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Autore: Sherit Maatkara    06/04/2008    8 recensioni
Ecco cosa succede alle prese con i fratelli (bellissimi @.@) Winchester, in versione demenziale però (perché devo sempre essere io il più scemo? nd Sam) (Perché sei il minore, fratellino! nd Dean) (E' inutile che ti vanti tanto, sei scemo pure tu in questa fan fic nd Sherit Maatkara) ( =( ndDean)
Genere: Demenziale, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ed eccovi l'ultimo capitolo frutto della mia totale e completa demenzialità XD Spero vi piaccia! Recensite!

Cercando di scrivere una Fan Fic seria… parte 5

 

“Bene, per la gioia di tutti questa è l’ultima parte… Siete pronti?”

Bobby: Io sì…

Dean: Anche

Sam: …

“Perfetto, Sammy… sei un ottimo Winchester in coma…”

Sam: >:(

“Niente mimica facciale, Sam… devi rimanere completamente immobile”

Sam: -.-

“Perfetto… cominciamo?”

Dean: Ehi, e Kripke?

“Lasciate perdere Kripke, dobbiamo lavorare”

Dean/Bobby/Sam: Ok!

 

Bobby adagiò delicatamente Sam sui sedili posteriori dell’Impala…

 

Bobby: Sbam!

Sam: AHIAAAAA! Il copione diceva delicatamente, maledizione! Perché ce l’avete tutti con me?!

Bobby: davvero diceva delicatamente?

“Ma cos’è ‘sta storia? Vi alternate con l’idiozia? Bobby, pensavo di potermi fidare di te!”

Bobby: scusa… rifacciamo?

“Sì, è meglio prima che tu possa deformare definitivamente la testa di Sam”

 

Bobby adagiò delicatamente Sam sui sedili posteriori dell’Impala e chiuse la portella dell’auto…

 

Sam: Fermo, cosa vuoi fare?!  Ahia!

“Cosa diavolo succede, ancora?”

Bobby: Gnnn… la portella non si chiude… ci  sono metà delle gambe di Sam che escono fuori! E’ troppo alto per starci!

Sam: Quest’assassino mi vuole staccare le gambe! Vuole chiudere la portella lo stesso!

“Bobby, accidenti…!”

Bobby: scusa!

“Proviamo a fare la scena con Dean.”

 

Dean adagiò delicatamente Sam sui sedili posteriori dell’Impala e chiuse la portella dell’auto…

 

Sam: Fratellicida! Assassino! Stacca gambe!

“Ci risiamo… -_-“

Dean: Aveva ragione Bobby, regista… qui le gambe di Sam non ci stanno!

“Avete provato a metterlo seduto, invece di disteso?”

Dean: O.O

“No, vero?”

Dean: N-no…

“Bene… è meglio se Bobby fa la scena… è stato lui a sollevarlo, sulla torre. Bobby, capito?”

Bobby: cosa?

“…”

Bobby: Ahnn, sì, seduto, non disteso!

“…”

 

Bobby adagiò delicatamente Sam sui sedili posteriori dell’Impala e chiuse la portella dell’auto,

 

“Finalmente!!! Proseguiamo…”

 

Quindi salì accanto al posto di guida, preso da Dean. Il ragazzo mise le chiavi nel quadrante e le girò per mettere in moto l’auto. Il motore dell’Impala emise qualche borbottio, poi tornò silenziosa. Dean provò di nuovo, ma l’auto non si mise in moto.

Bobby notò preoccupato la scena. –Cosa diavolo succede?-

 

Dean: Ma cosa vuoi che ne sappia, io!

Bobby: Scusa, era solo una delle battute del copione

“BASTA INTERROMPERE, SONO LE ULTIME SCENE DI RIPRESA!”

Dean/Bobby: ok…

“Sì, sì… dite sempre “ok” e dopo alla prima cavolata sparate un sacco di cavolate!”

Dean/Bobby: o.o?

“Lasciamo perdere… parlare con voi è come parlare a … un muro di cemento armato…”

Dean/Bobby: Grazie =)

“No comment…”

 

- Non lo so!- Dean cominciava ad agitarsi. Scese dall’auto e fece per dirigersi verso il cofano, quando vide un’ombra sbucare da dietro uno dei pioppi.

 

Dean: (a denti stretti) ioodioipioppi ioodioipioppi ioodioipioppi

“E-ehm!”

Dean: Eh? Ah, scusa!

 

Improvvisamente, si trovò bloccato a terra da una forza misteriosa, una forza che aveva già sperimentato in passato. “I figli del demone!”

-Bobby, cerca di mettere in moto l’auto! Porta Sammy via di qui!-, gridò, mentre l’ombra si avvicinava inesorabilmente verso di lui.

Bobby, però, non lo volle ascoltare. Scese dall’auto, caricando il fucile di munizioni. Purtroppo, l’ombra lo vide e fece volare il fucile dieci metri distante.

Finalmente, l’ombra si avvicinò abbastanza da poter essere vista.

 

Dean: AAAAAAAAHHHHRGH!

Bobby: AAAAAAAHHHHRGH!

Sam: AAAAAAAAHHHHRGH!

“Stop. Prima cosa: Dean, METTITI IN QUELLA CAVOLO DI ZUCCA VUOTA CHE NON DEVI URLARE!”

Dean: =S s-sì…

“Seconda cosa: Bobby, è già un miracolo se non ti licenzio, quindi, per piacere, non andare dietro a quell’ebete di Dean, ok?”

Bobby: =S Sì..

“Ultima cosa: Sam… cosa ti avevo detto?”

Sam: che sono in coma?

“Esatto e quindi?”

Sam: Devo stare zitto…

“Bene. Riprendiamo”

 

Bagnata dalla pioggia che in quel momento si era ormai attenuata, l’ombra si fermò con le mani ai fianchi di fronte a Dean, in un aperto atteggiamento di sfida.

Il ragazzo la riconobbe subito. – Meg? Meg Masters? -

Meg sorrise.

 

Dean: Io odio Meg! Non mi ha nemmeno notato quando ci siamo visti per la prima volta… invece si è interessata a quel saputello di Sammy!

Sam: Non sono un saputello! E poi mi chiamo Sam o meglio, Samuel!

Dean: Ecchissene! Io ti chiamo Sammy!

Sam: Sammy era un cicciotello di dodici anni, te l’ho già spiegato

Dean: Sammy Sammy Sammy

“AOOOO! La volete finire sì o no? Quante volte ve le devo ripetere le cose?”

Sam: (puntando il dito) è stato lui a provocare!

Dean: Chi? Io? O.o

“ -_- Adesso ci risiamo…”

Sam: Sì, sei stato proprio tu!

Dean: Non è assolutamente vero… e il fratello maggiore ha sempre ragione!

Sam: Ma neanche per sogno!

“Per piacere, manca pochissimo alla fine! Smettetela di litigare e finiamo questa puntata, d’accordo?”

Sam/Dean: Sta’ zitta tu!

“…”

Sam/Dean: o.o

“…”

Sam/Dean: O.O

“…”

Sam/Dean: O-oh! =S

“COME DIAVOLO VI PERMETTETE DI DIRE A ME DI STARE ZITTA? CHI HA ROTTO LE SCATOLE TUTTE QUESTE PAGINE, EH? IO, PER CASO?”

Sam/Dean: cidispiacecidispiacecidispiacecidispiace!

LA PROSSIMA VOLTA CHE COMMENTATE VI SPEDISCO A NOTRE-DAME A SUONARE LE CAMPANE E QUI IL PROTAGONISTA DIVENTERA’ IL GOBBO!”

Quasimodo: Qualcuno mi ha chiamato?

Sam/Dean: (in ginocchio e a mani giunte) Ti prego, noooo! Saremo buoni, promesso!

Kripke: Ma non si possono mandare via i Winchester!

“Chi ti ha liberato, tu?”

Kripke: Ah, ecco chi mi aveva legato, chiuso nell’armadio a sua volta chiuso con un lucchetto in una roulotte posteggiata al Polo Sud!

Dean: Ehi, nella mia roulotte!

“Ma come diavolo hai fatto a liberarti?!”

Kripke: Facile! Ho chiesto a Fiorello!

“No comment…”

Dean: E’ vero, c’era la Marcia dei Pinguini!

“Sta’ zitto, tu… non devi sempre spiegare le battute dementi di Kripke…”

Kripke: Non era una battuta!

“Ah… -_- ancora meglio”

Kripke: Beh, non si prosegue questa puntata?

“Vuoi per caso che ti faccia divorare dalle Renne di Babbo Natale?”

Kripke: Ma quelle sono al Polo Nord!

“Eh, già, sono più vicine…”

Meg: Ehi, avete finito? Sono tre ore che ho le mani piantate nei fianchi e un sorriso da deficiente stampato in faccia… vorrei almeno dire la mia battuta!

“Già, Meg ha ragione… riprendiamo a girare!”

 

-Ci rivediamo Dean-

Dean raggelò: com’era possibile che fosse Meg? – Tu non puoi essere Meg…-, disse infatti. – Tu sei morta… !-

Meg incrociò le braccia. – Sì, infatti, mi hai uccisa tu, se non ricordo male. Non molto tempo fa, direi. Hai ucciso me… e la ragazza che avevo impossessato. - Meg si avvicinò ulteriormente. –E’ stato solo il primo di umano che hai ucciso. Il secondo è stato il ragazzo di cui si era impossessato mio fratello. Per non parlare di tutti quelli che hai ucciso a sangue freddo. –

-Basta!-Dean tentò di sollevarsi, ma non ci riuscì.

-Vorresti non pensarci, eh?-, chiese Meg. –Vorresti aver agito diversamente… ma la realtà è che sei un assassino. Inoltre, Sam sta diventando un demone. E il giorno in cui lo ucciderai, sarà l’ultimo che vivrai su questa terra. –

 

Bobby: Porca miseria, questa è peggio di Dean!

Dean: Cosa vorresti insinuare?

Bobby: Al semplice fatto che ce l’avete tutti con Sam.

Sam: *.* grazie Bobby!

Bobby: Di niente… bisogna difendere i più deboli

Dean: Ma chi ti credi di essere? Superman?

Bobby: No… mi accontento di essere… (tira fuori mantello e calzamaglia) SUPERBOBBY!

“L’avete finita di fare questa SUPERcavolate?!? Bobby, dove diavolo hai rubato quel costume?”

Bobby: Non l’ho rubato, è mio!

“Oh mio… ma voi siete solo un branco di pagliacci da circo!”

Dean: Sì… è tu sei Moira Orfei!

“…”

Dean: O.O

“…”

Dean: O-Oh O.O

“CHI SAREBBE MOIRA ORFEI, QUI? BADA A NON FARMI PIU’ ARRABBIARE PERCHE’ POSSO LICENZIARTI!”

Kripke: Non è vero

“Taci, Kripke!”

Kripke: Ma non è vero… sono io che decido se licenziarli o no!

“(azzannando il copione) GRRRRRR…”

Dean: Il copione non è buono. Vuoi dei salatini?

“RIPRENDI SUBITO A RECITAREEEEEE!”

 

Dean guardò l’Impala con la coda dell’occhio.

 

Dean: Ma come diavolo riesco a fare una cosa del genere? Qui ci vogliono gli effetti speciali!

coda dell’occhio è un semplice modo di dire, Dean, perché non lo capisci?”

Dean: Ahhhnnn… e cosa significa?

“Kripke… sicuro di non aver sbagliato a chiamare le persone alle selezioni?”

Kripke: Sicuro, c’erano solo loro due!

“Ah, beh… gli unici malati di mente ad accettare il lavoro di un malato di mente!”

Kripke: o.O cosa?

“N-niente, niente… farneticazioni di una regista stanca, tutto qui”

Kripke: Ahn…

“Pfiu!”

 

Dean guardò l’Impala con la coda dell’occhio. – Sam non diventerà mai un demone e io non lo ucciderò mai- disse.

Meg inclinò la testa da un lato. –Non si può mai sapere… la vita vi ha già riservato amare sorprese. Perché non dovrebbe ancora?-

-Perché finché sarò vivo io a Sam non capiterà niente, NIENTE, è chiaro?-

Meg scosse la testa. –Fin quanto credi che resterai vivo, eh?-

 

“Stooop! Bobby, piantala di toccarti, sei una cosa oscena!”

Bobby: Ma questa è peggio anche della Fletcher! Bisogna esorcizzarla subito!

“Smettila, è solo finzione!”

Bobby: Sì, ma io sono superstizioso per davvero

Meg: Perché superstizioso? Io nel tempo libero faccio la becchina!

Bobby: O.O

“ Aridaje…  Meg, perché l’hai detto? Adesso chi lo fa smettere più!”

Bobby: O.O

“Bobby, smettila subito o ti licenzio”

Bobby: … meglio essere sfigati che senza lavoro!

“Bene, perfetto… riprendiamo!”

 

Dean cercò nuovamente di opporsi alla forza esercitata dal demone, ma non ci riuscì. – Abbastanza da sconfiggere te e tutti i figli di p*****a come te… -

-Non vivrai abbastanza nemmeno per arrivare alla fine di questa giornata, Dean Winchester -, disse Meg

 

(Occhiataccia della regista a Bobby, il quale stava per compiere il gesto scaramantico…)

 

- Davvero? E cosa te lo fa pensare?-

Meg tirò fuori un pugnale dalla tasca dei pantaloni. – Il fatto che tu sia indifeso… -, spiegò. –Né il tuo amico Bobby né il tuo fratellino Sam potranno salvarti. Dopo tutto quello che hai fatto per loro… -

Alzò il braccio all’indietro. – Addio Dean… tutto sommato è stato bello conoscerti. –

 

Dean: AAAAARGH! Regista! Regista! Questa mi vuole uccidere! Aiuto!!!!

Sam: Casomai l’unico che deve ucciderti sono io…

“Sam, torna in stato comatoso. Dean, cosa stai facendo?”

Dean: Recitando!

“E quindi?”

Dean: Questa ne vuole approfittare per uccidermi davvero!

“Sbagliato. Anche lei recita…”

Dean: (osservando il viso di Meg che sogghigna diabolicamente con il pugnale in mano…) S-siamo sicuri?

“Sì, sicuri…”

Dean: Bah…

 

Dean vide il viso di Meg contrarsi. Prima che potesse formulare qualsiasi pensiero, lei abbassò il braccio, scagliando il pugnale contro di lui.

Fu allora che la sua mente proiettò la domanda più logica:

 

Dean: “Ma sta recitando o no?”

“ (Spiaccicandosi la mano in faccia) Certo che sta recitando, Dean… Te l’ho già detto…”

Dean: Io non ne sono così sicuro (occhiata al viso di Meg che sogghigna ancora diabolicamente)

“Ecco… adesso ci tocca rifare la scena… Vuoi capire sì o no che lei sta recitando e basta?”

Meg: E’ vero… sono un’attrice che fa anche la becchina…

“Bobby, non ti azzardare a fare quello che stavi per fare!”

Bobby: Ma io non stavo per fare niente!

“Ah, no? Allora alza le mani…”

Bobby: Ehm…

“Allora?”

Bobby: Uff (alza le mani)

“Dean, tranquillizzati… sta recitando!”

Dean: Chi? Bobby?

“No, purtroppo lui è scemo per davvero…”

Fu allora che la sua mente proiettò la domanda più logica: “Tutto questo sta succedendo per davvero?”

In poche frazioni di secondo, il pugnale lo raggiunse. Non sentì dolore. Non sentì nemmeno la propria mente. Tutto quello che vide, infine, fu il buio più totale.

 

Dean: Forse perché questa pazzoide si è piantata proprio davanti al sole?
Meg: Ehi, non sono così grassa da oscurare tutto!

Dean: Tu no… ma i tuoi odiosi capelli a caschetto sì… hai una testa enorme!

Meg: ç.ç REGISTAAA! Dean offende!

Dean: Non ti ho offeso, ho detto semplicemente la verità!

“Ehi, ehi, basta! Dean, capisco con tuo fratello, ma devi per forza attaccare baruffa anche con Meg?”

Sam: Dean attacca baruffa con tutti!

“Sam… torna in coma!”

Sam: >:(

“Cosa ti ho detto riguarda la mimica facciale?”

Sam: -.-

“Perfetto… Dean, adesso riprendi a recitare!”

 

Tutto quello che vide, infine, fu il buio più totale.

Improvvisamente, il mondo attorno a lui si illuminò. Gli ci volle qualche secondo per realizzare di essere seduto sopra al letto del Motel che avevano prenotato a Landford, in Texas. Era stato tutto un incubo, dunque?

Si voltò verso l’altra parete della stanza, dov’era appoggiato l’altro letto. Sam aveva appena aperto gli occhi e lo guardava. – Tutto bene, Dean? Di solito il primo a svegliarsi sono io…-

 

Dean: Sì… e mi svegli sempre alle cinque del mattino… mi tocca dormire in macchina mentre tu guidi, ti rendi conto?

Sam: XD fino a quando non ti sveglio con un colpo di clacson!

Dean: Quanto ti odio quando fai così… >=(

Sam: Beh, tu per tutta risposta alzi il volume della musica al massimo

“L’avete finita di raccontarvi le vostre cose? Dobbiamo finire la puntata!”

Sam/Dean: Ah, ok…

 

Dean, però, non si sentiva per niente bene. Sebbene l’incubo fosse finito, sentiva come una sensazione. – Alzati, Sam… Devo vedere una cosa… -

Sam, controvoglia, si alzò, strofinandosi gli occhi. –Dean… cosa diavolo c’è? È la prima volta che dormo decentemente…-

-Sì-, commentò Dean. – E io la prima in cui faccio un incubo.-

Il fratello balzò giù dal letto. –Cosa?-

Dean si mise velocemente una maglietta. –Eh, già… a quanto pare non sei l’unico a fare incubi. Solo che i miei non riguardano il futuro, ma il passato… -

Sam s’infilò un paio di jeans. –Sul serio?- Si voltò verso la finestra che dava su un vicolo chiuso che fungeva da retro al motel.–Cos’hai sognato?-

Il fratello maggiore infilò il cappotto. –Era un miscuglio di esperienze che abbiamo avuto in passato, non riesco a spiegarlo…-

 

Sam: Ma tu non riesci mai a spiegare niente!

Dean: Non è mica colpa mia! (puntando il dito) è colpa della regista!

“ o.O io?”

Dean: Sì, tu… sono tutte tue queste battute qui!

“Senti, bello… adesso finisci questa puntata, ok? E dopo ne parliamo”

Dean: Guarda che ci conto, eh?

“Sì, sì… però adesso per contratto dovete finire la puntata…”

Kripke: sì sì…

“Ma chi ha chiesto il tuo parere, Kripke?”

Kripke: Nessuno!

“Appunto -_-“

 

Detto questo, si diresse alla porta, seguito da Sam.

Il motel in cui erano alloggiati dava direttamente sulla piazza principale del paese. Dean identificò subito l’Impala parcheggiata all’ombra dei pioppi. Purtroppo, oltre a questo, notò le stesse altre auto che aveva visto nel sogno.

Sam lo guardò, perplesso. –Dean? Ma cosa diavolo ti prende?-

Dean controllò l’orologio: erano le nove del mattino. Tornò a guardare la piazza: era completamente deserta. Decine di volantini viaggiavano sull’asfalto trasportato dal vento lasciato dalla tempesta di quella notte.

-Dov’è diavolo è andata a finire tutta la gente?-

 

FINE

 

TITOLI DI CODA

 

Dean: No, no, no… un attimo… è finito così?

“Perché? Non l’hai capito?”

Dean: Sinceramente, no…

Sam: Te lo spiego io... Allora, tu hai vissuto un incubo, ok? Un incubo nel quale ritornava tutto il nostro passato, nel quale Landford era una cittadina deserta. Ora, ti svegli e trovi la cittadina deserta. Cosa ne deduci?

Dean:…

Sam: Dean?

Dean: Scusa, puoi ripetere?

Sam: -_-“

“Capisci come mi sento con voi due, Sam?”

Sam: Eh, già… è terribile -_-“

Dean: Qualcuno mi vuole spiegare questa puntata?

“No, Dean…”

Dean: Kripkeeeee!

Kripke: sinceramente, non l’ho capita nemmeno io!

“Cosa? Tu? L’autore malato di tutta questa serie fuori di testa?”

Kripke: Ehm, no…

“Beh… c’è una nota positiva: avevi detto che non appena finivo la puntata, potevo licenziare Bobby”

Kripke: Sì, esatto…

Bobby: ç.ç

“Bene… Bobby, sei definitivamente licenziato. E con te se ne vanno i Winchester!”

Sam/Dean: Certo! Perché noi vogliamo bene a Bobby!

“Perfetto… tutti fuori dalle scatole. Kripke, ti conviene ideare un’altra serie…”

Kripke: Buona idea… che ne dici di “SUPERNATURAL”?

“No comment…”

 

TITOLI DI CODA:

 

AUTRICE:  Sherit Maatkara

INTERPRETI: Samuel Winchester, Dean Winchester, Bobby Singer, Meg Masters, la bambina fantasma, Quasimodo, Eric Kripke e, ovviamente, la povera regista!

I PERSONAGGI DI: (Samuel Winchester, Dean Winchester, Bobby Singer e Meg Masters) e tutti i riferimenti alle puntate di Supernatural, Supernatural stesso sono proprietà della Warner Bros Television e di Eric Kripke (citato tra l’altro nella fan fiction)

CHIEDO SCUSA a Eric Kripke e inoltre a Victor Hugo per aver usato anche i suoi personaggi (soprattutto il povero Quasimodo) e a Cocciante per aver messo qualche verso della canzone “LE CAMPANE” che fa parte del musical “NOTRE DAME DE PARIS”

 

Infine… che ci crediate o no, IO ADORO SUPERNATURAL E TUTTI I SUOI PERSONAGGI, soprattutto SAM! Quindi, un grande ringraziamento a Eric Kripke per averci donato due personaggi su cui fantasticare… (oh, non per niente sono due gran bei ragazzi!!!!)

Spero che la serie continui, ma visto il successo riscosso prima (e soprattutto!) in America e qui in Italia (dove i DVD tardano sempre ad arrivare!) non ci sono dubbi che ci faranno fantasticare per molti altri anni!

W SAM E DEAN!

 

  
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