Stavo per rientrare in classe quando mi sentii bloccare dal braccio, mi girai istintivamente e vidi il biondino con il mio pugno sulla guancia sinistra. Mi tirò a lui e spostandosi con violenza mi attaccò al muro e mi strinse i polsi bloccandomi la circolazione.
Lo guardai sconvolta <
Tornai nel presente appena sentii le lacrime scendermi calde sul volto, lui era ancora lì che spostava la lingua dal collo al petto <
Mi sentii cadere a terra, non vidi più niente, mi sentivo la testa in fiamme, iniziai a tremare e le mie labbra diventare dure come il cemento.
Mi svegliai, la testa stava per esplodere, sentivo gli occhi gonfi e la pelle congelata. Capii dopo vari sforzi di essere in infermeria. Cercai di ricordarmi cosa mi fosse successo e andai in trans, quel respiro, quella lingua, quelle mani….cercai di non perdere il controllo, mi serviva restare lucida e cercare un modo di vendicarmi senza commettere sbagli. Non avrei nemmeno chiesto aiuto agli altri, non volevo metterli in mezzo di nuovo in questioni personali, sarebbe finita sicuramente male. Cercai di pensare a come comportarmi e di come approcciare la situazione. Magari avrei potuto raccontare l’accaduto ad Amber, lei mi avrebbe sicuramente dato una mano e non l’avrebbe fatto sapere agli altri se non in caso di estrema emergenza.
Provai a ricompormi per poter tornare in classe senza mostrare il mio lato debole.
Mi trovai nuovamente davanti all’aula, non sapendo se entrare e sfidarlo o ignorarlo completamente. Avrei deciso dopo aver aperto la porta, solitamente le cose decise al momento sono quelle che non sbagliano mai.
Mi sentii tutti gli occhi addosso. Le ragazze non osavano nemmeno guardare dalla mia parte, meglio ancora. Mi avviai al mio posto ignorando gli sguardi e i commenti.
Lui era lì che mi sorrideva sfacciatamente. Feci per sedermi quando una mano mi accarezzò la coscia <
Suonò la campanella ed era ora di tornare a casa. Non vedevo l’ora, avevo bisogno di vedere Amber, dovevo chiederle aiuto e liberare le mie emozioni.
Guardai dietro di me alla ricerca di TaeMin che si era dissolto, decisi di cercare Kai, magari di fumarci una sigaretta e andare a casa insieme. Mi rilassava la sua presenza, non mi sentivo così con un ragazzo da quando stavo con Suho.
Arrivai al cancello e vidi Kai parlare con un altro ragazzo, stava sorridendo, aveva il più bel sorriso che avessi mai visto. Rimasi sconvolta nel vedere con chi stava parlando, TaeMin. Sembravano conoscersi da tanto. Cercai immediatamente di non farmi vedere quando TaeMin si girò nella mia direzione, troppo tardi però. Fece segno a Kai di aspettare e corse verso di me, cercai di non farci caso, ma sentendo il suo braccio cingermi la vita non riuscii nemmeno a respingerlo. Lui sorrideva come se nulla fosse successo. Mi accorsi che Kai mi stava osservando curioso, sperai che non fraintendesse la situazione e che TaeMin potesse morire sul colpo.
<< Hyung! Questa è la mia ragazza >> lo guardai scioccata, non sapevo se essere sconvolta per il fatto che Kai e TaeMin fossero fratelli o per il fatto di essere diventata la fidanzata di quel bastardo.
Kai mi guardò incredulo e sorrise a TaeMin << L’ho già conosciuta questa mattina. Yah, dovresti stare più attento alla tua ragazza. Se non c’ero io ad aiutarla avrebbero potuto stuprarla! >> lo guardai sotto shock. Non sapevo se urlargli che quello che mi aveva stuprata era stato suo fratello o se picchiare entrambi e andarmene con ChanYeol e KyungSoo.
TaeMin mi strinse ancora di più ma io non riuscivo a controllare il mio corpo, non trovavo la forza di respingerlo o di scappare via.
Sentii di nuovo le sue labbra sulle mie, e l’impotenza farsi più forte. Riuscivo a vedere solo Kai che ci guardava inespressivo.