarcasmo con te - Dice piccato cominciando a camminare verso l'ingresso
- Che coincidenza, pensa che a me non va mai di fare nulla con te, neanche averti tra i piedi! - Dico con non curanza dirigendomi poi verso la mia amica Alice che a quanto pare non ha preso molto bene le parole del fratello, quel troglodita! Ma si può essere così insensibile! Quell'uomo ha davvero un cuore di ghiaccio ammesso e concesso che ce l'abbia davvero un cuore!
- Alice.. - Dico alla mia amica abbracciandola
- Bella io non l'ho fatto apposta dico sul serio! Avevo solo intenzione di trattenerlo per un po' - Dice piagnucolandomi addosso
- Lo so Alice, non fare caso a quel che dice quel cretino di tuo fratello, è solo uno spocchioso montato del cavolo.. - Dico quasi ringhiando - Dai andiamo che si fa tardi - Termino la frase prendendo Alice e Rose per mano e dirigendoci nelle nostre aule.
La giornata scolastica è passata straordinariamente veloce, fortunatemente non ho incontrato più il troglodita per la scuola, soltanto a mensa essendo seduto al nostro stesso tavolo continuava a lanciare occhiatacce verso sua sorella, ma nulla più. Finalmente sono arrivate le cinque del pomeriggio, ora prevista per l'attuazione del mio piano che, però in realtà, è già attuato da questa mattina. Emmett, nostro complice, ci aspetta ansioso davanti la porta della palestra in cui si stanno allenando con la squadra di basket
- Allora Emm.. Fatto quello che ti avevo chiesto? - Domando criptica all'orso che annuisce orgoglioso del suo lavoro
- Con discrezione - Risponde risoluto
- Perfetto, è tutto lì dove avevamo detto? - Chiedo senza scompormi minimamente
- Si, queste sono le chiavi, mi raccomando non fatevi beccare - Dice mettendomi in mano il mazzo di chiavi dell'armadietto di Edward
- Grazie Emmy! - Gli dico dandogli un bacio sulla guancia e raggiungendo le mie amiche che stavano facendo da palo all'entrata degli spogliatoi.
Senza farmi vedere sgattaiolo all'interno e con la delicatezza più assoluta apro l'armadietto di Edward prendendo i suoi vestiti infilandoli nella mia borsa e con la stessa discrezione esco facendo finta di niente. Una volta tornata all'entrata della palestra faccio cenno ad Alice di aver terminato e le passo tutti i vestiti dopodichè se ne va', mentre io entro in palestra con Rose.
- Bella, sei riuscita nel tuo intento? - Mi chiede Rose senza togliere gli occhi dai giocatori per non attirare troppo l'attenzione
- Non ancora Rose, il piano non è ancora terminato - Dico sogghignando malignamente
- Mi fai quasi paura Bells.. Non oso immaginare come reagirà Edward quando sarà cosa stai architettando - Dice quasi terrorizzata
- Cullen non mi fa paura Rose e questo è nulla in confronto a cosa potrei combinargli... - Spiego risoluta
- Sei una ragazza dal carattere forte Bells sono sicura che dopo lo scherzetto di oggi Edward ti lascerà in pace - Dice sorridendomi, di rimando io le sorrido lasciando cadere il discorso.
Tra una chiacchiera e l'altra finalmente è arrivato il momento che tanto attendevo. La squadra di basket ha appena finito il suo allenamento e man mano che terminano di discutere con il coach si dirigono negli spogliatoi. Nel frattempo io sono scesa dagli spalti aspettando Rose che sta parlando con Emmett, sento qualcuno darmi un buffetto dietro al collo, d'impulso mi giro e quando sto per colpire il tizio mi accorgo che non è altri che Jacob
- Jake devi smetterla di piombarmi così alle spalle o un giorno o l'altro finirò per stenderti a terra! - Dico sbuffando
- Bells perchè sei così violenta, ti stavo solo salutando! - Dice il mio amico ghignando
- Non puoi salutarmi come tutte le persone normali? - Dico spingendolo leggermente
- D'accordo... Ciao Bells - Dice sorridendomi a trentadue denti
- Idiota! - Gli rispondo scoppiando a ridere e avviandomi nel frattempo verso l'uscita
- Allora... Sei davvero passata a vedere gli allenamenti... - Dice tra lo stupito e l'esaltato
- Ehi, ti ho mai mentito per caso?! Ho detto che sarei passata ed eccomi quì... - Gli dico fingendomi offesa, oltretutto non ha proprio tutti i torti. Mi dispiace mentire a Jake, è il mio migliore amico, ma da quando fa parte della squadra di basket in cui gioca Cullen sono entrati a stretto contatto e non posso permettermi che salti tutto proprio ora, poi conoscendo Jacob mi farebbe una filippica lunga quando una quaresima, meglio non rischiare.
- Bells, che ne dici se andiamo a mangiarci una pizza stasera? E' un po' che non usciamo insieme... - Dice guardandomi in modo strano
- Oh... Mi piacerebbe Jake ma stasera ho promesso a Charlie che avrei cenato con lui, facciamo domani mh? - Gli dico guardandolo dispiaciuta
- Nah, non fa niente tranquilla! Facciamo domani va bene - Mi risponde sorridendomi
- Preso il palo Black? - Chiede quel troglodita di Cullen che nel frattempo ci ha raggiunto, istintivamente ghigno sapendo già cosa spetterà da lì a pochi minuti a Mr Simpatia.
- Va' a cambiarti Cullen ti sta prendendo aria il cervello! - Gli risponde il mio amico dandogli un'amichevole spintarella, per poi girarsi verso di me e salutarmi - Vado a cambiarmi anch'io Bells, ci vediamo domani! -
- Ciao Jake - Saluto sorridendo il mio amico e m'incammino verso Rose che appena mi vede arrivare mi guarda come a chiedere novità
- 3...2...1 - Conto accompagnando la mia voce con le dita, ed ecco che un Cullen completamente nero di rabbia esce dallo spogliatoio con solo un asciugamano addosso e quì entro in gioco io
- Ei Cullen, hai i calori per caso? - Gli chiedo strafottente con un sorriso a trentadue denti
- Simpatica Swan, davvero, scherzo molto divertente ma ora basta. Dove sono i miei vestiti? - Dice furibondo
- Mhh, non lo so. - Dico facendo la finta tonta
- Andiamo Swan so benissimo che c'è il tuo zampino avanti, voglio i miei vestiti. Adesso! - Continua Cullen ad urlarmi contro
- L'erba voglio non cresce neanche nel giardino del Re, Cullen. Vuoi i tuoi vestiti? D'accordo andiamo a prenderli - Gli dico sempre mantenendo un'aria strafottente prendendolo per un braccio e trascinandolo dove Alice ci sta aspettando con ansia: Nella cucina della scuola.
- Cosa ci facciamo in cucina? Swan ne ho abbastanza di perdere tempo con te, dove diavolo sono i miei vestiti sto perdendo la pazienza! - Dice urlandomi contro rosso dalla rabbia, di rimando io mi limito ad indicare la cella frigorifera
- Vuoi i vestiti Cullen? Vai a prenderteli - Gli rispondo ghignando
- Cosa? Nella cella frigorifera? Ma dico ti ha dato di volta il cervello?
- Ei mi hai chiesto dov'erano i vestiti e io ti ho risposto, ora veditela tu. Ciao Edward cuore di ghiaccio... E non solo! - Gli rispondo scoppiando a ridere e girando i tacchi
- Me la pagherai Swan!!! - Urla entrando nella cella frigorifera.
Beh, come si dice, occhio per occhio, dente per dente no? Cullen voleva fregarmi, ma io ho fregato lui. Mai mettersi contro Isabella Swan!
  
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