Capitolo
3
Mi lascio
trasportare dalla sua voce, una lacrima riga il mio volto ma la asciugo
immediatamente per non farmi vedere.
Appena finisce
di cantare mi lascia un leggerissimo bacio sulla guancia.
Mi sorride e
torna dai bambini.
-Qualcuno ci
sta provando!!!- canticchia Kevin.
-Ma smettila!-
lo spingo amichevolmente.
-Non sto
scherzando, si vede da come ti guarda- mi dice indicandolo.
Lo guardo e
vedo che mi sta sorridendo.
-Mi sembra
ancora un sogno- mi metto le mani tra i capelli mentre mi siedo su una roccia.
-Ehm…vado a
prendere dell’acqua- dico poco dopo.
Ho bisogno di
stare un po’ da sola.
Sto per
prendere la mia chitarra ma poi mi ricordo che potrebbe servire a Justin.
Esco dal
cancello dell’orfanotrofio e corro fuori città fino a ritrovarmi davanti al
grande Mare: come lo chiamiamo noi.
Nessuno dei
bambini ha mai visto il mare e tutti se lo immaginano come questo piccolo
laghetto.
Mi siedo sulla
riva bagnando i piedi ogni qualvolta le piccole onde si distendono sulla
sabbia.
Guardo di fronte
a me, è stranissimo pensare che esattamente fino a qualche ora fa ero una
semplice Belieber che desiderava realizzare il suo sogno anche se nel profondo
sapeva che vivendo qui non lo avrebbe mai realizzato.
Un paio di
anni fa feci la scelta di aiutare i miei piccoli invece di andare in America a
studiare.
Mio padre
guadagna abbastanza con il suo lavoro e quando ero appena una Belieber da un’anno
mi aveva promesso che mi avrebbe portato ad un suo concerto al Madison Square
Garden e poi sarei rimasta a New York a studiare musica come avevo sempre
sognato ma poi, dopo aver conosciuto Kevin, Amy, Riha e gli altri mi ripromisi
che non li avrei mai abbandonati, sarei rimasta con loro, li avrei resi felici
e gli avrei augurato un futuro.
Non mi sono
mai pentita della mia decisione, soprattutto ora che grazie a loro il mio sogno
è diventato realtà.
Si, ovviamente
non è come il Madison Square Garden ma è perfetto per me.
Ho sempre
amato l’Africa e i suoi abitanti, sono sempre con il sorriso stampato sul volto
nonostante le loro condizioni di vita, li ho sempre stimati.
Credo che se
mai tornerò a vivere in città non mi sentirei a mio agio mi sentirei come un’agnellino
tra mille lupi pronti a sbranarti da un momento all’altro.
-Wow- sentii
qualcuno sussurrare dietro di me.
Mi voltai spaventata
ma mi ritrovai davanti ad un Justin Bieber meravigliato che guardava intorno a
se come se non avesse mai visto un lago.
Ma dopotutto
questo posto è una meraviglia, credo non esista posto migliore di questo.
-Perché non
sei dai bambini?- chiedo leggermente irritata.
Lui finalmente
riporta lo sguardo su di me e per poco non mi metto a ridere per la strana
espressione che ha.
-I bambini mi
hanno pregato di andare da te, dicevano che eri triste- si siede affianco a me.
-Sono sicuro
che sono ancora lì dietro- mi indica un cespuglio poco lontano da noi.
Ridacchio.
-C’era da
aspettarselo!- sorrido riportando lo sguardo imbarazzata sull’acqua.
-Cosa fai qui
da sola- mi poggia una mano sul mio ginocchio sorridendomi serenamente.
-Avevo bisogno
di pensare, non so a cosa di preciso forse…a te- sussurro l’ultima parte, fortunatamente lui non la sente.
-Cosa?!-
chiede confuso.
-Nulla!-
ridacchio poggiando gli occhi sui suoi.
-Sai, ho
sempre voluto parlarti, sentirti cantare e ora sei qui con me. Sembra impossibile-
gli sorrido.
-Never say
never- ridacchia.
-Ci ho sempre
creduto- dico io schioccandogli un leggerissimo bacio sulla guancia.
Hey, che ne dite del capitolo?
Scusate il ritardo, mi scuso davvero ma non avevo per niente ispirazione, come con tutte le mie altre fan fiction.
Se vi va passate a leggerle.
Baci Chiara xx