Era arrivato il giorno, la partita di quidditch più importante dell’anno, se
l’avessero vinta la Coppa sarebbe stata loro.
Ninfadora stava pensando proprio a questo mentre mangiava un toast.
“Tonks cavolo non puoi struggerti in quel modo” disse Chelsie.
“Lo so ma dipende da me, sono o no la cercatrice e sono goffa ed imbranata come
pochi, non so neanche come abbiamo fatto a vincere tutte quelle partite” disse
sospirando “e poi tieni conto che nei Grifondoro c’è Charlie e sai che non è da
sottovalutare”.
“Oddio sempre a preoccuparti di lui, sta tranquilla, vedrai che quest’anno ce
la faremo” disse Chelsie sorridendo.
“Ok ok va bene, ce la metterò tutta, questa partita è vitale, quest’anno
dobbiamo vincere” disse ustionandosi con il tè.
Dopo la colazione Tonks si avviò nello spogliatoio ed incontrò Marc e David,
i due battitori.
“Ciao Ninfadora” dissero in coro.
“Non chiamatemi Ninfadora” disse Tonks con i capelli rosso fuoco.
“Dai scherzavamo è che sei così carina quando ti arrabbi” disse Marc
sorridendo.
“Muoviamoci tra poco inizierà la partita” disse David.
Arrivati nello spogliatoio trovarono Andrew, Alissa, Miriam ed Elisabeth che
stavano discutendo animatamente sugli schemi. Vedendoli entrare, Alissa, il
capitano, disse “Ragazzi ce la dobbiamo fare, Tonks mi raccomando, metticela
tutta”.
“Si-si… ci proverò” disse Tonks abbassando la testa.
Entrarono in campo, il sole batteva forte e tutti quanti erano venuti a vedere
l’ultima partita.
Tutti i Tassorosso e Grifondoro stavano urlando, solo i Serpeverde non
tifavano; avevano perso la Coppa del quidditch quell’anno, perché tifare?
Alissa e Charlie si strinsero la mano sorridendo.
“Che vinca il migliore” disse Alissa.
“In bocca al lupo” ridacchiò Charlie.
“Mi raccomando ragazzi, voglio un gioco pulito senza scorrettezze” disse Madama
Bumb fischiando l’inizio della partita.
“La pluffa è stata immediatamente intercettata da Miriam, la cacciatrice dei tassorosso, ma le viene sottratta da Milly Carlson, la grande cacciatrice dei grifondoro, la più brava…”
“JORDAN!”
“Scusi professoressa McGrannitt” disse Lee Jordan ridacchiando.
Intanto Tonks stava svolazzando per il campo cercando il boccino, ma non era
l’unica… Charlie volò fino a lei.
“Allora Tonks, siamo agli sgoccioli, chi vince si porta a casa la Coppa…” disse
Charlie.
“Eggià, quest’anno la Coppa è nostra, mi dispiace…” disse Tonks ridacchiando.
D’un tratto arrivò un bolide che per poco non fece cadere Tonks dalla scopa.
“Ma dove sono finiti i nostri battitori? David, Marc volete pensarci voi a
questi bolidi o lo devo fare io?!” disse Tonks urlando. I capelli erano
diventati rosa, come quel colore di gomma da masticare, ogni volta che si
arrabbiava cambiavano colore. Eggià era una metamorfomago e tutti adoravano i
suoi cambiamenti, che a seconda dell’umore apparivano.
Intanto stavano vincendo i Grifondoro, il risultato era di 80 a 30, dovevano
assolutamente rimontare.
“GRIFONDORO HA SEGNATO! Ovviamente le nostre bravissime cacciatrici non sbagliano mai…” disse Lee Jordan.
“JORDAN!”
“Si si scusi, mi faccio prendere dall’euforia professoressa” disse Lee
ridacchiando.
La pluffa intanto era tornata in mano ad Alissa, il capitano dei tassorosso,
che con una finta strepitosa aveva segnato.
Il più grande problema era che il portiere dei grifondoro Oliver Baston era
davvero bravo, dava del filo da torcere a tutti ed era davvero difficile
segnare.
D’un tratto Tonks vide qualcosa di dorato che luccicava. Era il boccino. Si
lanciò per prenderlo ma per colpa di un bolide per poco non cadde dalla scopa e
rimase appesa come una scimmia sul ramo alla scopa. Sfortunatamente il boccino
era sparito.
Dopo essere risalita sulla scopa, iniziò a guardarsi intorno, lo doveva
ritrovare.
Intanto la partita andava avanti. I grifondoro continuavano a segnare punti su
punti infatti ora il risultato era di 100 a 40.
“GRIFONDORO SEGNA DI NUOVO!” urlò Lee “La pluffa viene presa però dai Tassorosso con Miriam che si avvicina minacciosamente verso la porta… ottimo tiro ma… il nostro bravissimo portiere para!”
Dopo tutti questi scambi i Tassorosso avevano un po’ recuperato ma Tonks
sapeva che doveva trovare il boccino.
Stava sorvolando la porta ma del boccino neanche l’ombra quando vide un bolide
che volava verso di lei. Fortunatamente comparve Marc facendo volare il bolide
dall’altra parte del campo.
“Grazie Marc, meno male che ci sei tu” disse Tonks sorridendo.
“Figurati, è il mio compito nella squadra, no?” disse Marc volando verso un
altro bolide.
Intanto la pluffa era tornata in mano a Grifondoro che, con vari passaggi,
cercarono di segnare ma il portiere dei Tassorosso con un colpo miracoloso
rimandò la palla a Elisabeth che segnò.
“La pluffa viene presa da Milly Carlson, che si muove molto velocemente ed effettua un passaggio a Katie Jonson ma viene intercettata dalla cacciatrice di Tassorosso, Miriam Daniw, che se la porta via, ma viene colpita da un bolide… AHI… deve far male… E la pluffa torna in mano a Grifondoro.”
Intanto Tonks stava volando qua e là alla ricerca del boccino. Era una partita davvero ardua, erano due squadre bravissime e si davano del filo da torcere.
“Palla ai Tassorosso, la cacciatrice Craisey schiva due bolidi e avanza velocemente verso la porta, effettua un ottimo passaggio a Miriam Daniw che segna” disse Lee Jordan.
Tassorosso aveva ripareggiato, portando la sua squadra a 120 contro 150 di Grifondoro. Trovare il boccino avrebbe messo fine alla partita e la vittoria di Tassorosso sarebbe stata sicura.
“La pluffa è ora in mano a Daniw che si avvicina minacciosamente verso la porta… ma quello cos’è… sembra… il boccino!” disse Lee Jordan.
Appena Tonks se ne rese conto si precipitò, era vicino al terzo anello, ma
non era l’unica: Charlie, più veloce della luce, si precipitò verso il boccino.
Era una sfida difficilissima, il boccino era davanti a loro ma nessuno riusciva
a raggiungerlo.
Continuarono a volare per il campo cercando di prendere il boccino. Evitarono
per miracolo qualche bolide anche grazie ad un tempestivo attacco dei battitori
di Tassorosso che li mandarono lontano.
Tonks si stava avvicinando al boccino ma sapeva che finché c’era Charlie
sarebbe stato difficile per lei prenderlo.
Cercarono a vicenda di disarcionasi dalle scope spingendosi a più non posso, ma
nessuno dei due voleva mollare era una partita troppo importante.
D’un tratto a Tonks venne in mente cosa fare.
“Charlie” lo chiamò.
Charlie si girò e vide la faccia di Tonks a forma di maiale che grugniva e gli
faceva l’occhiolino. Era impossibile non ridere, addirittura anche Tonks
scoppiò a ridere soffermandosi e quasi perdendo di vista il boccino. Charlie
rendendosi conto della situazioni si ributtò sul boccino ma Tonks fu più veloce
e con una strana capriola afferrò il boccino facendo vincere la Coppa alla sua
squadra.
“Brava Tonks, devo farti i complimenti, astuta davvero “ disse Charlie ridendo e ripensando al maialino che faceva l’occhiolino.
Era il primo anno dopo tanto tempo che Tassorosso vinceva la Coppa. Dopo urla di gioia era arrivato il momento di tornare nella loro Sala Comune a festeggiare