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Autore: Kagura92    06/04/2008    4 recensioni
Quindici secondi.
Solo quindici dannati secondi ci separano fratello.
In quei quindici secondi si è deciso che io dovessi morire oggi.

Una One-Shot su Hizashi Hyuga.
Le ultime parole a suo figlio.
Dal Suo punto di vista.
Genere: Malinconico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Neji Hyuuga
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Tu hai…anche Neji

Quindici Secondi

 

…-Tu hai…anche Neji.Perchè scegli la morte per la casata principale?-…

 

Sorrido,un sorriso cupo e malinconico,come avevo sorriso quando lui udì le mie parole,il giorno prima.

Ovviamente il capoclanHiashi…mio fratello…non poteva capire.

D’altronde aveva qualcosa di cui lamentarsi?

C’era qualcosa nella vita che gli fosse stato negato?

Aveva mai capito cosa si provasse a venire incatenati,imprigionati in una gabbia quando ci si sarebbe potuti librare nel cielo?

Sapere che quella prigionia era avvenuta per mano di un uomo,e che non c’era nessuna motivazione veramente valida?

No,non ne aveva idea. Non poteva saperlo.

Sciocco,odiato,amato fratello.

Anche se sei tu il maggiore alla fine sono io a dovermi preoccupare per te.

Chiusi gli occhi e lascia che il mio volto venisse riscaldato dai caldi raggi del sole.

Era l’ultima volta che lo sentivo,l’ultima volta che lo assaporava.

Aprii gli occhi e guardai il cielo limpido.

Oggi sarei morto,eppure il sole continuava a ridere in cielo,beffardo.

Troppo spesso avevo la sensazione che tutta la mia vita fosse solo un tragico gioco a cui non potevo vincere,perchè già il primo lancio dei dadi fu il mio triste presagio.

 E tutto per quindici,solo quindici dannati secondi,solo quei quindici secondi che ci separano,fratello.

In quei quindici secondi si è deciso che io morissi oggi.

 

Dovrei temere la morte.

L’ho temuta per tutta la vita,da quando mi venne impressa a fuoco sulla pelle,da quando capì che io non avevo altro scopo che difendervi,voi della Casata Principale,voi che ridete e vi credete superiori.

E ora invece mi ritrovo ad attenderla,impaziente,perchè quando Lei arriverà io sarò libero.

Libero.

Nessuno tranne me potrà mai capire cosa significhi questa parola.

 

-Papà?-

 

Nessuno tranne lui.

 

-Neji-

 

Ti volto a guardarmi,e non posso fare a meno di pensare a cosa dirti,a quali saranno le ultime parole che sentirai da tuo padre.

Ora non puoi capirlo,ma non puoi sapere quanto sia difficile essere ninja.

Tra qualche anno lo saprai anche tu. Ho pregato Hiashi di prendersi cura di te,quando non ci sarò più.

Dal tramonto di quest’oggi non avrai più un padre,figlio mio.

Tu sei il mio bene più prezioso,la mia gioia più grande,tu sei mio figlio e tutto ciò che amo.

E anche se ho scelto io di morire,se ho scelto di morire da uomo libero,se ho scelto di farlo anche per te,non per questo il mio dolore sarà meno acuto,sapendo che dovrò lasciarti solo in questo mondo così scuro,che tu hai già imparato a odiare.

 

Vorrei abbracciarti,stringerti a me,sentirti tra le mie braccia per l’ultima volta;tale è l’amore di un padre.

Ma come posso farlo?Come posso sperare che tu non noti lo sparire del mio distacco e l’inquietudine nei miei occhi?Proprio tu,che sei destinato a essere il più grande tra noi?

Tale è il destino di un ninja.

Tale è il mio destino.

Tale è il destino di uno Hyuga.

 

Manca meno di un’ora al tramonto.

 

Mi guardi,i tuoi occhi così luminosi,quasi ansiosi.

Hai già intuito il mio dolore,figlio mio?

I miei occhi assomigliano anche troppo ai miei,posso già vedervi un’ombra di freddo rancore.

La nostra gabbia è troppo forte e lucente per spezzarla.

Ma io oggi lo farò Neji.

Tu non lo saprai,non so cosa ne penserai,non so come vivrai d’ora in poi,se accetterai Hizashi come zio e tutore,o se ti allenerai da solo nel rancore…

La seconda,credo e temo.

 

Io e te siamo una cosa sola,lo so,lo vedo.

Tu sei ciò che più caro ho al mondo,figlio mio,e posso leggere lo stesso nei tuoi occhi,nel modo in cui mi guardi…ma già non lo dici e non ne parli…

vedo che non vuoi altro che diventare forte,so già che anche tu non brami altro che di essere libero.

Quindi so già che per te sarà dura,ma che capirai.

Sei mio figlio.

 

Non parli,ma ti avvicini,quasi preoccupato,i capelli neri che ti incorniciano il volto così bianco.

Diventerai bello e forte,già lo so.

Questa è l’ultima volta che ti vedo,questa è l’ultima possibilità di stringerti come un padre…

Ma posso farlo?Posso lasciarti in un inspiegabile nervosismo,perchè sai già che tutto questo non è normale?

Lo vedo che sei inquieto.

Il palazzo degli Hyuga oggi è colmo di tensione e attesa,perfino i bambini lo sentono nella pelle e nelle ossa…

Non posso lasciarti con l’idea che morirò,non voglio che tu soffra più di quanto è necessario,figlio mio.

 

Allungò la mano,ed esito,e poi la poso sulla tua testa,accarezzandoti i capelli scuri.

I tuoi occhi chiari e onniscienti,quegli occhi che possono vedere più in là di qualunque altro,si spalancano per la sorpresa.

Hai capito che questo è un addio figlio mio?

Hai capito che d’ora in poi sarai solo contro un mondo crudele e assurdo?

O Neji…

 

-Neji,tu devi vivere. Tu sei colui che più di qualunque altro è stato benedetto dalle abilità degli Hyuga-

 

Lo vedo già il dolore,vedo già quel presagio crudele sul tuo volto.

 

Io sono tuo padre,Neji,e a essere sinceri credo di non essere stato un buon padre.

Ti ho insegnato il rancore,ti ho insegnato il dolore della prigione,ti ho insegnato i crudeli giochi della sorte.

Ancora non puoi capire tutto nonostante la tua acuta intelligenza,ancora hai quattro anni,e questo,lo so,è il momento che ricorderai per tutta la vita,

perchè quando stasera correrai a cercarmi,capirai perchè ti sto dicendo tutto questo.

E quindi ora Neji voglio dirti tutto ciò che devo,perchè voglio che te ne ricordi,voglio dirti parole che potranno aiutarti nella disperazione più cupa,parole che ti aiutino nelle scelte più difficili,parole che ti diano la forza per vivere,anche quando ti sembrerà che le braccia della morte non siano poi così diverse da quelle di qualunque altra donna.

 

Perchè ci saranno quei momenti,mio amato figlio,tu che sei destinato a essere l’astro più splendete del nostro clan.

 

Sarai uno splendido ninja Neji,lo so. So già che sei destinato a grandi cose,a essere uno dei più grandi,in gloria e fama.

So già che saprai cavartela anche da solo,ma so che non sarai solo per sempre.

Un giorno qualcuno ti guarderà negli occhi,e vedrà in te altro che un ninja,e quel giorno spero che tu sia pronto.

Spero che non commetterai i miei stessi errori.

Sbatto le palpebre,trattengo il mio dolore.

Voglio solo sentirti accanto a me per l’ultima volta.

 

-Tu sei colui che ho amato più di qualunque altro ho amato all’interno della famiglia

 

Per questo Neji,spero che tu non sia come me.

Voglio che tu sia libero,voglio che tu un giorno possa decidere del tuo destino liberamente,voglio che tu un giorno non sia altri che te stesso,che tu possa vivere la tua vita senza dover continuamente sottostare ai giochi del destino,ai capricci di uomini e a desideri di nobili.

Voglio che tu un giorno possa liberare da quelle fredde catene le tue ali bianche e volare nel cielo limpido,senza curarti altro che della carezza del vento e del calore del sole.

Voglio che tu sia felice,figlio mio.

 

E devo trattenermi dal piangere,nel sapere che devo lasciarti,che sono costretto a farlo,che sarai solo senza affetti né compagni,che dovrai lottare ogni minuto e ogni secondo per ciò che ti spetta,che non potrai mai avere pace né rilassarti,perchè la vita è un avversario instancabile e astuto,e il destino una nuvola crudele,che distribuisce la pioggia solo a campi scelti in modo così arbitrario e futile senza tenere conto di nient’altro…

E perchè dovrai soffrire?Perchè dovrai lottare?Perchè dovrai rimanere solo?

Solo per quei dannati,quindici secondi.

 

-Quanto avrei voluto farti nascere nella Casata Principale…-

 

 

**************************************************************************************************************************Sono pienamente consapevole di aver distrutto uno dei più nobili momenti della storia di Kishinmoto.

MA non ho saputo trattenermi dall’immagine il dolore di Hizashi.

 

  
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