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Autore: Archaix_Lemixia    12/10/2013    1 recensioni
Un gatto e il suo padrone... quando tra di loro c'è un legame molto potente riescono a riconoscersi anche dopo "la morte".
"Un grido disperato risuonò nell’aria.
Il tranquillo boschetto di Crepuscopoli trasformato in un capo di battaglia, centinaia di shadow avevano invaso la città dall’eterno tramonto. La missione gli richiedeva di rimanere concentrato, ma quel grido soffocato sembrava quasi essere rivolto nella sua direzione… Corse verso l’animale ferito, che nel tentativo di difendersi aveva consumato le unghie fino all’osso. Giaceva lì, accasciato, un miagolio terrorizzato e costante."
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Organizzazione XIII, Roxas, Sora
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Kingdom Hearts, KH 358/2 Days, Kingdom Hearts II
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Premessa: buona sera a tutti^^ *escono da un varco oscuro* in questo capitolo finalmente capiremo che è successo nelle ventordici puntate precedenti. Ci scusiamo per avervi fatto attendere e auguriamo a tutti una buona lettura!! *Scompaiono fra le ombre del  buio*
 
 

Tutti fissavano increduli la scena: nessuno avrebbe potuto decidere quale situazione fosse più strana, se un Roxas steso sul pavimento con un gatto demoniaco in mano davanti a Xemnas o un Saix che teneva un Axel per l’orecchio e un gatto in braccio.
“Ho scoperto che in camera del numero VIII era nascosto un felino di razza Abissina, che oltretutto puzza del suo shampoo, e che non è neanche un gatto.”
I presenti spostarono lo sguardo dal gatto in braccio a Saix, a quello in mano a Roxas. E cominciarono a capire.
“Non ha subito traumi o lesioni, quindi l’unica spiegazione è che abbia attraversato un passaggio oscuro da solo. L’unico che abbia affrontato una missione individuale in questi giorni sei tu, Roxas. Sapresti dirci qualcosa?”
 
Quando ebbe spiegato tutto, alzò gli occhi lucidi in direzione di Xemnas. Questi rimase in silenzio per alcuni secondi, poi prese l’Heartless di NekoAxel che Roxas teneva in mano. Questi smise di dimenarsi e ciondolò mite per la collottola.
“Capisco le tue motivazioni. Ma le regole sono regole, non si possono violare. E poi sai che da quando Saix è entrato nell’Organizzazione Xigbar ha quella fobia per i gatti… Vexen sarà incaricato di unire l’Heartless del tuo gattino al suo Nessuno, ma a quel punto dovrai abbandonarlo nel mondo in cui l’hai incontrato.”
“M-ma non posso io… Era a  Crepuscopoli, e lì ora c’è quel mostro…”
“Gli altri membri dell’Organizzazione se ne sono già occupati. Ti permetto di restare con il tuo amico finché non tornerà normale, ma promettimi che allora lo lascerai libero. Puoi?”
Il numero XIII fece un leggero cenno del capo, e si incamminò insieme al Superiore verso il laboratorio di Vexen.
 
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Il laboratorio del numero IV sembrava davvero il covo di uno scienziato pazzo: provette piene di liquidi dalla dubbia natura biologica ingombravano grossi tavoli bianchi e decine di esperimenti in corso che minacciavano di esplodere o peggio da un momento all’altro. Le fredde luci al neon tipiche da ospedale che illuminavano precariamente la stanza non contribuivano a migliorare la situazione, e su un tavolo era chiuso in un barattolo di liquido verde uno strano organo grigio-rossiccio a forma di Kingdom Hearts…
Roxas non si sentiva tanto tranquillo a lasciare il suo gattino nelle mani di quel pazzo, cioè in realtà non sentiva niente, ma sapeva che di lui non ci si può fidare fino in fondo.
“Umpf, resterai qui a guardare tutto il tempo, vero? Accomodati pure” disse il numero IV indicando una grande sedia piena di cavi e cavetti colorati, messi lì per follia estetica pensò Roxas. Strinse a sé il Nobody del suo amico e si sedette lentamente per riposarsi dalla lunga corsa di poco prima nel tentativo di acciuffare l’Heartless di NekoAxel. Al contatto il sedile era di un metallo freddo e ruvido, e si sentiva puzza di bruciato; nonostante la luce accesa la sua testa era all’ombra così alzò gli occhi per capire cosa ci facesse quell’elmetto sulla sua testa…
Si alzò di scatto e si allontanò il più possibile: era una sedia elettrica! Si voltò con sguardo irato (se così si può dire) verso il Freddo Accademico che, con fare superiore e un leggero ghigno in volto, rispose all’accusa:
“Ehm, io intendevo QUELLA sedia” ed indicò lo sgabello vicino alla sedia elettrica.
“Oh”.
L’Heartless del gattino venne consegnato nelle mani di Vexen, che lo alzò verso la luce del neon per vederlo meglio:
“…Uhm, Che splendido esemplare. Proprio bello. Ed ha anche una buona dentatura…
Xemnas posso vivisezionarlo?”
“No”
“Posso strappargli il pelo per ottenere un suo clone?”
“No”
“Posso…”
“LIMITATI a curarlo Vexen”
 
Il Superiore si avvicinò a Roxas e gli chiese di consegnare a Vexen anche il Nessuno di NekoAxel, poiché gli era stata affidata una nuova missione.
“M-ma avevate detto che sarei potuto stare con Neko finché non fosse tornato normale!”
“Ho mentito. E poi Vexen ha bisogno di concentrazione per compiere questo esperimento, non gli è mai riuscito del tutto. Ora va, Saix ti chiarirà i dettagli.”
Roxas tentennò per qualche attimo, non gli piaceva per niente l’idea che Vexen facesse esperimenti sul suo gatto/i. Diede un’ultima carezza a quelle palle di pelo che lo guardavano con sguardo supplicante… Nel senso che l’Heartless era disperato, il Nessuno leggermente preoccupato.
“Promettetemi che non vi farete sezionare da quel pazzo, intesi?”
I due risposero con un miagolio incerto. Si avviò lentamente verso la porta, tenendo costantemente gli occhi fissi su Vexen.
Che nel frattempo aveva tirato fuori un set completo di strumenti da taglio.
 
Nella sala delle missioni c’erano solo Axel e Zexion, quindi dovette aspettare l’arrivo del numero VII sedendosi sul divanetto (bianco) della stanza (bianca) con un muso talmente lungo che per poco toccava il terreno. Vedendo lo stato del ragazzo, Zexion si avvicinò a lui.
“Cerca di capire, la nostra priorità resta comunque scoprire il motivo delle trappole sparse per i mondi…”
“Trappole?”
Il Burattinaio Mascherato si sedette sul divanetto vicino a lui, e lo guardò molto seriamente.
“Ti ricordi il terremoto che hai sentito l’ultima volta che sei andato a Crepuscopoli? Era l’onda d’urto di un Invincibile, un potente Heartless che solitamente non appare spesso e in luoghi frequentati. Infatti si trovava lì perché è stato piazzato come trappola in una Pozza dell’Inganno da qualcuno, ma non sappiamo chi sia o a quale scopo. La popolazione si è messa in allarme in tutti i mondi in cui le trappole sono scattate, aumentando il nostro rischio di essere scoperti nelle missioni….”
Come un fulmine a ciel sereno, il flusso dei ricordi tornò al giorno dell’accaduto, e le scene gli apparvero nella memoria in un istante. Facendogli capire cosa successe veramente.
“Zexion… io queste pozze oscure le ho viste! Ce ne era una anche nella città di Halloween, ne è uscito fuori un mostro che mi ha quasi….”
Ucciso? No, non ucciso. Un Nobody non può morire, scompare semplicemente.
“E… se non fosse stato per quel misterioso guerriero di fuoco non sarei qui.”
“Guerriero di fuo… Intendi tipo un tizio alto, con una zucca in testa…?”
“Si esatto”
“Aaah, allora quello era Jack”
Cosa? Jack? QUEL Jack?? È stato LUI a salvarlo??? Non capiva. Lo aveva sempre considerato solo spaventoso, senza averlo mai conosciuto…
Vedendo l’espressione stupita (se così si può dire) del numero XIII Zexion si spiegò meglio:
“Uhm, mi sa che non lo conosci. A prima vista sembra Mister Morte in persona, ma è simpatico”
Che!? Ma non era assolutamente vietato interagire con i personaggi di altri mondi?
Boh. In questa Organizzazione fanno tutti come pare a loro…
Perfino lui.
 
 
Gli ultimi ultra-disertori scomparvero sotto i colpi dei Chakram di fuoco. Lui e Roxas erano in missione per scovare l’ultima Pozza dell’Inganno presente a Crepuscopoli, captata dal fine olfatto del Burattinaio Mascherato. Si stavano incamminando per una stradicciola isolata, un silenzio di tomba regnava fra i due.
Gli dispiaceva, effettivamente parte della colpa era sua se NekoAxel era stato scoperto, e si sentiva strano. Come se un peso gli stesse schiacciando il petto in un punto dove non c’era nulla… Questo dovrebbe essere il ricordo dei sensi di colpa, si disse.
 “Senti Roxas… Lo so che se avessi un cuore saresti molto arrabbiato, ma mi dispiace non volevo che accadesse ciò…”
Si chiese come poteva dire di essere dispiaciuto. Lui non ERA dispiaciuto, non avrebbe potuto esserlo neanche volendo, ma se avesse avuto un cuore in quel momento sapeva che avrebbe provato molto più che dispiacere.
L’altro si voltò, mostrando non un viso arrabbiato ma preoccupato: “lo so Axel, ma non è stata colpa tua. Sono io il responsabile della divisione di Neko in due parti. E comunque ora ci sono cose più importanti, dobbiamo trovare quella pozza d’ombra.”
Ciò che era successo in questi giorni... Perché? C’era forse qualcuno che lo voleva morto? Mentre camminava mille pensieri gli affollavano la testa, ed era così concentrato che non si accorse che stava andando contro un mucchio di scatoloni e sbatté sonoramente la faccia sulla pila. Cadde all’indietro trascinandosi tutta la catasta, che gli rovinò in testa facendo un fracasso terribile. Axel si precipitò a soccorrerlo spostando gli scatoloni:
“Roxy dovresti stare più attento, lo so che ne sono successe di tutti i colori ma devi restare con i piedi per terra.”
“Già hai ragione, scusami.. è che continuo a non capire perché qualcuno ce l’abbia con me. Tu sai dirmi qualcosa?”
Si, Axel conosceva il perché di quegli attacchi, ma non poteva rivelarlo. Non poteva dirgli chi era veramente né perché fosse così importante per l’Organizzazione, poiché gli era stato vietato dal Superiore.
“No Roxas, non conosco la causa di ciò.”
Si rimisero in cammino, mentre quel senso di oppressione sul petto del numero VIII aumentò ancora.
All’improvviso sentirono un frastuono assordante in direzione del Ring di Sabbia, si alzarono di scatto e si guardarono negli occhi: la loro preda si era risvegliata. Corsero verso l’obbiettivo con le armi in pugno, sapevano che non si poteva sottovalutare nessun nemico in una situazione del genere.
 
 
Giunti nel luogo della battaglia i due si prepararono a combattere ma rimasero come stupefatti: davanti a loro si ergeva un enorme Blindato Potenziato molto diverso dal solito, completamente nero e con i bordi di un tetro rosso sangue. L’Heartless si girò di scatto e individuò i compagni.
“Finalmente un po’ d’azione!” esclamò il Soffio di Fiamme Danzanti brandendo i suoi chakram infuocati e avvolgendosi in una scia di fiamme. Il Nobody si lanciò contro la possente creatura scagliandogli contro entrambe le armi e facendolo indietreggiare di non pochi centimetri, ma venne respinto dalla resistente corazza che non fu neanche scalfita. Venne scagliato contro il muro dal Blindato ma si riprese subito e ricominciò ad attaccare. Dal canto suo Roxas entrò in azione quando l’Heartless si dimenticò di lui, sferrandogli una Keybladellata sul cranio. L’altro si voltò per contrattaccare ma fu preso alla sprovvista da Axel che gli piantò un Chakram fra capo e collo. La testa corazzata rotolò per terra e la creatura si girò su se stessa disorientata, era il momento di agire: Roxas colpì il capo ripetutamente per scagliarlo lontano e Axel si occupò di tenere a bada il corpo. A questo punto potevano già gustarsi la vittoria, ma qualcosa andò storto. L’Heartless prese come nuova energia e afferrò il numero VIII con le mani cominciando a roteare su sè stesso. Poi mollò la presa.
Axel venne catapultato dall’altra parte della città, ed il Blindato Potenziato si divise in tre parti: Roxas dovette schivare due potentissimi manoni rotanti e due piedi corazzati si scagliarono contro di lui. Cosa era successo?? Perché  la creatura si era risvegliata così all’improvviso? Non poté rispondersi perché fu scagliato all’indietro da un improvviso tornado: il corpo del Blindato Potenziato si era messo a roteare ad una velocità talmente forte da creare un enorme vortice d’aria.
Era spaventato, o almeno lo sarebbe stato se avesse avuto un cuore, ma ciò che lo inquietò di più fu la sottile e profonda voce metallica che sentì provenire da fin dentro l’armatura:
“La mia signora mi ha ordinato di eliminarti.”
 
“Ma cos.. Dove sono?”
Axel era stato catapultato dall’altra parte della città con una potenza inaudita.
“Ma che è successo.. Il blindato… Roxas…ROXAS!!”
Si alzò subito in piedi, ma dovette ri-abbassarsi a causa di un forte dolore alla gamba sinistra. Dolorante e acciaccato, si mise in piedi a fatica e cominciò a correre verso il suo amico. Non si sarebbe mai perdonato se Roxas fosse rimasto ferito o peggio… Avrebbe dovuto dirgli la verità.
Non voleva perdere il suo compagno, l’unico vero amico che avesse mai avuto nella sua non-esistenza.
“Resisti Roxy, sto venendo da te."
 
“Distruggere…” ululava quella creatura ferrea che ad ogni passo sferrava una potente onda d’urto contro il Nobody. “Distruggere distruggere distruggere!!”
“Cosa vuoi da me!?” gridò il numero XIII, che cercava di difendersi dalla violenta scarica di colpi abbattutasi su di lui. “Chi sei tu??”
L’Heartless si ricompose e continuò instancabile a sferrare centinaia di sfuriate sulla Keyblade, unica difesa del ragazzo che ad ogni colpo indietreggiava inesorabilmente verso la parete.
“La mia signora non gradisce la tua esistenza” disse con naturalezza glaciale, e schiacciò il Nessuno con una poderosa manata: Roxas tentò con tutte le forze di resistere alla pressione ma era troppo debole, cadde sotto il peso della mano corazzata.
Allo stremo delle forze, riuscì solo a sussurrare una domanda.
“C-chi… è la tua signora?”
Il nemico corazzato prese per il mantello il Nobody ansimante e lo scaraventò lontano. Sbatté pesantemente contro il muro, lasciando una visibile traccia di sangue scarlatto sulla tinta arancione.
“La mia signora…”
Ormai sfinito, non poté fare altro che subire le scariche di onde d’urto del Blindato Potenziato che si avvicinava lentamente verso di lui. La voce proveniente dall’emo della notte si era ridotta ad un sussurro, ma le orecchie del Nessuno riuscirono a captare ciò che bastava, prima di essere colpito un’ultima volta.
“La mia signora è Malefica”



Angolo delle autrici:

Tan Tan TAAAAN

Quindi chi si cela dietro alle Pozze dell'Inganno e è la misteriosa Malefica?
Riuscirà a cavarsela Roxas?
Saranno riusciti i due NekoAxel a sfuggire a Vexen o lo scianziato avrà ceduto alla tentazione di sezionarli?
E soprattutto...
Che cavolo centra quella vecchietta di ventordici capitoli fa?
Scoprirete tutto nell'ultimo capitolo!! (già siamo quasi giunti alla fine, dispiaciuti?? Noi tantissimo T^T)

P.S. Un ultima cosa ci scusiamo veramente per il ritardo, ma come abbiamo già detto la scuola chiama; speriamo che per voi sia valsa la pena di aspettare un pò (UN PO'??) di più per questo capitolo!
Detto questo ci ritiriamo ALLA PROSSIMA!!!!!

  
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