Serie TV > The Vampire Diaries
Segui la storia  |       
Autore: _ChaMa_    14/10/2013    1 recensioni
Ero sempre stata una ragazza semplice, piena di sogni. Dopo la morte di mia madre, avevo deciso di andare alla ricerca di mio padre: troppo grande per comportarsi come un ragazzino e troppo immaturo per fare l'uomo. Poi qualcosa è cambiato. Lui è cambiato.
Anche se vivevo in un mondo di bugie, non avevo mai perso la speranza. Quella stessa speranza che mi aveva portato a Mystic Falls.
Genere: Introspettivo, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Tyler Lockwood, Un po' tutti
Note: AU, Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
≈≈ TI PIACEREBBE VIVERE PER SEMRPE? ≈≈


 

Sbuffai per l'ennesima volta, staccandomi dal corpo di Tyler << Che hai? >> gli chiesi

Tyler scosse la testa << Niente >>

Una risatina incontrollata e spontanea mi sfuggì << Tyler, siamo a casa da soli e tu non vuoi fare sesso. Certo che c'è un problema >>

Lui evitò il mio sguardo e si alzò dal letto << Sono preoccupato >>

<< Lo avevo immaginato. È una storia talmente complicata >> dissi sostenendo la testa con un braccio, mentre seguivo la figura del mio ragazzo.

<< Non è quello >> dichiarò << Da quando è arrivata non ho fatto altro che arrabbiarmi con lei ad ogni minimo segreto, eppure io non le ho detto 'unica cosa che mi abbia mai chiesto >>

Tutti sapevamo che sarebbe arrivato quel momento, ma spettava a Tyler fare esplodere la bomba.

<< Lo farai quando sarai pronto >> cercai di tranquillizzarlo

<< Non lo faccio perché non sono pronto, ma semplicemente perché sono egoista >>

Ora cominciavo a non capire. Mi sistemai meglio e mi sedetti contro la testiera del letto.

<< Io non voglio che lei se ne vada. Non voglio che vada con Katherine come non voglio che ritorni sulle Black Hills. Voglio che lei resti qui con me >>

Riuscivo a capire come si dovesse sentire Tyler: prima la morte di suo padre, scambiato per un vampiro; poi l'incidente di sua madre e la scoperta di essere un licantropo. L'arrivo di Melissa era stato inaspettato ed improvviso, tanto da portare più scompiglio di quanto già ce ne fosse nelle nostre vite. Amavo Tyler con tutta me stessa e sapevo che non voleva più restare solo, ma doveva dirle la verità o avrebbe finito con il perderla davvero.

 

*

 

<< Quindi è qui che lavorate? >> chiese Gen quando entrammo al Grill

<< Si >> dissi con forza

Tutto sommato Gen e Lex avevo preso abbastanza bene la storia dei vampiri e Caroline e Stefan la storia dei licantropi. Allora perché sentivo una strana ed inquietante sensazione aleggiare nell'aria?

Caroline era rimasta a casa con Tyler, mentre io e Matt ci eravamo diretti al Grill per il nostro turno di lavoro, seguiti anche da Stefan e dai miei amici.

Stefan e Lex continuavano a lanciarsi strane occhiatine, che a me personalmente non piacevano affatto. Si erano tenuti il più lontano possibile l'uno dall'altro, e durante il tragitto Matt cercava di alleggerire la tensione. Gen, invece sembrava non aver alcun tipo di problema; anzi, mi aveva confidato di trovare Stefan molto carino.

<< Mi terra il muso ancora per molto? >> chiesi a Lex posando sul loro tavolo due bicchieri di coca e un piatto di patatine fritte. Lui scosse la testa << No. Solo fino a quando mi avrai convinto che loro sono...beh, non come gli altri >>

Gli feci la linguaccia mentre mi allontanavo da loro per raggiungere Matt e Stefan al bancone. In realtà non ero particolarmente preoccupata. Avevamo affrontato cose molto più gravi e difficili e la nostra amicizia era sopravvissuta. Lex mi voleva bene come si può voler bene ad una sorella e non avrebbe mai permesso che qualcuno mi facesse del male.

<< Che succede? >> chiesi vedendo improvvisamente la mascella di Stefan indurirsi

<< Damon >>

Io e Matt ci voltammo ne punto indicatoci dal vampiro e lui era lì. Barcollante e pieno di alcool. Mi ero sempre chiesta come fosse possibile che un vampiro si ubriacasse...

<< Fratellino >> disse << Quarterback. Piccola Fiammiferaia >>

Ma davvero? Di nuovo con quello stupido soprannome. Che poi avrei scommesso tutto quello che avevo che nemmeno la conoscesse la storia della Piccola Fiammiferaia.

<< Sei ubriaco >> constatò Matt

Damon alzò la bottiglia di whisky e sorrise << Ottima osservazione >>

Si sedette accanto a Stefan e appoggiò una mano sotto il mento, per sostenersi.

Non si assomigliavano proprio per niente. Tutto in loro era diverso: dal colore degli occhi a quello dei capelli, dal carattere ai modi di fare.

<< Ehi >> esclamò Elena,appena spuntata da chissà dove << Qualcuno mi dica che ha visto Bonnie >>

<< Perché? >> chiese Stefan

Lei alzò le spalle << È solo che ho questa strana sensazione e... >> fu allora che il suo sguardo si posò su Damon, che non sembrava averla nemmeno sentita

<< Hai provato a chiamarla? >> intervenni io

<< Si. Ma continua a non rispondermi >>

<< Magari è a casa. O al cellulare scarico. O ... >>

<< Magari non vuole stare a sentire quello che hai da dire >>

Tutti ci ammutolimmo alle parole di Damon. Lei aprì la bocca pronta a chiedere spiegazioni, ma nessun suono riuscì ad uscire.

<< Ma che ti prende? >> chiese Stefan

Lui alzò le spalle e buttò giù ancora un sorso di bourbon << Dico solo che non tutti hanno voglia di stare ad ascoltare la tua preziosa Elena >>

<< Ok >> esclamai io << Che ne dite di rimandare questa inutile discussione >>

Nessuno mi rispose e io lo interpretai come un “Si”.

<< Riprova a chiamarla >> la esortai

Elena prese il cellulare e compose il numero << Sta squillando >>

<< Lo sento >> disse Stefan

Elena allontanò leggermente il cellulare e come noi si mise in ascolto << Io non sento niente >>

<< C'è un cellulare che squilla >> disse ancora

<< Magari non è il suo. Potrebbe essere un caso >> disse Matt

<< Chiudi la chiamata >>

Elena eseguì e subito dopo Stefan le disse di richiamarla. Poi voltò la testa a destra e sinistra cercando l'origine del suono.

<< Lo sento anche io >> concordò Damon << È la suoneria di Bonnie >>

Il più giovane tra i Salvatore si alzò e si mise a seguire la direzione lasciata da quel suono che solo lui e Damon riuscivano a sentire. Io, Elena e Matt lo seguimmo. Solo Damon rimase immobile.

Uscimmo dal Grill e Stefan si fermò

<< È scattata la segreteria >> disse Elena << Adesso la richiamo >>

Così fece e Stefan voltò l'angolo che portava ad una scalinata, alla fine del quale c'era l'uscita secondaria del Grill. Solo allora anche noi sentimmo un suono soffocato.

Elena scese di corsa i gradini e si chinò, spegnendo la chiamata.

<< Questo è il cellulare di Bonnie >>

Io e Matt ci scambiammo un lungo sguardo preoccupato, cercando di non pensare al peggio. Fu Stefan, però, a spezzare inconsapevolmente le nostre paure.

<< Ecco cosa intendeva >>

Elena si mosse verso di lui << Che vuol dire? Chi? >>

<< Katherine >>

<< Se le ha fatto del male, io... >> Elena smise di parlare e guardò Stefan << Hai visto Katherine? >>

Stefan annuii << Questa mattina >>

<< Perché non me lo hai detto? >>

<< Lo avrei fatto >> disse

Notando l'espressione di puro stupore che si era appena dipinta sul suo volto, il vampiro si voltò cercando il mio sguardo. Ancora non sapevamo se era una buona idea diffondere la chiacchierata che avevano avuto. Elena era la classica persona compassionevole che cercava il buono in tutti, anche quando non c'era. Si preoccupava per chiunque avesse conosciuto e, come Stefan, anche io sapevo che non avrebbe esitato a trovare un'altra soluzione.

Il vero problema era proprio quello: io non volevo che lei rischiasse la vita per me. Troppe persone si erano messe in guai per me. Lei non mi doveva niente. E io non volevo sentirmi responsabile per la sua vita. Questo mi rendeva una stronza ingrata? Beh, probabilmente era quello che ero. Ma non volevo sulla coscienza la vita di nessuno. Specialmente quella di Elena Gilbert.

<< Che sta succedendo qui? >>

 

*

 

<< Ancora non ho capito che cosa vuoi da me? >> dissi onestamente

Katherine diede un calcio ad un sassolino e si voltò << Niente >> sorrise << Tu sei solo il diversivo. In realtà, credevo che ci avrei impiegato più tempo e più energia per catturarti ma è stato abbastanza semplice >>

<< Mi hai morso... >> esclamai inorridita

Katherine sogghignò appoggiandosi alla parete di roccia << Non ti ho fatto male >>

<< Perché sono qui? >> le chiesi ancora.

<< Perché voglio che i tuoi amici vengano a salvarti >> disse << Riflettendoci meglio, c'è una cosa che puoi fare per me... >>

Si staccò dalla parete e si avvicinò a me, usando la sua super velocità

<< Non farò niente per te >>

<< Non ti sei chiesta perché non puoi uscire da qui? >>

Oh, certo! Eccome se me l'ero chiesta. Avevo anche provato a fare alcuni incantesimi ma non era servito a nulla.

<< Ti ricordi la pietra negli orecchini di Melissa? >>

Io annuii << Voglio che tu faccia un incantesimo >>

<< Non posso >> dissi << Quella pietra possiede già una sua energia e già una strega ha lanciato il suo incantesimo >>

<< Questo è vero. E quello che voglio io è proprio che tu annulli quell'incantesimo >>

<< Credevo che gli orecchini fossero il motivo per cui Caroline non è stata in grado di soggiogare Melissa >>

Katherine ridacchiò << Che stupidi! Non si può soggiogare qualcuno con il gene della licantropia. No! Vedi, quegli orecchini erano come un segnale, che mi consentiva di ritrovare Melissa ovunque andasse. Adesso che so dov'è voglio annullare quell'incantesimo >>

<< E se dovesse andarsene via ancora? Come farai a ritrovarla? >>

<< Non ne avrò bisogno >> disse, inclinando la testa e sorridendo. Odiavo quella sua espressione strafottente. Mi faceva venire i brividi << Lei verrà con me >>

 

*

 

<< Sei sicura di volerlo fare? >> mi chiese Melissa

<< Ma certo >> le dissi << Se posso aiutare in qualche modo sarò felice di farlo >>

Melissa mi sorrise e mi prese una mano << Ti adoro >>

Io alzai le spalle << Lo so >>

<< Non vorrei interrompervi, ma io non ho ancora capito chi sei... >>

Quella che aveva appena parlato doveva essere Elena, la sosia di Katherine. Che era anche la ragazza o l'ex ragazza di Stefan e che aveva baciato Damon, il fratello di Stefan. Piano piano cercavo di rimettere insieme tutti i pezzi. Questa storia era davvero complicata.

<< Io sono Gen >> dissi sorridendole

Lei accennò ad un sorriso, chiaramente forzato e poi guardò Melissa.

<< È un licantropo e può aiutarci a trovare Bonnie >>

<< Davvero? >> esclamò Stefan

Io sorrisi e annuii << Ho solo bisogno di qualcosa di suo: un indumento per esempio >>

<< Dobbiamo andare a prenderlo a casa sua, allora >> propose Elena

Senza aspettare molto di più io, Stefan ed Elena ci dirigemmo verso l'abitazione di questa Bonnie.

Solo Elena entrò a casa della sua amica, mentre io e Stefan la aspettammo fuori dalla porta.

<< Esattamente come farai a trovarla? >> mi chiese quando uscii

<< Sono un licantropo >> esclamai quasi indignata << Ho un olfatto molto sviluppato. L'odore della vostra amica su questa maglietta ci porterà da lei >>

<< Puoi davvero farlo? >> chiese ancora

Io la ignorai e inspirai profondamente. La prima cosa che sentii fu il suo profumo: dolce, fresco e speziato. Indossava un profumo alla vaniglia e a giudicare da quanto ne restava sulla maglietta non era da molto che lo aveva spruzzato. Ma quello che cercavo io era l'odore. Quello vero. Quello che viene rilasciato dal corpo umano.

Inspirai ancora alla ricerca dei feromoni, a vole mi sentivo un vero animale, quando facevo queste cose. Ma era una parte di me.

<< Allora? >> chiese Elena impaziente

<< Di qua >> dissi indicando la strada

<< Sicura? Bonnie è stata al Grill >> disse Stefan indicandomi la direzione opposta

<< Può darsi che sia stata al Grill, ma il suo odore porta da questa parte >>

<< Come fai ad esserne sicura? >> mi chiese Elena, mentre camminavamo

<< Il corpo umano rilascia una serie di sostanze che fungono da segnali >> spiegai << È un processo continuo e spontaneo e anche se la vostra amica non sapeva, ha lasciato una traccia >>

<< E tu sei in grado di riconoscerla? Non credi di poter confondere il suo profumo con quello di qualcun'altro? Di certo, Bonnie non sarà l'unica a portare un profumo alla vaniglia >>

<< Ma io non seguo il profumo, Stefan. Quello è solo una maschera che nasconde la vera essenza di un individuo. Quello che stiamo seguendo noi è uno stimolo >>

<< Cosa intendi con stimolo? >>

Non riuscii a trattenere un sorriso. Solitamente i feromoni servivano come stimolanti sessuali, anche se non tutti erano in grado di percepirlo è proprio l'odore di una persona che scatena in noi la passione e l'interesse sessuale

<< Intendo dire che stiamo seguendo la sua impronta. Proprio come se avesse disseminato per la strada degli indizi che ci permettono di arrivare a lei >>

Così facevano gli animali e così facevamo noi licantropi. Era così che avevo capito di amare Lex. Mi era bastato sentire il suo odore una sola volta e avevo capito che lui sarebbe stato l'unico uomo che avrei potuto amare. L'unico da cui mi sarei sentita attratta.

<< È incredibile >> disse stupita Elena

<< Non sai quanto! >> sorrisi

 

*

 

L'avevo adocchiata subito. Anzi, era stata lei ad adocchiare me. Una bella ragazza: capelli castani, occhi verdi, un corpo niente male e un collo lungo. La sua pelle era liscia e candida sotto le mie dita.

Il sangue le pompava nelle vene e appena le avevo rivolto un sorriso era subito arrossita. Il resto era venuto da sé. Lei si era alzata, mostrandosi sicura di sé e offrendomi qualcosa da bere.

L'avevo portata fuori e adesso si ritrovava schiacciata sotto il mio corpo, contro il muro del Grill.

Non sapevo il suo nome, e non me ne importava. Avevo cominciato a baciarla con vigore, cercando di dimenticare quegli occhi. Quelle labbra. Quella voce.

L'avevo morsa, tappandole la bocca per soffocare le sue urla di terrore. Poi l'avevo soggiogata a restare ferma mentre continuavano a bere da lei.

<< Per favore... >> disse

Mi staccai da lei e le diedi un bacio a fior di labbra << Ti ho fatto male? >> le chiesi

Lei scosse la testa.

<< Allora perché dovrei smettere? >>

<< Perché ho paura... >>

Sorrisi divertito. Paura! Credeva davvero che sarebbe bastato quello per fermarmi? Certo, la capivo. Non capitava tutte le sere di essere abbordate da Damon Salvatore e poi scoprire che era un essere orribile. Un mostro.

<< Che vuoi farmi, ancora? >> chiese

Mi pulii le labbra con un dito e lo passai sulle labbra della ragazza << Sto pensando... >>

La ragazza socchiuse gli occhi e le lacrime le scesero lentamente. In passato avrei pregato perché tutte le mie vittime mi guardassero come stava facendo lei. Terrorizzate. In mio potere.

<< Ti piacerebbe vivere per sempre? >> le chiesi << Essere immortale? >>

<< Cosa? >>

<< Non farà male se lo vorrai anche tu >> le dissi, sfiorandole con la punta del naso i fori che le avevo lasciato mordendola << Lo vuoi? >>

 

*

 

<< Tra poco ci sarà la luna piena >> disse Matt << Sei preoccupato? >>

Lex scosse la testa << Perché dovrei esserlo? >>

<< Quando Tyler si trasforma dobbiamo rinchiuderlo nei sotterranei per impedire che possa fare del male a qualcuno >>

<< Questo perché il tuo amico non ha autocontrollo. È praticamente un cucciolo >>

Io alzai un sopracciglio e lo guardai, senza smettere di pulire il bancone.

<< Sulle Black Hills, siamo praticamente tutti licantropi e, di generazione in generazione, le nostre abilità aumentano e si perfezionano >>

<< Vuol dire che quando ti trasformi non senti più dolore >>

<< Solo quando non c'è la luna >> disse il mio amico ingenuamente, facendo sbiancare Matt

<< Ti trasformi anche quando non c'è la luna? >>

Lex scoppiò a ridere divertito << Si. Quando c'è la luna piena non sento più dolore, ma quando mi trasformo di mia spontanea volontà, senza la luna, allora fa male >>

<< E sapete farlo tutti? >>

<< No >> intervenni io << Solo alcuni di loro lo sanno fare >>

Lex sorrise << Non tutti riescono a trasformarsi completamente senza la luna. Gen, ad esempio, non può trasforma... >>

<< Che c'è? >> chiese Matt, vedendo l'espressione del mio amico

<< Lex? >> lo richiamai

<< Sangue... >> disse

<< Cosa? >> chiedemmo io e Matt all'unisono

<< C'è odore di sangue... >>

Si alzò di scatto dallo sgabello di legno e si diresse verso l'uscita del Grill

<< Lex >> gridai << Aspetta >>

Gli fummo subito dietro. Fortunatamente, quella sera non c'era molta gente e nemmeno Ed, il nostro capo.

<< Sento odore di sangue >> ribadì << Sangue umano >>

 

*

 

La ragazza non ebbe nemmeno il tempo di rispondere che fu di nuovo preda della mia furia. Mi chinai sulle sue labbra e leccai il sangue che io stesso avevo sistemato lì.

Allungai i canini e glieli conficcai nella giugulare. Il sapore del sangue fresco mi era mancato. Quel profumo mi stava inebriando e socchiusi gli occhi per poterne godere a pieno. La azzannai ancora, proprio lì dove il sangue usciva copioso.

Sapevo che voleva urlare, ma non avrei sopportato le sue urla. Riuscii ad immaginarle dentro la mia testa mentre si confondevano con il battito del suo cuore.

Ben presto però le sue urla divennero solo un labile lamento ed infine un affannoso respiro. Aprii gli occhi, giusto in tempo per accogliere tra la braccia il corpo morente della ragazza che avevo appena dilaniato.

La distesi a terra, sentendo dei passi dietro di me. Ero pronto a scagliarmi contro chiunque ci fosse.

<< Oh mio Dio >>

Mi pulii gli angoli della bocca, mentre mi rialzavo. La voce che avevo sentito era maschile. Non di un ragazzo, non di un uomo.

<< L'hai uccisa >> disse

Sentii i suoi passi avanzare e il suo respiro spezzarsi. Non mi voltai, aspettando che fosse lui ad avvicinarsi. Poi lo avrei attaccato e lo avrei ucciso.

<< Che cosa sei? >> chiese

Mi voltai lentamente e sorrisi. Era esattamente dove volevo che fosse.

<< Il tuo peggiore incubo >>

Gli mostrai il mio vero volto: canini allungati e occhi cremisi.

Lui indurì la mascella e nei suoi occhi lessi rabbia << Vampiro >> disse

Ad avere la sorpresa, fui io, però. I suoi occhi si tinsero d'oro e anche il suo volto cambiò.

Un lupo mannaro. Un licantropo.

<< Lex, che sta succedendo? >>

Melissa svoltò l'angolo, seguita da Matt e si bloccò vedendo la scena.

<< Damon? >> chiamò sorpresa << Che ci fai qui? >>

Il licantropo davanti a me, tornò ad avere il suo aspetto umano, così come anche io. Poi si voltò.

<< Tu lo conosci? >> chiese disgustato

<< Si. È il fratello di Stefan >> disse << Ma che fai qui? >>

Solo allora il suo sguardo si posò sulla figura stesa ai miei piedi. Avanzò lungo il vialetto e iniziò a singhiozzare

<< Lei... è... morta? >>

<< Stai lontana >> cercò di fermarla il licantropo, prendendola per un braccio.

Fluida come l'acqua sfuggì dalla sua presa, senza togliere lo sguardo dal cadavere. Si chinò e passò una mano sul suo collo. Premette sulle ferite che le avevo inferto e le passò una mano sugli occhi. Melissa tremava, proprio come la ragazza che avevo appena ucciso.

<< Tu le hai fatto questo? >> disse, senza guardarmi

<< Si >> dissi

Lei si alzò. Era a pochi centimetri da me << Perché? >>

Non avevo una vera risposta, ma cercai di essere convincente << Perché questa è la mia natura >>

<< Andiamo via, Melissa >> cercò di intervenire Matt

Melissa non la smetteva di guardarmi con disprezzo e io non riuscivo a sopportare di essere guardato così da lei. Da quegli occhi.

<< No >> scosse la testa << Perché l'hai uccisa? >>

<< Perché mi andava... >> dissi << Perché è questo che fanno i vampiri. Prendono quello che voglio, quando vogliono >>

Matt le fu accanto senza che lei se ne accorgesse. La prese per mano e cercò di farla indietreggiare.

<< I vampiri sono tutti dei mostri, Mel >> sentii il licantropo sussurrarle

Io rimasi immobile, con i pugni stretti lungo i fianchi. Melissa sembrava essere davvero scioccata. Non distoglieva mai gli occhi dai miei.

Il suo amico licantropo, la prese per le spalle e la fece voltare << Dovresti stare lontana da lui. I vampiri sono mostri >>

<< Il tuo amico ha ragione >> le dissi, sfidandola << Dovresti stare il più possibile lontano da me. Io sono un mostro >>

Restò zitta e lasciò che la portassero lontana. Appena prima di svoltare l'angolo, però si voltò verso di me.

<< Tu sei un vampiro, non un mostro >> disse << Ma esserlo è stata una tua scelta >>

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: _ChaMa_