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Autore: cipolletta    13/10/2013    6 recensioni
A cinque o sei anni, con mio padre, amavo osservare gli aerei volare in cielo e seguire con il dito la scia che si lasciavano dietro.
A diciotto anni ci sono salita per la prima volta: partivo per un viaggio con gli amici e Dio, se ero emozionata.
A ventisette anni, un aereo di quelli che guardavo a bocca aperta, uno di quelli che avrebbero dovuto portarmi a Boise, ha segnato la fine della mia vita.
[8x24]
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lexie Grey, Mark Sloan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Ottava stagione
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A cinque o sei anni, con mio padre, amavo osservare gli aerei volare in cielo e seguire con il dito la scia che si lasciavano dietro.
A diciotto anni ci sono salita per la prima volta: partivo per un viaggio con gli amici e Dio, se ero emozionata.
A ventisette anni, un aereo di quelli che guardavo a bocca aperta, uno di quelli che avrebbero dovuto portarmi a Boise, ha segnato la fine della mia vita.
 
Non ricordo molto, in realtà.
 
Un rumore metallico quasi surreale, la sensazione di esser risucchiata dal vuoto quando cominciamo a perdere quota.
-Cristo Santo-
Chiudo gli occhi, il mio corpo vibra e mi attacco con tutta la forza che ho al sedile imbottito. Ma so che non servirà a nulla. Stiamo precipitando, sarà tutto inutile.
 
Penso a mio padre, un attimo prima che la coda dell’aereo si spezzi. Quando il mio corpo stramazza a terra, penso a Meredith. E Quando quel rottame mi schiaccia, quando sento il respiro mozzarsi e qualcosa dentro di me rompersi, penso a Mark.
 
Con le forze che mi rimangono sbatto una cintura di sicurezza, che agguanto con una mano poco più in là, contro il rottame di ferro.
Qualcuno mi troverà, devono trovarmi. Non voglio morire qui, da sola.
Cerco di prendere aria: fa male, cazzo.
Mi viene quasi da ridere, forse è per lo shock, forse è perché questa situazione un po’ suscita veramente ilarità.
Mi sento come una formica sotto la scarpa di qualcuno.
 
-Non ti prendo la mano perché non morirai- sbotta Mark.
Mi ha trovata, il mio Mark, mi ha sentita.
Non servirà, ma voglio vederlo per l’ultima volta. E mi sento egoista perché voglio lui, adesso .Non Meredith, mio padre, Cristina o chiunque altro: lui.
Si alza e urla, credo stia cercando di sollevare l’ala dell’aereo. Non ce la farà mai, ma apprezzo lo sforzo.
-Non morirai. Ci sposeremo e tu diverrai un chirurgo famoso. Avremo due o tre figli-
Oh si che morirò, Mark. Sono un medico e so di non avere speranza. Probabilmente il sangue avrà invaso il mio corpo, oramai. I polmoni saranno perforati perché fatico immensamente a prendere quel poco respiro. Le costole premono, le gambe sono insensibili.
Non arriva abbastanza sangue al cervello, vedo appannato. Il cuore non batte quasi più, non riesco nemmeno a percepirlo.
-Che bello- balbetto. Non ho forza.
-Non morire, Lexie. Noi siamo destinati a stare insieme-
Ti amo Mark.
Tanto.
-Destinati…- lascio la frase in sospeso.
Vorrei restare sveglia e vigile fino all’arrivo dei soccorritori. Vorrei affrontare tutte le operazioni necessarie e rimettermi in sesto. Vorrei ricordarmi di questo momento come un brutto incubo ma allo stesso tempo un bellissimo sogno.
Vorrei non chiudere gli occhi, lo farei solo per te, Mark .
Ma sento troppo dolore, non ce la faccio più, sono esausta.
 
Ti aspetterò.


La mia passione per Grey's Anatomy è esplosa poco fa e dopo aver visto la 5x24 e la 8x24 ho deciso di scrivere qualcosa a riguardo perchè episodi troppo bellie  toccanti sebbene tristissimi.
Ho sempre amato Lexie, Mark e George ed ovviamente Shonda me li uccide.
#Vai cosi
Su O'Malley trovate la OS fra poco sul mio profilo :)


 
 
 
 

 
  
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