Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: bibersell    13/10/2013    3 recensioni
Aveva sempre amato la pioggia ma non credeva che le avrebbe portato la cosa più bella della sua vita, non sapeva che quelle goccioline d'acque le avrebbero donato la libertà.
-La sua vita era come un cd. Finiva la riproduzione e ricominciava daccapo nello stesso ordine e con lo stesso ritmo. Non c’erano canzoni nuove, cambi di ritmo. Cambio di cd.-
Genere: Comico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Justin Bieber
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lunedì.

Scuola.

Autobus.


Il raffreddore era passato e ora seduta sul sedile interno del bus, con il viso poggiato al finestrino e gli auricolari nelle orecchie che riproducevano le note di Without you di Chris Brown, attendevo di arrivare a scuola.
Avrei rivisto le mie amiche. Non le vedevo da venerdì sera alla festa.
Il sabato ero rimasta a casa con i decimi di febbre e il giorno successivo ero stata costretta ad andare a trovare la nonna con i miei genitori e il mio fratellino. Non avevo potuto nemmeno chiamare le mie compagne di avventure visto che mia madre mi aveva tolto il cellulare per aver dimenticato le chiavi di casa.
E così volevo rivedere le mie amiche, ne sentivo la mancanza.
Le conoscevo da quando stavo all’asilo. Ero rimasta senza pranzo visto che alcuni bambini, correndo mi avevano urtata ed il vassoio con il cibo si era rovesciato cadendo a terra.
Sarei rimasta a digiuno se non fosse stato per Charly. Si avvicinò con i suoi lunghi ricci neri, due grandi occhi verdi e il voluminoso abitino a pois. Mi porse la piccola manina di una bambina di 5 anni e mi disse indicando i vassoio che aveva in mano:- sai oggi non avevo molta fame, se vuoi possiamo condividere il mio pasto-..
E fu così che conobbi la mia migliore amica, la stessa che ora mi stava salutando, agitando la mano. Indossava i suoi amati vestitini colorati e svolazzanti che mi ricordavano gli anni sessanta. Charly mi riportava al passato con il suo abbigliamento e i suoi modi di fare.
Affianco a lei c’era Sarah. Era quella più simile a me. Molto introversa e riflessiva.
Nella sua assenza di stile aveva una personalità. Lei era Sarah, se ti serviva un saggio consiglio o parole dolci, lei era perfetta.
Anche esteticamente ci somigliavamo. Eravamo entrambe bionde, occhi marroni. Ma Sarah aveva i capelli corti, aveva un orecchio completamente ricoperto di piercing che noi tutte amavamo.
Eravamo due amanti delle converse e delle felpe estremamente larghe.
A completare il quartetto c’era Elise. Lei era un’ Hippie fino al midollo e anche in quel momento non si tradiva. Jeans scuri a zampa di elefante, maglia a fiori lunga e larga arricchita da un gilet di camoscio e un mastro rosa che le avvolgeva la fronte.
Viste da fuori sembravamo quattro persone con personalità troppo diverse per andare d’accordo, ma loro non sapevano il legame e il profondo affetto che ci univa.
-Ragazze scusate se non vi ho chiamato, ma mia madre mi ha tolto il cellulare. Venerdì ho dimenticato le chiavi di casa e ho dovuto aspettare i miei sotto la pioggia ricavandoci il raffreddore-. Dissi posando lo zaino a terra.
-Non ti preoccupare. Sabato ci siamo viste a casa di Charly e abbiamo visto “Le pagine della nostra vita”. Lo devi assolutamente vedere. Ho pianto tutto il tempo-. Disse Elise con voce euforica presa dell’entusiasmo.
-va bene, va bene. Lo vedrò-. Assecondai la sua richiesta sapendo che se non lo avessi fatto, la conversazione sarebbe durata per molto tempo finche non l’avrebbe avuta vinta.
Parlammo di cose futile fino al suono della campanella e ognuna di noi prese una strada diversa.
Elise si diresse all’entrata del liceo linguistico, Charly del classico, Sarah dell’artistico ed io a quella dello scientifico.
Non eravamo le amicone che avevano avuto la fortuna si stare sempre in classe insieme. Le nostre strade sono sempre state diverse, ma questo non impediva alla nostra amicizia di fiorire. Probabilmente l’ha solo rinforzata.

Tra un’ espressione di matematica, una versione di latino e un problema di chimica, le cinque ore scolastiche passarono.
Tornai a casa, feci i compiti per il giorno dopo, aiutai mio fratello a fare i suoi semplici problemi di geometria delle elementari e andai a dormire.
Ovviamente non poteva mancare uno scambio di messaggi con le mie amiche per alleggerire la giornata con delle sane risate ed augurarsi buonanotte.

E il giorno dopo non sarebbe stato diverso. La mia vita era come un cd. Finiva la riproduzione e ricominciava daccapo nello stesso ordine e con lo stesso ritmo. Non c’erano canzoni nuove, cambi di ritmo. Cambio di cd.

 

SALVEEE
lo so, questo capitolo è noioso ma serviva a farvi capire com'è ma vita della nostra protagonista.
I copitoli sono piccoli, ma più la storia prenderà forma, più diventeranno lunghi.
Se lasciate una recenzione mi fate contenta, voglio sapere cosa ne pensate.
Ora vi lascio, un bacio sdfghj
  
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