SUMMER

Si sentiva veramente sola, senza la sua migliore amica.

Sentiva un vuoto dentro, che sembrava incolmabile.

Neanche la presenza di Seth, che faceva di tutto per starle vicino, sembrava potere nulla, di fronte al dolore che provava.


Lei e Marissa erano amiche praticamente da sempre.

Perderla equivaleva a perdere una parte di sé.

Quell’improvvisa mancanza, oltre a sconvolgerla, l’aveva anche profondamente cambiata.

Adesso, tutte le “sciocchezze” a cui aveva dedicato la sua vita, non avevano più importanza.


Si era accorta che, per la maggior parte della volte, teneva un comportamento quantomeno superficiale.

Adesso, le sembrava impossibile tornare alla vita di prima.

Non le interessavano più le apparenze, la moda, la ricchezza.


Adesso si sentiva vuota, persa.

Adesso, non c’era più Coop che la ascoltava, con cui parlava di ogni cosa.

Per lei Marissa era stata quasi una sorella, più che una semplice amica.

Specialmente nell’ultimo periodo, da quando suo padre aveva iniziato a frequentare Julie, la madre di Marissa.


Coop... Coop... Come avrebbe fatto, adesso, senza di lei?

Come poteva andare avanti, sapendo che lei non sarebbe stata più al suo fianco?

Non riusciva più ad essere felice neanche con Seth.

Lui era carino, cercava di essere un sostegno, di aiutarla, di farla stare meglio, ma lei stava male.

Era troppo disperata per la morte di Marissa, troppo sconvolta, per poter tener conto delle attenzioni di Seth.

Le dispiaceva di non riuscire ad apprezzare gli sforzi di Seth, ma sapeva che lui la comprendeva.

E l’amava.


Ma lei aveva preferito partire per Providence non appena le era stato possibile.

Il suo unico pensiero era stato quello di andare il più possibile lontano da Newport, per dimenticare.

Per iniziare una nuova vita.

Peccato che non avesse detto tutto a Seth.

Così adesso si ritrovava spesso ad ascoltare i messaggi in segreteria di lui.

Faceva squillare il telefono ed attendeva che entrasse in funzione la segreteria telefonica solo per sentire la sua voce.

Non aveva mai risposto.

Partecipava alle proteste studentesche, pur non avendo nessun interesse per i motivi.


Adesso, Summer Roberts era un’altra.

Adesso non usava più espressioni quali: “Che schifo!” o “La miseria!”.

Adesso non si interessava più agli ultimi capi di moda.

La sua vitalità era morta su quella strada, insieme alla sua migliore amica.