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Autore: Yoake    14/10/2013    1 recensioni
Non sono molto capace nelle introduzioni, ma ci provo:
C’è un nuovo arrivato nella classe Special A! Un nuovo arrivato nevrotico e problematico! :D
Si, l’ennesima storia con un nuovo personaggio che nasconde un segreto... beh, il solito cliché.
Spero vivamente che la legga qualcuno -.-”
Tratto dal primo capitolo: “Lei odiava le scuole, lei odiava il Giappone, e, soprattutto, odiava i giapponesi. Come avrebbe fatto a stare bene in un luogo del genere?
Certo, nemmeno le scuole italiane e gli italiani in sé le andavano molto a genio, ma per lo meno l’Italia era un paese di artisti, e lei, essendo lei un artista, avrebbe potuto sopportare.
Non sarebbe mai stata un’alunna di quella scuola, men che meno della Special A!”
Uhm... buona lettura!^^
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hikari Hanazono, Kei Takishima, Nuovo personaggio, Ryu Tsuji, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Capitolo nove:
Caldo.
 
 

 
Dopo un mesetto di vacanza a marzo, con aprile i nostri membri della Special A iniziarono un nuovo anno all’istituto Hakusenkan.
L’ultimo, per l’esattezza.
Ma cosa c’è di meglio, dopo aver iniziato un nuovo anno scolastico, delle vacanze estive?
Si, luglio era arrivato in fretta, e con lui, il caldo sole dell’estate!
Quindi, valigie alla mano e zaino in spalla, i nostri beniamini si apprestavano a salire sul jet di proprietà della Takishima group, come meta, l’aeroporto di Pisa.
Ma la S∙A non era da sola: al gruppo, si erano aggregati niente poco di meno di Yahiro Saiga e Sakura Ushikubo... per la grande gioia di Jun.
Insomma, erano tutti divisi in coppiette e, la piccola Luce, fu costretta a sedere accanto a Ryu.
Non che ciò le dispiacesse, solo che, se ne rendeva conto, poteva risultare alquanto... esaltata, ecco.
La contentezza dovuta al ritorno in patria, sfiorava i livelli massimi, e il fatto di avere il ragazzo così vicino, alimentava questa sua gioia.
Sorrideva, non faceva altro che sorridere, e parlava di tutti i posti che avrebbe mostrato loro durante il soggiorno.
Erano appena partiti, e mancavano ancora dodici ore prima di atterrare... non avrebbero retto.
Ben presto, l’unica a rimanere sveglia, fu proprio l’italiana.
Non riusciva a staccare lo sguardo dal finestrino... insomma, stava per rivedere la sua casa, i suoi amici, suo fratello!
Già... a proposito di suo fratello...
Scosse la testa, avrebbe sicuramente trovato una soluzione, a qualunque costo!
 
**
 
Non aspettarono nemmeno che l’aereo si fermasse: non appena toccarono il suolo italiano, si gettarono fuori dal jet, gioendo e baciando l’asfalto.
Che volo stressante!
Non bastava dover sopportare Luce completamente fuori di testa, ma dovettero perfino sorbirsi le continue sfide di Hikari e Kei, le furiose litigate tra Akira e Tadashi, e le esclamazioni tanto gioiose quanto irritanti della bella Ushikubo, riguardanti un’intera vacanza insieme al suo principe.
All’aeroporto, comunque, non trovarono nessuno ad aspettarli.
Ma Luce sembrava tranquilla, quindi perché preoccuparsi?
Attesero, attesero, e ancora attesero... fino a che non scese la notte.
Senza poi contare, che il fuso orario non era dalla loro parte...
-“Ragazzi.”- fece Luce, calma, risvegliandoli da quella dolce sensazione di dormiveglia -“Potrebbero esserci dei problemi.”-
Dopo un attimo di silenzio saturo di agitazione, parlò -“Non credo verrà nessuno a prenderci.”-
-“Cosa?!”- le voci del gruppo si levarono all’unisono.
-“Avete capito bene... per questo, mentre voi dormivate tranquillamente, ho chiamato mia zia...”-
I ragazzi non se la sentirono di prendere un sospiro di sollievo... dopotutto, aveva parlato di problemi.
-“E qui sorge il secondo problema: zia Beatrice mi ha informata di essere al nono mese di gravidanza, quindi, questo ritardo, mi fa pensare che stia partorendo.”-
Akira digrignò i denti, stizzita.
Cosa voleva dire?!
-“Ma mia zia è una brava donna, sicuramente avrà avvisato qualcuno.”-
-“Immagino adesso ci sia un terzo problema.”-
-“Esatto, Karino.”- affermò Luce -“Ci sono due opzioni: o ha avvisato mio fratello, e quindi faremmo prima a tornarcene in Giappone, oppure ha avvisato Giorgio, che... nemmeno trovo le parole per descriverlo.”-
-“Perché non può venire tuo fratello a prenderci?”- chiese pacato Ryu, facendo arrossire violentemente la ragazza, un po’ per l’imbarazzo, un po’ per la vergogna.
-“Ecco... diciamo che tempo fa ci ho litigato e... beh, non abbiamo ancora chiarito.”-
Caduta generale.
-“E noi che dovremmo fare ora?!”- Akira stava decisamente perdendo le staffe.
La ragazza si trovò presa in contropiede, non sapeva cosa dire!
Ma una lunga limousine nera lucida si fermò di fronte a loro, e colui che si affacciò da uno dei finestrini oscurati, placò Akira una volta per tutte.
-“Vedo che hai smesso di portare quelle ridicole orecchie da animale.”-
-“E tu che ci fai qua?!”- chiese stranita Luce, non dando peso all’offesa. Eppure, non poté fare a meno di sorridere, sollevata.
Allora non era più arrabbiato con lei!
-“Io e te dobbiamo parlare.”- asserì serio, Cesare. Poi, voltandosi verso le ragazze, sfoggiò il suo tipico sguardo da seduttore -“E poi... non potevo certo lasciare delle creature affascinanti come voi in balia dell’oscurità.”-
Le giovani ragazze, con i cuoricini al posto degli occhi, si avvicinarono alla vettura con un sorriso ebete in volto, seguite dai ragazzi che, altro che cuoricini! Quelli mandavano lampi dagli occhi!
Salirono, presentandosi poi al ragazzo.
-“Avete fatto un’ottima scelta venendo qui! La mia adorata sorellina...”- e lanciò un’occhiata alla sorella, cercando di nascondere l’astio che provava nei suoi confronti -“... sarà ben lieta di mostrarvi la nostra terra!”-
-“Vero!”- concordò Luce, ignorando l’occhiataccia del fratello -“Vi mostrerò il bellissimo mare dell’Elba, Piazza dei Miracoli di Pisa, le cave di marmo bianco di Carrara, la città di Firenze, le mura di Lucca, di Prato...”- e continuò, fino a quando non ebbe nominato tutti i Comuni e il motivo della loro importanza.
I ragazzi, non reggendo ulteriormente, caddero in un sonno profondo.
 
**
 
Hikari aprì gli occhi, controvoglia.
Dalle tende rosse, entrava uno spicchio di luce, che cadeva proprio sopra le sue palpebre.
Chiuse nuovamente gli occhi, voltandosi dalla parte opposta delle finestre.
Non ricordava di essere mai stata più comoda nel suo letto...
Sospirò beata, sorridendo appena.
Oh no, quel giorno non si sarebbe alzata per nulla al mondo!
Tastò con una mano le morbide coperte, pesanti per quel periodo, fino a che non arrivò in corrispondenza di qualcosa di caldo, appena accanto a lei... un cuscino, forse.
Sentì un leggero profumo, nell’aria... menta? Si, ma anche... limone!
Perché quell’odore le era così familiare?
Ma poi, qualcosa le afferrò la mano.
Dopo un momento di confusione, aprì gli occhi.
-“Dormito bene, numero due?”-
La ragazza arrossì fino all’inverosimile, tirando indietro la mano con foga.
Nell’alzarsi cadde dal letto, finendo con la faccia a terra.
Rialzandosi, valutò che fosse meglio non soffermarsi sull’odiato nomignolo, in quanto era più importante sapere il motivo... “della sua visita” diciamo.
-“Perché diamine sei nel mio letto?!”- chiese Hikari, senza peli sulla lingua -“Ma soprattutto...”- si guardò i vestiti, diventando viola dalla rabbia -“Perché diavolo ho il pigiama?!”-
Il ragazzo, ancora sdraiato sul letto a due piazze della ragazza, si mise a ridere, sinceramente divertito.
Poi, Hikari si accorse di una cosa, anzi, due -“Questa non è la mia stanza!”- esclamò sorpresa, guardandosi attorno, poi, rigirandosi verso Takishima, esclamò -“Ma tu sei a petto nudo! Copriti, maniaco!”-
La ragazza si voltò, dando le spalle a Kei, coprendosi gli occhi con le mani.
Rimase disgustata dai suoi stessi pensieri: come poteva aver anche solo pensato di saltare addosso a Takishima?! Inconcepibile!
Un braccio l’afferrò per la vita, trascinandola nel letto con sé.
-“Ieri sera non me la sono proprio sentito di svegliarti...”- le soffiò all’orecchio, con voce roca -“...così ti ho portato in una delle camere che ci ha lasciato Cesare.”-
Il fiato di Kei arrivava caldo sul collo di Hikari, facendola rabbrividire di... piacere? Possibile.
Il ragazzo, audace, morsicò con dolcezza il lobo della moretta, baciandolo, poi, lievemente.
-“Ho pensato che potessi stare più comoda con il pigiama... spero non ti dispiaccia...”-
Dannazione!
Ora Hikari si trovava, accaldata, in balia di quel diavolo tentatore!
-“Hikari, sei sveglia? Hanno detto che servono la colazione!”-
E la ragazza non poté fare a meno di benedire la sua migliore amica.
 
**
 
Una reggia.
Si trovavano in una reggia.
Non degna di casa Takishima, certo, ma abbastanza grande da ospitare non solo i ragazzi, ma anche tutti i dipendenti del fratello che... diciamocelo, erano un bel po’.
A quanto pareva, la villa stava su un’isola... o meglio, occupava tutta un’isola.
Un isola relativamente piccola ma, ehi, dire di avere una casa grande quanto un’isola, fa il suo effetto!
Ora, dopo la colazione, si trovavano tutti nel giardino all’interno della villa, provvisto di un numero spropositato di gazebo e di coniglietti che vagavano liberi per il prato verde smeraldo.
Inutile dire che Ryu partì al loro inseguimento.
-“Allora...”- iniziò Luce, sedendosi sul manto erboso -“...che ne dite di andare al mare, oggi?”-
-“Si!”- esultò Hikari, evitando accuratamente lo sguardo di Takishima.
-“Dove ci porti?”- chiese Sakura, abbracciando il povero Jun come se fosse a tutti gli effetti un pupazzo.
-“Beh, io non adoro il mare, per questo vi chiedo di andarci...”- disse Luce, cercando per il giardino il ragazzo dagli occhi smeraldini -“Oggi non potrò essere presente.”-
-“Come no?”-
Luce quasi si prese un colpo a sentire la voce di Tsuji dietro di sé, ma si ricompose subito.
-“Devo discutere con mio fratello... sarà una cosa lunga.”-
-“Devi proprio?”- chiese il giovane Saiga, circondando con le braccia le spalle di Megumi, la quale, al tocco, divenne marmorea, per poi arrossire spropositatamente.
-“Già!”- concordò Tadashi -“Siamo in Italia, e non sappiamo una parola di italiano... senza contare che sei stata tu ad offrirti come nostra guida turistica.”-
La ragazza si morse il labbro, in difficoltà.
No, non poteva rimandare.
Ma il suo angelo intervenne in suo aiuto.
-“Io e Kei possiamo dire di cavarcela, no?”- chiese Ryu, cercando un assenso da parte di Takishima, cosa che ottenne.
-“Davvero?!”- chiesero, basiti, i presenti.
-“Sorpresa, numero due?”- rise Kei, rivolgendosi solo alla moretta.
Ma Hikari non rispose, ancora scandalizzata per la scena della mattina.
-“Bene, allora è deciso!”- esclamò l’italiana -“Vi prometto che da domani...”-
-“Mia Luce!!!”- una voce la interruppe, facendole venire un colpo al cuore.
 -“Oddio, no...”-
Un ragazzino dai capelli neri come la pece e gli occhi più limpidi del cielo, la raggiunse di corsa, gettandosi poi ai suoi piedi.
-“Mia Luce, sono appena venuto a sapere del vostro arrivo!”- disse il ragazzo, ansimando per lo sforzo.
Poi le prese delicatamente la mano, poggiando le labbra sul dorso.
-“Mi siete mancata da morire, sapete? Quanto avrei voluto venire in Giappone solo per vedervi...”-
-“Meno male che non l’hai fatto!”- sospirò Luce, guardando con disgusto il ragazzino di fronte a sé.
Quello, non capendo il giapponese, sorrise di cuore, abbracciandola con slancio.
-“Siete diventata ancora più bella, sapete?”-
Ma la ragazza tentava in tutti i modi di staccarsi da quella sottospecie di piattola.
La scena, era veramente comica.
Il ragazzino, circondato da cuoricini fluttuanti, stringeva tra le braccia la sua amata, la quale, dalla rabbia, era quasi diventata viola.
Ma qualcuno, doveva volerle veramente bene.
Ryu la prese per le spalle, tirandola verso di sé.
Il ragazzino, contrariato, lo guardò con odio.
-“Si può sapere chi sei tu?”- chiese Ryu, sfoderando il suo migliore italiano.
-“Io sono Giorgio!”- rispose, senza remore -“E sono il futuro marito di Nostra Luce!”-
La giovane Fukamori quasi si strozzò con la sua saliva, mentre sentì la presa sulle sue spalle farsi più salda.
-“Ryu, non dargli retta!”- esclamò lei, inviperita -“È tutto frutto della sua immaginazione di dodicenne!”-
-“No, mia Luce, non dite così!”- fece lui, supplichevole -“Staremmo così bene insieme...”-
La ragazza ringhiò tutto il suo astio, ma fu ancora Ryu a placare la sua ira.
-“Ne dubito, dato che la ragazza sta con me.”-
Luce, dopo un attimo di stupore, arrossì violentemente, mentre Takishima sorrise compiaciuto.
Giorgio guardò i due con la bocca spalancata, rivolgendosi poi alla sua amata.
-“È vero, mia Luce?”-
La giovane strabuzzò gli occhi.
Cos’avrebbe dovuto dire?
Se avrebbe risposto affermativamente, probabilmente si sarebbe liberata di quella sanguisuga, ma non sarebbe più nemmeno riuscita a parlare con il ragazzo dei suoi sogni! D’altra parte, se avrebbe negato, beh... poteva dire addio al ragazzo dei suoi sogni e dare il benvenuto alla sanguisuga all’interno della sua famiglia.
-“È tutto vero, lo confermo io.”-
Fu Takishima a parlare, e ciò sembrò bastare. Sembrò.
-“Va bene, Mia Luce, vi credo...”- disse Giorgio, chinando leggermente il capo. Ma quando la ragazza vide i suoi occhi, quasi si spaventò: il fuoco ardeva al loro interno!
-“Sappiate però che non mi arrendo!”-
Così dicendo, con il sorriso sulle labbra, lasciò i ragazzi soli alle loro chiacchiere.
-“Non sapevo fossi così corteggiata!”- rise Ryu, continuando a stringere la ragazza.
-“Ma che voleva quel tipo?!”- chiese Akira, scocciata, notando solo dopo, con un ghigno soddisfatto, il rossore che imporporavano le guancie di Luce.
-“Il futuro marito di Ruche.”- affermò Takishima, ricevendo un’occhiataccia da parte dell’italiana.
-“Sai parlare così bene l’italiano, e non sai pronunciare il mio nome?!”-
-“Beh, e che gli avete detto?”- chiese Jun, osservando i due.
Luce arrossì violentemente, staccandosi velocemente dalla presa di Ryu.
-“Grazie per prima...”- disse in italiano, per poi volatilizzarsi all’interno della casa.
Ryu la guardò allontanarsi, con un lieve sorriso sulle labbra.
Si dovette ricredere: quella ragazza non solo si era aggrappata al suo cuore, ma l’aveva afferrato e portato con sé.
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Angolo dell’Autrice:
 
Ma... ma quanto sa essere dolce, Ryu??** Che dite di Giorgio, vi piace il personaggio? Personalmente, lo adoro... è Luce che è un gran pezzo di strudel (ho visto ieri Ralph Spaccatutto... bellissimo!).
Piaciuto il momento dedicato ad Hikari e Kei? Spero vivamente di si... immagino che i fan di questa coppia si ritroveranno a maledire Akira in tutte le lingue del mondo, poverina xD
Alla prossima settimana con un momento Tadakira e... l’ultimo capitolo! Esatto, il prossimo sarà l’ultimo capitolo, e tra due settimane, pubblicherò l’epilogo!
Adios amigos!!
 
P.s. Stasera ci sarà la nuova stagione di The Walking Dead! Non siete esaltati quanto me?*ç*
  
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